A Cumignano l’ingresso di don Davide Osio

La mattina dell'8 ottobre l'insediamento del nuovo parroco di Cumignano, Ticengo e Villacampagna

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Alle ore 10 di domenica 8 ottobre a Cumignano sul Naviglio tutto è già pronto per la festa. Il paese si è riempito di ghirlande, la piazza si anima di voci e sorrisi. Don Davide Osio è in mezzo alla sua gente, i suoi nuovi parrocchiani: i giovani e gli anziani, gli adulti e i bambini, gli adolescenti e le famiglie, tutti riuniti per questo evento speciale. Il punto di ritrovo è naturalmente l’oratorio, luogo di incontro quotidiano e di crescita umana e spirituale per la comunità cristiana.

Nel cortile si notano alcune fasce tricolori: sono quelle del sindaco di Cumignano, Aldo Assandri, e dei suoi colleghi Gabriele Gallina (Soncino), Marco Arcari (Ticengo) e Giuseppe Lucca (Fontanella). È quest’ultimo a prendere la parola per primo, per salutare don Davide che proprio a Fontanella ha svolto il suo ministero a partire dl 2008. Un legame importante, quello creatosi con la comunità fontanellese, che il sindaco Lucca vuol ricordare soprattutto per l’attenzione di Don Davide verso i più deboli. “È l’inizio di una nuova avventura” dichiara il primo cittadino, salutando don Osio a nome dei suoi concittadini, con riconoscenza e affetto. “Anche qui a Cumignano potrai dimostrare che, come amavi dirci, Dio ci vuole bene come siamo, sempre. Ti lasciamo ad una comunità attiva e aperta che con te saprà crescere. Noi faremo lo stesso con il nuovo parroco don Diego”.

All’arrivo del vescovo Antonio Napolioni la processione si avvia verso il sagrato della chiesa di San Giorgio Martire, dove è il sindaco di Cumignano Assandri ad accogliere il neo parroco e il Vescovo. “Don Osio sarà per noi un pastore che guida la comunità. Non a casa uso il singolare e non il plurale. Infatti, Grazie al lavoro di don Diego, oggi le nostre tre comunità di Ticengo, Cumignano e Villacampagna si sentono parte di una sola parrocchia, il Ti.Cu.Vi., e vivono secondo uno spirito di unione e condivisione”. La figura del sacerdote, secondo Assandri, è un dono prezioso: quando c’è, spesso si mormora e la si critica, ma quando manca viene meno un punto di riferimento fondamentale. “Lavorando insieme – continua il sindaco di Cumignano – potremo continuare a camminare uniti. Ti preghiamo di avere un occhio di riguardo per i bambini e per i nostri giovani, per gli anziani e gli ammalati”.

Dopo i saluti delle autorità civili, in una chiesa parrocchiale affollatissima ha inizio la celebrazione, impreziosita dalla musica dell’organo e dal canto di una corale numerosa. Si procede alla lettura del decreto di nomina, che per i prossimi 9 anni lega don Davide alla sua nuova e “allargata” famiglia cristiana.

Mariangela Oprandi porge a don Davide e al Vescovo il saluto a nome delle tre comunità, sottolineando l’importanza della continuità nella guida delle parrocchie e la bellezza di progettare insieme e condividere, superando i campanilismi. “La festa di una comunità è la festa di tutti” viene sottolineato. “In un mondo che pone continue sfide su orizzonti culturali così mutevoli ti chiediamo, Don Davide, di guidarci a Cristo ogni giorno. Nel tuo messaggio di saluto ci hai detto che vuoi essere vicino anche ai lontani. Noi ti chiediamo di quando siamo pecore smarrite”. Due doni vengono offerti al nuovo parroco: un quadro con le immagini delle tre chiese di Ticengo, Cumignano e Villacampagna, ed un piccolo tablet “per aiutarti nel lavoro, perché ci sarà fin da subito molto da fare”.

Nell’omelia del Vescovo spunto per la riflessione è stata in modo particolare la pagina evangelica del vignaiolo.

