Category Archives: News

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«Abbiate più amore e una famiglia ancora più grande». Guardando a Maria l’augurio del vescovo Antonio agli ospiti de La Pace

Lunedì 20 maggio mons. Napolioni ha chiuso idealmente il mese mariano. Ogni pomeriggio di maggio nella struttura di via Massarotti comunità parrocchiali e realtà di volontariato hanno animato il Rosario

È stato il vescovo Antonio a concludere idealmente il mese di maggio presso la casa di riposo “Giovanni e Luciana Arvedi” di Cremona. Un mese mariano che gli ospiti della struttura di via Massarotti hanno vissuto in modo molto intenso ritrovandosi ogni pomeriggio per la recita del Rosario. Continue reading »

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Mercoledì alle 18 in Seminario Messa in suffragio di mons. Maurizio Galli

Nell'ottavo anniversario della morte avvenuta il 1° giugno a Cremona presso la casa di cura «Ancelle della Carità»

Mercoledì, alle 18, in Seminario sarà celebrata una Santa Messa in suffragio del vescovo cremonese mons. Maurizio Galli deceduto il 1° giugno 2008 nella casa di cura «Ancelle della Carità» di Cremona. Mons. Galli, nato a Soresina nel 1936, ma cresciuto nelle comunità cittadina di Sant’Agata è stato ordinato sacerdote nel 1961. È stato vicario a San Michele e vice assistente di Azione Cattolica, ma l’esperienza più significativa e apprezzata è legata al Seminario: dal 1978 al 1982 è stato animatore e dal 1982 al 1998 rettore. Il 2 aprile 1998 è stato eletto vescovo di Fidenza ed ha ricevuto l’ordinazione episcopalie per le mani di mons. Giulio Nicolini, il 2 maggio 1998, nel Duomo di Cremona. Il 7 giugno 1998 ha preso possesso della chiesa sorella di Fidenza che ha guidato fino al 30 giugno 2007. Mons. Maurizio Galli è sepolto nella Cattedrale di San Donnino a Fidenza.

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Il 31 maggio mons. Napolioni a “Il Diario di Papa Francesco” su TV2000

Il vescovo Antonio, intervistato dal giornalista Gennaro Ferrara, commenterà tra le altre cose anche l'esortazione Evangelii Gaudium

Martedì 31 maggio mons. Antonio Napolioni sarà ospite della trasmissione “Il diario di Papa Francesco” in onda alle 17.30 su TV2000, l’emittente dei cattolici italiani. Il programma, condotto dal giornalista Gennaro Ferrara che si avvale della collaborazione in studio del collega Marco Burini, racconta, ogni giorno, le attività, ma soprattutto il magistero del Santo Padre: la messa quotidiana a Santa Marta, le udienze generali e particolari, le celebrazioni liturgiche, i viaggi apostolici. Non manca poi un approfondimento sui documenti che portano la firma di Papa Bergoglio.

Ogni martedì negli studi di via Aurelia a Roma, è ospite un vescovo italiano chiamato non solo a commentare le parole del Pontefice, ma anche l’Evangelii Gaudium, la prima esortazione apostolica di Francesco, promulgata il 24 novembre 2013 e considerata il manifesto del suo pontificato.

Il 31 maggio toccherà a mons. Napolioni che per mezz’ora sarà chiamato ad approfondire il pensiero del Pontefice.

Tv2000 è visibile sul digitale terrestre canale 28, sul satellite al canale 140 SKY, sulla piattaforma satellitare tivùsat al canale 18 e in streaming su www.tv2000.it

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Martedì 31 maggio il vescovo Napolioni ospite a “Il diario di Papa Francesco” su Tv2000

La trasmissione, condotta da Gennaro Ferrara, ha preso le mosse da alcuni passaggi dell’Evangelii Gaudium e recenti interventi di Papa Francesco

Martedì 31 maggio è stato il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, l’ospite de “Il diario di Papa Francesco”, la trasmissione pomeridiana di Tv2000, in onda dal lunedì al venerdì, per una riflessione quotidiana sulle parole e gli insegnamenti del Santo Padre. Continue reading »

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SACERDOTI

I decreti episcopali e tutti i reportage degli ingressi dei parroci del 2017

Ingressi dei nuovi parroci:

 

 

Nomine e provvedimenti vescovili

 

Calendari degli ingressi:    Settembre     Ottobre

 

