Don Claudio Anselmi parroco di Dosimo, Persico, Quistro, Gadesco, Pieve Delmona e San Marino: uno per tutti, tutti per uno

L'insediamento nella mattinata di domenica 10 settembre nella chiesa parrocchiale di Persico

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Domenica 10 settembre alle 10.30 nella chiesa parrocchiale dei Ss. Cosma e Damiano in Persico (nel comune di Persico Dosimo), si è tenuto l’atteso ingresso di don Claudio Anselmi come neo parroco delle sei parrocchie di Dosimo, Persico, Quistro, Gadesco, Pieve Delmona e San Marino, chiamate ad iniziare un cammino comune verso l’unità pastorale.

Il clima di attesa e di festa è stato anche contraddistinto dagli addobbi di colore bianco e giallo che hanno abbellito il percorso da Persichello a Persico con bandierine e festoni, segno di calore e accoglienza verso il nuovo pastore.

Prima dell’inizio della celebrazione, presieduta dal vescovo Antonio Napolioni Vescovo di Cremona, il neo parroco è stato accolto sul sagrato della chiesa parrocchiale di Persico dal sindaco di Persico Dosimo, Fabrizio Superti, alla presenza anche del sindaco di Gadesco Pieve Delmona, Davide Viola, e degli assessori e dei consiglieri comunali di entrambe le Amministrazioni. Il sindaco Superti ha salutato il neo parroco chiedendogli di essere una “vigile sentinella”, un “pastore di una comunità”, attento ai bisogni di tutte queste realtà, anche se differenti tra loro. Si è rivolto a don Claudio avvisandolo che ci saranno ancora campanilismi, nonostante le unioni amministrative e pastorali. Le Amministrazioni comunali saranno al suo fianco – ha detto – confermando la collaborazione già avviata con i suoi predecessori. Il sindaco ha terminato con la lettura di un brano di mons. Avosani e con l’augurio di un buon lavoro.

Sugli edifici della piazza antistante la chiesa dominava uno striscione con la frase “concordi itinere in humilitate” (con un cammino condiviso nell’umiltà) che, come scritto nel saluto ai parrocchiani pubblicato sul giornalino parrocchiale, è il motto che don Claudio Anselmi intende adottare per questo nuovo tratto di strada insieme.

Alle 10.30 è iniziata la solenne celebrazione, con la processione dei presbiteri e dei ministranti che hanno percorso la navata della chiesa, per l’occasione “vestita a festa” con i paramenti solenni, ricolma di fedeli.

È stata una celebrazione “interparrocchiale”, preparata nei dettagli dal collaboratore don Massimo Macalli e dalla commissione liturgia dei due Consigli pastorali ed è stata accompagnata dal coro, composto da elementi delle varie parrocchie, guidato da Gianpiero Piccioni e dall’organista Diego Maianti.

Presenti alla celebrazione, oltre ai familiari di don Claudio, anche don Andrea Foglia (parroco di Sant’Abbondio), don Giuseppe Soldi e don Andrea Aldovini (che aiuta in queste comunità per le celebrazioni festive). Presente inoltre una numerosa rappresentanza di parrocchiani di Sant’Abbondio e dei colleghi insegnanti di religione.

Dopo il saluto liturgico da parte di mons. Napolioni, è stata data lettura del decreto di nomina del nuovo parroco. L’incarico è stato affidato a don Andrea Foglia.

È quindi toccato a Giuseppe Bignardi, in rappresentanza delle sei comunità parrocchiali, porgere il saluto al Vescovo e al nuovo parroco. Nelle sue parole alcune richieste a don Claudio e alcune promesse da parte di tutti, con la consapevolezza che il cammino intrapreso e volto alla formazione dell’unità pastorale non sarà facile, ma con la certezza che con il nuovo pastore “si faranno cose grandi”. Al termine del saluto, un bambino ha consegnato il regalo di benvenuto: un’icona raffigurante la Trinità, perché – come scrive don Tonino Bello – “la Chiesa è icona della Trinità, e qui la volontà ferma di essere – ogni giorno di più e ogni giorno meglio – Chiesa unita intorno al suo pastore”.

Durante l’omelia il Vescovo, come dice il profeta Ezechiele nella prima lettura, ha definito il parroco “una sentinella” che dà la buona notizia e, se necessario, corregge e richiama perché ha a cuore la vita del popolo di Dio che gli è affidato. Il secondo invito forte del Vescovo al nuovo parroco è stato di ascoltare la voce del Signore nel silenzio della preghiera, nella liturgia celebrativa e nella vita dei fratelli, perché Dio Padre parla attraverso le storie delle famiglie, storie di gioia ma anche di dolore. Il terzo e ultimo invito è stato tratto invece dalla seconda lettura: “non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole”. Il parroco è chiamato a testimoniare l’amore di Dio, generando familiarità.

