Archivi della categoria: Dal Territorio

image_pdfimage_print

Sabato 30 novembre torna la “Equocena” a Casalmaggiore. Ospite Vittorio Rinaldi, ex presidente di Altromercato

Serata organizzata presso l'oratorio S. Leonardo da bottega Nonsolonoi Altromercato e circolo Acli casalese

La bottega Nonsolonoi Altromercato di Casalmaggiore, insieme al circolo ACLI, organizza per sabato 30 novembre l’annuale “Equocena”, che si svolgerà a partire dalle ore 19 presso l’Oratorio S. Leonardo in Casalmaggiore.

Continua a leggere »

Sara Pisani
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Danza inclusiva: “Il Laboratorio” festeggia i 20 anni di attività

Pomeriggio di festa con l'associazione ospitata nei locali della parrocchia di Cristo Re

L’Associazione IL LABORATORIO ASD APS che ha la sua sede presso i locali dell’oratorio di Cristo Re a Cremona celebra sabato 30 novembre con un pomeriggio di festa  i suoi 20 anni di attività per la promozione dell’inclusione e della coesione sociale attraverso la danza.

Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Domenica a S. Agostino il maestro Bottini alla tastiera del Tezani-Bossi 1533/1853

Il concerto alle 16.30 nell'ambito degli eventi inaugurali promossi in occasione del restauro dell'organo

Domenica prossima 1° dicembre, alle 16.30 nella chiesa parrocchiale di S. Agostino in Cremona, terzo e ultimo appuntamento degli eventi inaugurali del restaurato organo “Tezani/Bossi” 1533/1853 (ulteriori informazioni su www.organosantagostinocremona.it). Tocca all’organista cremonese Paolo Bottini (che da Pasqua 2014 svolge servizio liturgico festivo in qualità di organista in S. Agostino) presentare una silloge di composizioni di autori cremonesi (o legati a Cremona per la loro attività musicale) che sono parte di un nuovo cd interamente registrato al prestigioso strumento restaurato dalla ditta “Pietro Corna” di Leffe (Bg). Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

“Ti amo da morire”: lo spettacolo teatrale contro la violenza sulle donne all’oratorio di Pandino e a Castelverde

Lo spettacolo realizzato dalla Compagnia dei piccoli in scena venerdì 29 novembre alle ore 10 ed alle ore 21 presso l’oratorio di Pandino e sabato 30 novembre alle ore 21.15 presso il teatro comunale di Castelverde.

“Ti amo da morire” è una promessa, un giuramento, una minaccia che diviene, provocatoriamente, il titolo dello spettacolo realizzato dalla Compagnia dei Piccoli, di e con Alessia Bianchi, Mattia Cabrini e Daniele Carrara, per celebrare e ricordare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne (lo scorso 25 novembre).

Continua a leggere »

Andrea Bergonzi
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

A Casalbuttano tre “santi giovani” accompagnano nel cammino di Avvento

Tre serate-testimonianza per conoscere le figure di Carlo Acutis, Chiara Badano e Giulia Gabrieli. Primo appuntamento il 26 novembre

Tre testimoni speciali accompagneranno la riflessione di Avvento dell’erigenda Unità Pastorale di Casalbuttano, San Vito, Paderno Ponchielli, Polengo, Ossolaro, Corte de’Cortesi, Cignone e Bordolano, che propone alle comunità un percorso di tre incontri dedicate alle figure di “santi giovani” del nostro tempo.

Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Il Papa e le vittime del triplice disastro: l’indifferenza si vince con la compassione

A Tokyo, nel suo terzo giorno in Giappone, Papa Francesco incontra le vittime del terremoto, lo tsunami e l’incidente nucleare dell’11 marzo 2011, chiede di non dimenticare i 50mila ancora senza casa e di ripensare l’uso dell’energia nucleare, scegliendo “uno stile di vita umile e austero”

Per ricordare un disastro che è stato ribattezzato “triplice”, terremoto, tsunami e incidente nucleare, e le oltre 18mila persone che l’11 marzo 2011 e nei giorni e negli anni successivi hanno perso la vita, la prima parola di Papa Francesco è pregare in silenzio. “Una preghiera che ci unisca e ci dia il coraggio di guardare avanti con speranza”. E il silenzio scende nell’auditorium del Bellesalle Hanzomon, il centro convegni di Tokyo, dove il Papa incontra, nel suo penultimo giorno in Giappone, più di 800 vittime di quel disastro che ha cambiato la storia del Paese.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

Alle 14.46 una scossa in fondo al mare di magnitudo 9

Nel silenzio la mente torna alle 14.46 di quel giorno terribile, quando una scossa di magnitudo 9, al largo delle coste nord-orientali del Giappone, nella regione di Tohoku, a 30 chilometri di profondità, fa tremare la terra e provoca uno tsunami con onde più alte di 10 metri (fino a 40 nella città di Miyako, nella prefettura di Iwate). Le onde distruggono anche i generatori di emergenza della centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi, provocando tre esplosioni nucleari e un incidente di livello 7 (il più alto) nella scala internazionale. Gli sfollati furono 470 mila sfollati, e 50 mila sono ancora oggi in senza sistemazione definitiva.

Toshiro: ritrovata la speranza vedendo chi ci aiuta

Francesco sul podio saluta 10 vittime e poi ascolta tre testimonianze. Toshiro Kato è direttrice di un asilo cattolico proprio a Miyako, la città colpita dalle onde record. Una bambina del suo asilo è morta mentre tornava a casa, la sua casa è stata spazzata via dallo tsunami, come la diga costruita intorno alla città come barriera per fermare le onde. Ho capito, spiega “che gli esseri umani non possono vincere la natura e che la sua potenza e saggezza ci è necessaria”. Tra le macerie della sua casa ha ringraziato per il dono della vita e oggi può dire che “attraverso questo terremoto, ho ricevuto di più di quanto ho perso”, perché ha ritrovato la speranza “nel vedere che le persone si uniscono per aiutarsi a vicenda”. Ma ancora molto c’è da fare, perché ”se non fai nulla, il risultato è zero, ma se fai un passo, avanzerai un passo”.

Matsuki: Il Paese ha smesso di preoccuparsi per gli sfollati

Toccante è anche la testimonianza di Matsuki Kamoshita, che al momento del disastro nucleare di Fukushima aveva 8 anni, e viveva a Inaki. Racconta la sua fuga verso Tokyo con la madre e il fratellino di tre anni, che piangeva nascosto sotto le lenzuola, mentre il padre, insegnante, tornava coraggiosamente a Fukushima per proteggere i suoi studenti. Parla del bullismo di cui è stato vittima perché sfollato e denuncia che “il Paese ha rinunciato a preoccuparsi degli sfollati”, anche se i materiali radioattivi, dopo otto anni “stanno ancora emettendo radiazioni”. “Gli adulti – dice – hanno la responsabilità di spiegare, senza nascondere nulla, le conseguenze dell’esposizione alla radiazioni e i futuri possibili danni”. “Non voglio  – è la sua drammatica richiesta – che muoiano prima di noi, avendo mentito o non ammettendo la verità”. Per favore, è il suo appello al Papa, “preghi affinché coloro che hanno il potere trovino il coraggio di seguire un’altra strada”. E preghi con noi “affinché in tutto il mondo si lavori per eliminare dal nostro futuro la minaccia dell’esposizione alle radiazioni”.

Guarda il video integrale dell’incontro

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

La preghiera silenziosa per le 18 mila vittime

Il Pontefice abbraccia Matsuki a lungo, in un momento di intensa commozione, e quando prende la parola, ringrazia lui, Toshiro e il sacerdote buddista Tokuun, “per aver espresso con le vostre parole e con la vostra presenza la tristezza e il dolore sofferti da tante persone, ma anche la speranza aperta ad un futuro migliore”. E risponde al suo invito di unirsi alle vittime in preghiera.