Presbiterio celeste

 

 

Nomine ed eventi relativi all’anno 2016

Nomine ed eventi relativi all’anno 2015

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Folla per l’arrivo della Madonna di Fatima a Gallignano

Un'intera settimana di celebrazioni per prepararsi all'ordinazione presbiterale di don Francesco Gandioli, 27enne originario della maggiore tra le frazioni soncinesi

C’era folla, nel vero senso della parola, ad accogliere la Madonna pellegrina domenica, nel tardo pomeriggio, a Gallignano. Palpabile l’emozione dei tanti fedeli intervenuti per l’apertura della settimana mariana in preparazione all’ordinazione presbiterale di don Francesco Gandioli, 27enne originario della maggiore tra le frazioni soncinesi.

Sotto una pioggia battente, centinaia di fedeli si sono radunati presso il campo sportivo dell’Oratorio per attendere l’atterraggio dell’elicottero, sul quale viaggiava il parroco don Lino Viola, promotore dell’iniziativa, ed accogliere finalmente la statua della Madonna di Fatima.

Erano le 17.30 quando il velivolo ha sorvolato il paese e si è pian piano abbassato, raggiungendo il tappeto erboso. Quattro giovani gallignanesi hanno ricevuto da don Viola il simulacro e l’hanno portato al riparo dalla pioggia, dove è stato montato sulla portantina con la quale ha raggiunto la chiesa arcipretale, scortato dagli alpini della sezione di Soncino e da due ali di folla.

Ad attendere la Madonna pellegrina una chiesa straripante di fedeli, che ha sciolto la commozione in uno scrosciante applauso. Nel primo banco una folta rappresentanza dell’amministrazione comunale soncinese, guidata dal sindaco Gabriele Gallina.

A seguire la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vicario zonale, don Antonio Bandirali, e concelebrata, oltre che da don Viola, dai padri missionari dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, dal gallignanese don Luciano Stagni e dal camilliano padre Giuseppe Ripamonti, collaboratore parrocchiale nell’unità pastorale di Casalmorano.

All’altare hanno prestato servizio, oltre ai ministranti della parrocchia di san Pietro, due diaconi: don Gandioli e fra’ Paolo, animatore della settimana mariana insieme a padre Gianluigi, padre Eugenio e due suore. L’animazione del canto, invece, è stata affidata alla corale “San Bernardino” di Soncino, diretta dal maestro Giorgio Scolari.

Visibilmente commosso il parroco, che ha rivolto all’assemblea il saluto iniziale, nel quale ha affidato alla Vergine tutta la comunità parrocchiale, che guida instancabilmente da ventun’anni. A don Viola è andato anche il ringraziamento del vicario zonale, che nell’omelia ha rimarcato come l’Eucaristia rimandi alla condivisione, come suggeriva bene il vangelo della moltiplicazione dei pani. Questa spinta ad uscire incontro ai fratelli, ha sottolineato, dovrà essere il frutto più bello di questa settimana mariana densa di iniziative spirituali.

Al termine della celebrazione, dopo la recita della preghiera di consacrazione al Cuore immacolato di Maria, in tanti hanno voluto passare davanti alla statua della Madonna di Fatima per accendere un cero, per una preghiera silenziosa, per affidare i più piccoli.

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Il programma della Settimana Mariana

Tranne giovedì 2 e sabato 4, il primo appuntamento sarà alle 7 per la Messa con riflessione, continuando poi alle 8 con “2 minuti con Maria”, il momento di preghiera riservato ai bambini delle elementari. Tutta la settimana, invece, alle 9 vi sarà l’Eucaristia, seguita dall’adorazione eucaristica con possibilità di confessioni sino alle 11, quando vi sarà la recita del Rosario e dell’Angelus.

Il pomeriggio, inoltre, tranne il 2 giugno, i ragazzi delle elementari si ritroveranno in chiesa alle 15.45 per un momento di spiritualità che si concluderà con la merenda in oratorio. Mentre alle 17 (eccetto il 2 e il 4 giugno) il ritrovo sarà per i ragazzi delle medie: dopo la merenda insieme l’incontro in chiesa.

