Archivi della categoria: News

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A Bozzolo la Messa nell’anniversario della morte di don Mazzolari nel ricordo di Papa Francesco e della sua sintonia con don Primo

Guarda la photogallery completa   Due grandi testimoni della Chiesa, amici dei poveri e assetati di giustizia e di amore. E l’urgenza di comunicare il Vangelo con una passione travolgente, perché «il cristiano è un uomo di pace, ma non in pace». La morte di Papa Francesco si accompagna dunque a quella di don Primo Mazzolari; una ricorrenza unica e suggestiva quella che nel pomeriggio … Continua a leggere »

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La Veglia di Pasqua in Cattedrale: “Una vita che con l’amore vince la morte”

Sfoglia la fotogallery completa Buio e silenzio.  Sullo sfondo, lo scoppiettare delle fiamme anima la piazza. È la notte di Pasqua, il centro dell’anno liturgico, della vita della Chiesa. Come i primi cristiani, i fedeli si riuniscono intorno al fuoco, che presto diventerà la luce del Risorto che illumina il buio della morte. Come da tradizione, si è aperta con questi riti – fuoco e luce – … Continua a leggere »

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È in distribuzione in tutte le parrocchie l’edizione di Pasqua del Mosaico

Il trimestrale in abbinata ai lettini parrocchiali propone una riflessione sul rapporto tra Chiesa e cultura

È in distribuzione nelle parrocchie l’edizione di Pasqua de Il Mosaico, il trimestrale della Diocesi di Cremona diffuso casa per casa insieme ai bollettini parrocchiali e disponibile nelle chiese. Un numero dedicato in modo particolare al tema della cultura, introdotto da una domanda che vuole provocare una riflessione sul ruolo e sulla presenza del mondo cattolico nel dibattito culturale contemporaneo: «Che fine ha fatto la cultura cristiana?». Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
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Card. Zuppi: «La Pasqua ci sfida a non cedere alla logica delle armi»

Il card. Zuppi richiama i cristiani a vivere la Pasqua come impegno concreto per la pace, la riconciliazione e la fraternità, in un tempo segnato da guerre, divisioni e ferite da sanare, verso il Giubileo della speranza

«Credere nella Pasqua significa non arrendersi al male». Parte da questo richiamo il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, per rileggere il significato profondo della Risurrezione oggi. In un tempo segnato da fragilità, guerre e divisioni, la Chiesa è chiamata a custodire e testimoniare la speranza. Dalla vicinanza a Papa Francesco al Cammino sinodale, fino al Giubileo, l’invito è a trasformare la fede pasquale in gesti concreti di riconciliazione, misericordia e fraternità.

La Pasqua ci chiama a rinnovare il senso della comunione nella Chiesa, fondata sulla carità e sulla fedeltà. In questo tempo in cui Papa Francesco affronta un periodo di convalescenza e fragilità fisica, quanto è importante che la Chiesa italiana esprima la sua vicinanza al Santo Padre, testimoniando quell’unità che è già segno della Risurrezione?
«È fondamentale: in questa condizione di fragilità, la sua figura diventa ancor di più motivo di attenta comunione. E la comunione è un legame delicatissimo, intimo, profondo, che unisce coinvolgendo tutta la vita. La Chiesa in Italia continua a stringersi al suo Pastore, testimone di quell’amore a Cristo che non smette di insegnarci che il più grande è colui che serve. Ringraziamo Papa Francesco che, con il suo ministero, conferma i fratelli nella fede e presiede la Chiesa nella carità. Essendo quella italiana la Chiesa più vicina, siamo spinti ancora di più a far nostro il suo messaggio, a condividere le sue preoccupazioni per il servizio al Vangelo e al mondo».

Anche i non credenti hanno espresso affetto e vicinanza al Papa.
«Mi ha molto colpito il fatto che tutti, indistintamente, credenti e non credenti, abbiano manifestato la loro vicinanza e il loro affetto, pregando per la sua salute. È un segno di unità di cui abbiamo bisogno e anche di come

la figura di Papa Francesco unisce tutti i cercatori di speranza, i giusti, coloro che hanno a cuore la casa comune».

