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Ecco il nuovo portale diocesano: on line per la festa patronale

Tante offerte a servizio della pastorale su un'unica piattaforma

Nato una decina di anni fa dall’intuizione di don Enrico Maggi, a quel tempo direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, il portale della diocesi di Cremona ha avuto una significativa trasformazione nel 2009 aggiungendo alle informazioni istituzionali una corposa parte di notizie ecclesiali: dalle attività del Vescovo a quelle degli uffici di Curia, dalle iniziative prettamente diocesane a quelle zonali fino a quelle parrocchiali di particolare rilevanza. Spazio è stato dato poi ai missionari cremonesi sparsi per il mondo, alle aggregazioni laicali, al vasto e variegato mondo del volontariato cattolico, agli eventi culturali di chiara matrice cristiana, alle conferenze del Centro pastorale o di altre realtà ecclesiali, con allegati sempre gli audio degli interventi: particolarmente apprezzato, per esempio, è il corso biblico tenuto da don Cavedo ogni martedì sera e già on line il mattino seguente. Da alcuni anni, inoltre, grazie alla importante sinergia con la Web Tv di TeleRadioCremona, diretta da don Attilio Cibolini, il portale trasmette le celebrazioni più importanti dalla Cattedrale di Cremona.

Velocemente il portale si è imposto all’attenzione della comunità diocesana, ma anche degli altri mezzi della comunicazione, quelli laici tanto per intenderci, per la velocità di pubblicazione delle notizie e per la loro esaustività: oltre all’articolo sono sempre pubblicate foto e audio dei diversi interventi.

DiocesidiCremona.it più che un mezzo di informazione: desidera essere uno strumento di comunione tra le persone, soprattutto gli ammalati o quei fedeli e sacerdoti che vivendo lontano dalla città di Cremona non possono vivere in prima persona certi avvenimenti. Quasi quotidianamente giungono i ringraziamenti di preti, ma anche di persone ammalate o diversamente abili, che grazie al portale si sentono più unite alla Chiesa diocesana e al suo Vescovo.

In occasione della festa patronale di Sant’Omobono il portale cambierà volto, ma non la sua missione. Grazie ad un progetto della CEI, è stata completamente rinnovata la parte grafica e sono stati implementati i servizi, con un’attenzione particolare alla multimedialità.

Ogni ufficio di Curia e realtà diocesana avrà un proprio minisito nel quale interloquire direttamente con gli operatori pastorali, segnalando gli appuntamenti, dando conto degli eventi accaduti, proponendo documenti e materiali indispensabili per la vita ecclesiale. Contiamo di rendere pienamente attiva e fruibile questa parte del portale entro la fine dell’anno. Oltre gli uffici di Curia hanno aderito alla proposta del minisito anche il Centro pastorale diocesano, il Seminario Vescovile e i monasteri di clausura di Soresina e San Sigismondo a Cremona. La redazione del portale è disponibile a predisporre minisiti per le aggregazioni ecclesiali che desiderano sbarcare sul web e partecipare a questo grande progetto di comunione.

Come nella precedente versione, anche in quella nuova si potranno reperire tutte le informazioni sulle diverse realtà della diocesi: curia vescovile, sacerdoti, zone pastorali, parrocchie (grazie al nuovo servizio CEI parrocchiemap si potranno conoscere con precisione gli orari delle messe), istituti di vita consacrata, aggregazioni laicali.

Proseguirà poi il servizio di animazione liturgica, tanto apprezzato dai sacerdoti, a cura dell’ufficio per il culto divino, e sarà potenziato il rapporto con gli altri media diocesani, in particolare con la Web Tv di TeleRadioCremona, la quale, in un apposito canale di YouTube, caricherà i video più significativi, in modo particolare la celebrazione liturgiche presiedute dal Vescovo in Cattedrale.

Il portale continuerà, naturalmente, il suo servizio di informazione ecclesiale dando anche spazio a riflessioni e commenti su fatti di particolare interesse dal punto di vista morale e sociale. Ogni notizia sarà corredata da ampie photogallery, audio degli interventi e potrà essere condivisa sui diversi social network: la pagina aperta della Diocesi su facebook ha oltre 4.000 amici.

