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A Caravaggio una tre giorni di formazione per fare proprie le indicazioni del Convegno di Firenze

Dall’8 al 10 gennaio presso il Centro di spiritualità, voluto dal vescovo Lafranconi per dare nuovo slancio alla formazione diocesana ispirandosi a nuovi modelli formativi

Dall’8 al 10 gennaio al Centro di spiritualità del santuario di Caravaggio, su invito di mons. Lafranconi si è ritrovato un gruppo di una cinquantina tra preti e laici qualificati per le loro responsabilità nella pastorale diocesana: i vicari zonali, i responsabili degli Uffici pastorali diocesani e laici facenti parte delle Commissioni pastorali diocesane e dei Consigli pastorali zonali. Tema della formazione “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, con la finalità di recuperare e fare proprie le indicazioni del Convegno nazionale della Chiesa italiana tenuto a Firenze dal 9 all’11 novembre dello scorso anno, centrato nella riflessione sul rapporto tra proposta del Vangelo e la cultura di oggi: come comunicare Cristo alla società italiana dentro un cambiamento d’epoca, così come papa Francesco ha sottolineato nel suo discorso ai convenisti. Continua a leggere »

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La bolla di nomina di mons. Antonio Napolioni a vescovo di Cremona

Scritta in latino e firmata da Papa Francesco, sarà letta, nella traduzione italiana, durante il rito di ordinazione di sabato 30 gennaio in Cattedrale

Pubblichiamo la bolla con la quale Sua Santità Papa Francesco ha nominato, in data 16 novembre 2015, mons. Antonio Napolioni, vescovo di Cremona. Il documento, scritto in latino, è firmato dallo Pontefice e controfirmato da mons. Leonardo Sapienza, che oltre ad essere Reggente della Prefettura della Casa Pontificia è anche protonotario apostolico di numero, ossia uno dei sette notai della Sede Apostolica. Durante il rito di ordinazione di mons. Napolioni, il Presidente del Perinsigne Capitolo della Cattedrale, mons. Giuseppe Perotti, mostrerà la bolla al Collegio dei consultori e all’assemblea e poi leggerà la traduzione in italiano che presentiamo qui sotto:

FRANCESCO, VESCOVO, Servo dei Servi di Dio al diletto figlio Antonio Napolioni, sacerdote della Sede di Camerino – S. Severino nel Piceno e in essa finora Parroco, Vicario Episcopale e Docente di Teologia Pastorale, eletto Vescovo di Cremona, salute e apostolica benedizione. Rivolgendo il Nostro attento animo alla Chiesa Cremonese, di essa siamo ora vivamente solleciti, avvertendosi ivi la mancanza di un Pastore, da quando il Venerabile Fratello Dante Lafranconi ne ha lasciato il governo. Ci siamo rivolti a te, Figlio diletto, che dopo un’attenta riflessione giudichiamo degno di esercitare quel ministero. Infatti in modo singolare sei dotato di virtù e iniziative pastorali, come hai dimostrato occupandoti dell’educazione dei giovani, dei seminaristi e prendendoti cura delle famiglie. Pertanto, accogliendo il parere della Congregazione dei Vescovi, con la Nostra potestà Apostolica ti nominiamo e costituiamo Vescovo di Cremona con la concessione di tutti i diritti e l’attribuzione di doveri, che, a norma dei sacri canoni, spettano a te e alla tua condizione di Vescovo. Potrai ricevere la consacrazione episcopale fuori Roma da un qualsiasi Vescovo. Prima però è necessario che tu faccia la professione di fede e pronunci il giuramento di fedeltà nei Nostri confronti e dei Nostri Successori, secondo le leggi della Chiesa. Comunicherai poi la tua elezione al Clero e al popolo dei fedeli, e tutti esortiamo ad una fervida pietà e ad una operosa vita cristiana. Non resta altro, Figlio diletto, se non di incoraggiarti all’inizio di questo gravoso incarico. La storia dell’insigne e antica Chiesa Cremonese ti suggerirà con abbondanza testimonianze molto utili: da esse istruito e fortificato dalla protezione celeste, ti adopererai a mostrare con luminosità i precetti e le parole di salvezza di Cristo Signore. Data a Roma, presso S. Pietro il giorno sedici del mese di novembre dell’anno del Signore duemila quindici, terzo del Nostro Pontificato.

