Category Archives: La vita della Chiesa

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Tutela minori, corso di formazione online per catechisti, operatori e volontari d’oratorio

La Diocesi di Cremona propone a tutti i catechisti e a tutti gli operatori di pastorale giovanile (animatori, educatori, educatori sportivi, adulti e giovani impegnati in ogni ambito e servizio in oratorio) un percorso di formazione online, organizzato dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile insieme al Servizio Nazionale di Tutela dei Minori, dedicato al tema della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Continue reading »

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Leone XIV ai vescovi italiani: “una Chiesa sinodale ha bisogno di rinnovarsi costantemente”

La preghiera sulla tomba di San Francesco, l'incontro a porte chiuse con i vescovi italiani, la Messa e il pranzo con le monache agostiniane a Montefalco. Sono le tappe della visita privata del Papa ad Assisi, con una promessa: il ritorno nella città del Santo nel 2026, per l'ottocentesimo anniversario della morte

“È una benedizione potere venire qui oggi in questo luogo sacro”. Sono le parole pronunciate a braccio da Leone XIV, dopo la preghiera silenziosa, in ginocchio, davanti alla tomba di san Francesco nella basilica inferiore di Assisi. Continue reading »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
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Assemblea CEI, card. Zuppi: «Possa la Chiesa aiutare gli italiani a sentirsi meno polarizzati, isolati e soli»

«Possa la Chiesa aiutare gli italiani a sentirsi meno polarizzati, meno isolati e soli, insomma più popolo!». È l’auspicio del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che nell’introduzione all’assemblea della Cei, in corso ad Assisi dal 17 al 20 novembre, sulla scorta di Benedetto XIV ha sottolineato che «una delle più profonde povertà che l’uomo può sperimentare è la solitudine»: «A ben vedere anche le altre povertà, comprese quelle materiali, nascono dall’isolamento, dal non essere amati o dalla difficoltà di amare».

«Non abbiamo timore della diversità se tutto avviene nella maternità della Chiesa e nella comunione», ha proseguito il cardinale, secondo il quale «va riaccesa la passione di far comunità, di pensarsi insieme, che è anche difficile e faticoso, come tutte le cose impegnative, anche perché si tratta di condividere la fraternità in un mondo di persone abituate a vivere sole, a parlarsi in remoto, a fare girare tutto intorno all’io».

«Sostenere una comunità, la sua crescita e il suo sviluppo, è un’arte pastorale, ma è principalmente frutto della Eucaristia, della preghiera comune, del servizio ai poveri», ha fatto notare Zuppi: «Tutti i nostri ministeri acquistano significato se in relazione a una comunità. Va riaccesa e accompagnata questa passione comunitaria che è evangelica e scritta nel profondo dell’animo umano. In una società che si atomizza la Chiesa non cessi mai di essere popolo! Anche in una piccola comunità – lo sappiamo dal Vangelo – c’è una grande forza: attrattiva e missionaria, consolatrice, liberatrice del male. Penso al significato di queste parole nella vita delle città, nelle periferie, nei paesi, nelle cosiddette aree interne: la vita si ravviva con la fede e la fraternità, il male arretra e viene sfidato dal bene».

 

Dal 17 al 20 novembre ad Assisi la 81ª Assemblea generale della CEI: ai lavori anche il vescovo Napolioni

M.Michela Nicolais (AgenSir)
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Tutela minori e adulti vulnerabili. Il vocabolario della prevenzione/12: la cultura dell’errore

Dodicesima puntata della rubrica sulla prevenzione e la tutela curata dal Servizio regionale delle Diocesi lombarde per la tutela minori e adulti vulnerabili

La “cultura dell’errore” è al centro della dodicesima puntata della rubrica sulla prevenzione e la tutela curata dal Servizio regionale delle Diocesi lombarde per la tutela minori e adulti vulnerabili. Ogni mese una parola chiave della prevenzione. In tre tempi: significato nella pratica educativa, domande per le relazioni educative personali e comunitarie, strumenti per l’approfondimento. Continue reading »

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Assisi, i vescovi italiani: “Mai più guerra. Mettere al bando le armi e scegliere la pace”

Alla vigilia dell'incontro con il Papa, a conclusione dei lavori della CEI, il 19 novembre nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco ad Assisi i vescovi italiani hanno lanciano un forte appello per la pace: "La Chiesa sceglierà sempre la pace"

“Noi, Pastori della Chiesa italiana, riuniti nella città di san Francesco, uomo di pace, auspichiamo che all’umanità siano risparmiati ulteriori lutti e tragedie e sia evitata la spaventosa ipotesi di una catastrofe dalle conseguenze incalcolabili”. Comincia così l’appello per la pace dei vescovi italiani durante i Vespri e la preghiera per la pace presieduti nel pomeriggio del 19 novembre dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nella chiesa inferiore della basilica di San Francesco ad Assisi, a conclusione della terza giornata dell’81ª Assemblea generale della CEI. In attesa di Papa Leone XIV, che li incontrerà il 20 novembre nella basilica di Santa Maria degli Angeli a conclusione dei lavori, dopo essersi recato in visita privata sulla tomba di San Francesco, nello stesso luogo gli oltre 200 vescovi si rivolgono “a quanti hanno in mano le sorti dei popoli”, sull’esempio del Santo di Assisi.

