Mons. Burgazzi a S. Imerio celebra la festa della Madonna del Carmelo

Sabato 16 luglio, alle 18.30, nella chiesa di via Ferrante Aporti il sacerdote cremonese in servizio in Vaticano presiederà l'Eucaristia solenne

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Sarà mons. Cesare Burgazzi, capo ufficio della Segreteria di Stato di Sua Santità e canonico della basilica vaticana, a presiedere sabato 16 luglio, nella chiesa cittadina di Sant’Imerio, la Messa solenne nella festa liturgica della Madonna del Carmelo. Il sacerdote cremonese che da oltre vent’anni lavora in Vaticano è originario proprio comunità che si ritrova nella chiesa di via Ferrante Aporti: qui, infatti, il 20 giugno 1982, il giorno dopo l’ordinazione presbiterale in Cattedrale, mons. Burgazzi ha celebrato la sua Prima Messa.

Per preparare degnamente la comunità dal punto di vista spirituale, il parroco, don Giuseppe Nevi, ha predisposto un fitto programma celebrativo. Venerdì 8 luglio, infatti, è iniziata la Novena con la recita del Rosario meditato alle 18 e l’Eucaristia con omelia alle 18.30. Sabato 16 l’Eucaristia solenne si terrà alle ore 18.30 e sarà sempre preceduta dalla recita del Rosario meditato.

La festa della Madonna del Carmelo, estesa alla Chiesa universale con una Messa propria da Papa Benedetto XII nel settembre del 1726, nella semplificazione del calendario liturgico richiesta dal Concilio Vaticano II si è conservata con il grado di memoria facoltativa. La celebrazione della Madonna del Carmelo è rimasta, però, come festa dell’Ordine e di quanti sono uniti al Carmelo nel riconoscere Maria quale sorgente di ogni bene in Cristo e quale modello evangelico nel vivere l’ideale della preghiera contemplativa.

 

La devozione al Carmelo

La devozione mariana del Carmelo trova il proprio fondamento nel profeta Elia che, dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine: in quella immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria. Un gruppo di eremiti, Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, costituirono una cappella dedicata alla Vergine sul Monte Carmelo. I monaci carmelitani fondarono, inoltre, dei monasteri in Occidente. Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell’Ordine, beato Simone Stock, al quale diede lo “scapolare” col “privilegio sabatino”, ossia la promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.

 

I Carmelitani a Cremona

È all’inizio del XVII secolo che a Cremona, presso S. Imerio, nasce la prima comunità dei Carmelitani Scalzi, affiancandosi a quella dei Calzati già esistente a S. Bartolomeo. A volere la la comunità carmelitana riformata fu il nobile Cesare Vidoni, marchese di S. Giovanni in Croce. Il fratello, divenuto frate carmelitano a Genova per motivi di salute fu invitato dai superiori a ritornare a casa: insieme a un confratello fu accolto dal marchese Cesare che, colpito dalla loro condotta, pensò alla fondazione di una comunità. Così con il favore dei fratelli cardinali Girolamo e Pietro Vidoni, d’intesa con le autorità e con il vescovo Cesare Speciano, il marchese poté dar corso alla fondazione, acquistando terreno e case che donò ai Carmelitani perché vi erigessero chiesa e convento. La prima pietra fu posta il 13 luglio 1606; due anni dopo si poté iniziare la vita di comunità. Il 16 luglio 1612, giorno della B. Vergine del Monte Carmelo, la chiesa fu dedicata con il titolo di S. Imerio e S. Teresa, dal vescovo Gian Battista Brivio.

Intanto nel 1613 alcune Carmelitane Scalze provenienti da Genova fondarono a Cremona il monastero dei SS. Giuseppe e Teresa. Fino al 1619 il convento di S. Imerio fu destinato a noviziato, poi sede dello studentato filosofico dell’Ordine.
Nel 1806, in seguito alla soppressione napoleonica alla chiesa di S. Imerio fu assegnata la cura d’anime di S. Clemente: cominciò così il cammino dell’attuale parrocchia, dedicata appunto ai Ss. Clemente e Imerio.

Più volte si tennero a Cremona i Capitoli provinciale dei Carmelitani Scalzi, sia per la centralità geografica sia per la vivacità spirituale delle comunità in essa esistenti.

 

La presenza del Movimento dello Scapolare

Nonostante l’allontanamento dei frati e delle monache, la devozione alla Madonna del Carmelo ha avuto vita fino ai nostri giorni. Nel 1995 i parrocchiani di S. Imerio, informati del costituendo movimento laicale che si ispira alla spiritualità carmelitana teresiana denominato Movimento Carmelitano dello Scapolare (MCS), lo portarono anche a Cremona. Attualmente sono una trentina i membri della fraternità che mensilmente si ritrovano per momenti di preghiera e spiritualità.

Il Movimento Carmelitano dello Scapolare è nato a Concesa di Trezzo d’Adda (Milano), presso il Santuario della Divina Maternità di Maria dei Padri Carmelitani Scalzi, il 6 novembre 1994. Gli aderenti al Movimento sono fedeli laici rivestiti dello scapolare che desiderano essere testimoni credibili della gioia di Cristo sulle orme di Maria; appartengono alla Famiglia Carmelitana, con un proprio statuto. Essi intendono attuare un apostolato laico nel mondo in comunione con le altre realtà dell’Ordine; collaborano con l’Ordine nella formazione di persone che desiderano trasformare la loro vita in orazione, a testimonianza della loro appartenenza al Carmelo Teresiano. L’orazione e il silenzio, caratteristici del Carmelo Teresiano, sono il fondamento spirituale dell’apostolato degli appartenenti al Movimento.

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