Mons. Lafranconi: «Imprese bene di interesse comune»

Sabato 19 dicembre nella Latteria Soresina la Messa natalizia per il mondo del lavoro

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Nella nuova e capiente sala assemblee della Latteria Soresina, a pochi passi dal cantiere del nuovo burrificio, mons. Dante Lafranconi, nella mattinata di sabato 19 dicembre, ha celebrato l’Eucaristia natalizia per il mondo del lavoro. Oltre 200 le persone presenti alla liturgia promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro diretto da Sante Mussetola. In prima fila i vertici della cooperativa che raccoglie 200 soci e offre lavoro a 700 addetti: il presidente Tiziano Fusar Poli, il suo vice Leonardo Locatelli e il direttore generale Aldo Cavagnoli. Moltissime le autorità, tra di esse spiccavano il sottosegretario Pizzetti, l’europarlamentare Salini, i consiglieri regionali Lena e Malvezzi, il sindaco di Cremona Galimberti, il primo cittadino di Soresina Vairani e diversi altri sindaci del territorio. Presenti  i rappresentanti degli industriali, dei lavoratori e anche del terzo settore. Tanti  i soci della Latteria, uno dei marchi più legati al territorio, ma conosciuto in tutto il mondo, con oltre un secolo di storia.

A fianco di mons. Lafranconi il parroco di Soresina don Piccinelli, con i vicari don Piana e don Ottoni, il vicario zonale don Antonio Bandirali con diversi parroci della zona terza o legati alla pastorale sociale come don Martinengo, parroco di Agnadello. A sovraintendere la celebrazione natalizia il delegato episcopale per la pastorale, don Irvano Maglia.

Il coro parrocchiale Psallentes diretto dal maestro Alessandro Manara ha animato la liturgia che è iniziata con un saluto del presidente Fusar Poli che si è detto particolarmente onorato di ospitare questo evento nel cuore pulsante della cooperativa che quotidianamente mostra attenzione  e rispetto alle persone, agli animali e alla madre terra. «Il mondo agricolo e lattiero-caseario – ha proseguito – che in questo periodo soffre una crisi di redittività ha in sé un grande valore: il rapporto con la natura, con il ritmo delle stagioni, con gli animali: sono convinto che più l’uomo si allontana dalle sue origini e più è difficile mantenere l’equilibrio». È ciò che cerca di fare quotidianamente la Latteria Soresina che ha come parola d’ordine proprio il “rispetto”: «La nostra cooperativa cerca di contribuire al bene comune – ha spiegato – dando grande attenzione alla sostenibilità, creando occupazione e tentando di rispettare le aspettative di fornitori, soci, dipendenti e consumatori, quest’ultimi sempre più attenti a volere cibi che siano prodotti con una chiara attenzione all’etica». Quindi una punta di sano orgoglio: «Portiamo sulle tavole di tutto il mondo cibo italiano, buono, sano e giusto, perché fatto nel rispetto degli animali e dell’ambiente». Infine un ricordo per le persone che hanno perso il lavoro e l’auspicio che tutti si impegnino perché si risolva questa vera e propria piaga sociale.

Il saluto del presidente di Latteria Soresina

Dal canto suo mons. Lafranconi, nell’omelia, si è soffermato sulle figure di Sansone e Giovanni Battista, protagonisti delle letture del giorno. Due personaggi che hanno ricevuto da Dio una missione fondamentale per costruire la storia della salvezza: «In questo modo si esprime la dignità della persona: se il Signore ci affida un compito da portare a termine significa che ne siamo in grado. Viene dunque esaltata la nostra dignità». E poi ancora: «Tutti gli uomini hanno ricevuto da Dio una missione per cui tutti hanno pari dignità: nessuno è dunque inutile, uno scarto! Ciascuno, nel suo piccolo, contribuisce a costruire la storia».

Per l’amministratore apostolico la missione dell’uomo pur coinvolgendo la propria responsabilità personale, non può essere mai compiuta isolatamente: «L’uomo realizza il suo compito – ha precisato il presule – intrecciando il suo contributo con quello degli altri e non solo con quanti ha vicino, ma con l’intera umanità».

Per mons. Lafranconi il mondo del lavoro è il luogo tipico in cui si mettono insieme i propri talenti e si condividono le proprie responsabilità. A tal proposito ha citato un lungo passo del discorso che papa Francesco ha rivolto recentemente ai membri dell’Ucid: in esso il Pontefice ricordava che l’impresa è sempre un bene di interesse comune che le istituzioni devono promuovere e proteggere e che la dirigenza deve condurre in modo etico mettendo al centro le persone e la comunità.

Nella seconda parte della sua omelia mons. Lafranconi ha ricordato l’importanza delle associazioni di categoria come luoghi di condivisione di progetti e di obiettivi sottolineando nel contempo che queste realtà non devono mai dispensare la responsabilità personale. In secondo luogo ha rinnovato l’invito  a far si che la finanza non prevalga sull’economia reale e a proposito del salvataggio della banche a scapito dei correntisti ha citato una passaggio dell’enciclica “Laudato si’” spaventosamente attuale: « Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura». Infine ha denunciato che in alcuni settore, soprattutto in azienda subappaltatrici di opere importanti, le persone lavorano anche 14/15 euro al giorno: un fenomeno inaccettabile.

Il testo dell’omelia di mons. Dante Lafranconi

Durante l’offertorio sono stati presentati al Vescovo alcuni prodotti tipici della Latteria che saranno poi devoluti ai poveri. Le offerte raccolte, inoltre, saranno destinate ai progetti di Caritas cremonese.