Francesco

Bolla di nomina di mons. Antonio Napolioni (pdf)

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Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: il 18 gennaio veglia ecumenica in Cattedrale, giovedì 21 il pastore Ricca sul tema della misericordia

Lunedì 18 in Duomo una serata ecumenica con il vescovo Lafranconi, l'ortodosso padre Doru Fuciu, il pastore avventista Franco Evangelisti e il pastore metodista Antonio Lesignoli

La veglia ecumenica dello scorso anno a S. Agata

Come ogni anno dal 18 al 25 gennaio si celebra la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, quest’anno incentrata sul tema “Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio”. In questo contesto il SAE (Segretariato per le attività ecumeniche) di Cremona, in collaborazione con la Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo e le altre le Chiese cristiane presenti sul territorio, propone due momenti di preghiera e approfondimento. La sera di lunedì 18 gennaio in Cattedrale si svolgerà la tradizionale veglia ecumenica; nel pomeriggio di giovedì 21 al Centro pastorale diocesano sarà proposta una riflessione sul tema della Misericordia a cura del pastore metodista valdese Paolo Ricca.

La veglia ecumenica in Duomo

La celebrazione ecumenica di preghiera avrà luogo lunedì 18 gennaio, alle 21, in Cattedrale. A presiedere la veglia saranno i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane presenti a Cremona: accanto all’amministratore apostolico mons. Dante Lafranconi vi saranno come sempre il parroco della Chiesa ortodossa romena padre Doru Fuciu, il pastore della Chiesa avventista Franco Evangelisti e il pastore Antonio Lesignoli, che ha sostituito la pastora Joylin Galapon alla guida della Chiesa evangelica metodista.

I quattro celebranti aiuteranno la riflessione della serata con alcuni brevi commenti rispetto alle letture proposte: Isaia 55, 1-3, Salmo 145 [144] 8-9, 15-16; 17-18, 1 Pietro 2, 9-10 e Matteo 5, 1-16. Proprio dal brano evangelico della Montagna si prenderà spunto per i due segni che caratterizzeranno la serata: il sale e la luce.

Come sempre non mancherà neppure un’attenzione alla solidarietà, anche in questo caso con un’attenzione ecumenica. La metà di quanto raccolto andrà, infatti, a favore delle Cucine Benefiche della Conferenza di Cremona della San Vincenzo de’ Paoli, che quotidianamente offrono in modo gratuito un pasto alle persone più bisognose della città. L’altra parte del ricavato della colletta sarà utilizzata per un progetto di sostegno ed educazione che la Chiesa avventista sta portando avanti in Tunisia.

Lo schema della preghiera è stato riadattato, sulla traccia proposta dalla Commissione ecumenica internazionale, dalla Commissione ecumenica diocesana, dalla Chiesa evangelica metodista, da quella avventista, da quella ortodossa romena e dal SAE.

Il pastore Ricca sulla Misericordia

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Sempre nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nel pomeriggio di giovedì 21 gennaio, alle 17.30, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona, il pastore valdese Paolo Ricca proporrà una riflessione sul tema “La misericordia di Dio e l’uomo”.

Si tratterà di una riflessione di tipo meditativo sulla Misericordia come nome di Dio, con l’obiettivo di rileggere una tematica di grande attualità con l’insolita voce di un protestante.