Le varie giornate, inoltre, avranno una propria caratterizzazione. Lunedì 30 maggio sarà la “Giornata dell’ammalato”. Così alle 16.15 è in programma la funzione con gli ammalati e l’amministrazione dell’olio degli infermi. Presiederà la celebrazione don Maurizio Lucini, responsabile dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute e assistente ecclesiale dell’UNITALSI cremonese. In serata, poi, si svolgerà il pellegrinaggio parrocchiale al santuario della Madonna di Villavetere con la statua della Madonna di Fatima recitando il Rosario. Al Santuario la Messa presieduta dal parroco con i Missionari.

Martedì 31 maggio sarà la “Giornata della preghiera”: in serata (21) il concerto musicale della Corale Vocalincanto diretta da Daniela Cattaneo.

La sera del 1° giugno, alle 20.30, nella “Giornata sacerdotale”, vi sarà la Messa presieduta dal vescovo Antonio Napolioni alla presenza dei sacerdoti della Zona e della comunità del Seminario, con il diacono don Gandioli.

Giovedì 2 giugno sarà la “Giornata della famiglia”. La mattina rispecchierà lo schema solito (sospesa però la Messa delle 7 e la preghiera dei bambini delle 8). Alle 15.30 è fissato il ritrovo delle famiglie in oratorio con un momento ricreativo e alle 18 la Messa, con il rinnovo delle promesse battesimali, presieduta dal vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi. In serata, alle 21, in chiesa sarà proiettato un filmato sulle apparizioni di Fatima, attualizzato nella vita dei Servi e delle Serve del Cuore Immacolato di Maria.

Venerdì 3 giugno, dopo la mattinata con i consueti appuntamenti e nel pomeriggio i momenti di incontro per bambini e ragazzi, alle 20 vi sarà la celebrazione penitenziale comunitaria con l’esame di coscienza guidato dalla testimonianza di Stefano Battezzati, un convertito.

Sabato 4 giugno sarà l’ultima giornata di presenza della statua della Madonna di Fatima a Gallignano. Dalle 9 in chiesa i consueti appuntamenti, seguiti nel pomeriggio dal momento per i bambini delle elementari. Dalle 16 alle 18 vi sarà la possibilità di confessarsi. Alle 18, quindi, la Messa presieduta dal vicario generale, mons. Mario Marchesi. In serata, alle 20.30, la statua della Vergine sarà portata in processione recitando il Rosario; quindi in chiesa la consacrazione a Maria. Alle 22, dopo il saluto e l’affidamento alla Vergine, la statua della Madonna di Fatima pellegrina sarà portata in processione sino alla piazzetta di via Macina, da dove lascerà il paese.

 

L’Immagine Pellegrina di Nostra Signora di Fatima

Scolpita seguendo le indicazioni di suor Lucia, la prima immagine Pellegrina di Nostra Signora di Fatima fu offerta dal vescovo di Leiria e coronata solennemente dall’arcivescovo di Evora il 13 maggio del 1947. A partire da questa data, l’immagine ha percorso, diverse volte, il mondo intero, portando con sé un messaggio di pace ed amore.

La genesi di questo percorso risale all’anno 1945, poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale, quando il parroco di Berlino propose che un’immagine di Nostra Signora di Fatima percorresse tutte le capitali e città episcopali d’Europa, fino alla frontiera con la Russia. L’idea venne ripresa nell’aprile 1946, da un rappresentante del Lussemburgo nel Consiglio Internazionale della Gioventù Cattolica Femminile e, nell’anno successivo, nello stesso giorno della sua incoronazione, ebbe inizio il suo primo viaggio.

Dopo oltre mezzo secolo di pellegrinaggi, durante i quali l’Immagine ha visitato ben 64 paesi dei vari continenti, alcuni dei quali per più volte, la Direzione del Santuario di Fatima ha ritenuto opportuno che questa non viaggiasse ulteriormente, se non in occasione di circostanze straordinarie. Nel maggio del 2000 venne collocata presso la mostra “Fatima Luce e Pace”, nella quale venne venerata da decine di migliaia di visitatori. Trascorsi tre anni, più esattamente giorno 8 dicembre 2003, ricorrenza dell’Immacolata Concezione, l’immagine venne consacrata nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima, dopo esser stata collocata su una colonna accanto all’Altare Maggiore. L’immagine pellegrinò nuovamente il 12 maggio del 2014, inizialmente per una visita alle comunità religiose contemplative esistenti in Portogallo (visita che si estese fino al 2 febbraio 2015) e successivamente in visita a tutte le diocesi portoghesi dal 13 maggio 2015 al 13 maggio 2016. Queste uscite hanno avuto come obiettivo il coinvolgimento delle comunità di preghiera e delle diocesi portoghesi nella celebrazione del Centenario delle Apparizioni di Fatima.