Prima della fine della Messa il saluto del nuovo parroco.

Al termine della celebrazione, la festa è proseguita in oratorio con un momento di convivialità. È stata l’occasione per dare fin da subito un caloroso ed ospitale benvenuto a don Davide.

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Profilo del nuovo parroco

Don Davide Osio, classe 1971, originario della parrocchia di S. Ilario in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1996. Nei suoi anni di ministero è stato vicario a Soncino (1996/2002), Cristo Risorto in Cassano d’Adda (2002/2008) e Fontanella (dal 2008).

Ora mons. Napolioni  l’ha scelto come parroco moderatore dell’unità pastorale di Cumignano sul Naviglio, Ticengo e Villacampagna in sostituzione di don Diego Poli, trasferito proprio a Fontanella come nuovo parroco.

 

Saluto di don Osio

Sono molto contento che il vescovo Antonio mi abbia nominato Pastore nella vostra comunità.

Vengo con gioia ma anche con un po’ di timore, consapevole dei miei limiti, per vivere per la prima volta l’esperienza di Parroco.

Le responsabilità di un parroco non sono poche e so che, quando avviene un cambio, ci sono tante aspettative e sogni, oltre ai pianti per chi avete lasciato.

Sappiate che stimo molto don Diego, sapendo che tra voi non solo ha lavorato bene, ma si è anche trovato bene.

Questo per me è un punto fermo perché non parto da zero ma prima di tutto da Cristo, che è il fondamento della nostra vita e della nostra comunità e poi dall’esperienza intensa di don Diego e dal lavoro pastorale di tutti i sacerdoti che mi hanno preceduto alla guida delle comunità. Per questo non cambierò i ritmi della vita parrocchiale.

Non ho per ora sogni speciali o progetti pastorali innovativi.

La mia intenzione è, prima di tutto, quella di conoscere ciascuno di voi, di mettermi al vostro fianco, per starvi vicino e accompagnarvi nell’esperienza gioiosa della Chiesa e di Cristo.

Ci troveremo tutti pellegrini per andare incontro al Signore, vivendo la vita sacramentale, con al centro l’Eucaristia nel giorno domenicale, la ferialità con i momenti di fraternità con le famiglie che voglio incontrare con calma, gli incontri per gli operatori pastorali e la catechesi, momento forte per un vero cammino di Chiesa.

Da prete che ha vissuto per 21 anni in oratorio, cercherò di non trascurare i bambini, ragazzi e giovani, che non sono solo il futuro, ma soprattutto il presente della Chiesa.

Sono consapevole di entrare a far parte di una comunità vivace, che ha dato e continua a dare alla Chiesa anche frutti importanti per la vita sacerdotale e religiosa.

Queste sono grazie per le quali rendere sempre lode al Signore e diventano un grande segno della presenza di Dio in mezzo agli uomini. Per questo anch’io rendo grazie non solo a Dio, ma anche a voi tutti soprattutto per le preghiere che in questi mesi avete riservato per me. Vi chiedo di non stancarvi mai di pregare per me, perché io possa essere davvero un prete che sa amare Dio e i fratelli, sempre.

Anch’io prego per voi, perché il Signore vi protegga, aiuti le famiglie e i giovani, sostenga chi è fragile e doni coraggio e speranza agli ammalati. Saluto chi è vicino alla Chiesa, ma anche chi è lontano, sicuro che, comunque, nessuno è in realtà lontano dal cuore di Dio.

Sono certo che ci incontreremo tutti e se anche vedremo le cose da punti di vista diversi, nel rispetto, troveremo sempre il mondo di riconoscerci fratelli e figli di quell’unico Padre che ci aspetta con le braccia aperte nella sua casa.

La Gioia del Signore sia la nostra forza. Viviamo tutto questo nella gioia e nell’allegria perché, come insegna don Bosco, “il demonio ha paura della gente allegra”… e so che, nelle nostre comunità non manca la sana allegria, soprattutto nelle feste legate ai patroni, dove tutti ci troveremo uniti.

Un caro saluto a tutti!

A presto.

don Davide

 

 

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