Come Mosè faccia a faccia con Dio sul monte

Martedì 1° agosto a Sesto Cremonese i funerali di don Giuseppe Perri, prete di pianura grande amante della montagna

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Uomo amante della montagna, luogo privilegiato per ritrovarsi faccia a faccia con Dio; e insieme prete della pianura, con un ministero vissuto tra la gente e i tanti problemi della vita. Così il vescovo Antonio Napolioni ha ricordato don Giuseppe Perri, morto il 30 luglio all’età di 78 anni. I funerali nel pomeriggio di martedì 1° agosto nella chiesa parrocchiale di Sesto Cremonese, dove da prete novello, nel 1964, iniziò il proprio ministero come parroco.

Accanto ai familiari, con le sorelle e i nipoti, quanti hanno avuto modo di conoscerlo negli anni di ministero e gli amici che con lui hanno condiviso la passione per la montagna. Un aspetto che anche il Vescovo ha voluto più volte richiamare, augurandogli – prima del commiato – «di scoprire il creatore delle montagne e di esserne infinitamente più felice di quanto abbia assaporato su ogni vetta».

Accanto a mons. Napolioni anche il vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, e diversi sacerdoti. Tra loro il parroco di Sesto, don Angelo Staffieri, il vicario generale, don Massimo Calvi, e il vicario per il Clero, don Gianpaolo Maccagni. Naturalmente non mancavano i compagni di Messa, che hanno preso posto ai piedi dell’altare, accanto alla bara.

Nell’omelia il vescovo Antonio ha ricordato l’ultimo incontro con don Giuseppe, a poche ore dal decesso. Pur assopito per i farmaci, anche in quell’occasione la montagna ha saputo rinvigorirlo. Intonando l’inizio del canto “Ah io vorrei tornare”, mons. Napolioni ha pregato con le parole del ritornello: “Portami tu lassù, o Signor, dove meglio ti veda”.

Il tema della montagna è ritornato con l’immagine dell’incontro faccia a faccia tra Mosè e Dio sul monte: un dialogo – ha affermato il Vescovo – che ora vede protagonista l’anima immortale di don Giuseppe che, come i discepoli, può chiedere a Gesù di spiegargli le parabole.

Poi, richiamando la necessità di fermarsi ogni giorno nell’abbraccio di Dio, il Vescovo ha voluto far eco all’ultima predicazione di don Perri, con l’invito – rivolto a tutti i presenti – a salire la montagna dell’incontro con Dio, seguendo il proprio cammino di fede.

Al termine della Messa, dopo la benedizione e l’incensazione del feretro, don Giuseppe ha lasciato la chiesa mentre veniva cantato “Signore delle cime”. L’ultimo saluto prima del trasferimento nel non lontano cimitero di Marzalengo.

Photogallery della celebrazione

 

Biografia di don Perri

Don Giuseppe Perri è nato a Soresina il 21 gennaio 1939 ed è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1964 mentre risiedeva nella comunità parrocchiale di Castelnuovo del Zappa.

Il suo primo incarico pastorale è stato come vicario parrocchiale a Sesto Cremonese, comunità alla quale è rimasto sempre fortemente legato.

Nel 1975 è stato scelto come parroco di San Pietro in Mendicate; nel 1986 il trasferimento, sempre come parroco, a Ca’ d’Andrea.

Nel 1994 è diventato parroco della comunità dei Santi Cosma e Damiano in Persico (comune di Persico Dosimo), parrocchia che ha guidato per 20 anni, sino al luglio 2014, quando ha rinunciato per raggiunti limiti d’età.

Il decesso la mattina di domenica 30 luglio presso la casa di cura S. Camillo di Cremona, dove era ricoverato da alcuni giorni.

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