Category Archives: Immagine

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Nel percorso di avvicinamento al 27° Congresso eucaristico nazionale, in programma a Matera dal 22 al 25 settembre, seconda riflessione a cura di don Daniele Piazzi, incaricato diocesano per la Pastorale liturgica. Al centro dell’attenzione il logo dell’evento: pane, acqua, terra, fuoco.

 

 

1. Pane. Nel logo, in basso, viene riportato il “pane di Matera” con le tre gobbe ricavate dal triplice taglio trinitario con tre colori cromatici diversi che indicano gli stessi elementi necessari perché ogni pane possa essere pronto e gustato: acqua, terra, fuoco.
Matera ha una tradizione di panificazione che nel corso dei secoli ha sempre più sviluppato, affermandosi come città del pane. Anticamente le mamme di questa città, come un po’ dappertutto, iniziavano la lavorazione dell’impasto per il pane con il segno della croce. La pasta veniva stesa a forma di rettangolo: si univano le estremità di un lato arrotolandola tre volte, mentre si pronunciava: “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Dall’altro lato, con la stessa tecnica, si facevano due giri per ricordare la doppia natura di Gesù Cristo: umana e divina. Al termine l’impasto veniva piegato al centro e fatti tre tagli sopra recitando: Padre, Figlio e Spirito Santo.

2. Acqua. Matera oltre che città del pane è anche città dell’acqua. Condizionati dalla configurazione geologica, i Sassi sono stati scavati nella calcarenite costruendo nel tempo un agglomerato urbano di abitazioni, strutturato a terrazzamenti, seguendo il canyon dove scorre il torrente Gravina. Questa struttura urbana ha sviluppato negli abitanti l’ingegno di raccogliere e distribuire l’acqua in ogni casa, scavando delle cisterne. Matera, Città millenaria, inserita nel bacino del Mediterraneo, guarda Maria come la “Grande Madre”, come Colei dalla quale scaturisce la sorgente della Vita: nel cuore del Sasso Caveoso sorge la Chiesa rupestre della Madonna de Idris con chiari riferimenti all’acqua della prima creazione e all’Annunciazione come nuova creazione. Le donne di Matera salivano, arrampicandosi lungo lo sperone di roccia, per arrivare alla chiesa e ringraziare la Madonna per il dono dell’acqua, elemento base della vita ma anche simbolo sotterraneo di Matera.

3. Terra. I prodotti della terra sono il segno della provvidenza divina. L’amore e il rispetto per la terra avevano un valore di sacralità: il ventre della vita fecondata dall’acqua.

4. Fuoco. Matera è citta di Maria e della Visitazione. Chi ha messo in movimento Maria per andare a visitare la cugina Elisabetta è stato il fuoco dello Spirito Santo che ha concepito in lei Gesù, cibo di vita eterna. La festa della Visitazione corrisponde alla festa della Madonna della Bruna che a Matera continua ad essere celebrata sempre il 2 luglio come prima della riforma del calendario liturgico. Nella civiltà contadina i pani lievitati venivano portati nei forni più vicini da alcuni garzoni che passavano a raccoglierli sistemandoli su una tavola posta sulla testa. Per sapere di chi fossero i pani, questi venivano timbrati. Il timbro, con le iniziali del capo famiglia o con un simbolo, era segno di appartenenza. Il pane diviene così il segno della comunione, della fraternità, dell’appartenenza all’unica famiglia che si nutre dell’unico pane che è sacro, che viene spezzato e distribuito dal capo famiglia ai componenti della famiglia. Esattamente come fece Gesù quando istituì l’Eucaristia.

Il logo è definito da una circonferenza che rappresenta il fulcro del tema, ovvero il Pane Eucaristico. I dodici chicchi di grano e le brattee rappresentano i dodici apostoli e l’apostolato di ogni battezzato nella direzione di una comunione di una “Chiesa in uscita”, come ospedale da campo. Il profilo dei Sassi di Matera e la croce del campanile richiamano la Chiesa locale che accoglie quella italiana per celebrare il Congresso.