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L’invito di mons. Perego: «Depenalizzare il reato di clandestinità». Dalla Chiesa accolte finore 27mila persone

Alla conferenza stampa di presentazione della Giornata del migrante del prossimo 17 gennaio anche il sacerdote cremonese

La depenalizzazione del reato di clandestinità sarebbe un “atto di grande intelligenza per il nostro Paese”. È la richiesta emersa martedì 12 gennaio, durante la conferenza stampa di presentazione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebra il 17 gennaio. La Chiesa italiana, con Caritas e Migrantes capofila, s’inserisce nel dibattito in corso. La discussione sul reato di clandestinità era prevista in Consiglio dei ministri ma è stata rimandata. Lunedì 11 Caritas italiana aveva giudicato la decisione del governo “paradossale” perché motivata da “dichiarate motivazioni politiche” legate alla percezione del fenomeno da parte dell’opinione pubblica piuttosto che su dati reali, e contro i pareri di magistratura e polizia, che giudicano inefficace il reato in termini di deterrenza, oltreché dannoso perché intasa le procure e ostacola le indagini sul traffico di esseri umani. Oggi il concetto è stato ribadito da mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes: “Una condizione di vita non può essere un reato”.

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«Un cammino ecclesiale che don Primo illuminerà sicuramente». Mons. Napolioni in preghiera sulla tomba di don Primo

Martedì 12 il vescovo eletto di Cremona è giunto a Bozzolo per una veloce visita ai luoghi di don Mazzolari

A Cremona per due giorni il vescovo eletto di Cremona, mons. Napolioni, nella mattinata di martedì 12 gennaio ha raggiunto Bozzolo, per pregare sulla tomba di don Primo Mazzolari e visitare la Fondazione che conserva e propaga il suo pensiero e i suoi scritti. Nel suo primo messaggio alla diocesi don Antonio aveva rivelato la sua profonda stima e il debito di riconoscenza nei confronti del grande prete cremonese di cui è appena iniziato l’iter per il processo di beatificazione: i suoi libri sono stati infatti fondamentali nella formazione sacerdotale del nuovo pastore della Chiesa cremonese.

Mons. Napolioni, accompagnato dal segretario di mons. Lafranconi don Flavio Meani, è stato accolto dall’arciprete don Gianni Macalli e dal vicario don Gabriele Barbieri. Prima tappa il sepolcro di don Mazzolari posto nella navata di destra della chiesa di San Pietro. Qui il vescovo eletto ha sostato lungamente in preghiera. Subito dopo ha fatto visita al convento delle suore di Maria Bambina che si trova proprio davanti la parrocchiale: le religiose, riunite nel capitolo provinciale, hanno accolto il presule con grande gioia, sorpresa e commozione.

Terza tappa la Fondazione Mazzolari dove ad attenderli c’era il segretario Giacomo Ghidorsi. Mons. Napolioni ha visitato con grande attenzione il luogo che raccoglie il pensiero e le opere del grande prete cremonese e ha scritto sull’albo dei visitatori: «Accompagnami, don Primo, fratello e padre, in questo “nuovo inizio” di Vangelo nella tua e nostra terra. Aiutami ad annunciare con la vita e, se necessario, con le parole l’amore di Dio di Cristo Gesù. Insieme ai sacerdoti e alla gente che tu hai fecondato con la tua passione pastorale. + Antonio Napolioni, ep. el. Crem.».

Il vescovo eletto ha infine fatto visita alla casa di riposo Domus Pasotelli per far visita ad un sacerdote ospite, don Alberto, originario della diocesi di Camerino-San Severino Marche. Qui mons. Napolioni ha anche incontrato il sindaco di Bozzolo, on. Giuseppe Torchio, che gli ha presentato  le testimonianze autentiche consegnate proprio sabato scorso da Oskar Te‎nzer, il rifugiato ebraico salvato insieme alla sua famiglia e riferite alla segnalazione di Don Primo quale “Giusto tra le Nazioni”, massimo riconoscimento ebraico. Insieme a questi documenti Torchio ha fatto avere a mons. Napolioni una lettera personale di  Tenzer quale testimonianza per il processo di beatificazione.

