Celebrati i funerali di don Attilio Berta a Mogi das Cruzes, dove è stato sepolto

Il sacerdote "fidei donum" cremonese è morto il 3 settembre in Brasile, dove viveva dagli anni Settanta

image_pdfimage_print

In tanti nel pomeriggio di lunedì 4 settembre, a Mogi das Cruzes (Brasile), hanno voluto dare l’estremo saluto a don Attilio Berta, il sacerdote “fidei donum” originario di Soncino, in Brasile dagli anni Settanta, deceduto domenica 3 settembre a 86 anni dopo un ricovero in ospedale per continuare la sua lotta contro una grave malattia.

I funerali sono stati presieduti da dom Pedro Luiz Stringhini, vescovo di Mogi das Cruzes (diocesi in cui operava don Berta) alla presenza di numerosi sacerdoti e tantissimi fedeli che hanno gremito il santuario di Maria Madre del Divino Amore costruito proprio da don Berta, che qui ha dato vita anche a un’importante opera educativa oltre che a una società di vita apostolica.

Il vescovo Stringhini (italo-brasiliano di terza generazione la cui famiglia è originaria di S. Giovanni in Croce) ha ricordato con affetto il missionario cremonese, ringraziando Dio «per la grandiosa vita di don Attilio, dedicata alla Chiesa particolare di Mogi das Cruzes». Parole di ringraziamento le ha volute rivolgere anche alla Diocesi di Cremona che ha generosamente condiviso il ministero sacerdotale di don Berta, inviandolo in Brasile come “fidei donum”.

Accanto a mons. Stringhini anche il cremonese mons. Emilio Pignoli (vescovo emerito di Campo Limpo), don Ezio Bellini (insegnante a Mogi das Cruzes) e don Emilio Bellani (parroco a Salvador de Bahia). Proprio quest’ultimo ha tracciato la figura di don Attilio quando era vicario a Castelleone portando anche il saluto e le condoglianze del vescovo Napolioni.

La salma di don Attilio Berta, al termine dei funerali, è stata trasportata nel locale cimitero dove il sacerdote cremonese è stato sepolto.

Photogallery dei funerali a Mogi das Cruzes

 

La Messa di suffragio con il Vescovo Napolioni a Castelleone

 

 

Biografia di don Attilio Berta

Don Attilio Berta è nato a Visano (Bs) il 24 marzo 1931. Originario della parrocchia di Soncino, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1958. Dopo aver iniziato il suo ministero presbiterale come vicario a Pandino, nel 1965 il trasferimento a Castelleone, sempre come vicario, operando in particolare presso la chiesa di S. Vittore.

All’inizio degli anni ’70, maturata la scelta di farsi “fidei donum”, partì per il Brasile.

La sua missione si è svolta in particolare a Mogi das Cruzes dove nel 1986 diede vita a un’importante realtà di accoglienza per minori. Attualmente disseminata in varie strutture della città, dall’80ina di bambini allora accolti oggi ne segue ben 700, suddivisi tra scuole d’infanzia, elementari e medie. Una 70ina le persone che trovano lavoro in questa grande opera: insegnanti, assistenti e cuoche. Parte degli stipendi degli operatori è pagato con l’importante sovvenzione garantita dal Governo, mentre per la sussistenza dei piccoli una gran parte la gioca la Provvidenza. In modo significato quanto viene donato (in particolare generi alimentari per sfamare i ragazzi) è posto ai piedi dell’altare del Santuario.

L’opera di don Berta ha permesso di salvare moltissimi bambini dalla strada. Ragazzi destinati alla prigione (proprio perché vivevano per strada) e a rischio di violenze, torture e persino della vita, visto che in passato venivano gettati nel fiume.

Don Berta ha dato vita anche a una società di vita apostolica intitolata a “Maria Madre del Divino Amore”. Proprio la donazione di una delle consacrate ha permesso la realizzazione della prima struttura di accoglienza, oggi diventata casa di formazione per i consacrati: 4 gli uomini, 40 le donne, presenti anche nel Mato Grosso.

Tra i benefattori che hanno reso possibile tutto questo anche molti giapponesi, presenti sul territorio con una consistente comunità formatasi con gli esuli della seconda guerra mondiale.

Lo scorso luglio il vescovo Napolioni aveva avuto modo di conoscere da vicino l’operato di don Attilio Berta nel corso del viaggio in Brasile alla scoperta delle missioni dei “fidei donum” cremonesi.

In foto da sinistra: don Attilio Berta, il vescovo Napolioni e dom Pedro Luiz Stringhini

Resoconto della visita in Brasile ai “fidei donum” cremonesi (luglio 2017)

 

Facebooktwittermail