Category Archives: News

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L’esperienza di alcuni “Giovani insieme” che hanno lavorato negli oratori

Il progetto che coinvolge i giovani del territorio diocesano verrà riproposto anche il prossimo anno. Testimonianze da Brignano, San Francesco in città e Soresina

Continua l’esperienza di Giovani insieme. Anche per il prossimo anno pastorale, infatti, viene riproposto l’inserimento lavorativo di 20 giovani (in età compresa tra i 20 e i 30 anni, che non abbiano altro lavoro in corso) sul territorio diocesano a servizio degli Oratori. Continue reading »

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La famiglia così come la vuole Dio: la riflessione del vescovo Antonio sull’Amoris laetitia

Nella cornice dell'Happening, mons. Napolioni si è soffermato su alcuni passi dell'esortazione di Papa Francesco per riflettere sull'identità della famiglia e sulle sfide di oggi

Nel contesto dell’Happening che in questi giorni si sta animando Cremona, lunedì 11 luglio il Vescovo è stato invitato a riflettere sull’esortazione apostolica Amoris laetitia di Papa Francesco. Tante le famiglie e le coppie che si sono fermate ad ascoltare le parole di mons. Napolioni sul palco di Piazza Stradivari. Insieme a lui due coppie di giovani sposi che hanno lanciato alcune provocazioni proprio a partire dal testo dell’esortazione.

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Campo di servizio per giovani con le Adoratrici di Rivolta

Dal 28 agosto al 3 settembre, l'esperienza di animazione e di formazione per i giovani dai 18 ai 35 anni dal titolo Orizzonti verticali

Come ormai da quattro anni, anche quest’estate arriva dalle Suore Adoratrici la proposta del Campo di servizio rivolta ai giovani. Orizzonti verticali è il tema che caratterizzerà l’esperienza che si terrà presso la Casa Madre delle suore di Rivolta d’Adda.

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L’esperienza missionaria di due ragazze cremonesi

Silvia Spagnoli di Castelleone andrà in Brasile, mentre Giulia Pedroni del Boschetto lavorerà in Zambia

Due ragazze della diocesi di Cremona, nelle prossime settimane, vivranno un’esperienza in alcune Chiesa giovani, tra i più poveri del mondo, coordinate e seguite dall’ufficio diocesano di pastorale missionaria diretto da don Maurizio Ghilardi.

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Mons. Burgazzi torna a S. Imerio per celebrare la Madonna del Carmelo

Da oltre vent'anni il sacerdote cremonese lavora in Vaticano presso la Segreteria di Stato

Chiesa di Sant’Imerio gremita sabato 16 luglio per festeggiare la Madonna del Carmelo. Alle 18.30 mons. Cesare Burgazzi, capo ufficio della Segreteria di Stato di Sua Santità e canonico della basilica vaticana ha presieduto la solenne Eucaristia affiancato dal parroco don Giuseppe Nevi, da don Giovanni Nava, parroco di Fengo e Acquanegra Cremonese e da don Franco Regonaschi, collaboratore di S. Agata e S. Ilario.

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Ragazzi cremonesi in Calabria alla ricerca di S. Omobono

Dieci adolescenti della Comunità Fiever 1 della Cooperativa Borea nella loro vacanza lavoro a Fuscaldo (CS) hanno visitato a Catanzaro la Chiesa dedicata a S. Omobono

Da Cremona alla Calabria per una vacanza speciale: 10 adolescenti della Comunità Fiever 1 della Cooperativa Sociale Borea, accompagnati dai loro operatori hanno raggiunto Fuscaldo (CS) per trascorrere alcune giornate un po’ speciali. Ospiti della Cooperativa Sociale IL SEGNO – che inserisce al lavoro giovani e persone svantaggiate nella produzione di ortaggi e conserve biologiche – hanno avuto modo di immergersi nella vita quotidiana delle persone che abitano nell’agro di Fuscaldo e che ancora oggi si dedicano al lavoro della terra, alla conservazione dei semi, all’allevamento ed al piccolo artigianato.

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Mons. Burgazzi a S. Imerio celebra la festa della Madonna del Carmelo

Sabato 16 luglio, alle 18.30, nella chiesa di via Ferrante Aporti il sacerdote cremonese in servizio in Vaticano presiederà l'Eucaristia solenne

Sarà mons. Cesare Burgazzi, capo ufficio della Segreteria di Stato di Sua Santità e canonico della basilica vaticana, a presiedere sabato 16 luglio, nella chiesa cittadina di Sant’Imerio, la Messa solenne nella festa liturgica della Madonna del Carmelo. Il sacerdote cremonese che da oltre vent’anni lavora in Vaticano è originario proprio comunità che si ritrova nella chiesa di via Ferrante Aporti: qui, infatti, il 20 giugno 1982, il giorno dopo l’ordinazione presbiterale in Cattedrale, mons. Burgazzi ha celebrato la sua Prima Messa.