In un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche e guerre, la Pasqua ci richiama al messaggio di pace e riconciliazione. Quale ruolo può svolgere oggi la Chiesa nel promuovere un dialogo autentico tra le nazioni e nel contrastare la logica del riarmo, affinché la speranza pasquale si traduca in impegni concreti per la costruzione di un ordine mondiale più giusto e pacifico?
«Credere nella Pasqua significa non arrenderci al male anche quando sembra vincente, definitivo, inesorabile. È proprio nel buio della sofferenza che vediamo la luce della Risurrezione, la forza di Gesù che vince il male, la potenza del perdono e della misericordia che sconfigge l’odio e la violenza. La speranza cristiana non è un po’ di benessere a poco prezzo, che tranquillizza e isola senza affrontare il nemico della vita.

In questo tempo di conflitti, di divisioni, di sentimenti nazionalisti senza quelli di dialogo e di unione tra i Paesi, di linguaggio greve e pieno di insulti tra le persone e le nazioni, il servizio della Chiesa per l’unità diventa luce di speranza.

Non dimentichiamo che il saluto di Gesù risorto è “pace”: queste parole, che ci ha consegnato, sono una responsabilità perché questo annuncio possa incarnarsi nelle contraddizioni della storia e nelle fatiche dell’umanità».

Come possono i cristiani tradurre la speranza in gesti concreti?
«Come Maria che ai piedi della croce non si rassegna al dolore e alle tenebre, la Chiesa non si rassegna alle guerre e ai conflitti, al ricorso alle armi anziché al dialogo per risolvere i conflitti. Bisogna pregare, ma occorre anche tradurre questo impegno in azioni di riconciliazione, di ascolto e dialogo sincero, facendosi tessitori di unione in ogni contesto, pacifici nelle parole e nei comportamenti, capaci di vedere nell’altro sempre un fratello e mai un nemico, un estraneo da cui difendersi, da giudicare. Come dice Papa Francesco nella Bolla di indizione di questo Giubileo: “È troppo sognare che le armi tacciano e smettano di portare distruzione e morte? Il Giubileo ricordi che quanti si fanno ‘operatori di pace saranno chiamati figli di Dio’ (Mt 5,9). L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti. Non venga a mancare l’impegno della diplomazia per costruire con coraggio e creatività spazi di trattativa finalizzati a una pace duratura” (Spes non confundit, 8). Il Papa ci coinvolge tutti nel cercare la pace e ricorda alla diplomazia di individuare con creatività spazi di trattative e ai politici di non avere paura di costruire la pace».

La vitalità della Chiesa italiana è emersa con forza durante la Seconda Assemblea sinodale. Come può lo slancio sinodale aiutare le comunità cristiane a incarnare lo spirito pasquale di una Chiesa viva, capace di ascolto, di servizio e di testimonianza nel cuore della società?
«Il Concilio Vaticano II ci ha ricordato che la Chiesa è nel mondo non per occupare spazi o per gestire poteri, ma come espressione “di solidarietà, di rispetto e d’amore verso l’intera famiglia umana” (Gaudium et spes 3).

Il Cammino sinodale e le due Assemblee nazionali hanno ribadito questa urgenza: la Chiesa è nel mondo e non contro il mondo, si apre al dialogo anziché chiudersi se è la Chiesa di Cristo. La Chiesa non è un’idea ma un incontro, una relazione con al centro il Signore per cui vale la pena perdere la vita.

Ecco perché la sinodalità deve andare di pari passo con la fraternità, che ha bisogno di essere reale e non solo simbolica, vissuta più che interpretata, concretizzata oltre che teorizzata. La luce del Risorto ci ricorda che siamo riflesso dell’amore di Dio. E questo ci porta non a cercare la gloria gli uni dagli altri, ma a rivestire di amore il prossimo».

Il Giubileo invita a un cammino di rinnovamento spirituale. Considerando che la Pasqua è il culmine della speranza cristiana, in che modo la celebrazione della Risurrezione può preparare e motivare i credenti a vivere pienamente l’esperienza giubilare?
«La Pasqua è il segno più grande della speranza che non delude perché vince il nemico ultimo, la morte. La Pasqua ci incoraggia tutti a essere persone che non si arrendono, che sanno di essere più forti del male e scelgono di non essere spettatori, ma riparano come possono le relazioni, le conseguenze del male, sconfiggono la solitudine, portano il perdono, aiutano i fratelli più piccoli di Gesù».

Quale stile di vita i cristiani sono chiamati a testimoniare per umanizzare il mondo?
«La speranza non è avere tutto, ma credere che tutto è possibile perché nulla è impossibile a Dio e, come ha aggiunto Gesù, a chi crede. La speranza è il mondo nuovo che affronta quello vecchio, è seme del quale pregustiamo già i frutti che vedremo maturi solo nel cielo.