Al fine di rispondere alle infinite richieste provenienti da tutto il mondo, vennero nel frattempo realizzate varie repliche della prima immagine pellegrina, fino a raggiungere un totale di tredici.

Da tutti i luoghi visitati provengono resoconti straordinari della presenza dell’Immagine Pellegrina, delle migliaia che accorgono al suo passaggio, delle partecipazioni, che mai prima si sono verificate nelle varie celebrazioni, di un grande numero di penitenti che si prostrano per ottenere il sacramento della riconciliazione, dell’affluenza massiccia di ogni genere di persone, sia bambini che giovani, che adulti e malati, provenienti dai più disparati contesti sociali e perfino da diverse confessioni religiose, insomma resoconti dei significativi frutti pastorali e delle abbondanti grazie concesse.

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«Tornare all’essenzialità del Vangelo». Una riflessione del vescovo cremonese Scampa

Pastore della chiesa di São Luís de Montes Belos in Brasile, riflette sulla attuale situazione della Chiesa in Brasile e nel mondo e racconta le fatiche e le speranze della sua diocesi

Il contatto con la propria Chiesa di origine fa sempre bene e stimola ad andar avanti, anche quando si cammina nella penombra. Stimolato da don Claudio Rasoli, sempre attento ai problemi della chiesa sorella di São Luís de Montes Belos che ha visitato con Mons. Dante e altri sacerdoti nel 2013,  butto sulla carta due righe che riflettono naturalmente il momento che stiamo vivendo.

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A San Bernardo la prima festa dello scoutismo cremonese

Si terrà nella serata di venerdì 3 giugno per ricordarre il 70° di rifondazione del gruppo a Borgo Loreto. Ospite la band toscana "L'Ostile Scout"

Quest’anno ricorre il 70° anniversario della rifondazione degli scout a Borgo Loreto e i ragazzi del “Clan de la bìsa” guidati da Roberto Caselani del gruppo Cremona 3 che ha sede a San Bernardo ha deciso di ricordare questa ricorrenza con una “festa dello scoutismo cremonese”. L’idea è venuta dopo aver ascoltato la testimonianza di Umberto Cariani, di oltre novant’anni, che ricompattò il gruppo, subito dopo la seconda guerra mondiale, dopo che era stato disciolto dal Regime Fascista.

L’amarcord si terrà venerdì 3 giugno e avrà inizio alle ore 19 con l’apertura dello cucina – si potrà cenare con carne alla griglia – quindi alle 21 si terrà il concerto della band “L’ostile scout”. Si tratta di un gruppo di capi toscani musicisti che suona insieme da circa due anni e che ripropone in chiave moderna brani classici della tradizione scout, oltre che celebri canzoni pop conosciute, cantabili e ballabili.Il complesso ha suonato sul palco di San Rossore durante la Route Nazionale del 2014 davanti a migliaia di scout!

Nel cortile dell’oratorio saranno allestiti degli stand che illustreranno l’attività e le finilità dell’Agesci.

Il Gruppo Cremona 3, guidato da Chiara Pedroni e Daniele Culturato, è composto da circa 130 persone: 60 lupetti, 40 del reparto, 20 del Clan e 20 capi. L’assistente è don Matteo Alberti.

L’invito è esteso a tutti gli ex del Cremona 3, ma anche a tutti gli scout e simpatizzanti del territorio.

Nella foto la band de “L’Ostile Scout”

 

 

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Il Vescovo a S. Matteo delle Chiaviche per la processione della Madonna dei Correggioli

Prima della processione verso la chiesa parrocchiale mons. Napolioni ha venerato il Crocifisso da poco posizionato dopo la profanazione avvenuta all'inizio dell'anno

È stato il vescovo Napolioni a presiedere, nella serata di martedì 30 maggio, la processione dalla Madonna dei Correggioli alla chiesa parrocchiale di S. Matteo delle Chiaviche: una antica tradizione ripresa lo scorso anno dal parroco don Angelo Maffioletti. Tutto ha avuto inizio nella golena di S. Matteo, a circa un chilometro dal ponte in barche di Torre d’Oglio, dove all’inizio dell’anno era stato profanato il Crocifisso. Continue reading »