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I consigli di lettura per l’estate dalla Libreria Paoline

Siamo andanti a curiosare tra gli scaffali: questa la classifica dei volumi che vanno per la maggiore nell'ultimo periodo, utile come spunto per gli acquisti o per qualche idea regalo

Sia che si vada in vacanza, sia che si rimanga a casa, probabilmente l’estate è uno dei periodi in cui ci si concede qualche svago in più: tra questi, molti scelgono di ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare alla lettura di un buon libro che oltre a intrattenere possa far riflettere.

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Il Vescovo a Trigolo celebra il patrono San Benedetto

Nella serata di lunedì 11 luglio mons. Napolioni ha presieduto la Messa solenne nella festa patronale

Lunedì 11 luglio, a Trigolo, il vescovo Antonio ha presieduto la messa solenne nella  festa patronale di San Benedetto Abate. Il presule è stato salutato sul sagrato della parrocchiale dalle note del Corpo Bandistico “Giuseppe Anelli”, diretto dal Maestro Vittorio Zanibelli, che ha scandito tutti i momenti dell’accoglienza del presule che è stato ricevuto dal Parroco don Vilmo Realini, dagli amministratori comunali guidati dal Sindaco Christian Sacchetti, alla presenza delle rappresentanze di tutte le associazioni sportive e di volontariato operanti in paese e da numerosi fedeli che si sono poi accomodati in chiesa dove la Schola Cantorum parrocchiale “Monsignor Corrado Moretti”, diretta da Giovanna Stanga ed accompagnata all’organo da Marco Dossena, ha animato la solenne celebrazione che ha avuto inizio con il tradizionale dono del cero votivo al Santo Patrono da parte del Sindaco e con il saluto da parte del Parroco che ha ringraziato mons. Napolioni per avere accettato l’invito a presenziare alla festa.

Durante l’omelia il Vescovo, dopo aver commentato le letture ed il Vangelo del giorno, ha ricordato l’attualità dell’insegnamento che proviene dalla vita di San Benedetto che, grazie alle “regole”, ha tracciato le fondamenta della nostra civiltà e della nostra fede ed ha terminato esortando la comunità a tenere viva l’enunciazione riportata nel bellissimo affresco, presente nel soffitto della parrocchiale, che ricorda la dedicazione del Concilio Vaticano Secondo a “Maria Madre della Chiesa, Famiglia di Dio”.

Il rito si è concluso con il canto finale intonato da tutti i bambini presenti, accompagnati con la chitarra dai giovani dell’Oratorio. Successivamente, in Oratorio, mons. Napolioni si è trattenuto a lungo con i presenti per un momento conviviale.

Franco Valcarenghi

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Indovina chi viene a cena: le prime testimonianze del progetto di Filiera Corta

I racconti di alcune famiglie che hanno ospitato da gennaio ad oggi alcune coppie di immigrati, invitandoli a cena

Era partito lo scorso gennaio il progetto per promuovere l’integrazione promosso da Filiera Corta Solidale di Cremona in collaborazione con Caritas, Coop. Nazareth e Il Sentiero. L’idea di Indovina chi viene a cena nasceva dall’attenzione all’emergenza migranti che riguarda non solo la cura nell’accoglienza, ma anche percorsi di integrazione ed aggregazione con la cittadinanza.

In questi mesi alcune famiglie si sono rese disponibili ad invitare coppie di immigrati nella propria casa per una cena o per condividere un piccolo momento conviviale. Sono nate così diverse occasioni di incontro che fino ad ora si sono rivelate particolarmente positive.

Obiettivo principale di questa iniziativa è offrire ai migranti dei momenti di normalità e di serenità, un’occasione per sentirsi meno soli, frequentare persone esterne al circuito dell’accoglienza, impratichirsi con l’italiano. Si è chiesto ai partecipanti di garantire un minimo di continuità, affinché la relazione instaurata possa crescere nel tempo.

