
Don Marzo Genzini (a sinistra) con gli altri assistenti spirituali dell’Ospedale di Cremona: don Maurizio Lucini (al centro) e don Riccardo Vespertini
Cicely Saunders, la donna medico che inventò le cure palliative nell’Inghilterra del secondo dopo guerra, raccontò che fondamentale nella sua intuizione di creare gli hospice fu – tra gli altri – l’incontro con una infermiera sui generis, suor Teresa. Quest’ultima vagava per le corsie chiacchierando e sorridendo a tutti i malati terminali, incurante dei protocolli dell’epoca che imponevano alle infermiere di essere come fantasmi silenziosi e muti. E questi rispondevano, a volte per qualche giorno miglioravano pure. E questo perché, benché “spacciati” agli occhi del mondo e della scienza, qualcuno li faceva sentire guardati, amati. Continua a leggere