Infine si potrà ricevere, grazie ad un servizio di newsletter settimanale, gli aggiornamenti del portale e le informazioni più importanti della vita della diocesi.

Un particolare ringraziamento va a don Attilio Cibolini, direttore dell’ufficio per le comunicazioni sociali per il supporto prestato in queste fasi di allestimento del portale, a Riccardo Mancabelli per aver seguito e curato tutta la parte tecnica e a tutti i collaboratori che rendono vivo il portale.

Cambiamo la veste, ma non la missione: costruire comunione attraverso l’informazione.

 

Don Claudio Rasoli
direttore portale diocesano

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Con ParrocchieMap ora l’atlante della diocesi è digitale. Tutti i recapiti delle parrocchie della diocesi e in molti casi anche gli orari delle messe

Comunica con noi scrivendo a orarimesse@diocesidicremona.it

Tra le principali novità di DiocesidiCremona.it c’è ParrocchieMap: un vero e proprio atlente web che è l’evulazione digitale del classico Annuario diocesano. Si tratta di uno strumento agile, attivato dalla CEI attraverso IdsUnitelm, personalizzabile a livello locale. Continua a leggere »

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ANNO SANTO Materiali pastorali, eventi e celebrazioni del Giubileo della Misericordia

PER APPROFONDIRE

Lettera del vescovo Lafranconi nell’imminenza del Giubileo

Il sito ufficiale del Giubileo della Misericordia

L’apertura diocesana del 13 dicembre. Il Giubileo tra tempi, gesti e simboli

Informazioni per la partecipazione dei concelebranti alle Messe di apertura del Giubileo

Il sussidio giubilare “La Confessione. Sacramento della Misericordia” di don Maurizio Compiani

Il libro “Misericordia per Giuda” di don Primo Mazzolari

Il libro “indulgenza. Storia e significato” (Edizioni San Paolo)

 

DA SCARICARE

Locandina per l’apertura del Giubileo in diocesi

Guida diocesana del Giubileo:    versione web    versione alta definizione

Cartoncino preghiera del Giubileo e informazioni chiese giubilari

Cartoncino preghiera:   Cattedrale    Caravaggio    Castelleone    Casalmaggiore

Brochure per ammalati e anziani

Di seguito, per la preparazione alla Confessione individuale, quattro schemi di esame di coscienza, adatti ai diversi tempi liturgici. Preparati da don Gianni Cavagnoli, sono impaginati in modo da poterli stamparli in proprio fronte/retro e ottenere così, tagliando l’A4 a metà, foglietti in formato A5.
Avvento e Natale     Quaresima e Pasqua     Tempo Ordinario 1     Tempo Ordinario 2

L’inno del Giubileo:    mp3     spartito e accordi

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CELEBRAZIONI PAPALI

 

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Presentati il nuovo portale e il sito rinnovato del settimanale diocesano

Il 7 novembre alle 10 al Centro pastorale diocesano con il Vescovo

Saranno on-line la prossima settimana, con una veste del tutto rinnovata e molte novità, il nostro portale e il sito internet del settimanale diocesano La Vita Cattolica. La presentazione ufficiale ha avuto luogo la mattina di sabato 7 novembre al Centro pastorale diocesano alla presenza del vescovo Dante Lafranconi. Continua a leggere »

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“Un grande cuore”: a Cremona presentata la biografia del vescovo Fiorino Tagliaferri

On-line tutti i contributi audio della conferenza

Un uomo carismatico, dal carattere forte e deciso, ma soprattutto un cristiano autentico. Questo il ritratto di mons. Fiorino Tagliaferri, emerso alla presentazione della sua biografia, scritta da suor Paola Moschetti. Venerdì 6 novembre, nella Saletta Mercanti della Camera di Commercio a Cremona, in molti si sono riuniti per ricordare una figura importante per la diocesi e non solo. Continua a leggere »