 

Torniamo al gusto del pane: una riflessione a partire dal tema del prossimo Congresso eucaristico nazionale

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Si è conclusa mercoledì 7 settembre a Cesenatico la “Scuola animatori – Giochiamoci i talenti”. Iniziata lunedì 5, è stata un’esperienza formativa di tre giorni per gli animatori degli oratori che, come spiega don Francesco Fontana, presidente della Federazione oratori cremonesi, «non è servita a formare i ragazzi solo in vista del loro servizio durante il Grest, ma per prepararli alle attività d’oratorio di tutto l’anno». Continue reading »

Matteo Cattaneo
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Nel giorno dedicato alla Natività di Maria, le parrocchie di Fiesco e Trigolo hanno vissuto un momento importante per le comunità. Infatti, nella sera di giovedì 8 settembre, durante la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, si è svolta la cerimonia d’incoronazione dell’effigie della Vergine Maria, evento che ha costituito il culmine di una settimana caratterizzata da molte iniziative e che si concluderà domenica 11 settembre con la Messa solenne di ringraziamento. Continue reading »

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In occasione della Festa del creato e delle creature, l’associazione “Comunità Laudato si’ – Oglio Po” ha organizzato domenica 4 settembre, presso il centro di spiritualità “Piccola Betania” di Bozzolo, un momento di riflessione e convivialità interreligiosa.

Don Elio Culpo, fondatore di “Piccola Betania”, ha dato il benvenuto ai presenti a partire dall’icona posta all’ingresso della comunità, che rappresenta l’incontro di Gesù con Marta e Maria secondo il vangelo di Giovanni.

«La prima ecologia – ha dichiarato don Culpo – è la capacità di accoglierci l’un l’altro. L’accoglienza fa parte del mistero di Dio fatto uomo. Dove c’è desiderio di incontrarsi c’è Dio».

La riflessione è stata poi condotta da don Roberto Fiorini, consulente teologico di parte cattolica del Segretariato attività ecumeniche, che si è soffermato su alcuni passaggi del documento di Papa Francesco per il Tempo del Creato di quest’anno.

«La conversione ecologica – ha spiegato don Fiorini – passa dai singoli, dalla comunità e dall’associazionismo. Tutti insieme per dare voce a questa terra». E ha proseguito: «Le reti locali che entrano in comunicazione tra loro possono costruire una vera resistenza politica rispetto alle scelte concrete da fare, per dare risposta all’appello di Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, rimasto tuttora inascoltato. Dobbiamo pertanto sostenere queste forme di incontro che rappresentano un altro modo di essere umani, che è poi il modo giusto di essere umani».

All’iniziativa ha partecipato anche una rappresentanza della comunità Sikh di San Giovanni in Croce e dell’istituto religioso buddista italiano Soka Gakkai.

Sara Pisani
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Tra gli eventi e le iniziative proposte dalla Zona pastorale 2 in occasione del Tempo del Creato, spicca quella che si è svolta nel pomeriggio di domenica 4 settembre a Pizzighettone perché il tema riguardava l’acqua. Dopo un’estate particolarmente torrida e caratterizzata dalla siccità, infatti, tutti dovrebbero aver compreso l’importanza dell’acqua per la vita del pianeta e dell’intera umanità, e così si è voluto rimarcare il suo essere un bene prezioso da utilizzare con intelligenza e senza inutili sprechi. L’acqua, inoltre, ha sempre costituito un mezzo per mettere in relazione popoli diversi, per scambiare non solo merci, ma anche conoscenze e culture lontane.

La celebrazione, presieduta dal parroco moderatore dell’unità pastorale, don Andrea Bastoni, affiancato dal vicario don Gabriele Mainardi e dal collaboratore parrocchiale don Mario Marinoni, ha avuto inizio alle 18 nella chiesa di San Rocco, con la preghiera del Creato, durante la quale sono stati ripresi passi del messaggio di papa Francesco per la Giornata del Creato con letture bibliche, alternate  a richieste di perdono per il male arrecato dagli uomini alla natura e preghiere di lode per le bellezze della terra, così da suscitare sensibilizzazione rispetto al creato di cui tutti gli uomini sono parte.