 

Alcune testimonianze

Sabato scorso abbiamo finalmente invitato Salman e Zadran a cena. Non che avessimo dubbi, ma siamo rimasti molto contenti della gentilezza e cordialità dei nostri ospiti. Hanno qualche difficoltà con l’italiano, ma nei loro panni non sarei certo messo meglio col pashtun… Ci hanno raccontato un po’ della loro quotidianità e accennato agli anni passati da migranti in Grecia e in Norvegia. Alla fine ci hanno invitato a cena a casa loro e dall’entusiasmo di Salman nel celebrare Zadran come bravo cuoco, credo che gusteremo un ottimo riso in stile afgano! Diego

Un paio di settimane fa abbiamo invitato a cena Abdul e Amadou. Abdul ha 35 anni e viene dal Ghana, ci siamo conosciuti circa 2 anni fa alla Casa dell’Accoglienza. Il suo amico Amadou, del Gambia, ha 18 anni ed è arrivato in Italia da pochi mesi. La serata è stata davvero molto piacevole. Il fatto di aver già instaurato un rapporto di amicizia con uno degli ospiti ha sicuramente contribuito a rendere l’atmosfera più spontanea e a creare un terreno comune per la conversazione – elemento non scontato, date le diverse età ed esperienze. Siamo riusciti a parlare in italiano degli argomenti più semplici (vita quotidiana, interessi) ma ogni tanto siamo ricorsi all’inglese. Abbiamo in programma di rivederci un sabato o domenica per cucinare insieme: speriamo che Abdul ci insegni qualche specialità ghanese! Federica

Abbiamo contattato per telefono Loqman e Ramazan, due ragazzi afghani. Siamo andati a prenderli al loro appartamento e abbiamo pranzato assieme a casa nostra, con i nostri quattro figli. Il pranzo è stato molto piacevole, abbiamo conversato molto di tanti argomenti: abitudini alimentari, religiose e anche dei rapporti tra uomini e donne, ragazzi e ragazze, visto che di lì a poco ci sarebbe stato S. Valentino e Loqman era molto interessato a sapere come funzionava, per non fare errori! Siamo riusciti sempre a parlare in Italiano, anche perché entrambi, nonostante la fatica di comunicare, hanno molta voglia di imparare. Loqman e Ramazan hanno cucinato un tipico cibo afghano, il “qabeli pilau”: un piatto unico a base di riso condito con uva sultanina e verdure soffritte in olio di semi e carne di pollo, buono e gustoso. I nostri figli hanno seguito con molta curiosità le fasi della preparazione e hanno anche aiutato! Nonostante la giovane età dei nostri ospiti (23 e 27 anni) è stato facile e piacevole stare in loro compagnia e li abbiamo visti curiosi e desiderosi di scambio culturale. Anche i nostri figli sono stati contenti e partecipi, crediamo sia stata per tutti una bella esperienza di arricchimento reciproco!! Chiara, Davide e Monica

Noi abbiamo intessuto una relazione con una famiglia: Osman è il marito, ghanese, un sorriso fantastico e due occhi splendenti, Mercy è la moglie, nigeriana, molto dolce, Ali il loro bambino di 6 anni. Osman parla bene l’italiano e suona in un gruppo di percussionisti “organizzato” alla casa dell’accoglienza: per lui far parte di questo gruppo è sicuramente una grande risorsa. In questo periodo ci siamo affiatati sempre più, ritrovandoci ogni settimana per mangiare e soprattutto per fare i compiti e leggere insieme. Marina

Con Ismail e Shir siamo coetanei. Si é creato un rapporto molto piacevole. Abbiamo conosciuto i loro amici e loro hanno conosciuto i nostri. Ci siamo visti 7-8 volte, a volte a casa nostra, a volte a casa loro o in giro. Quando ci vediamo, Shir e Ismail preferiscono “staccare” dalla loro situazione difficile e vivere con noi momenti di serenità. I nostri incontri sono sempre molto piacevoli e ridiamo e scherziamo molto. Mi fa molto piacere poter contribuire alla diffusione del progetto, anche perché la nostra esperienza è davvero molto bella! Raccontare del nostro rapporto via mail mi mette addirittura in imbarazzo, essendo ormai diventato un rapporto d’amicizia e come tale intimo e personale. Grazie per questo progetto! Marina

 

Pranzo

 

Come funziona il progetto

La cena è naturalmente solo un pretesto per stare insieme e conoscersi: ogni partecipante può decidere autonomamente se incontrare il proprio ospite in casa propria o in un luogo pubblico, se condividere un pasto o semplicemente un caffè, fare una passeggiata; conversare. Le persone aderenti possono decidere se unirsi ad un altro nucleo famigliare e che frequenza dare agli incontri (il nostro suggerimento è di 2 incontri al mese).

Quanti desiderano partecipare possono inviare una mail a info@filieracortasolidale.it.

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