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Tutta Regona ha accolto il parroco San Vincenzo Grossi Messa del Vescovo Lafranconi

Oggi altre due tappe dell'urna: Vicobellignano e Gombito

È tornato trionfalmente nella sua Regona, quella piccola parrocchia di campagna che in poco meno di dieci anni egli seppe trasformare, secondo una felice definizione di mons. Bonomelli, nel “conventino della diocesi”. A pochi giorni dalla canonizzazione la comunità di San Patrizio, insieme alle altre quattro dell’unità pastorale di Pizzighettone, ha accolto, nel pomeriggio di sabato 7 novembre, l’urna con le reliquie di San Vincenzo Grossi, sacerdote cremonese fondatore dell’istituto “Figlie dell’Oratorio”, ma soprattutto parroco santo della quotidianità. Alle 16 la reliquia è giunta in paese accolta dal parroco don Enrico Maggi, dal vicario don Andrea Lamperti Tornaghi, dal collaboratore don Andrea Bastoni, dalle autorità cittadine, dalla banda locale e da moltissime persone, così tante da non riuscire ad entrare in chiesa per la preghiera. In serata, alle 21, mons. Lafranconi, attorniato da una trentina di sacerdoti, ha celebrato la solenne Eucaristica nella memoria liturgica di San Vincenzo Grossi. Presenti molti fedeli dell’unità pastorale e delle “Figlie dell’Oratorio” con la madre generale Rita Rasero. Al centro della chiesa tra un tripudio di fiori la grande urna con il corpo del santo rivestito di finissimi paramenti bianchi.

Ascolta l’omelia di mons. Lafranconi
Photogallery

La lunga teoria di ministranti e sacerdoti è stata aperta dal vicario don Lamperti Tornaghi che portava in mano il cero pasquale accesso, segno di Cristo Risorto che continua a mostrare la sua potenza e la sua luce nella vita dei santi.

Dopo il saluto liturgico ha preso la parola Giancarlo Bissolotti che a nome del consiglio pastorale ha dato il benvenuto al Vescovo sottolineando la grande responsabilità di avere un santo in casa che sprona a continuare l’opera di evangelizzazione e di educazione delle nuove generazioni.

La celebrazione è proseguita poi con l’aspersione del popolo con l’acqua benedetta, chiaro richiamo al battesimo, il sacramento che chiama tutti alla santità, alla piena figliolanza di Dio.

Nell’omelia mons. Lafranconi si è soffermato in modo particolare sullo zelo pastorale di don Vincenzo nella piccola comunità di Regona. Pur essendo giovanissimo – aveva solo quattro anni di Messa – egli si impegnò subito per l’educazione della gioventù, anche andando incontro a critiche aspre dei suoi confratelli. Tale opera formativa egli non la volle compiere da solo, per questo si attorniò di alcune donne che formarono la prima comunità delle Figlie dell’Oratorio. «Egli aveva capito – ha commentato il presule – che sopratutto le ragazze aveva bisogno di guide sagge e sicure».

Ricordando poi un fatto accaduto in paese – l’aggressione di don Vincenzo da parte di tre uomini e il suo desiderio di mettere tutto a tacere – il Vescovo ha rimarcato come il male si posso vincere anche con il silenzio, il perdono, il bene. Per mons. Lafranconi la spettacolarizzazione della violenza e dei fatti efferati, compiuta molto spesso in maniera dolosa dai mezzi di comunicazione, non fa altro che amplificare il malessere che serpeggia nella società. Non si tratta di abdicare a un giusto sentimento di giustizia, ma di evitare di fare da gran cassa a tutto ciò che è negativo e che abbruttisce l’uomo.

La celebrazione è continuata con la preparazione della mensa da parte di alcune suore di don Grossi: prima la tovaglia, poi i fiori con i ceri e infine i doni consegnati al vVescovo: il pane e il vino necessari per il sacrificio eucaristico.