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Speciale Natale

Le celebrazioni presiedute dall’amministratore apostolico

 

Presepi e rappresentazioni sacre

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Sabato 23 gennaio alle 16 in Cattedrale la Messa di ringraziamento a conclusione del ministero episcopale del vescovo Dante

Aprirà la celebrazione il saluto da parte del Vicario generale. Al momento dell'offertorio a mons. Lafranconi due omaggi di ricordo e ringraziamento

Avrà luogo nel pomeriggio di sabato 23 gennaio, in Cattedrale, il saluto al vescovo Lafranconi che il prossimo 30 gennaio concluderà il suo servizio di pastore della Chiesa cremonese. È l’occasione in cui l’intera diocesi esprimerà ufficialmente la propria riconoscenza al Vescovo, giunto il 4 novembre 2001 dopo aver retto la Chiesa di Savona-Noli. La Messa di ringraziamento avrà luogo alle ore 16.
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Pensieri per Nadia della referente “Pronto Intervento Donna” di Caritas Cremonese, dopo il femminicidio di Cremona

Nicoletta D’Oria Colonna: "A queste orfane e a tutte le donne che subiscono violenza auguriamo di trovare abbastanza voce ed abbastanza coraggio per aiutare loro stesse e prevenire nuove tragedie. Ma non le lasciamo sole"

Di seguito una riflessione della dott.ssa Nicoletta D’Oria Colonna, referente “Pronto Intervento Donna” della Caritas diocesana, dopo il femminicidio avvenuto a Cremona nella notte tra il 10 e l’11 gennaio.

C’è stato un femminicidio a Cremona. La furia del caino omicida è esplosa per un eccesso d’amore, d’insicurezza o di follia. In una normale sera d’inverno, una coppia non ha trovato la soluzione ai propri problemi, grandi, immensi, irrecuperabili. La violenza contro le donne coinvolge ogni estrazione sociale e ogni livello culturale e può spesso essere messa in relazione al profondo cambiamento del ruolo della donna-moglie nella società. Continua a leggere »

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Il vescovo eletto Antonio dal nunzio apostolico per ricevere la bolla di nomina

«Al di là della formalità – ha detto mons. Napolioni - c’è un fatto sostanziale, riguardante la missione che si riceve dal Papa di essere successori degli apostoli, in comunione con tutti gli altri vescovi»

Sempre più vicina l’ordinazione episcopale di mons. Antonio Napolioni. Il vescovo eletto di Cremona, accompagnato dall’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, è stato ricevuto il 13 gennaio a Roma dal Nunzio Apostolico in Italia mons. Adriano Bernardini. Un incontro semplice e cordiale, nel corso del quale il Nunzio ha consegnato al neo vescovo di Cremona la Bolla pontificia . «Ho ricevuto l’atto firmato da Papa Francesco, per mezzo del quale posso presentarmi a Cremona come vescovo – commenta con emozione Napolioni -. All’inizio della liturgia di ordinazione infatti – aggiunge – verrà chiesto: «Avete il mandato del Papa?» e il nuovo vescovo eletto, come avviene da secoli, dovrà presentare la Bolla pontificia. Al di là della formalità – prosegue Napolioni – c’è un fatto sostanziale , riguardante la missione che si riceve dal Papa di essere successori degli apostoli, in comunione con tutti gli altri vescovi. Un incontro che ha rappresentato anche l’opportunità per un ampio scambio di idee su tanti aspetti della vita delle nostre chiese».

La bolla di nomina di mons. Napolioni

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Rinuncia di don Maffioli alla parrocchia di Covo. Don Leggio nominato amministratore parrocchiale

Classe 1940, originario di Vailate, don Sergio era alla guida della popolosa cittadina bergamasca dal 2000

L’amministratore apostolico di Cremona, S. E. mons. Dante Lafranconi, con decreto in data 11 gennaio 2016, ha accettato la rinuncia presentata da don Sergio Maffioli alla Parrocchia “Ss. Giacomo e Filippo Apostoli” in Covo (Bg), nella Zona Pastorale Prima. In pari data ha nominato amministratore parrocchiale della stessa parrocchia il Vicario zonale, don Marco Leggio. Continua a leggere »

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