Al termine della celebrazione ha preso la parola il neo parroco che, forte delle parole che il papa gli ha rivolto durante la sua visita a Bozzolo il 20 Giugno scorso – “Devi conoscere il nome di tutte le famiglie” – si è rivolto ai tanti fedeli presenti con le seguenti parole: “Ecco il vostro Parroco! Una figura di parroco dal profilo un po’ nuovo ma sempre in mezzo alla gente, per la gente! Uno per tutti …. e tutti per uno! Con il desiderio di instaurare quella complicità per cercare tutti insieme l’arte del buon governo secondo Dio per il bene di tutti”. Dopo il ringraziamento al Vescovo e ai consigli pastorali parrocchiali, ha voluto ricordare il motto che intende adottare – “concordi itinere in humilitate” nella consapevolezza che l’umiltà non è la rassegnazione ai potenti, ma la fortezza dei miti. Ha poi proseguito “rompendo il protocollo” e compiendo alcuni gesti che nella loro semplicità hanno voluto essere simboli evocativi delle priorità pastorali che intende adottare, sullo sfondo dell’annunciare, celebrare, servire.

Prima priorità l’attenzione alle vocazioni. E nel ringraziare il collaboratore parrocchiale don Massimo Macalli gli ha donato un’icona dell’amicizia. Poi focalizzando l’attenzione su educazione, scuola e cittadinanza ha chiamato due ragazzi della scuola media (l’età in cui va in crisi la motivazione alla scuola) donando loro il dvd dal titolo “Vado a Scuola”. Guardando al tema giovani e Chiesa ha chiamato due giovani cui ha consegnato i materiali del Sinodo dei Giovani, che vuole i ragazzi protagonisti, cercatori di verità, testimoni di vita cristiana, annunciatori tra coetanei della bellezza del Vangelo. Quindi l’attenzione ai temi della gioia dell’amore e della famiglia consegnando ad una coppia l’esortazione “Amoris Laetitia” con l’invito a pregare, a studiare, a confrontarsi e a vivere l’amore dentro e fuori la famiglia. Riferendosi poi alla comunità civile e al territorio ha chiamato i sindaci delle due amministrazioni presenti affidando loro l’enciclica “Laudato sii”, sulla custodia del creato, e il libro “Scuola migrazioni e pluralismo religioso”, per richiamare l’attenzione sull’integrazione e la collaborazione tra presenze culturali diverse. Infine, un’ultima attenzione particolare per la donna, la madre, la vita: ha chiamato sull’altare la sua adorata mamma, Maria, alla quale ha consegnato il Rosario ringraziandola per avergli donato la vita e insegnato l’amore, per averlo custodito nel pericolo, educato alla fede, incoraggiato nelle difficoltà, condividendo le tappe del suo sacerdozio.

Dopo la benedizione solenne, impartita dal Vescovo, un lungo applauso ha accolto don Claudio come parroco delle comunità a lui affidate e due testimoni hanno firmato gli atti dell’insediamento: Laura Garini, per il Consiglio pastorale parrocchiale di Dosimo, Persico e Quistro, e Giuseppe Massuzzi, per quello di Gadesco, Pieve Delmona e San Marino.

Infine, nel cortile dell’oratorio è stato offerto un rinfresco per festeggiare don Claudio e iniziare a conoscerlo meglio in mezzo alla sua nuova famiglia.

Primo atto ufficiale da nuovo parroco, nel pomeriggio stesso, alle ore 17.30, la Messa a Gadesco per la sagra di San Luigi Gonzaga.

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Profilo del nuovo parroco

Don Claudio Anselmi è nato a Derovere il 4 novembre 1958. Conseguita la laurea in Economia e Commercio all’Università di Parma, è entrato in Seminario e il 21 giugno 1986 è stato ordinato sacerdote.

Ha iniziato il suo ministero come vicario nella parrocchia Ss. Fabiano e Sebastiano a Cremona (1986/1988). È stato poi assistente ACR (1988/1991), vicario a S. Abbondio (1991/1997) e collaboratore parrocchiale al Cambonino (1997/1999).

