Category Archives: News

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A contatto col “male assoluto”, i giovani ad Auschwitz

Nel pomeriggio di venerdì 22 i 125 ragazzi cremonesi accompagnati dal vescovo Antonio hanno visitato il famoso campo di concentramento nazista

Un brivido gelido ha attraversato la schiena dei 125 giovani cremonesi quando dinanzi a loro è apparso il cancello con la nota frase: «Arbeit macht frei», «il lavoro rende liberi». Tre parole che per i prigionieri di Auschwitz potevano significare speranza, ma che in realtà si trattrava dell’ennesima illusione orchestrata dai nazisti per mascherare la fine di ogni dignità umana.

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Accoglienza calorosa a Katowice per i giovani cremonesi

Giunti in serata in Polonia i ragazzi guidati dal vescovo Antonio hanno ricevuto il benvenuto nell'oratorio salesiano di Pogrzebien

Dopo un viaggio durato un’intera giornata e dopo aver passato parte dell’Austria e della Repubblica Ceca, i 125 giovani cremonesi, guidati dal Vescovo Antonio, nella serata di mercoledì 20 luglio, sono giunti a Katowice, importante città della regione storica della Slesia, nel Sud della Polonia, sui fiumi Kłodnica e Rawa. In alcuni villaggi attorno alla metropoli i ragazzi cremonesi verranno ospitati fino al 24 luglio, giorno in cui si trasferiranno nella città di Cracovia per vivere le giornate clou della XXXI Gmg dal titolo: «Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia».

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Pellegrini di misericordia sulla via Francigena

Dal 16 al 22 luglio diciasette giovani e adulti della parrocchia di Picenengo hanno percorso a piedi 152 chilometri. Meta finale la Basilica di San Pietro a Roma

Ci sono voluti 152 chilometri di antica via Francigena per ottenere il Testimonium, che nel gergo dei pellegrini è l’attestato rilasciato a Roma nei pressi della Basilica di san Pietro. I diciassette pellegrini della parrocchia di Picenengo hanno molto da raccontare sul tratto di strada che da Bagni san Filippo, nella senese val d’Orcia, giunge a Bracciano, sul ridente omonimo lago e a poca distanza dalla capitale.

La route 2016 non poteva che essere in tema col Giubileo della Misericordia. È stata percorsa dal 16 al 22 luglio, con un prolungamento a Roma il sabato 23 per il passaggio della Porta Santa e la partecipazione alla Messa nella Basilica di san Pietro.

Ogni cammino ha la sua storia. Questi giorni sono stati vissuti sotto la guida delle sette opere di misericordia spirituale, approfondite grazie ad alcune attività o a qualche incontro speciale. Tra tutti, la memoria conserva una particolare gratitudine verso don Alberto, prete viterbese che lavora nel campo della tossicodipendenza, e verso suor Maddalena, francescana alcantarina che ci ha fatto conoscere nel Santuario di Viterbo la figura di santa Rosa.

A proposito di santità, anche l’incontro con la storia di santa Cristina a Bolsena, egregiamente presentataci da don Francesco nel Santuario del miracolo eucaristico, e di santa Margherita a Montefiascone, si sono rivelati una felice scoperta per i pellegrini cremonesi. Donne che hanno fatto la storia del cristianesimo e che continuano ad essere riferimento per tante comunità cristiane. La via Francigena è sì il cammino verso la città degli apostoli Pietro e Paolo, ma solo dopo aver convertito il cuore all’accoglienza di una santità al femminile per nulla trascurabile.

Le tappe si sono succedute tra due territori molto diversi tra loro: la val d’Orcia e la Tuscia. I caratteristici paesaggi senesi, con i cipressi a fare da addobbi ai dolci colli, hanno un fascino indescrivibile. Radicofani ha conquistato il cuore di molti, tra strette vie e piazze decorate con fiori multicolori. Anche la cucina senese ha contribuito non poco a generare nostalgia nei pellegrini di passaggio.

2016-07-18 06.44.38Clicca sulla foto per ingrandirla

Il viaggio in Tuscia non è meno interessante. Sullo sfondo una scenografia di riferimento: il monte Amiata e la punta di Radicofani, visibile sino a Montefiascone. La via Francigena fa incontrare paesi come Acquapendente, Bolsena, Montefiascone e città come Viterbo. A san Lorenzo Nuovo, per esempio, il paesaggio si trasforma radicalmente: da campi di girasole in fiore o coltivazioni di ortaggi si riveste improvvisamente di uliveti e, verso Montefiascone, di vigneti, con la famosa produzione del leggendario vino Est Est Est! Non poteva mancare il bagno refrigerante nel lago di Bolsena, con divertimento assicurato per i più giovani del gruppo.

