A Corte de’ Frati l’ingresso dei parroci don Corbani e don Tonani, insieme al collaboratore don Carraro

Domenica 8 ottobre iniziato ufficialmente il cammino verso la nuova unità pastorale costituita dalle parrocchie di Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, Corte de’ Frati, Olmeneta e Pozzaglio

image_pdfimage_print

Domenica 8 ottobre ha avuto inizio l’esperienza di don Claudio Corbani e don Giovanni Tonani come guide delle cinque comunità che avviano il loro cammino verso una nuova unità pastorale costituita dalle parrocchie di Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, Corte de’ Frati, Olmeneta e Pozzaglio. Una giornata per molti aspetti storica per le comunità che per la prima volta si sono unite in un’unica realtà pastorale: per questo da alcune settimane diversi volontari si erano mobilitati per organizzare al meglio un evento tanto importante.

Ad ospitare l’ingresso dei nuovi parroci è stata la parrocchia Ss. Filippo e Giacomo apostoli di Corte de’ Frati. Nel pomeriggio la comunità si è riunita in oratorio per accogliere calorosamente il vescovo Antonio Napolioni e i sacerdoti coinvolti nella celebrazione. Qui don Claudio e don Giovanni hanno indossato le casule donate dalla comunità parrocchiale a sottolineare che il centro di questa nuova esperienza sarà la celebrazione eucaristica.

Si è poi costituito il corteo diretto alla chiesa, aperto dai numerosi chierichetti guidati da don Enrico Ghisolfi (originario del paese) e da alcuni catechisti. La processione è stata accompagnata dalla Junion Band, corpo bandistico dell’Unione Lombarda dei Comuni Oglio-Ciria.

Sul sagrato, addobbato a festa per l’occasione, il sindaco di Corte de’ Frati, Rosolino Azzali, ha dato il benvenuto al Vescovo e ai sacerdoti. Nel suo intervento, il primo cittadino ha assicurato la piena disponibilità dell’amministrazione e della popolazione a collaborare con i nuovi parroci per il bene comune. Accanto ad Azzali, anche i sindaci di Olmeneta (Renzo Felisari), Pozzaglio (Biondo Caruccio), Corte de’ Cortesi (Luigi Rottoli) e numerosi consiglieri comunali e assessori, il maresciallo Fabio Oliviero, comandante della stazione dei carabinieri di Robecco d’Oglio, ed il comandante della polizia provinciale Mauro Barborini.

In chiesa ha quindi preso avvio la Messa, presieduta dal vescovo Antonio e concelebrata da don Claudio e don Giovanni insieme al nuovo collaboratore festivo don Paolo Carraro. Presenti anche don Pietro Samarini (vicario Zonale), don Ettore Dominoni, don Giandomenico Pandini e don Roberto Moroni.

Dopo la lettura del decreto di nomina, la comunità parrocchiale ha rivolto al Vescovo e ai due nuovi parroci il proprio saluto, pronunciato da Sara Morandi e incentrato sulla volontà di aprirsi alla nuova esperienza con spirito di cooperazione e di aiuto reciproco. Proseguendo una tradizione che la parrocchia di Corte de’ Frati avviò in occasione dell’ingresso di don Angelo Talamazzini, quasi quarant’anni fa, a don Claudio e a don Giovanni è stato offerto un Crocifisso: “Ci piace pensare a quelle braccia stese di Cristo come alle braccia aperte di un papà e di una mamma che, con apprensione, seguono i primi passi del loro figlio. Che il Signore stia davvero con le braccia aperte proteggendo i primi passi, ma anche quelli successivi, del nostro camminare assieme”.

La celebrazione eucaristica è quindi continuata, animata dai canti della Corale Santa Cecilia di Corte de’ Frati rinforzata da alcuni coristi delle altre parrocchie, sotto la direzione di Piero Barbieri e con l’accompagnamento all’organo affidato a Luca Bodini.