“Non gli uni contro gli altri, non più, non mai!”: nell’appello risuonano le parole pronunciate sessant’anni fa da San Paolo VI, quando parlando all’Onu ricordava che il fine di questa “nobile istituzione” è quello di agire “contro la guerra e per la pace”.

Perché si concretizzi il sogno della pace, “ieri come oggi, c’è bisogno di una conversione vera”, il richiamo: “È quanto oggi, sulla tomba del Santo, chiediamo umilmente a tutti e in primo luogo a noi stessi, vescovi delle Chiese in Italia”, la preghiera corale:

“Con voce accorata, in nome del principe della pace, supplichiamo quanti governano i popoli, perché – messe al bando le armi, a cominciare dalle testate atomiche – impieghino ogni loro sforzo a servizio della pace e i mezzi a loro disposizione per combattere la fame che è nel mondo. Allora, sì, il Dio della pace sarà noi”.

“La Chiesa è una madre e non sarà mai neutrale, perché sceglierà sempre la pace”, le parole del card. Zuppi nella sua meditazione. “Non pregherà per la vittoria, ma per la pace, che è l’unica vittoria”, ha proseguito il cardinale: “Questo grido è quello delle vittime delle guerre del passato che ci consegnano la memoria della loro sofferenza perché non sia più così. Dobbiamo essere doppiamente consapevoli, per il nostro presente e per il nostro passato prossimo. Molti di voi sono figli di questa generazione. Davanti a questi inferni non possiamo dire che non lo sapevamo. Non vogliamo che la pace sia una tregua”.

“Per la pace bisogna combattere la logica della forza con le armi dell’amore, le uniche capaci di sconfiggere il demone e i demoni che si impadroniscono del mondo e dei cuori delle persone”,

l’indicazione di rotta. Il cardinale ha poi citato il presidente Mattarella, e le sue parole pronunciate “con severa consapevolezza parlando al popolo tedesco”: “Quanti morti occorreranno ancora, prima che si cessi di guardare alla guerra come strumento per risolvere le controversie tra gli Stati, che se ne faccia uso per l’arbitrio di voler dominare altri popoli?”. “Il cristiano è artigiano di pace – ha spiegato Zuppi – perché pacifico e pacificatore, perché non può dire pazzo a suo fratello, perché ha messo la spada nel fodero, perché vince ogni seme di inimicizia”.

“Non vuole essere maquillage interno, ma sempre per la missione: vogliamo guardare il mondo intorno, le ricerche, i desideri, le gioie e le speranze degli uomini e delle donne”. Così il presidente della Cei ha sintetizzato lo spirito dell’assemblea di Assisi, durante la conferenza stampa con i giornalisti. Al centro dei lavori, il tema della sinodalità e della collegialità, a partire dal Documento di sintesi del Cammino sinodale, approvato il 25 ottobre e sul quale i presuli si sono confrontati in questi giorni per individuarne le “priorità”, da consegnare all’assemblea di maggio per delineare il cammino futuro. “Siamo consapevoli delle difficoltà che viviamo, ma le viviamo con molta collegialità”, il bilancio di Zuppi: “è stato un dibattito ricco, con tante diversità e sfumature, ma con una consapevolezza e determinazione per me consolante. Bisogna trovare come collegialità e sinodalità vanno insieme, ma direi che sono in buona salute tutti e due”. Tra le possibili priorità, il presidente della Cei ha elencato “la chiarezza di metodo, la costruzione della comunità in una Chiesa che cambia e si trasforma, il rapporto col territorio anche in tessuto sociale molto più isolato, dove c’è tanto individualismo, tanta sofferenza e patologie”.

“Ci preoccupa soprattutto l’autonomia differenziata sul suicidio assistito”,

il grido d’allarme in risposta alle domande dei giornalisti sulla morte delle gemelle Kessler . “Il dibattito in corso non è su un diritto, ma sulla depenalizzazione, sono cose molto diverse”, ha precisato riguardo al finora mancato pronunciamento della Corte costituzionale sul suicidio assistito: “L’insistenza sulle cure palliative, che non hanno trovato minimamente attuazione, è una preoccupazione che la Chiesa ha.

Le cure palliative devono essere garantite a tutti in modo efficace e uniforme, in tutte le regioni:

è un modo concreto per alleviare le sofferenze e assicurare dignità fino alla fine”. No, quindi, “alle polarizzazioni o al gioco al ribasso: non si tratta di accanimento, ma di non smarrire umanità”.

“Se c’è una sofferenza, in particolare sull’omoaffettività, dobbiamo studiare il modo, costituire un gruppo di lavoro per dare linee guida che aiutino a mettere assieme le varie preoccupazioni, spero senza malevolenza”,

l’annuncio riguardo alla questione delle coppie omosessuali.