2016-07-20 08.16.00Clicca sulla foto per ingrandirla

La zona del lago di Vico, invece, si presenta con un caratteristico verde intenso: sono le coltivazioni di nocciole, destinate alla nutella, come spiegano ai pellegrini le suore francescane di Fontevivola, presso Sutri. Il sentiero nella faggeta sopra il lago di Vico è sembrato a tutti una benedizione del cielo: nel giorno in cui il termometro segnava 36 gradi, qualche ora all’ombra dei faggi è stato un respiro di sollievo! Il caldo tra Ronciglione e Sutri ha come rotto l’incantesimo…

L’ultimo lago ad essere stato toccato dal pellegrinaggio è quello di Bracciano. Dopo 152 chilometri di cammino, il bagno nel lago è stata una sorta di liberazione.

2016-07-22 11.47.38Clicca sulla foto per ingrandirla

La via Francigena merita davvero di essere percorsa. I tratti di sterrato in mezzo al verde riconciliano con il creato e danno serenità. Alcuni sentieri sono un gioiello che il pellegrino gusta dentro di sé, facendo scorpacciate di bellezza. Una rarità per il nostro tempo…

Si potrebbero raccontare mille altri particolari, come ad esempio l’abitudine ad alzarsi alle 4.30, di anticipo sull’alba, oppure la visita fuori programma al borgo di Civita di Bagnoregio. Di bellezza in bellezza, verrebbe da dire. Eppure la cosa più bella che rimane è l’incontro con le persone con cui si è condiviso il cammino. Il passo di ciascuno si aggiusta al ritmo di quello degli altri. Anche questo è misericordia. Il pellegrinaggio converte dei quasi estranei in amici che imparano a raccontarsi. Miracolo nel miracolo…

2016-07-19 08.38.35Clicca sulla foto per ingrandirla

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Gmg: entrato nel vivo il gemellaggio polacco

Nella mattinata di giovedì 21 luglio la Messa a Pogrzebień presieduta dal vescovo Antonio, nel pomeriggio visita culturale a Lubomia

Nella mattinata di giovedì 21 luglio è entrato nel vivo il gemellaggio all’insegna della Gmg tra i 125 giovani pellegrini cremonesi, guidati dal vescovo Antonio Napolioni, e le comunità polacche che li ospiteranno sino al 25 luglio. Continue reading »

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«La Gmg sia segno di misericordia per il mondo»

In un videomessaggio Papa Francesco esprime tutta la sua gioia e trepidazione per l'imminente incontro mondiale dei giovani a Cracovia

Un mosaico di volti, lingue e popoli diversi per offrire un segno di armonia e misericordia. Papa Francesco definisce così l’imminente Giornata mondiale della gioventù di Cracovia. In un videomessaggio, diffuso nella serata di martedì 19 luglio, il Pontefice esprime tutta la sua gioia e trepidazione per l’incontro a Cracovia. Un’occasione, osserva, che offrirà anche “la felice occasione per incontrare la cara nazione polacca”: “Tutto sarà nel segno della Misericordia, in questo Anno Giubilare, e nella memoria grata e devota di San Giovanni Paolo II, che è stato l’artefice delle Giornate mondiali della gioventù, ed è stato la guida del popolo polacco nel suo recete cammino storico verso la libertà”.

Francesco si rivolge ai giovani che da ogni Paese stanno per arrivare a Cracovia. Il Papa benedice i Paesi di provenienza dei ragazzi e auspica che il cammino verso la Gmg sia “un pellegrinaggio di fede e di fraternità”.

Un pellegrinaggio, aggiunge, in cui possano già sperimentare il tema della Giornata: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”: “Ho un grande desiderio di incontrarvi, per offrire al mondo un nuovo segno di armonia, un mosaico di volti diversi, di tante razze, lingue, popoli e culture, ma tutti uniti nel nome di Gesù che è il Volto della Misericordia”.

