“La Confessione. Sacramento della Misericordia”: il libro di don Maurizio Compiani per il Giubileo. On-line audio e foto della presentazione

Il testo fa parte della collana ufficiale predisposta dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per celebrare e vivere l'Anno della Misericordia

image_pdfimage_print

È stato presentato nel pomeriggio di venerdì 4 dicembre, presso la sala Mercanti della Camera di Commercio di Cremona, il libro “La Confessione. Sacramento della Misericordia”, uno degli otto sussidi editi (in otto lingue) dalla San Paolo per conto del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, come strumenti pastorali del Giubileo della Misericordia. Presente l’autore, il biblista cremonese don Maurizio Compiani.

Alla presentazione del volume avrebbe dovuto essere presente la deputata cremonese Cinzia Fontana, per una riflessione su “Il Giubileo, invito universale alla Misericordia”. Bloccata a Roma per i lavori parlamentari riguardo alla Legge di stabilità, è toccato proprio a don Compiani introdurre l’incontro con un sintetico excursus che ha portato a chiarire l’origine del Giubileo, a cominciare dall’aspetto semantico: un termine che non deriva da “giubilare”, ma da dall’ebraico “Jobel”, il corno di caprone il cui suono annunciava l’inizio di questo tempo che, ogni 50 anni, prevedeva il riposo della terra e la liberazione degli schiavi. Un evento che, pur non vedendone applicate le norme, portava a pensare al controbilanciamento delle ingiustizie, guardando alla vita sociale nel suo complesso.

Quindi il rapido passo verso il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco con un chiaro riferimento al Concilio Vaticano II. Diversi i richiami di don Compiani alla Bolla di indizione. Tra le sottolineature l’attenzione ai detenuti, per i quali la porta della cella rappresenta idealmente la porta della misericordia. E non è mancato neppure un riferimento al mondo ebraico e musulmano, che guardano entrambi, come i cristiani, a un Dio che è misericordioso.

L’introduzione di don Maurizio Compiani

È quindi toccato all’on. Walter Montini presentare nel dettaglio il volume, secondo testo della collana predisposta dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione (ente incaricato da Papa Francesco di organizzare l’anno del Giubileo della Misericordia). Uno strumento “ufficiale” che intende favorire la comprensione di un evento di portata mondiale e delle linee guide che lo animano. Per questo ogni volume è introdotto da mons. Rino Fisichella, presidente di questo Pontificio Consiglio. Inoltre, il fatto che i testi siano editi in otto lingue (italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, croato e polacco) sottolinea il carattere internazionale di tale iniziativa e il carattere universale degli scopi che persegue.

L’intera collana intende presentare la “misericordia” in un’ottica cristiana, spaziando in diversi ambiti: dal liturgico al biblico, dallo storico al teologico. Ogni volume è il contributo di uno specialista che in modo sintetico, agile e dunque a tutti accessibile, offre un valido strumento per comprendere questo anno giubilare, oltre che un ottimo sussidio alla predicazione, alla catechesi, ai pellegrinaggi e a tutte le variegate iniziative che sul tema animeranno le diocesi, le parrocchie e i gruppi.

“La Confessione. Sacramento della Misericordia” è il testo curato da don Compiani che, articolato in sei capitoli, traccia un percorso suggestivo alla (ri)scoperta della Confessione quale sacramento di coloro che, in Cristo, vivono dell’amore misericordioso di Dio.

Il taglio dei primi quattro capitoli è squisitamente biblico e prende in esame quattro brani, uno per ogni Vangelo, in cui i temi della misericordia di Dio, del perdono dei peccati e della conversione sono posti da Gesù al centro del suo insegnamento e del suo operare (Mc 2,1-12: “Chi può perdonare i peccati?”; Lc 15,11-32: la parabola del padre e dei due figli; Mt 6,12 la domanda sulla remissione dei debiti contenuta nel Padre Nostro; Gv 20,19-23: il potere dato ai discepoli di perdonare e ritenere i peccati, il cosiddetto “potere delle chiavi”). Ne emerge un quadro complessivo ricco di sollecitazioni, di cui Montini ha offerto qualche spunto.

A partire da questo materiale biblico e attraverso l’analisi della formula di assoluzione che il sacerdote pronuncia sul penitente, il quinto capitolo presenta il Sacramento della Penitenza, nei suoi aspetti teologici fondamentali.

Infine, nel sesto e ultimo capitolo sono offerti alcuni punti nodali per una pastorale che intenda valorizzare il Sacramento della Penitenza.

La presentazione di Walter Montini

 

Dalla teoria alla pratica: a chiudere la presentazione del libro è stato padre Costanzo Natali, frate francescano confessore presso il convento Cappuccino di via Brescia, a Cremona, che ha idealmente portato tutti i presenti in confessionale. L’occasione per guardare a questo sacramento da una prospettiva alquanto inusuale: quella del confessore, chiamato a essere tramite della misericordia di Dio, ma anche con la capacità di comprendere le difficoltà di chi si sta affidando a Dio per aiutarlo a trovare la strada migliore; e, quando è necessario, non concedere l’assoluzione.

Diversi i casi concreti presentati: da quello di un imprenditore in difficoltà economiche tentato di prendere la scorciatoia dell’evasione per non dover licenziare; o la mamma che ha abortito o la donna che ha aiutato la figlia a farlo, o l’omosessuale che vive con sofferenza la sua situazione sentendosi emarginato. Casi di estremo dolore nei quali, però, attraverso la croce è stato visibile il Dio misericordioso e provvidente. Così, dopo il sorriso apparso sui volti dei penitenti, non solo per un motivo psicologico di alleggerimento di coscienza, ecco che il taglio delle spese personali ha portato l’imprenditore a risollevarsi dopo un periodo di forte ristrettezza economica, ma vissuto con onestà e continuando a dare un lavoro a tanti padri di famiglia. La madre che aveva rifiutato il figlio si è aperta alla vita e la donna che aveva aiutato la figlia ad abortire ora è attiva in una associazione a difesa della vita.

La testimonianza di padre Costanzo Natali

 

Proprio ai frati e al loro prezioso servizio di confessori in città si è rivolto al termine dell’incontro don Compiani, esprimendo il grazie: “Io ho scritto un libro sulla confessione – ha affermato –, ma loro scrivono ogni giorno il perdono di Dio nelle coscienze di tanti cremonesi”. Infine un auspicio: quello che questo volume, scritto volutamente in modo semplice, ma non certo banale, possa essere davvero uno strumento utile a vivere nel migliore dei modi il Giubileo della Misericordia.

Photogallery

Facebooktwittermail