“I vescovi attendono che l’equilibrio, il dialogo, il rispetto, qualcosa di più del fair play istituzionale siano sempre garantiti, tanto più in un momento come questo”,

l’auspicio dopo i recenti attacchi al presidente Mattarella. “Tutti quanti dobbiamo fare un grande sforzo per uscire da qualunque polarizzazione, per dare risposte e certezze, per un dialogo tra le istituzioni che sia all’altezza del momento”, l’appello del presidente della Cei.

M.Michela Nicolais (AgenSir)
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Leone XIV per la Giornata mondiale poveri: “la carità è il più grande comandamento sociale”

Nel messaggio per la Giornata mondiale del 16 novembre il Pontefice scrive che "lavoro, istruzione, casa, salute sono le condizioni di una sicurezza che non si assicurerà mai con le armi". Segni di speranza sono "le case famiglia, le comunità per i minori, i centri di ascolto e di accoglienza, le mense per i poveri, i dormitori, le scuole popolari"

“Gli ospedali e le scuole sono istituzioni create per esprimere l’accoglienza dei più deboli ed emarginati. Dovrebbero far parte ormai delle politiche pubbliche di ogni Paese, ma guerre e diseguaglianze spesso ancora lo impediscono”. A lanciare il grido d’allarme è Leone XIV, nel messaggio per la Giornata mondiale dei poveri, che si celebra il 16 novembre sul tema “Sei tu, mio Signore, la mia speranza” (Sal 71,5). “La speranza nasce della fede, che la alimenta e sostenta, sul fondamento della carità, che è la madre di tutte le virtù. E della carità abbiamo bisogno oggi, adesso”, l’ l’appello del Papa: ”Non è una promessa, ma una realtà a cui guardiamo con gioia e responsabilità: ci coinvolge, orientando le nostre decisioni al bene comune”, perché “chi manca di carità non solo manca di fede e di speranza, ma toglie speranza al suo prossimo”. Continue reading »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
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In occasione della Cop30 60 istituzioni religiose di tutto il mondo annunciano impegni di disinvestimento dai combustibili fossili. L’esperienza CER della Diocesi di Cremona

Eugenio Bignardi (Pastorale sociale e del lavoro): «Il nostro impegno al disinvestimento dal fossile, scelta fondamentale per la transizione energetica, si è concretizzato anche in un lavoro capillare di coordinamento per la realizzazione di Comunità energetiche rinnovabili che vedono le Parrocchie promotrici, assieme a Comuni e ad Enti del Terzo settore e Fondazioni»

Martedì 18 novembre 60 istituzioni religiose di tutto il mondo hanno annunciato il loro disinvestimento dalle compagnie di combustibili fossili, inviando un forte segnale ai negoziatori della 30ª Conferenza delle parti (Cop30), in svolgimento a Belém in Brasile, sull’urgente necessità di eliminare gradualmente i combustibili fossili, dati gli impatti dannosi su clima, biodiversità e diritti umani derivanti dall’estrazione, dal trasporto e dalla combustione di combustibili fossili. Continue reading »

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Dal 17 al 20 novembre ad Assisi la 81ª Assemblea generale della CEI: ai lavori anche il vescovo Napolioni

Sarà Papa Leone XIV a concludere la 81ª Assemblea generale della CEI, in programma ad Assisi (Domus Pacis, Santa Maria degli Angeli) dal 17 al 20 novembre. L’incontro con i Vescovi – cui parteciperà anche il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni – si terrà giovedì 20, alle 9.30, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Continue reading »

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Costruttori di pace: giovani in dialogo per un mondo riconciliato

“Come diventare costruttori di pace: un ponte chiamato Ecumenismo” il tema dell'incontro nazionale dei Giovani del Segretariato attività ecumeniche svoltosi a fine ottobre a Bari

«È possibile che io, vescovo, non possa dialogare con lei, produttore di armi?». Così il vescovo di Molfetta Tonino Bello sfidò l’ingegner Vito Alfieri Fontana, produttore di mine antiuomo di Bari, diventato poi bonificatore di campi minati nei Balcani. Un interrogativo che rappresenta il cuore del terzo incontro nazionale dei Giovani del Segretariato attività ecumeniche che si è svolto proprio a Bari, dal 24 al 26 ottobre, sul tema “Come diventare costruttori di pace: un ponte chiamato Ecumenismo”. Continue reading »

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Giornata per la Vita. Messaggio Cei: “le vite dei bambini troppo spesso asservite agli interessi dei grandi”

“Le vite dei bambini vengono molto spesso asservite agli interessi dei grandi”. È la denuncia contenuta nel Messaggio per la 48ª Giornata nazionale per la Vita, che si celebrerà il 1° febbraio 2026 sul tema “Prima i bambini!”. Continue reading »

Riccardo Benotti (AgenSir)
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