Il Vescovo a S. Matteo delle Chiaviche per la processione della Madonna dei Correggioli

Prima della processione verso la chiesa parrocchiale mons. Napolioni ha venerato il Crocifisso da poco posizionato dopo la profanazione avvenuta all'inizio dell'anno

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È stato il vescovo Napolioni a presiedere, nella serata di martedì 30 maggio, la processione dalla Madonna dei Correggioli alla chiesa parrocchiale di S. Matteo delle Chiaviche: una antica tradizione ripresa lo scorso anno dal parroco don Angelo Maffioletti. Tutto ha avuto inizio nella golena di S. Matteo, a circa un chilometro dal ponte in barche di Torre d’Oglio, dove all’inizio dell’anno era stato profanato il Crocifisso.

La celebrazione mariana è stata preceduta in oratorio dall’incontro del Vescovo con gli animatori del Grest, alla presenza anche dei preti della zona, seguito dalla cena con il tipico gnocco fritto.

Poi per tutti l’appuntamento è stato presso la cappella costruita nel secolo scorso lì dove nel ‘600 c’era un luogo particolarmente caro alla devozione popolare: un pilastro sul quale era dipinta la Madonna (posta tra san Francesco e san Carlo Borromeo).

L’immagine sacra, collocata in prossimità di un piccolo altare, è sempre stata oggetto di una notevole devozione da parte dei viandanti e degli abitanti della zona, che le attribuirono numerose grazie. Tanto che presto vi si costruì una cappella vera e propria. La sua storia, però, non durò molto: l’Imperatrice Maria Teresa decretò la rimozione di tutti gli altarini e le piccole chiese. Malgrado le resistenze anche questa chiesetta venne abbattuta: era il 1770.

Il dipinto realizzato sul pilastro venne asportato e trasportato nella chiesa parrocchiale di S. Matteo. Il trasporto avvenne su un carro trainato da buoi: un evento che fu seguito da tutta la popolazione. Proprio per ricordare questo transito successivamente fu organizzata una processione a fine maggio: tradizione ripresa di recente dal parroco don Maffioletti.

Così è avvenuto anche il 30 maggio alla presenza del Vescovo che prima della processione verso la chiesa parrocchiale ha venerato il Crocifisso posto accanto alla chiesetta, da poco ricollocato dopo l’atto sacrilego avvenuto la notte di capodanno, quando ignoti hanno divelto l’immagine sacra rompendo le braccia del Cristo.

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Ad accompagnare il pellegrinaggio verso la chiesa di S. Matteo, scandoto dalla preghiera del Rosario, una riproduzione dell’immagine della Madonna dei Correggioli. L’originale, infatti, si trova in una delle cappelle laterali della parrocchiale, dove è stata posizionata dopo il restauro della chiesa a inizio Novecento

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In molti hanno preso parte alla serata. Chi ha potuto ha percorso il cammino di circa due chilometri, gli aniazini hanno atteso l’arrivo della processione in chiesa.

La serata si è conclusa con l’affidamento a Maria. Madonna della fonte a cui si cerca di dissetarsi, ha detto il parroco riprendendo l’immagine utilizzata dal Vescovo a Caravaggio all’indomani della sua ordinazione episcopale. Ma anche Madonna dell’argine che aiuta e protegge, ha sottolineato mons. Napolioni.

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Il Presule ha anche ricordato la figura di don Mazzolari, che in più di una circostanza predicò a S. Matteo, richiamando poi la “potenza” di queste immagine mariane che sanno essere punto di riferimento non solo per i credenti. Il pensiero è andato così alla distruzione della cappella a metà ‘700 con un parallelo alle vicende raccontate da Guareschi: da quella della cappella della Madonnina del Borghetto alle incursioni notturne di Peppone in chiesa per pregare davanti al Crocifisso.

La serata, di forte devozione mariana, si è conclusa con un momento di festa in oratorio, occasione per la comunità locale per conoscere più da vicino il nuovo Vescovo.

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