Il Papa si rivolge alla nazione polacca e afferma che è un “grande dono” visitare la Polonia, perché “siete un popolo che nella sua storia ha attraversato tante prove, alcune molto dure, ed è andato avanti con la forza della fede, sostenuto dalla mano materna della Vergine Maria”.
Quindi, riporta Radio Vaticana, confida la sua gioia per il pellegrinaggio che compirà al Santuario mariano di Czestochowa, per un’“immersione di fede” che farà “tanto bene”: “Ringrazio i vescovi e i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i fedeli laici, specialmente le famiglie, alle quali porto idealmente l’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia. La ‘salute’ morale e spirituale di una nazione si vede dalle sue famiglie: per questo San Giovanni Paolo II aveva tanto a cuore i fidanzati, i giovani sposi e le famiglie. Continuate su questa strada”.

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Gmg, il Vescovo Antonio durante la Messa a Graz: «Giovinezza età della spensieratezza e della responsabilità»

I 125 cremonesi per problemi tecnici non hanno visitato la seconda città dell'Austria e sono partiti subito per Katowice in Polonia dove vivranno il gemellaggio prima di giungere a Cracovia

C’è grande entusiasmo tra i 125 ragazzi cremonesi che martedì 19 luglio hanno iniziato il loro viaggio di avvicinamento a Cracovia, per vivere la XXXI Giornata mondiale della Gioventù insieme a Papa Francesco e a centinaia di migliaia di coetanei provenienti da tutto il mondo. Il gruppo diocesano, guidato dal vescovo Antonio e da don Paolo Arienti, responsabile della pastorale giovanile, è giunto a Graz, seconda città dell’Austria, nella tarda serata di martedì per il pernottamento in albergo. Nella prima mattina di mercoledì 20, nella sala colazioni dell’hotel, mons. Napolioni, attorniato dai sacerdoti accompagnatori, ha presieduto l’Eucaristia animata nel canto dai ragazzi di Sant’Ilario-Sant’Agata. Nella breve riflessione il presule ha ricordato ai giovani che nella Messa Dio parla al cuore dell’uomo: «Questo – ha spiegato – chiede da parte nostra un grande ascolto. È proprio nell’ascolto che, giorno dopo giorno, si alimenta la fede e la vita viene illuminata».

Mons. Antonio ha ricordato poi che non si diventa cristiani in un attimo, ma che è necessario un percorso quotidiano durante il quale conoscere sempre meglio Gesù e la sua volontà. Meditando sul racconto della vocazione di Geremia ha poi rimarcato che essere giovani non può essere una scusa per non seguire il Signore: «San Giovanni Paolo II – ha proseguito – ha pensato proprio alle Gmg come occasione per tanti ragazzi di dare una sterzata alla propria vita. La giovinezza non è un alibi, è l’età buona, l’età bella non solo per essere spensierati, ma anche per essere responsabili».

Analizzando il Vangelo del Seminatore il celebrante ha ammonito i ragazzi ad avere sempre fiducia nella Parola di Dio che è capace di atticchire e portare frutto dappertutto: «Anche nelle discariche può crescere qualcosa!».

«Vivete queste giornate – ha concluso – con orecchi e occhi aperti e attenti per poter scorgere tutti i semi che il grande Seminatore è pronto a spargere in ciascuno di voi e negli altri».

Purtroppo per problemi tecnici il gruppo non ha potuto visitare il grazioso centro storico di Graz ed è partito subito per Katowice dove l’arrivo è previsto nel tardo pomeriggio. In questa importante città della regione storica della Slesia, nel Sud della Polonia, sui fiumi Kłodnica e Rawa, non lontana da Cracovia i cremonesi saranno dislocati nelle famiglie della zona: due per ogni casa. Il vescovo Antonio, invece, sarà ospite in una casa parrocchiale. E da giovedì inizierà il gemellaggio vero e proprio.

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Ha collaborato Matteo Lodigiani

Partecipanti al gemellaggio con Katowice

In 125 partecipano al gemellaggio con la diocesi di Katowice, dal 19 al 24 luglio. Circa 90 sono i giovani che provengono da fuori città:

  • 10 da Acquanegra-Fengo,
  • 4 da Torre de’ Picenardi,
  • 10 da Vescovato,
  • 4 da Solarolo,
  • 8 da Motta e Scandolara Ravara,
  • 1 da Trigolo,
  • 6 da San Matteo delle Chiaviche,
  • 28 da Brignano Gera d’Adda,
  • 9 da Soresina,
  • 4 dalla parrocchia di San Zeno di Cassano,
  • 1 da Dosimo,
  • 2 da Pizzighettone

Per quanto riguarda i giovani della città, invece, partecipano 2 giovani di San Giuseppe al Cambonino e in 20 da Sant’Agata e Sant’Ilario. Sono partiti martedì 19 anche 5 collaboratori della FOCr, insieme a don Paolo Arienti, responsabile dell’intera esperienza.