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Anche i vescovi Napolioni e Lafranconi alle esequie di Capovilla che fu tra i primi a chiedere la beatificazione di Mazzolari

In una lettera del 2011 inviata alla Fondazione di Bozzolo il porporato invocò l'inizio del processo e si definì "discepolo attento e

Il vescovo Antonio Napolioni e l’emerito Dante Lafranconi, in rappresentanza dell’intera Chiesa Cremonese, hanno partecipato, lunedì 30 maggio, a Sotto il Monte, alle esequie del card. Loris Capovilla, segretario personale e custode della memoria di papa Giovanni XXIII. Il porporato, già arcivescovo di Chieti-Vasto e prelato arcivescovo del Santuario della Santa Casa di Loreto, è deceduto nel pomeriggio di giovedì 26 maggio presso la clinica Palazzolo di Bergamo. Capovilla, che dal 1988, risiedeva nella casa natale di Papa Roncalli era molto legato alla figura di don Primo Mazzolari tanto che fu tra i primi, nel 2011, a chiedere pubblicamente l’avvio del processo di beatificazione con una lettera inviata alla Fondazione Mazzolari con preghiera che fosse trasmessa al Vescovo diocesano.

Egli scriveva nella missiva: “Con cuore trepido, ingenua preghiera, confidenza di figlio e di suddito chiedo al Santo Padre di gradire l’aspirazione di non pochi fedeli di Lombardia e di tutta l’Italia di concedere l’avviamento della procedura prevista dai canoni ecclesiastici, ‘ad bonum animarum’, con la certezza che la rilettura dei testi mazzolariani darà luce e coraggio”.

“Dall’incontro del 1948 nella sua arcipretura di Bozzolo – continuava il porporato – sino ad ora, gli sono stato discepolo attento e amico fedele, senza mitizzarlo, tenendomi lontano dal cosiddetto culto della personalità”. E ancora: “So tutto o quasi di lui uomo, cristiano, sacerdote e pastore d’anime. Conosco i rilievi talora sgarbati ai suoi scritti e l’avversione di alcuni alle sue accorate proteste esternate in momenti drammatici e pericolosi. Critiche e riserve verranno spassionatamente vagliate dai teologi e dagli storici. La fede limpidamente professata, i costumi integerrimi, l’esemplare pietas utile a tutto (I Tm 4,8), l’amore al Libro, a Cristo, alla Vergine Madre, ai profeti e confessori non cancellano i limiti di natura, di carattere e di educazione. Riconoscerlo costa niente, anzi giova assai. Ogni essere umano, senza eccezione, vive avvolto nella tunica dell’imperfezione, che non estingue tuttavia il fuoco della carità e lo zelo combattivo”.

Mazzolari, proseguiva il presule, “è stato uomo di fede. E conseguentemente prete povero, casto, obbediente, disposto a spezzare la sua penna e a mettere il suo io sotto i piedi”. “Ho sempre venerato Mazzolari. Ho sofferto molto – testimoniava Capovilla – quando mi è sembrato che qualche confratello non condividesse questo mio stato d’animo ma è solo dopo il recente elogio diffuso in piazza San Pietro, al cospetto delle folle”, da papa Benedetto XVI, “che mi sono chiesto se la testimonianza e gli scritti mazzolariani non inducano all’interrogativo esplicito. È stato un santo nell’accezione comune del termine? La risposta, per quel che può valere, ho il dovere di esternarla con chiarezza alla maniera degli umili e dei semplici: Sì, è stato non solo un buon cristiano e ottimo prete; ha raggiunto, a mio avviso, alta quota nella montagna delle beatitudini”.

 

Le parole di Mons. Napolioni su Capovilla

Mons. Napolioni già nel pomeriggio di giovedì 26 maggio, durante i Vespri della solennità di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, aveva espresso il suo dolore per la morte, avvenuta poco prima, di mons. Capovilla. Per il presule don Loris era “un assettato di bellezza, dell’amore di Dio, della qualità autentica della vita. Alla scuola di papa Roncalli è stato suo testimone fino all’ultimo. Sono felice di aver avuto in febbraio l’occasione di andarlo a trovare e ricevere la sua testimonianza di giovanezza spirituale. Egli mi diceva: ‘Questo è un tempo stupendo della vita della Chiesa’ e dobbiamo accorgercene e impegnarci perché porti veramente frutto”.

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