Al termine dell’Eucaristia mons. Lafranconi si è recato dinanzi all’urna per recitare la preghiera al santo e per ascoltare l’inno composto da Domenico Spelta, direttore della schola cantorum di Regona che ha impreziosita la Messa con alcuni brani polifonici di grande impatto.

Prima della benedizione conclusiva il parroco don Maggi ha ringraziato mons. Lafranconi per la sua presenza e ha chiesto a don Grossi due grazie: la santità dei sacerdoti e una maggiore coesione dell’unità pastorale.

Per tutta la notte la chiesa di Regona è rimasta aperta per l’adorazione dei fedeli. Il mattino seguente, dopo la recita delle lodi, l’urna è partita alla volta di Vicobellignano. Don Vincenzo, infatti, fu parroco in questa frazione di Casalmaggiore dal 1883 fino alla sua morte (1917). La comunità riunita accoglierà il santo in mattinata e alle 11 si riunirà nella chiesa di Santa Maria Assunta per la solenne Eucarestia presieduta da mons. Lafranconi. Prima che l’urna lasci il paese per continuare il transito verso Gombito, alle 16.30 è prevista la celebrazione del Vespro.

Alle 18.15 l’urna sarà accolta nella piazza di Gombito alla presenza del sindaco con la giunta riunita e delle forze dell’ordine. Nella chiesa parrocchiale, poi, sarà celebrato il Vespro con il canto gregoriano e verrà esposta l’Eucarestia per l’adorazione che continuerà tutta la notte. Proprio in questo paese dal 1918 al 1923 il nipote di don Vincenzo, Ubaldo Grossi, ricoprì il ruolo di parroco – dopo essere stato vicario a Vicobellignano insieme allo zio sacerdote. A Gombito, inoltre, fu parroco anche don Angelo Bernabè fino al 1918, quando venne inviato a Vicobellignano per succedere al defunto don Vincenzo Grossi.

Lunedì, dopo la messa delle 8.30, le reliquie di san Vincenzo partiranno alla volta di Maleo.

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Le tappe della peregrinatio dell’urna di S. Vincenzo Grossi

Le reliquie del Santo a Regona, Vicobellignano e la comunità di Gombito

Continuano i festeggiamenti per il nuovo santo cremonese Vincenzo Grossi, canonizzato il 18 ottobre scorso da Papa Francesco a Roma. Se in passato il 7 novembre ricorreva la memoria liturgica del beato cremonese, quest’anno per la prima volta la Chiesa lo onora come santo. Per quest’occasione l’urna contenente le reliquie del corpo di don Grossi transiterà nei luoghi d’origine del santo, dove la comunità cremonese lo accoglierà in un clima di gioiosa festa.
Il corpo del Santo, solitamente conservato nella cappella della Casa madre delle Figlie dell’Oratorio – istituto religioso da lui fondato – nei giorni successivi alla canonizzazione è rimasto nella Cattedrale di Lodi. Sabato pomeriggio avrà inizio la peregrinazione della salma che verrà portata in primo luogo a Regona di Pizzighettone, dove Vincenzo Grossi è stato parroco dal 1873 al 1883. Ad aprire questo avvenimento straordinario, il ritrovo presso il piazzale del cimitero dove interverranno il sindaco e le autorità e la banda cittadina. Inizierà così la processione verso la chiesa di San Patrizio.

Alle 17, alle 17.30 e alle 18 ragazzi e famiglie presenti potranno partecipare a momenti di preghiera e di riflessione sulla peregrinazione. Alle 21 il Vescovo celebrerà la Messa solenne, insieme ai sacerdoti che sono nati a Pizzighettone o hanno operato nel paese. È prevista poi, dalle 23, la veglia di preghiera notturna animata in collaborazione con la Federazione Oratori Cremonesi e le Sentinelle del Mattino. Si alterneranno durante la notte per il turno di veglia i catechisti e i collaboratori laici della parrocchia. Anche un gruppo di suore Figlie dell’Oratorio sarà presente per l’adorazione. La prima tappa si concluderà con la recita delle Lodi il mattino seguente.