Facciamo un momento di silenzio e lasciamo che la nostra prima parola sia pregare per le oltre diciottomila persone che hanno perso la vita, per le loro famiglie e per coloro che sono ancora dispersi. Una preghiera che ci unisca e ci dia il coraggio di guardare avanti con speranza.

Un sostegno che, otto anni dopo, va prolungato

Dopo il silenzio, Papa Francesco ringrazia le amministrazioni locali e tutti coloro che si prodigano nella ricostruzione e per alleviare la situazione delle oltre 50mila persone evacuate che sono ancora senza una vera casa. Si dice grato per chi, con prontezza, si è mobilitato per soccorrere “le popolazioni colpite con la preghiera e l’assistenza materiale e finanziaria”, ma chiede che l’azione sia prolungata e sostenuta, perché “alcuni di coloro che vivevano nelle aree colpite ora si sentono dimenticati e non pochi devono affrontare continui problemi: terreni e foreste contaminati e gli effetti a lungo termine delle radiazioni”.

Nessuno si ricostruisce da solo, servono mani amiche

Il Papa si appella così “alle persone di buona volontà perché le vittime di queste tragedie continuino a ricevere l’aiuto di cui hanno tanto bisogno”. La ricostruzione, spiega, “richiede di sperimentare la solidarietà e il sostegno di una comunità”, perché “nessuno si ‘ricostruisce’ da solo; nessuno può ricominciare da solo”. È essenziale “trovare una mano amica, una mano fraterna”.

Otto anni dopo il triplice disastro, il Giappone ha dimostrato come un popolo può unirsi in solidarietà, pazienza, perseveranza e resistenza. La strada per un pieno recupero può essere ancora lunga, ma è sempre possibile se può contare sull’anima di questa gente capace di mobilitarsi per soccorrersi e aiutarsi a vicenda.

Siamo una famiglia, se uno soffre, tutti soffriamo

L’ invito di Francesco a tutti i giapponesi è “ad andare avanti ogni giorno, a poco a poco, per costruire il futuro basato sulla solidarietà e l’impegno reciproco, per voi, i vostri figli e nipoti, e per le generazioni a venire”. Il Pontefice ricorda quanto gli ha chiesto il secondo testimone, il sacerdore buddista Tokuun Tanaka: come rispondere ad altri importanti problemi che ci riguardano ovvero guerre, rifugiati, alimentazione, disparità economiche e sfide ambientali. “È un grave errore” sottolinea, pensare che possano essere affrontati “in maniera isolata senza considerarli come parte di una rete più ampia”, perché tutto è interconnesso. Il primo passo, chiarisce Papa Francesco, “oltre a prendere decisioni coraggiose e importanti” “sulle future fonti di energia”, è lavorare e camminare “verso una cultura capace di combattere l’indifferenza”.

“ Uno dei mali che più ci colpiscono sta nella cultura dell’indifferenza. Urge mobilitarsi per aiutare a prendere coscienza che se un membro della nostra famiglia soffre, tutti soffriamo con lui; perché non si raggiunge una interconnessione se non si coltiva la saggezza dell’appartenenza, l’unica capace di assumere i problemi e le soluzioni in modo globale. Apparteniamo gli uni agli altri. ”

I vescovi del Giappone “chiedono l’abolizione del nucleare”

Il Papa si sofferma quindi a ricordare l’incidente nucleare di Daiichi a Fukushima “e le sue conseguenze”, e sottolinea che oltre  “alle preoccupazioni scientifiche o mediche, c’è anche il lavoro immenso per ripristinare il tessuto della società”. Vanno ristabiliti i legami sociali e va condivisa la preoccupazione dei “fratelli vescovi del Giappone” “per il prolungarsi dell’uso dell’energia nucleare, per cui hanno chiesto l’abolizione delle centrali nucleari”. Perché ricorda Francesco, il progresso tecnologico non può essere “la misura del progresso umano”. Va quindi ridiscusso, come il Pontefice ha già chiesto nell’enciclica “Laudato sì” il “paradigma tecnocratico”, ed è importante “fare una pausa e riflettere su chi siamo e, forse in modo più critico, su chi vogliamo essere”. Domandarci: “che tipo di mondo, che tipo di eredità vogliamo lasciare a coloro che verranno dopo di noi?”.