Al momento dell’omelia, la riflessione del Vescovo si è soffermata sulla centralità di Cristo come Sole attorno a cui ruota la vita di sacerdote, e sull’importanza della lettura della Parola di Dio come fonte di luce anche per le nostre piccole comunità.

Prima della benedizione hanno preso la parola i nuovi parroci: don Giovanni ha ricordato la significativa tradizione cristiana di queste terre, citando maestri di vita e figure esemplari; don Claudio ha invitato le comunità già inserite nell’unità pastorale ad accogliere con gioia quella di Corte de’ Frati.

Al termine della celebrazione, nella sacrestia, il Vescovo, i nuovi parroci e due testimoni scelti dalla comunità – Laura Zanetti e Mario Bernardi – hanno sottoscritto l’atto di immissione.

La festa è continuata all’esterno della chiesa, dove la Junion Band ha eseguito alcuni brani musicali a rendere ancora più gioiosa una giornata che si è poi conclusa con un ricco rinfresco in oratorio.

Photogallery

 

Profilo dei sacerdoti

Don Claudio Corbani, classe 1963, originario di Casalmorano, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1988. È stato vicario ad Agnadello (1988/1998) e a Sospiro (1998/2004). Quindi la nomina a parroco di Vicoboneghisio, Caminata oltre che amministratore parrocchiale di Cappella di Casalmaggiore.

Dal 2012 era parroco in solito e moderatore dell’unità pastorale di Pozzaglio, Olmeneta, Casalsigone e Castelnuovo Gherardi. Ora mons. Napolioni gli ha affidato anche la comunità di Corte de’ Frati in vista di un cammino che dovrebbe portare le cinque parrocchie a unirsi in unità pastorale.

Don Giovanni Tonani, classe 1965, originario di Olmeneta, è stato ordinato sacerdote il 16 giugno 2001. Dopo l’esperienza come vicario a S. Sebastiano, in Cremona, dal 2009 era parroco di Corte de’ Cortesi e Cignone e dal 2013 anche di Bordolano.

Incaricato diocesano per la Pastorale scolastica dal settembre 2016, recentemente il Vescovo gli ha anche affidato l’Ufficio IRC (Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole) con gli incarichi di consulente ecclesiastico diocesano ADASM e FISM.

Lasciate le parrocchie di Corte de’ Cortesi, Cignone e Bordolano, a questi incarichi ora affiancherà anche quello di parroco in solido di Pozzaglio, Olmeneta, Casalsigone, Castelnuovo Gherardi e Corte de’ Frati.

Don Paolo Carraro, classe 1964, originario del Varesotto, è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 2006. È stato vicario a S. Bassano (2006/2009), poi parroco in solido di S. Bassano e S. Maria dei Sabbioni (2009/2011); quindi collaboratore parrocchiale a Rivarolo del Re, Brugnolo e Villanova (2012/2014).

Laureato in Diritto canonico e con diploma di avvocato rotale, dal 2011 è vice cancelliere della Curia e notaio del Tribunale; dal 2016 è, inoltre, vicario giudiziario aggiunto.

Docente di complementi di diritto canonico all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Crema-Cremona-Lodi, dal 2011 è anche consulente ecclesiastico dell’A.I.M.C. (Associazione Italiana Maestri Cattolici).

Dal 2014 era collaboratore parrocchiale nella parrocchia di S. Michele Vetere, in Cremona. Ora mons. Napolioni l’ha destinato quale collaboratore parrocchiale festivo delle parrocchie di Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, Corte de’ Frati, Olmeneta e Pozzaglio: aiuterà i nuovi parroci don Claudio Corbani e don Giovanni Tonani.

