Nel pomeriggio di domenica 13 dicembre l’apertura diocesana dell’Anno giubilare: tempi, gesti e simboli

Quattro le chiese giubilari in diocesi: a Cremona, Caravaggio, Castelleone e Casalmaggiore. Unica Porta della Misericordia in Cattedrale: il portale meridionale affacciato su piazza Sant'Antonio Maria Zaccaria

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Dopo l’anteprima giubilare del 29 novembre a Bangui, in Africa, dove Papa Francesco ha anticipato l’apertura della Porta della Misericordia nell’ambito del suo viaggio apostolico in Africa, l’Anno della Misericordia sarà inaugurato ufficialmente dal Santo Padre nella solennità dell’Immacolta, nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La domenica successiva l’Anno giubilare sarà aperto in tutte le diocesi del mondo. Sarà così anche per la Chiesa cremonese, nella seguente modalità.  Alle 16 di domenica 13 dicembre, dalla chiesa di Santa Maria Maddalena, in via XI Febbraio, a Cremona, partirà la processione verso la Cattedrale, dove mons. Dante Lafranconi aprirà la Porta della Misericordia, quella del transetto meridionale, affacciato su piazza S. Antonio Maria Zaccaria, l’unica porta santa in diocesi, secondo le disposizioni di Roma. In contemporanea si terranno in diocesi le celebrazioni di inizio Anno giubilare nelle altre tre chiese giubilari, tutte dedicate alla Madonna.

Alle 16 al Santuario S. Maria del Fonte di Caravaggio (presieduta dal vicario generale, mons. Mario Marchesi) e al Santuario della Misericordia di Castelleone (presieduta dal delegato episcopale per il clero, mons. Mario Barbieri). Alle 17 al Santuario della Fontana di Casalmaggiore (presieduta dal delegato per la Pastorale, don Irvano Maglia). È stata disposta la sospensione delle Messe vespertine del 13 dicembre a Cremona, Caravaggio, Castelleone e Casalmaggiore.

L’Anno giubilare si concluderà nella solennità liturgica di Gesù Cristo Signore dell’universo, il 20 novembre 2016: a livello diocesano avverrà invece domenica 13 novembre, giorno in cui cade anche la solennità di sant’Omobono, patrono della città e della diocesi di Cremona.

 

Il giorno: la Domenica Gaudete

L’Anno santo straordinario si apre nelle diocesi la Terza Domenica d’Avvento, la domenica Gaudete, caratterizzata nel Rito Romano da una particolare intonazione gioiosa, eredità dell’antico canto d’ingresso: “Gaudéte in Dómino semper: íterum dico, gaudéte”, “Gioite sempre nel Signore: ve lo ripeto: gioite” (Fil 4,4).

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Il luogo: la Cattedrale e i principali Santuari mariani

Il luogo principale in cui si apre l’Anno giubilare è la Cattedrale, unica chiesa che simboleggia l’unità della Diocesi e la comunione tra loro delle diverse realtà ecclesiali. Qui il rito sarà più articolato. A presiedere la celebrazione sarà l’amministratore apostolico, mons. Dante Lafranconi, che guiderà la processione iniziale e l’ingresso solenne del Vangelo. La celebrazione sarà proposta in diretta sul portale www.diocesidicremona.it, sulla radio diocesana RCN-InBlu e in televisione su Cremona1 (canale 211).

Nelle altre chiese giubilari il rito, presieduto da un delegato episcopale, prevederà solo una particolare preghiera alla porta principale.

 

La Porta della Misericordia

Giubileo2Unica Porta della Misericordia presente in diocesi è quella della Cattedrale. Essa non ha potuto essere il portale principale, perché privo di bussola interna e, perciò, impossibile da tenere sempre aperto. Sì è scelto il portale della facciata meridionale, comunque dignitosa e imponente, che, provvisto di bussola, può sempre rimanere aperto; ha anche un ampio sagrato che consente riti processionali eventualmente previsti dai pellegrinaggi parrocchiali e la salita per portatori di handicap.