Durante la messa si è poi pregato per le vittime del mondo del lavoro, per le famiglie colpite dalla crisi economica, ma anche perché la società riscopra i valori della sobrietà e della solidarietà. Rinnovato, inoltre, l’impegno a trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza del valore del lavoro come mezzo di nobilitazione e santificazione.

Al termine, prima della benedizione, il presidente Fusar Poli ha nuovamente ringraziato il Vescovo non solo per la celebrazione eucaristica, ma anche per i suoi 14 anni di episcopato cremonese, «per aver condotto la sua attività pastorale in modo efficace e proficuo per tutto il territorio cremonese».

La mattinata si è concluso con un abbondante rinfresco in una sala attingua.

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Fisionomia di Latteria Soresina

Nata nel lontano 1900, Latteria Soresina è una società cooperativa che ha per oggetto sociale la raccolta e la lavorazione del latte conferito dai suoi soci conferenti e la conseguente commercializzazione dei prodotti derivati. I soci proprietari o affittuari delle stalle produttrici di latte si trovano tutti in zone limitrofe agli stabilimenti di produzione siti in Soresina (via dei Mille n 13/17), in quello di Stagno Lombardo (Località Forcello), Piadena, Cà de Corti e Peschiera Borromeo. Tutti gli stabilimenti si trovano nella provincia di Cremona. I soci complessivamente conferiscono mediamente circa 1.100 tonnellate di latte al giorno. Con queste quantità Latteria Soresina si colloca tra le prime tre aziende di raccolta latte italiano e tra le prime aziende lattiero casearie in Italia.

Il latte conferito (433mila tonnellate circa l’anno) viene quasi interamente lavorato alle produzioni di Grana Padano (di cui Latteria Soresina è il primo produttore in assoluto), Provolone (di cui Latteria Soresina è il secondo produttore in assoluto), Latte uht, e Latte fresco e Burro (di cui Latteria Soresina è leader di qualità in Italia).

Di seguito i valori di Latteria Soresina del 2014 sono i seguenti:

Latteria

La missione dell’impresa è quella di ottenere la soddisfazione dei clienti per raggiungere la leadership nei mercati lattiero caseari di alto pregio tenendo conto della necessità di remunerare il latte conferito dai propri soci pagando un “giusto” prezzo nel “tempo”. Il fatturato lordo del 2014 è stato di circa 330 milioni di euro, in incremento del 1% rispetto all’anno precedente. Parte è realizzato con vendite all’estero (17% circa del fatturato) o con vendite dei sottoprodotti derivati (panne, siero, ecc.) all’industria.

 

Tappe del percorso aziendale

Nell’anno del centenario (2000) è stato cambiato il nome, che da Latteria Soresinese è stato trasformato in “Latteria Soresina”.

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A settembre 2001 si è completata la fusione con la Cooperativa Forcello. Si è trattato di un evento significativo per la storia del mondo lattiero caseario in quanto per la prima volta due cooperative “sane” di questo settore si sono unite per dar vita ad un’unica identità.

Nel 2002 l’azienda, per prima sui prodotti Grana Padano, Provolone, Burro e Latte UHT, ottiene la certificazione di controllo e rintracciabilità di filiera.

Nel 2003 Latteria Soresina perfeziona la seconda fusione della sua storia incorporando la LARC (Latterie Agricole Riunite Cremona) di Sospiro consolidando ulteriormente la propria leadership di produzione sul Grana Padano.

A partire da gennaio 2004 l’azienda intraprende una forte campagna di comunicazione che ha interessato le principali reti nazionali (Rai, Mediaset e La7) segnale di una forte volontà di andare verso una politica di marca volta a valorizzare le sue produzioni più importanti.

Nel Dicembre 2005 Latteria Soresina rileva il 100% del pacchetto azionario di Alimentari Val D’Enza S.P.A. Successivamente Alimentari Val d’Enza sarà incorporata in Latteria Soresina. Con questa operazione l’azienda entra in modo deciso anche nel mercato del Parmigiano Reggiano.

Febbraio 2008: Latteria Soresina si lancia nel mercato del Latte Fresco differenziando così le proprie strategie di mercato e di produzione.

Maggio 2008: Latteria Soresina incorpora con fusione Latteria di Piadena e Latteria Cà de Corti consolidando la leadership di Latteria Soresina nel mercato del Grana Padano e del Provolone.

Maggio 2012: Latteria Soresina prende in gestione il Consorzio produttori Latte Lombardia tramite affitto di ramo di azienda che prevede la gestione dei marchi Latte Milano, Latte Bergamo, Pavilat e Latte Clab, dello stabilimento di Peschiera Borromeo e della struttura commerciale. A maggio 2013 il ramo di azienda del Consorzio Produttori Latte Lombardia con i relativi marchi, viene definitivamente acquisito.

 

Prodotti ed mercati

  • Grana Padano (il formaggio DOP Italiano più venduto nel mondo): attualmente con circa di 430.000 forme prodotte, Latteria Soresina è il primo produttore di questo formaggio con una quota di produzione di circa il 10%.
  • Parmigiano Reggiano: Latteria Soresina è un importante player anche in questo mercato
  • Provolone: sono circa 4.900 le tonnellate prodotte da Latteria Soresina nei suoi diversi formati (Piccante, Dolce e Piccoli formati) che con questa quota si conferma il secondo produttore in assoluto.
  • Burro: Latteria Soresina è particolarmente conosciuta ed apprezzata per l’eccellenza della qualità di questo prodotto soprattutto nel nord-ovest dove vanta quote di mercato da leader. Famosa è la sua Scatola gialla.

I marchi sono: Latteria Soresina, Gran Soresina, Latte Milano, Latte Bergamo, Latte Clab, Pavilat.

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