Domenica mattina sarà la volta di Vicobellignano, altra tappa particolarmente significativa per questa peregrinazione: don Vincenzo, infatti, fu parroco in questo paese dal 1883 fino alla sua morte (1917). La comunità riunita accoglierà il santo in mattinata e alle 11 si riunirà nella chiesa di Santa Maria Assunta per la solenne Eucarestia presieduta da mons. Lafranconi. Prima che l’urna lasci il paese per continuare il transito verso Gombito, alle 16.30 è prevista la celebrazione del Vespro.

Alle 18.15 l’urna sarà accolta nella piazza di Gombito alla presenza del sindaco con la giunta riunita e delle forze dell’ordine. Nella chiesa parrocchiale, poi, sarà celebrato il Vespro con il canto gregoriano e verrà esposta l’Eucarestia per l’adorazione che continuerà tutta la notte. Proprio in questo paese dal 1918 al 1923 il nipote di don Vincenzo, Ubaldo Grossi, ricoprì il ruolo di parroco – dopo essere stato vicario a Vicobellignano insieme allo zio sacerdote. A Gombito, inoltre, fu parroco anche don Angelo Bernabè fino al 1918, quando venne inviato a Vicobellignano per succedere al defunto don Vincenzo Grossi.

Lunedì, dopo la messa delle 8.30, le reliquie di san Vincenzo partiranno alla volta di Maleo.

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Conclusa trionfalmente la peregrinatio di don Grossi nella diocesi di Cremona

Soddisfazione di don Dalè

“Trionfo della fede”: potrebbe essere questa la sintesi di quanto è stato vissuto tra domenica 8 e lunedi 9 novembre a Gombito. Nella cornice suggestiva di una piazza Roma pavesata a festa, animata da antichi canti e invocazioni, giungeva, letteralmente tra due ali di folla, l’urna di San Vincenzo Grossi, proveniente da Vicobellignano. Davanti alla casa parrocchiale Il Sindaco e Il Parroco hanno dato il “benvenuto” alle spoglie mortali del novello santo proclamato alla venerazione della Chiesa universale il 18 ottobre ad opera di Papa Francesco.

Sovrastata dal baldacchino e scortata da carabinieri in grande uniforme, seguita da sacerdoti , l’urna è stata collocata al centro della navata della chiesa. Il parroco, Don Marino Dalè, ha precisato nuovamente le motivazioni che hanno mosso la parrocchia di Gombito a chiedere la presenza dell’urna con le venerate spoglie a in paese. Nel 1917 ci fu un singolare “turn over” di sacerdoti. Alla morte di Don Vincenzo Grossi a Vicobellignano, fu chiamato a succedergli Don Angelo Bernabè, contemporaneamente il vicario di Vicobellignano, nella persona di Don Ubaldo Grossi ( nipote di don Vincenzo) venne nominato parroco di Gombito. «In qualche modo – ha spiegato il parroco – ci siamo sentiti “imparentati” con un santo e desiderosi di raccogliere anche noi una benedizione, una emozione , un ricordo che diventa nostalgia di paradiso quale solo i Santi possono trasmettere».

Preparazione spirituale e materiale assai intensa quella che ha permesso di accogliere nel piccolo borgo il novello Santo. Con il Canto dei Vespri solenni in gregoriano con sette sacerdoti e l’esposizione del SS.mo Sacramento si è dato inizio alla lunga veglia di preghiera e di adorazione che ha visto una nutrita partecipazione durante la notte fino al mattino alle ore 8.30 quando è stata celebrata la Santa Messa solenne votiva di S.Vincenzo Grossi con il commiato e la partenza verso Maleo.

I vespri solenni sono stati presieduti da mons. Gabriele Bernardelli cancelliere della curia di Lodi nonché parroco di Castiglione d’Adda a cui hanno fatto corona sacerdoti della zona pastorale III. La solenne celebrazione del mattino è stata presieduta dal parroco don Dalè a cui si sono affiancati come concelebranti don Claudio Rubagotti di Persico Dosimo, Don Angelo Ruffini di s. Bassano e don Emilio Merisi di Romanengo.

Nei suoi interventi il parroco ha tenuto a sottolineare come la venerazione delle reliquie dei Santi sia uno strumento tradizionale della Chiesa che rimanda alla vita stessa di chi viene venerato e alla fonte di ogni grande Amore che è Dio stesso. Attraverso la venerazione delle reliquie si giunge a desiderare, in qualche modo, di essere associati alla visione beatifica di Dio in Paradiso.

Non è mancato, ovviamente il ringraziamento dovuto e necessario alla congregazione delle “Figlie dell’Oratorio” per la gentilezza e la cortesia dimostrate nel concedere benevolmente che l’urna venisse portata anche a Gombito.

«La “visita” di S. Vincenzo Grossi a Gombito – ha spiegato don Dalè – si è collocata nei grandi eventi religiosi ma anche civili che non mancano disegnare la Storia delle nostre comunità . Mai era accaduto qualcosa di simile a Gombito, ora l’auspicio è che numerose persone, nell’intimo della loro coscienza, decidano di farsi imitatori di S. Vincenzo come lui lo fu di Cristo per giunger anch’esse al traguardo raggiunto dal parroco cremonese».

Tra queste si colloca anche don Marino che, emozionato e coinvolto dall’evento, a stento ha trattenuto le lacrime innanzi all’urna.

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A Vicobellignano la festa per il ritorno del parroco don Vincenzo Grossi santo

In mattinata Messa col Vescovo

«Il ritorno del parroco in mezzo ai suoi figli, che in realtà non ha mai abbandonato». Così don Gabriele Bonoldi, parroco di Vicobellignano, ha sintetizzato lo spirito della giornata vissuta dalla comunità di S. Maria Assunta domenica 8 novembre, quando in terra casalasca ha fatto ritorno il corpo di don Vincenzo Grossi, da neanche un mese proclamato santo. Un giorno, atteso e preparato con cura, che ha avuto il suo momento più solenne con la Messa presieduta alle 11 dal vescovo Lafranconi.

Saluto del parroco (mp3)        Omelia del vescovo (mp3)

Photogallery

Il corpo di san Vincenzo Grossi è giunto nella frazione di Casalmaggiore intorno alle 9.30, proveniente da Regona di Pizzighettone (prima tappa diocesana della peregrinatio nell’ambito della memoria liturgica del nuovo santo). L’urna di cristallo è stata posta ai piedi dell’altare. A fianco la reliquia che da 40 anni è conservata in chiesa, nella prima cappella di destra: alcuni frammenti ossei del braccio e della mano.

Un corridoio di fiori accompagnava in chiesa l’arrivo dei fedeli. Sopra il portone la gigantografia del nuovo santo, che qui fu parroco da dal 1883 sino alla morte, avvenuta il 7 novembre 1917. Lo ricordava lo striscione: “34 anni a Vicobellignano”. Sotto il motto di san Vincenzo: “La via è aperta: bisogna andare”.

Per tutti all’ingresso in chiesa tappa d’obbligo davanti all’urna del Santo. È stato così anche per il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, e per i bambini del catechismo, accompagnati dal parroco e dalle catechiste.

Dall’oratorio, allo scoccare delle 11, è partita la processione d’ingresso. Dopo i ministranti, i sacerdoti concelebranti: don Andrea Paroli (originario del paese), don Angelo Bravi (che qui ha prestato servizio alcuni anni), l’ex parroco e residente don Franco Vecchini e l’emozionato parroco don Gabriele Bonoldi, alla guida di questa comunità del 2011. A garantire il servizio all’altare il diacono permanente Luigi Lena.

La celebrazione, animata con il canto dalla corale parrocchiale, è iniziata con l’omaggio al Santo e il Vescovo che ha incensato l’urna di don Grossi. In prima fila, insieme al primo cittadino, una delegazione delle Figlie dell’Oratorio.