Il simbolo della porta è chiaro. Lo richiamerà il coro che – mentre il Vescovo, il diacono con il libro dei Vangeli e la croce staranno sulla soglia – canterà il ritornello, tratto dal vangelo di Giovanni: “Io sono la porta, dice il Signore, chi passa per me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo” (cfr. Gv 10,9). Ugualmente la preghiera prevista davanti alla porta delle altre chiese giubilari afferma: “Tu hai costituito Gesù pastore e porta dell’ovile, perché chi entra sia salvo, e chi entra ed esce trovi i pascoli della vita”.

Per l’intera durata dall’Anno giubilare la porta della Misericordia della Cattedrale, che sarà adornata da una folta infiorata, sarà illuminata in modo speciale. Al di sopra del portale, nella lunetta, una scritta ne indicherà la funzione. Analoga insegna sarà posta sopra il portone principale della Cattedrale, a indicare che questa è chiesa giubilare.
In tutte e quattro le chiese giubilari delle diocesi durante l’Anno santo sarà possibile lucrare l’indulgenza.

 

Il segno della porta

Il rito usato a Roma è molto eloquente. La Porta Santa di solito è murata. Avere un muro davanti vuol dire non poter andare oltre, non avere futuro, che qualcosa è definitavene chiuso. Invece, se una porta viene aperta, addirittura sfondando un muro, vuol dire che si apre una nuova opportunità e da quel “buco” diventato porta tutti possono passare. Semplice il significato: Dio abbatte i muri tra l’umanità e Lui, chi vuole può entrare in una nuova o rinnovata relazione con il Padre di misericordia.

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Camminare seguendo la croce e il vangelo

La celebrazione presieduta da mons. Lafranconi il 13 dicembre avrà inizio con il gesto simbolico del camminare. La processione dalla chiesa di S. Maria Maddalena di via XI Febbraio verso la Cattedrale richiama il pellegrinaggio, “segno peculiare dell’Anno Santo, perché icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza”. Richiama il fatto che “anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio” (MV 14). Nella processione avrà grande rilievo il Libro dei Vangeli: portato dal diacono, è segno di Cristo che cammina innanzi al suo popolo, e della sua Parola, che è luce e guida per i suoi discepoli.

 

Battesimo e Eucaristia

Il popolo pellegrinate che attraversa la Porta della Misericordia è il popolo che ha una sua dignità, la dignità di figlie e figli di Dio. Dignità che è dono di Dio e che penitenza e conversione devono restaurare, certo, ma per Dio e davanti a lui non siamo schiavi, ma figli amati. Allora vertice della celebrazione di apertura del Giubileo è la celebrazione dell’Eucaristia. In essa il Padre nella sua misericordia viene incontro a tutti coloro che cercano Dio “con cuore sincero”, continuamente offre agli uomini la sua alleanza e ci fa pregustare l’eternità del suo regno “dove con tutte le creature, liberate dalla corruzione del peccato e della morte, canteremo la sua gloria” (Preghiera eucaristica IV).

 

L’accoglienza dei pellegrini in Cattedrale

Per tutto l’Anno giubilare ad accogliere i pellegrini in Cattedrale sarà il motto del Giubileo “Misericordiosi come il Padre” nelle diverse lingue. Verrà proposto, inoltre, un itinerario di pellegrinaggio (individuale o a gruppi) facendo tappa in sette luoghi di particolare significato del massimo tempio cittadino. Si parte naturalmente dalla porta della Misericordia, proseguendo poi all’inizio del transetto meridionale, dove vi sono le acquasantiere, per il segno di croce. Dal centro della navata centrale si potrà quindi, attraverso la ricchezza d’arte della Cattedrale, ripercorrere l’intera storia della salvezza. Il cammino proseguirà poi verso l’altare, segno di Cristo, pietra angolare su cui si costruisce la comunità dei credenti. Le successive tappe saranno presso la cappella della Madonna del Popolo per un saluto alla Vergine, titolare della Cattedrale; e alla cappella del Santissimo per un momento di adorazione. La conclusione del percorso avrà luogo meditando il mistero della Croce o all’altare del Crocifisso o alla cappella della Sacra Spina.

Per l’acquisto dell’indulgenza è necessario confessarsi e fare la comunione prima o dopo la visita a una delle chiese giubilari.

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