«Un cammino ecclesiale che don Primo illuminerà sicuramente». Mons. Napolioni in preghiera sulla tomba di don Primo

Martedì 12 il vescovo eletto di Cremona è giunto a Bozzolo per una veloce visita ai luoghi di don Mazzolari

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A Cremona per due giorni il vescovo eletto di Cremona, mons. Napolioni, nella mattinata di martedì 12 gennaio ha raggiunto Bozzolo, per pregare sulla tomba di don Primo Mazzolari e visitare la Fondazione che conserva e propaga il suo pensiero e i suoi scritti. Nel suo primo messaggio alla diocesi don Antonio aveva rivelato la sua profonda stima e il debito di riconoscenza nei confronti del grande prete cremonese di cui è appena iniziato l’iter per il processo di beatificazione: i suoi libri sono stati infatti fondamentali nella formazione sacerdotale del nuovo pastore della Chiesa cremonese.

Mons. Napolioni, accompagnato dal segretario di mons. Lafranconi don Flavio Meani, è stato accolto dall’arciprete don Gianni Macalli e dal vicario don Gabriele Barbieri. Prima tappa il sepolcro di don Mazzolari posto nella navata di destra della chiesa di San Pietro. Qui il vescovo eletto ha sostato lungamente in preghiera. Subito dopo ha fatto visita al convento delle suore di Maria Bambina che si trova proprio davanti la parrocchiale: le religiose, riunite nel capitolo provinciale, hanno accolto il presule con grande gioia, sorpresa e commozione.

Terza tappa la Fondazione Mazzolari dove ad attenderli c’era il segretario Giacomo Ghidorsi. Mons. Napolioni ha visitato con grande attenzione il luogo che raccoglie il pensiero e le opere del grande prete cremonese e ha scritto sull’albo dei visitatori: «Accompagnami, don Primo, fratello e padre, in questo “nuovo inizio” di Vangelo nella tua e nostra terra. Aiutami ad annunciare con la vita e, se necessario, con le parole l’amore di Dio di Cristo Gesù. Insieme ai sacerdoti e alla gente che tu hai fecondato con la tua passione pastorale. + Antonio Napolioni, ep. el. Crem.».

Il vescovo eletto ha infine fatto visita alla casa di riposo Domus Pasotelli per far visita ad un sacerdote ospite, don Alberto, originario della diocesi di Camerino-San Severino Marche. Qui mons. Napolioni ha anche incontrato il sindaco di Bozzolo, on. Giuseppe Torchio, che gli ha presentato  le testimonianze autentiche consegnate proprio sabato scorso da Oskar Te‎nzer, il rifugiato ebraico salvato insieme alla sua famiglia e riferite alla segnalazione di Don Primo quale “Giusto tra le Nazioni”, massimo riconoscimento ebraico. Insieme a questi documenti Torchio ha fatto avere a mons. Napolioni una lettera personale di  Tenzer quale testimonianza per il processo di beatificazione.

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