All’inizio della Messa il saluto del parroco, don Bonoldi, che ha sottolineato come questo giorno di festa segni «il ritorno del parroco in mezzo ai suoi figli». Una presenza che in realtà non è mai mancata in parrocchia, ha affermato il sacerdote, certo di uno sguardo di particolare attenzione dal Cielo.

Proprio la figura del santo parroco di Vicobellignano è stata al centro dell’omelia di mons. Lafranconi, che ha in particolare fatto riferimento al contesto di disorientamento nel quale don Grossi ha vissuto. Una situazione  certo non facile, affrontata con l’approfondimento e la messa in pratica del Vangelo insieme a una forte testimonianza di carità. Elementi essenziali – ha ricordato il Vescovo, riportando lo sguardo sull’oggi – che sempre devono essere recuperati nei momenti di maggior smarrimento.

Il Vescovo ha poi ricordato l’anelito evangelizzatore di don Grossi, che in ogni circostanza trovava occasione per annunciare il messaggio di Cristo, sia nei confronti dei giovani che delle generazioni adulte. Non è mancato il riferimento all’invito di Papa Francesco a portare sempre con sé e leggere quotidianamente il Vangelo, con l’invito alla comunità di Vicobellignano di riuscire a far risuonare ogni giorno, nella vita quotidiana, la bellezza del messaggio cristiano.

Altro elemento caratterizzante il ministero di don Grossi è stato il darsi da fare perché i suoi parrocchiani evitassero il peccato. Un richiamo che il Vescovo ha attualizzato mettendo in guardia dall’adattamento al costume comune.

Don Vincenzo Grossi non è mai stato un prete rassegnato – ha proseguito il Vescovo – invitando a guardare con carità alle nuove povertà: dai problemi legati ai fenomeni migratori, alla mancanza di lavoro o alle situazione di fragilità (anche economica) dei divorziati. Da qui, con uno sguardo al prossimo Giubileo, l’invito ad avere un cuore misericordioso.

«Chiediamo a questo nostro santo parroco – ha concluso il Vescovo – di donare a noi preti l’instancabilità dell’annuncio e donare a tutti voi il desiderio e il bisogno di riaccostare, in maniera convinta e intelligente, la Parola di Dio, per trasfonderla poi nell’operosità della carità. Così diventata vero quello che abbiamo chiesto nella preghiera all’inizio della celebrazione: “O Dio, che hai scelto san Vincenzo Grossi per difendere la fede e promuovere la vita cristiana, fa’ che per il suo esempio e la sua intercessione possiamo praticare nella vita le verità che abbiamo ricevuto nella fede”».

Al termine della celebrazione ha preso la parola don Franco Vecchini che, ricordando l’intensa giornata del 18 ottobre scorso a Roma per la Canonizzazione, ha donato al Vescovo una foto ricordo dell’incontro avuto proprio in quella occasione con lui insieme ai pellegrini di Vicobellignano.

La mattinata si è conclusa con un momento conviviale in oratorio. Il pomeriggio ha quindi offerto ancora l’opportunità per la preghiera personale davanti all’urna del Santo. Dopo il Vespro, il corpo di san Vincenzo Grossi ha lasciato la frazione di Casalmaggiore alla volta dell’ultima tappa diocesana: Gombito.

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Messa per i cento anni di vita di mons. Cavalleri. Il Vescovo: “Ha sempre operato per gli altri!”. Il festeggiato: “Mi preparo per l’eternità”

L'8 novembre presso la Casa di Cura delle Ancelle della Carità di Cremona

Nel pomeriggio di domenica 8 novembre in occasione dei 100 anni di don Mario Cavalleri, il vescovo Dante Lafranconi ha presieduto una Santa Messa di ringraziamento presso la Cappella della Casa di Cura “Ancelle della Carità” di Cremona insieme al festeggiato, a una ventina di sacerdoti e a un’assemblea di fedeli e amici, tra cui molti africani e diversi membri del cammino neocatecumenale. Una celebrazione calorosa e piena di affetto verso don Mario, allietata da canti gospel e seguita dall’immancabile taglio della torta.

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