É seguita poi la benedizione del fiume Adda con una processione che, uscita dalla chiesa, si è divisa in due: i fedeli sulla sponda del fiume, appena oltre il ponte, in attesa dei sacerdoti con la croce che, saliti su un battello, si sono fermati al centro del fiume Adda.

Dopo una breve riflessione sul valore dell’acqua come dono di Dio, il parroco ha impartito la benedizione a tutti i presenti: un gesto per rendere ancora più concreto e visibile l’importanza dell’acqua nella vita delle persone.

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Puzzle di latte, minestrone di colori, parckwork di miele. Le attività vengono descritte nel dettaglio su un cartellone colorato pieno di cuori. Il percorso Gu-stare nel tempo: un intreccio di linguaggi, proposto dai giovani con disabilità del percorso personalizzato proposto dall’Ente professionale InChiostro e dai produttori Slow food del Mercato della terra vuole aiutare i bambini e i loro genitori a cambiare prospettiva. Continue reading »

Gloria Giavaldi
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Nell’ambito delle iniziative per il Tempo del Creato proposte sul territorio diocesano, il gruppo Laudato si’ della Zona pastorale 2, che si è recentemente costituito, ha organizzato nella giornata di sabato 3 settembre a Soresina un momento pomeridiano per i bambini, che hanno disegnato con i gessetti sulla strada antistante l’oratorio , e in serata una tavola rotonda inerente il tema delle piante. L’obiettivo che il gruppo vuole darsi, anche al di là di questi incontri, è essere stimolo per approfondire e meditare nel tempo i messaggi consegnati dall’enciclica Laudato si’. Continue reading »

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Essere come sant’Alberto, operatori di pace e di carità che si rendono conto dei tanti doni ricevuti e provano gioia nel restituirli. È questa l’esortazione fatta ai rivoltani dall’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi Erio Castellucci, vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, durante la messa solenne che lui stesso ha celebrato nella mattinata di domenica 3 luglio nella basilica di Santa Maria e San Sigismondo, a Rivolta d’Adda, in occasione della festa patronale di sant’Alberto Quadrelli, vescovo di Lodi nato a Rivolta (“Ripalta Sicca”) e vissuto nel dodicesimo secolo. Uno dei Santi che operò nella carità verso i poveri ma anche per la pace, due temi attualissimi, come ha ricordato il celebrante nella sua omelia. Continue reading »

Luca Maestri
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Giornate intense alla Fondazione La Pace Onlus di via Massarotti in questa ultima parte di giugno, culminate con la visita del Vescovo, il giorno dei santi Pietro e Paolo. Ma anche momenti di ricreazione fisica e culturale, che si aggiungono alla programmazione ordinaria delle proposte di animazione.

Un gruppo di ospiti ha vissuto una mezza giornata nel parco delle Colonie padane, struttura voluta e ripristinata come “polmone verde” della città e luogo di svago. È stato bello ricordare come, in tempi lontani nonne o mamme accompagnavano proprio qui i loro figli e nipoti per le vacanze nostrane.

Un altro momento particolarmente intenso è stata la visita al Museo diocesano, dove alcuni ospiti hanno gustato lo splendido allestimento di opere d’arte fino ad oggi poco conosciute, apprezzandone il messaggio spirituale e la ricchezza di insegnamento per quella che è stata giustamente definita la “Biblia pauperum”.

Durante l’estate continuano le proposte sia culturali che ricreative per aiutare a vincere la solitudine dei nostri anziani e lasciare alle spalle un periodo difficile per tutti.

 

Il Vescovo per gli anniversari di don Silvano Rossi, don Mario Olivi e don Sergio Lodigiani: «Possiamo continuare a seminare fino all’ultimo giorno»

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