La nostra responsabilità verso le generazioni future

Con la “saggezza e l’esperienza degli anziani, insieme all’impegno e all’entusiasmo dei giovani”, è necessario allora per Papa Francesco “plasmare una visione diversa”, “che aiuti a guardare con grande rispetto il dono della vita e la solidarietà con i nostri fratelli e sorelle nell’unica, multietnica e multiculturale famiglia umana”.

Quando pensiamo al futuro della nostra casa comune, dobbiamo renderci conto che non possiamo prendere decisioni puramente egoistiche e che abbiamo una grande responsabilità verso le generazioni future. In tal senso, ci è chiesto di scegliere uno stile di vita umile e austero che risponda alle urgenze che siamo chiamati ad affrontare.

La compassione è la strada per trovare speranza nel futuro

Il Papa conclude ricordando che, nel lavoro “di recupero e ricostruzione dopo il triplice disastro, molte mani devono stringersi e molti cuori devono unirsi come se fossero una cosa sola”. Così “quanti hanno sofferto riceveranno sostegno e sapranno di non essere stati dimenticati”, e sapranno che molte persone, “condividono il loro dolore e continueranno a tendere una mano fraterna per aiutare”. Possa, è l’augurio finale di Francesco la compassione di chi ha cercato di alleggerire il peso delle vittime “essere la strada che permetta a tutti di trovare speranza, stabilità e sicurezza per il futuro”.

VaticanNews
Facebooktwittermail

L’omaggio di Casalmaggiore a don Paolo Antonini nel decennale della morte

“Don Paolo. Un prete tra noi”, serata dedicata al parroco di Casalmaggiore presso la parrocchia di Santo Stefano dal 1978 al 1997

Auditorium Giovanni Paolo II gremito venerdì 22 novembre, in occasione del convegno  “Don Paolo. Un prete tra noi”. Casalmaggiore ha voluto rendere omaggio, a dieci anni  dalla morte, a don Paolo Antonini, parroco di Casalmaggiore presso la parrocchia di Santo Stefano dal 1978 al 1997 e scomparso il 23 novembre 2009 a Bozzolo.

Continua a leggere »

Sara Pisani
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

“L’uomo di fronte alla meraviglia dell’universo”, relazione di Mario Gargantini a Pandino (AUDIO)

Il docente di fisica e divulgatore scientifico ospite il 22 novembre

L’uomo e l’universo, inteso come la realtà che ci circonda: un rapporto fatto di ascolto, di interrogativi e di scoperte continue. Ne ha parlato Mario Gargantini, docente di fisica e divulgatore scientifico, ospite nella serata di venerdì 22 novembre all’oratorio di Pandino del terzo dei quattro incontri per adulti a tema non fisso organizzati da un gruppo di laici delle parrocchie di Arzago, Calvenzano, Cassano d’Adda-San Zeno, Pandino, Rivolta e Vailate, dal titolo “L’uomo di fronte alla meraviglia dell’universo”.

Continua a leggere »

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

A Castelleone la Settimana della disabilità

Intervista Gianluigi Valcarenghi, consigliere comunale delegato al Terzo settore e al volontariato

Dal 28 novembre al 5 dicembre a Castelleone si tiene la Settimana della disabilità. Abbiamo rivolto alcune domande a Gianluigi Valcarenghi, consigliere comunale delegato al Terzo settore e al volontariato, per conoscere i motivi di questa iniziativa. Continua a leggere »

Eugenio Clerici
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail