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Domenica 19 dicembre il vescovo Antonio Napolioni ha fatto visita alla comunità claustrale di Soresina, consueto appuntamento nei tempi forti, come in Quaresima e appunto in Avvento. Una visita per portare gli auguri suoi personali e di tutta la Diocesi alle otto monache visitandine che hanno accolto il vescovo con molta gratitudine.

Un incontro iniziato con la Messa presieduta dal vescovo alle 8 nella chiesa monastica di via Cairoli insieme al parroco di Soresina don Angelo Piccinelli e al segretario vescovile don Flavio Meani, con il seminarista Fabrice, per il secondo anno ospite a Soresina nei fine settimana, che ha prestato servizio all’altare.

«Il saluto del Signore a tutti voi, alle sorelle visitandine, caro don Angelo – le parole del vescovo all’inizio della Messa -. Possiamo gioire anticipatamente, pregustare, accendere il desiderio, disporre l’anima, il cuore, la vita, al dono al quale non dobbiamo fare l’abitudine: fare il confronto con gli altri Natali è peccato. È un dono nuovo, sempre nuovo, sempre più vero, sempre più vicino è il compiersi delle promesse di Dio».

Una riflessione proseguita nell’omelia, con rifermento anche a san Francesco di Sales e santa Giovanna Francesca de Chantal, fondatori dell’ordine della Visitazione.

«Non c’è luogo più adatto di questo, il Monastero della Visitazione, per accogliere il vangelo della IV domenica di Avvento dell’Anno C. La liturgia ci prepara al Natale facendoci riscoprire il valore di questa visita, del visitare: Maria che non pensa solo alla sua gravidanza, straordinaria, sconvolgente, divina e umanissima nello stesso tempo, ma va ad aiutare la cugina. Un incontro tra l’attesa del mondo che si riassume nel grembo di Elisabetta e il Dono di Dio, il Salvatore, custodito nel grembo di Maria».

Dopo la celebrazione un’incontro informale tra il vescovo e le monache riunite in parlatorio è stato l’occasione per scambiarsi gli auguri e per un confronto fraterno che ha visto monsignor Napolioni raccontare del nuovo Museo diocesano, con l’attenzione andata anche al Monastero della Visitazione di Milano, da cui provengono quattro delle otto monache soresinesi a seguito di un riassetto delle comunità visitandine, oggi affidato all’Ordine dei Fatebenefratelli per le loro opere sociali e caritative.

Un momento molto fraterno a cui si sono aggiunti per un saluto anche i sacerdoti della parrocchia: il parroco don Angelo Piccinelli, il vicario don Alberto Bigatti, i collaboratori do Giuseppe Ripamonti e don Enrico Strinasacchi, insieme al seminarista Fabrice.

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Si è tenuto giovedì 16 dicembre, presso il Seminario Vescovile di Cremona, l’incontro di preghiera con il vescovo Antonio Napolioni con i rappresentanti dell’Associazione Medici Cattolici Italiani della sezione di Cremona, durante il quale è stata anche presentata ufficialmente la dottoressa Rosalia Dellanoce come nuova presidente incaricata del Consiglio dell’associazione, rinnovato lo scorso 18 ottobre in occasione della festa di san Luca, patrono dei medici, e che comprende il vicepresidente dottor Bruno Franzini, la dottoressa Ilaria Gaimarri, segretaria e tesoriera, i consiglieri dottor Gianmario Corbani e dottor Gianluigi Perati, ex presidente al quale è stato rivolto un ringraziamento speciale per l’impegno e la dedizione mostrati durante il periodo di incarico.

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Matteo Cattaneo
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Non ci poteva essere occasione migliore per fermarsi a riflettere sull’Inno alla Vergine, del XXXIII Canto del Paradiso di Dante, che la novena dell’Immacolata. In questo clima di preghiera e di attesa, la sera di sabato 4 dicembre, il Santuario di Caravaggio si apre alla cultura, accogliendo il professor Franco Nembrini, indiscusso esperto del Sommo Poeta. Con grande maestria poetica e letteraria, unita a una fede viva in Maria, madre di Dio, il professore ha condotto i presenti alle vette della contemplazione. La serata è stata introdotta da due canti a Maria: Ave Maris Stella di Perosi e Tota Pulchra interpretati dal soprano Teresa Signorino, dal tenore Fiorenzo Bano, accompagnati all’organo dal maestro Roberto Grazioli. Continue reading »

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È arrivata sino in Brasile la “Settimana della carità”, l’iniziativa di solidarietà promossa della Chiesa cremonese in occasione della festa patronale di sant’Omobono. Dall’8 al 14 novembre, infatti, anche la comunità di Salvador de Bahia ha vissuto questa occasione che vuole ricordare l’importanza del dono gratuito e della carità nei confronti del prossimo. Nella parrocchia brasiliana di Gesù Cristo Salvatore, infatti, il legame con Cremona è sempre più forte: qui opera il sacerdote “fidei donum” cremonese don Davide Ferretti, che da ottobre è affiancato da Gloria Manfredini e nelle prossime settimane potrà contare anche sul supporto di un altro giovane cremonese, Marco Allegri, che proprio durante la veglia diocesana dei giovani, che si terrà al palasport di Cremona nella serata del 20 novembre, riceverà il mandato missionario dal vescovo Antonio Napolioni. Continue reading »

Luca Marca
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Torna in presenza la veglia diocesana dei giovani con il Vescovo alla vigilia della 36esima Giornata mondiale della gioventù, sempre al palazzetto dello sport di Cremona ma con una formula rinnovata e una data che non è più quella della vigilia delle Palme. Sarà, infatti, sabato 20 novembre, con l’accoglienza dei gruppi a partire dalle 20.15 e l’inizio della veglia alle 20.45, con diretta tv su Cremona1 e i canali web diocesani. Continue reading »

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Fervono i preparativi nel nuovo Museo Diocesano di Cremona in vista dell’inaugurazione che si terrà nel pomeriggio di venerdì 12 novembre in Cattedrale con un momento che unirà spiritualità e arte. Un museo che intende attesta come l’evangelizzazione produca cultura e passa attraverso la bellezza. «Abbiamo realizzato un museo perché la chiesa non sia museo – ha commentato il vescovo Antonio Napolioni – per offrire alle comunità cristiane la possibilità di ammirare un’opera d’arte e diventare esse stesse opere d’arte e far sì che anche oggi l’intuizione cristiana generi linguaggi e forme espressive capaci di parlare a tutti».

 

L’INAUGURAZIONE

Ad aprire il pomeriggio, infatti, sarà alle 16 la celebrazione dei Primi Vespri della solennità di sant’Omobono, il patrono della città e della diocesi di Cremona. A presiedere la preghiera l’arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia, mons. Mario Delpini, affiancato naturalmente dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, e del vescovo emerito, mons. Dante Lafranconi. Un momento di spiritualità al termine del quale avverrà, sempre in Duomo, la presentazione del nuovo Museo con l’autorevole intervento dalla direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta (leggi la scheda biografica), che svilupperà il tema “Musei Vaticani, un viaggio fra storia, arte e fede”.

Seguirà quindi, all’ingresso del Museo, la benedizione da parte dell’arcivescovo Delpini, che visiterà quindi gli spazi museali insieme alle autorità invitate.

L’intero evento sarà trasmesso in diretta televisiva su Cremona1 (canale 80) e sui canali web diocesani (il nostro portale, la pagina facebook e il canale youtube uffciali).

Giunge così a compimento un ambizioso progetto capa di unire fede e cultura, realizzato all’interno del Palazzo vescovile di Cremona grazie all’essenziale contributo della Fondazione Arvedi Buschini, che ha voluto sposare con entusiasmo l’idea di un Museo Diocesano.

 

LE VISITE

Un vero scrigno di arte e fede che il territorio accoglie con entusiasmo, come dimostra il fatto che risultano ormai sold out le visite gratuite offerte per le giornate di sabato 13 e domenica 14 novembre, in coincidenza con la festa patronale di sant’Omobono e l’avvio in città della Festa del Torrone. Circa 1.500 persone hanno deciso si sfruttare questa straordinaria occasione.

La possibilità di visitare il museo, comunque, proseguiranno poi in modo ordinario da martedì 16 novembre. Il Museo Diocesano, infatti, sarà aperto ogni settimana dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. Il biglietto d’ingresso è acquistabile al costo di 5 euro, ma c’è anche la possibilità di formule integrate per unire anche l’accesso al Torrazzo e al Battistero. Tre realtà che, insieme alla Cattedrale, formano oggi un vero e proprio Parco Culturale Ecclesiale. Possibile anche prenotare, su richiesta, visite guidate, anche per gruppi (info a breve su www.museidiocesicremona.it).

 

L’AREA ESPOSITIVA

Il Museo Diocesano è ospitato nel piano seminterrato del Palazzo vescovile di Cremona, luoghi di servizio del Palazzo vescovile rimasti a lungo inutilizzati, sono stati recuperati e riadattati alla funzione di sale espositive grazie al grande lavoro di progettazione, a cura dell’architetto Giorgio Palù dello studio Arkpabi (già vincitore del Compasso d’oro ADI nel 2015 per l’Auditorium del Museo del Violino di Cremona), che armonizza il rispetto per la storia e le forme originarie con elementi di design e tecnologie all’avanguardia per conservare al meglio le preziose opere. I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati della Fondazione Arvedi Buschini ed eseguiti dall’impresa Immobiliare Raffaella in accordo con la Soprintendenza competente di Cremona, Lodi e Mantova.

In una location che unisce architettura storica e design contemporaneo, grazie al grande lavoro di recupero degli spazi, i capolavori dell’arte sacra, che giungono dalla Cattedrale e da numerose parrocchie del territorio, raccontano un territorio dalle profonde radici, dal ricco talento artistico e da una spiritualità che nei secoli ha costruito la comunità.

Gli ampi spazi, che si estendono su una superficie di oltre 1.400 metri quadrati, accolgono oltre 120 opere, suddivise in 12 sale, organizzate secondo un percorso non cronologico ma tematico:

  • le origini della Chiesa cremonese, dalla pietra di fondazione della Cattedrale a testimonianze degli insediamenti più antichi sul territorio;
  • l’iconografia della Vergine Maria che coinvolge l’Assunta, titolare della Cattedrale, e santuari del territorio, a partire da quello di Caravaggio, dedicato a Santa Maria del Fonte, patrona della diocesi insieme a sant’Omobono;
  • i crocifissi, con una collocazione speciale per la Grande Croce della Cattedrale;
  • i santi intercessori, locali e universali;
  • la sala del Tesoro dei Visconti di Pizzighettone;
  • la sala della Tavola di Sant’Agata.

Impreziosisce l’offerta del Museo Diocesano la collezione di arte sacra del cavalier Giovanni Arvedi e della moglie Luciana Buschini.

 

IL FUTURO AMPLIAMENTO

In cantiere intanto c’è già un ampliamento dello spazio espositivo. Il prossimo passo, infatti, sarà il restauro dei saloni di rappresentanza, della cappella privata del vescovo e dell’antico studio episcopale per ospitare la collezione degli arazzi e i corali miniati della Cattedrale. Un ulteriore tassello del polo culturale ecclesiale di Cremona che potrà essere realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.

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Una serata piena di contenuti e di stimoli per il futuro si è tenuta lunedì 8 novembre presso il circolo Acli “Padre Mario Zanardi” di Soncino con l’intervento di Eugenio Bignardi, responsabile diocesano della Pastorale sociale e del lavoro, il quale ha riportato ai presenti l’esperienza vissuta alla 49esima Settimana sociale dei cattolici italiani. Continue reading »

Matteo Lodigiani
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Come tradizione nella Cattedrale di Cremona è ricco il programma celebrativo in occasione della solennità di Sant’Omobono, il patrono della città e della diocesi. Continue reading »

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Dal 1° al 5 novembre si è svolta a Cremona, presso la casa parrocchiale del Migliaro, l’esperienza residenziale per adolescenti proposta agli adolescenti cremonesi dal Centro diocesano vocazioni attraverso l’iniziativa “Il pozzo di Giacobbe”. Continue reading »

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