 

Saluto di don Corbani e don Tonani

Carissime comunità di Corte de Frati, Pozzaglio, Castelnuovo Gherardi, Olmeneta e Casalsigone, con questo saluto quanto prima desideriamo noi sacerdoti iniziare con voi questa esperienza nuova di Unità Pastorale attraverso relazioni di amicizia, di stima e di sincera e fattiva collaborazione. Abbiamo bisogno di aiutarci per continuare a seminare il buon seme del vangelo, per ridare alla vita il gusto di essere spesa bene e rinnovarci nello spirito manifestando a tutti che credere cambia la vita. Il Signore ci ha mandato qui da voi attraverso il vescovo Antonio, pastore di tutti, perché continuiamo a far crescere la passione per il Vangelo. Il Vescovo ha pensato bene di mandarvi due preti che si vogliono bene, si stimano e condividono tanti aspetti del cammino sacerdotale. Come aiuto prezioso, soprattutto nei giorni festivi, sarà con noi anche il carissimo don Paolo con il quale collaboreremo con gioia e stima. Ed eccoci qua!!!

Ora comincia un’altra fase della nostra vita: la missione in mezzo a voi con ritmi diversi e nuove sorprese. Una nuova stagione che speriamo porti frutti secondo il cuore di Dio. Crediamo che il Signore possa realizzare cose belle attraverso ciascuno di noi, però occorrerà mettere insieme risorse umane e spirituali per rendere le nostre comunità accoglienti e vivaci. Vi portiamo ciò che di più prezioso un sacerdote possiede: l’Eucaristia, cioè la presenza reale di Gesù, il sacramento del Perdono, che è il contatto rigenerante con la Sua misericordia, e tutti gli altri sacramenti. Lo stare con voi, il camminare insieme in sintonia tra le nostre comunità dell’Unità Pastorale significherà crescere ancora per noi, maturare nella fede e nella conversione personale anche di fronte a fatiche e sacrifici.

Abbiamo bisogno di sostenerci a vicenda in questi tempi difficili e complessi, soprattutto ripartire con slancio, e corresponsabilità. Le nostre parrocchie insieme formano una grande famiglia, e non va dimenticato mai che il sacerdote è il Padre della comunità che gli viene affidata. Le decisioni più importanti è chiamato lui stesso a farle, dopo una attenta e oggettiva valutazione della realtà che trova. Un padre soffre sempre quando uno dei suoi figli si perde o tradisce la fiducia e si trova in preda al dolore finché non vede i figli ritornare, dispiaciuti e pentiti.

Desideriamo ci sia schiettezza e sincera collaborazione in ogni ambito pastorale.

Le parrocchie vivono con la partecipazione e il sostegno di tutti, perché ogni gruppo, ogni iniziativa, ogni servizio sia svolto con la massima precisione e trasparenza e i sacerdoti siano informati su ogni cosa, chiedendo talvolta, se necessario, di fare anche due passi indietro per farne poi quattro in avanti.

Una comunità cresce e matura quando ognuno sa di dover fare bene la propria parte per il bene di tutti, altrimenti zoppica e non procede sicura.

Da subito vogliamo coltivare stima reciproca, perdono e correzione fraterna, per offrire il meglio di noi stessi, consapevoli di essere sempre poveri strumenti umani che, se messi però nelle mani di Dio, possono stupire.

Quello che desideriamo di più è che preghiate per noi perché sappiamo donarvi ciò che di più conta: l’amore per Dio e per la sua Chiesa.

Nel salutarvi ringraziamo di cuore anche tutti quei sacerdoti che ci hanno preceduto spendendo la loro vita per il bene di queste nostre comunità. Non sappiamo cosa riusciremo a portarvi e verso dove (speriamo non alla deriva), siamo però certi che il Signore si servirà sicuramente di noi per costruire qualcosa che noi ancora non conosciamo.

Vi chiediamo di pregare molto per non disattendere ciò che è nel cuore e nella mente del Signore. Alle famiglie, ai bambini e ragazzi, ai giovani, ai nonni e agli ammalati rivolgiamo il nostro caloroso e affettuoso saluto. Lo uniamo alla benedizione paterna e premurosa del nostro vescovo Antonio che ringraziamo per la stima e fiducia che ha dimostrato nei nostri confronti.

don Claudio e don Giovanni

Facebooktwittermail