Chi ha speranza vive diversamente e sa vedere nella parzialità, che resterà sempre tale, del nostro presente la pienezza del futuro.

Vivere il Giubileo allora significa combattere il male, per realizzare la speranza di Dio sul mondo: una famiglia, dove siano fratelli tutti. I cristiani hanno la responsabilità di umanizzare il mondo e di formare persone capaci di umanizzarlo, guardando al mondo come i piccoli, per riconoscerli e legittimarli, per mettersi al loro servizio».

Riccardo Benotti (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
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Un dono di fede e libertà. Nella veglia di Pasqua il conferimento dei sacramenti dell’iniziazione cristiana a sette catecumeni

La celebrazione alle ore 21 di sabato 19 aprile in Cattedrale con diretta in tv su CR1 e in streaming sui canali web e social della Diocesi

La vita nuova della Pasqua si manifesta con forza anche quest’anno nel segno di sette uomini e donne che, nella veglia di Pasqua in Cattedrale (sabato 19 aprile alle ore 21), riceveranno i sacramenti pasquali del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia. Abel, Eny Giorgia, Yasmine Maria, Eljesai, Tai, Rupinder e Anna sono segno dell’opera instancabile dello Spirito che apre all’ascolto della Parola, che provoca la conversione del cuore e sostiene la decisione di seguire il Signore. Continua a leggere »

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Scienze agrarie, alimentari e ambientali: riduzione delle tasse fino a 5.000 euro per le migliori matricole

Il preside Pier Sandro Cocconcelli: «Il nostro obiettivo? Sostenere gli studenti migliori». L’operazione è resa possibile grazie al finanziamento della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi

La Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica crede fermamente nelle potenzialità dei giovani talenti. Per promuovere l’eccellenza accademica, grazie al finanziamento della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, la Facoltà sosterrà gli iscritti triennali e magistrali del prossimo anno accademico con l’esonero del pagamento delle tasse fino a 5.000 euro, cui si potrà accedere secondo requisiti esclusivamente di merito. Continua a leggere »

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Venerdì Santo, la processione cittadina con il vescovo: la Sacra Spina ci renda testimoni coraggiosi del Vangelo

Guarda la fotogallery completa   È la reliquia della Sacra Spina che, nel silenzio del Venerdì Santo, accoglie i fedeli nella Cattedrale di Cremona. Quella stessa reliquia che fu donata da Papa Gregorio XIV – che visse parte del suo ministero come vescovo di Cremona – al Capitolo della Cattedrale nel lontano 1591, e ogni anno viene portata in processione nel giorno in cui la … Continua a leggere »

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Il Vescovo in Cattedrale per l’azione liturgica del Venerdì Santo: «Oggi lasciamo parlare il silenzio»

Guarda la photogallery completa «Quanti discorsi sulla pelle degli altri, sulla pelle di Dio stesso. Oggi è il giorno in cui dobbiamo lasciar parlare il silenzio, che sarà gravido di vita e che genererà di nuovo il canto. Questo venerdì è ben visibile la Croce. Si canta il sangue che diventa calice di salvezza per la Chiesa e per l’umanità».  Un silenzio che ha accompagnato … Continua a leggere »

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Domenica delle Palme in Cattedrale con il Vescovo: «Gesù entra in questa città. Come lo accogliamo?»

Guarda la photogallery completa   È stata celebrata in Duomo, dal Vescovo Napolioni, la Messa delle Palme, che ha aperto i riti della Settimana Santa. Contrariamente a quanto previsto e a causa del maltempo, la celebrazione non ha avuto inizio nella chiesa di Santa Maria Maddalena, né si è potuta tenere la processione con le palme fino alla Cattedrale, ma direttamente lì ha avuto luogo … Continua a leggere »

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Il Vescovo alla Messa in Coena Domini: «Eucarestia, presenza e fermento di vita»

Guarda la photogallery completa   Il canto e il silenzio, il servizio e l’ascolto, la solennità e la semplicità. Attorno ai segni dello spezzarsi del pane e della benedizione del vino, in una liturgia ricca di passaggi e gesti significativi, per la Chiesa sono cominciati i giorni dell’ingresso di Gesù nel mistero pasquale. Anche nella Cattedrale di Cremona si è celebrata la Santa Messa in … Continua a leggere »

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