La partenza dei cremonesi e il programma della trasferta in terra polacca

#lamiagmg: il concorso della pastorale giovanile e del nostro portale

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Gmg, in serata l’arrivo dei cremonesi a Graz

Nel loro viaggio verso Katowice i 125 giovani, guidati dal vescovo Antonio, faranno tappa nella seconda città dell'Austria

Giungeranno in serata a Graz i 125 giovani cremonesi che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, la città di Giovanni Paolo II. Alle ore 14 un pullman è partito da Cremona e  uno da Cassano d’Adda (con sosta a Brignano Gera d’Adda) alla volta della terra polacca. Si tratta di un primo gruppo di cremonesi che vivrà, prima delle giornata celebrative con Papa Francesco, un gemellaggio con Katowice, importante città della regione storica della Slesia, nel Sud del Paese, sui fiumi Kłodnica e Rawa, non lontana da Cracovia. Con loro il vescovo Antonio, il responsabile della pastorale giovanile don Paolo Arienti e diversi altri sacerdoti.

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Don Sozzi a Pandino e don Marco Bosio a Viadana

Entrambi sono stati nominati dal vescovo Napolioni collaboratori parrocchiali

Durante le celebrazioni eucaristiche di domenica 24 luglio sono stati comunicati, nelle parrocchie interessate, due provvedimenti riguardanti altrettanti sacerdoti cremonesi. Don Fabio Sozzi, finora vicario di Viadana e Buzzoletto, con decreto datato 18 luglio, è stato nominato dal vescovo Napolioni collaboratore della parrocchia «S. Margherita vergine e martire» in Pandino, mentre don Marco Bosio, finora vicario a Vescovato-Ca’ de’ Stefani-Pescarolo-Pieve Terzagni-Gabbioneta-Binanuova, è stato nominato, sempre con decreto datato 18 luglio, collaboratore delle parrocchie «S. Maria Assunta e S. Cristoforo», «S. Maria Annunciata», «SS. Martino e Nicola», «S. Pietro apostolo» in Viadana e «Spirito Santo» in Buzzoletto di Viadana.

BIOGRAFIA DEI SACERDOTI INTERESSATI ALLE NOMINE

Don Fabio Sozzi è nato a Cremona il 29 maggio 1976 ed è stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004 mentre risiedeva nella comunità parrocchiale di San Lorenzo Aroldo. È stato vicario a Bozzolo dal 2004 al 2010, quindi il trasferimento, sempre come vicario, nella comunità di San Pietro a Viadana. Nel 2014 è diventato vicario anche delle altre parrocchie viadanesi di S. Maria Assunta e S. Cristoforo, S. Maria Annunciata e Ss. Martino e Nicola. Nel 2015 è divenuto anche vicario della comunità dello Spirito Santo in Buzzoletto, frazione di Viadana. Ora mons. Napolioni lo ha scelto come nuovo collaboratore parrocchiale a Pandino.

Don Marco Bosio è nato a Soresina l’8 luglio 1979 ed è stato ordinato sacerdote l’11 giugno 2005 mentre risiedeva nella parrocchia di Cumignano sul Naviglio. È stato vicario a Brignano Gera d’Adda dal 2005 al 2011, quindi collaboratore parrocchiale a Roncadello, Cicognara e Cogozzo dal 2012 al 2013. Dal 2013 è vicario a Vescovato-Ca’ de’ Stefani-Binanuova-Gabbioneta. Nel 2014 è divenuto vicario anche di Pescarolo e Pieve Terzagni. Ora mons. Napolioni lo ha scelto come nuovo collaboratore delle parrocchie di Viadana e Buzzoletto.

Tutte le nomine del vescovo Napolioni

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«Come luce nel mondo»: il nuovo anno oratoriano prende forma

Nel suo messaggio il Vescovo indica tre proposte: il Sinodo dei giovani, le settimane comunitarie da vivere negli oratori e la centralità del discorso della montagna. Intervista a don Arienti

Com’è consuetudine nel pieno dell’estate l’ufficio di pastorale giovanile ha già pronto buona parte del materiale per il prossimo anno oratoriano, compreso il primo messaggio del vescovo Antonio che sottolinea come l’oratorio «debba essere una palestra per affrontare la strada della vita, una casa in cui allenarsi ad essere in comunione e dialogo con tutti, un faro per tracciare nuove rotte nella complessità del futuro». Nella sua missiva il presule richiama tre proposte: il Sinodo dei giovani, le settimane comunitarie da vivere negli oratori e la centralità del discorso della montagna da meditare e concretizzare nel vissuto quotidiano. Lo slogan del 2016-2017 sarà «Come luce nel mondo. La chiamata giovane al Vangelo». A tal proposito abbiamo posto alcune domande a don Paolo Arienti.