Insegnante di religione al liceo scientifico “Aselli” di Cremona dal 1991, nel 2002 ha ricoperto l’incarico di vicedirettore dell’Ufficio di Pastorale scolastica, di cui l’anno successivo ha preso la guida (dirigendolo sino allo scorso anno). Negli stessi anni ha ricoperto l’incarico di responsabile dell’Ufficio per l’Insegnamento della religione cattolica (sino al 2017).

Coordinatore della coop. Cittanova per le scuole cattoliche della Diocesi dal 1996 al 2007, è stato assistente di varie associazioni legate al mondo della sucola: a livello diocesano per ADASM-FISM – Associazione Diocesana Asili e Scuole Materne (dal 2003) e UCIIM – Unione Cattolica Italiana Insegnanti Scuola Secondaria (dal 2005); a livello regionale per A.I.M.C. – Associazione Italiana Maestri Cattolici (dal 2007).

Docente incaricato presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Crema-Cremona-Lodi, dal 1999 era collaboratore parrocchiale a S. Abbondio.

Ora mons. Napolioni l’ha nominato parroco delle comunità di Persico, Dosimo, Quistro, Gadesco, Pieve Delmona e San Marino, affiancandogli come collaboratore parrocchiale don Massimo Macalli.

 

Saluto di don Anselmi

Forte della benedizione di Papa Francesco, pellegrino a Bozzolo sulla tomba di don Primo Mazzolari, Parroco d’Italia, del 20 giugno scorso, consolato dai suoi occhi di Padre e Pastore incrociati in uno sguardo carico di affetto e di incoraggiamento, vengo a Voi, cari fratelli in Cristo, come Parroco.

Nel mio saluto al Papa – “Santità, neo parroco di sei parrocchie” – ho cercato conferme; nella sua risposta – Devi conoscere il nome di tutte le famiglie” – ho trovato il mandato: tra la gente, per le strade, con le famiglie!

Subito la nomina a Parroco di sei parrocchie, del Vescovo Antonio, mi è apparsa meno pesante e ardita, quasi illuminata! Oltre i sei campanili e le sette chiese che mi sono affidate, ho visto le Persone della comunità cristiana e civile: volti, storie, tristezze, angosce, gioie, speranze … desiderio di verità, bontà, bellezza. La stretta di mano del Papa, inattesa di fronte al mio timido braccio teso, si è rivelata squisita attenzione, gratuita e intelligente, di Chi è chiamato a guidare la Chiesa con fermezza e tenerezza.

In questa personale esperienza di vita umana e sacerdotale, che supera l’accidentalità e rivela Provvidenza, mi è caro fondare il mio nuovo ministero di servizio sacerdotale: Parroco di Persico, Dosimo, Quistro, Gadesco, Pieve Delmona, San Marino.

Per Voi sono parroco, con Voi sono cristiano. Vengo cristiano tra cristiani.

Nella vita umana ho spesso sperimentato la Presenza di Dio, nella vita cristiana la forza della sua Grazia, nella vita sacerdotale la Provvidenza del suo Amore.

Citando Sant’Agostino, chiedo: “Sorreggetemi però anche voi in modo che, portiamo l’un l’altro i nostri pesi e così adempiere la legge di Cristo. Se egli non condivide il nostro peso, ne restiamo schiacciati, se egli non porta noi, finiamo per morire! Se mi dà tremore l’essere per voi, mi consola il fatto di essere con voi”.

Per Voi sono parroco, con Voi sono cristiano; quel nome è segno di incarico ricevuto, questo della grazia; parroco è occasione di pericolo, cristiano di salvezza!

Quasi trovandomi in alto mare, sballottato dalla tempesta dell’attività pastorale che mi spetta, Vi ricordo che siamo stati redenti dal sangue di Cristo e con la serenità di questo pensiero iniziamo, all’insegna del motto che intendo adottare, concordi itinere in humilitate con un cammino condiviso nell’umiltà questo nuovo tratto di strada insieme, trovando riposo alla fatica del servizio al Vangelo, nella Misericordia di Dio che ci è comune: dono di Dio a tutti.

Sento di riuscire a servire meglio la nostra Comunità più per il fatto di essere cristiano che di essere parroco!

Così, cari Parrocchiani, già esortandovi, indico non accogliete invano la grazia di Dio che è Tenerezza. Rendete fecondo il mio ministero. Voi siete il campo di Dio!

All’esterno accogliete chi pianta e chi irriga: il Prete; all’interno, colui che dà il crescere: Gesù Cristo.

Il vostro parroco
don Claudio Anselmi

 

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