Leggi il messaggio del Vescovo Antonio

Don Paolo, è pronto il materiale per il prossimo anno oratoriano?
«Quasi. Stiamo lavorando e continueremo a farlo anche dopo la GMG per concludere la sussidiazione utile prima delle feste degli Oratori e per la programmazione. In generale però le linee guida e le indicazioni principali, a partire dal messaggio del Vescovo Antonio, il primo da lui firmato per la pastorale giovanile diocesana, ci sono. Continueremo a riflettere sui passaggi immediatamente successivi alle Beatitudini, oggetto dell’anno oratoriano 2015-2016. Ci concentreremo sulle metafore della luce, del sale e della città costruita sul monte: Gesù chiarisce nel Discorso della Montagna che la luce è fatta perché illumini, il sale perché non perda il sapore e la città sul monte perché non cada nel paradosso dell’inevidenza».

Quindi continuità?
«Sì, come a voler procedere con una lettura la più fedele possibile del Discorso: dopo aver ascoltato le Beatitudini e aver colto la loro connessione con le opere di misericordia nell’anno giubilare, insistiamo ancora sullo stile cristiano, sull’atmosfera educativa dei nostri ambienti e su proposte belle, di senso e di pienezza. Le tre metafore costituiscono un bel banco di prova per la catechesi, l’animazione e i percorsi della pastorale giovanile, ma sono anche gioco favorevole al Sinodo che il Vescovo Antonio desidera far partire».

A proposito di Sinodo… qualche idea c’è già…
«Teniamo presenti due linee che il Vescovo ha consegnato da subito: il Sinodo come processo da costruire con i giovani e la necessità di una convergenza di comunione. Il Sinodo in altre parole ci metterà alla prova sulla voglia di lavorare insieme e di ragionare sul futuro dei giovani non senza di loro e non sulla loro testa, coivolgendo soprattutto i responsabili degli Oratori, gli educatori e i giovani stessi come soggetti primi di ascolto, analisi ed elaborazione. Il primo anno sarà dedicato proprio all’ascolto e alla costruzione dei percorsi, mentre il secondo (2017-2018) ci vedrà concentrati sull’elaborazione più diretta di pensieri e prospettive: qui i giovani, aiutati da sacerdoti e educatori, costituiranno la vera  e propria assemblea sinodale. Mons. Napolioni immagina anche un terzo anno, o meglio un “terzo giorno”, sostanzialmente permanente, quello della ricaduta nella prassi pastorale delle considerazioni condivise. In generale, sin dal primo anno sarà essenziale il clima di  condivisione e di aiuto reciproco: non pensiamo a eventi che possano sovraccaricare i calendari pastorali, ma alle occasioni di formazione, incontro e confronto già in essere nella pastorale giovanile diocesana riorientate all’attenzione sinodale. Il tema generale sarà il futuro dei giovani e con i giovani in questa Chiesa. Anche il rientro dalla GMG, come accenna il Vescovo nella chiusura del Messaggio, sarà un volano importante: stiamo già pensando a delle forme/occasioni di racconto e condivisione».

Tornando alla sussidiazione dell’anno, qualche anticipazione?
«Il numero estivo del Mosaico è pronto e viene inviato a tutte le parrocchie in formato digitale. La pagina interna, come di consueto, ospita una serie di suggestioni per la programmazione e molti sono i rimandi ad iniziative e percorsi classici in diocesi, come quelli di Traiettorie di sguardi, dei Frati cappuccini, delle Adoratrici di Rivolta, dell’Azione Cattolica e del CSI. La Focr predisporrà entro agosto i due sussidi maggiori: “Cittadini del cielo” per i giovani e “Gente che dà sapore” per gli adolescenti, suggestioni culturali e catechistiche utili perché modulari e libere, gratuitamente utilizzabili dal sito e adattabili alle situazioni locali. Come sempre, tutti i materiali saranno disponibili in formato grafico e scaricabili direttamente dal sito. Verranno poi predisposti i materiali per gli educatori e gli strumenti di coinvolgimento delle Parrocchie (schemi di preghiera e tracce per le Feste degli Oratori…), appena dopo la GMG».

 

Il materiale da scaricare:

 

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