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Mons. Napolioni ai militari: “Siate come il centurione sotto la croce, con il dito puntato verso l’amore, la verità e la bellezza della vita”

Lunedì 7 marzo Forze armate e di polizia in Cattedrale per la consueta Messa in preparazione alla Pasqua. A presiederla per la prima volta il vescovo Antonio.

L’augurio del vescovo Antonio ai militari e alle forze di polizia radunati in Cattedrale per la consueta celebrazione in preparazione alla Pasqua è stato con lo sguardo rivolto all’imponente affresco della Crocifissione, dipinto in controfacciata. Quasi riportando all’oggi quel centurione sotto la croce (il sottufficiale di un tempo e il maresciallo di oggi, ha detto) ha rivolto a tutti i presenti l’augurio “di essere questo dito puntato verso l’amore, la verità e la bellezza della vita”. Continua a leggere »

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Sabato 5 marzo le Acli cremonesi a congresso. Nelle scorse settimane le assemblee dei 32 circoli della provincia

“Niente paura, con le Acli attraversiamo il cambiamento” è lo slogan del 29° Congresso provinciale in agenda sabato 5 marzo

“Niente paura, con le Acli attraversiamo il cambiamento”. È questo lo slogan del 29° Congresso provinciale delle Acli in agenda sabato 5 marzo, a partire dalle ore 9, presso all’auditorium Enaip, in via Cardinal Massaia 22, a Cremona, durante il quale saranno rinnovate le cariche. Proprio in vista del congresso, nelle scorse settimane si sono tenute le assemblee precongressuali dei 32 circoli Acli di tutta la provincia di Cremona, necessarie per l’elezione dei rispettivi delegati. Continua a leggere »

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Il commento del vescovo al Vangelo della quarta domenica di Quaresima

Al centro della riflessione di mons. Napolioni la parabola del Padre Misericordioso

Continuano le riflessioni quaresimali del vescovo Antonio che, nel cammino verso la Pasqua, commenta il Vangelo della domenica all’interno del “Giorno del Signore”, la rubrica prodotta dal Centro televisivo diocesano. Mons. Napolioni, in questo suo quarto intervento, analizza la parabola del figliol prodigo secondo il Vangelo di Luca. Un pagina così conosciuta che può scivolare via senza interpellare davvero nel cuore. «C’è invece – spiega il Vescovo – un messaggio forte, attuale, sempre sconvolgente! Gesù provoca i saggi, gli uomini per bene, i religiosi del suo tempo, ma anche noi». Per il presule il vero centro della parabola non è il figlio minore che sperpera tutta l’eredità che il genitore gli consegna senza esitare e nemmeno il  maggiore che è sempre rimasto in casa e che avrebbe diritto di arrabbiarsi per il ritorno del fratello scriteriato; vero protagonista è questo Padre, «non solo un padre buono quasi a rischio di chiamarlo stupido, ma un padre che veglia e che va incontro, che compie tutti i gesti dell’amore, che aspetta anche di notte e non ha mai cessato di sperare nel ritorno del figlio». «Il padre – continua il vescovo Antonio – esce per entrambi i figli, va incontro a tutti, ha tenerezza di madre e forza di padre». Come vivere questa parabola? «Misurandoci con tutti e tre questi personaggi: in noi c’è qualcosa del giovane in fuga, del fratello maggiore che non sa mai apprezzare appieno ciò che è e ciò che ha, ma sopratutto siamo chiamati a diventare accogliente e misericordiosi come il Padre».

Il “Giorno del Signore” è trasmesso da:

  • Cremona1 (canale 211 del digitale terrestre): sabato alle 8, alle 11.30 e alle 20.30; domenica alle 12.15. Cremona1 è visibile anche in streaming su www.cremona1.it
  • Studio 1 (canale 80 del digitale terrestre): sabato sera alle 20.30
  • TelePace (Sky canale 850 o streaming internet su www.telepace.it): venerdì pomeriggio alle 14 e la sera alle 20.05.

Tutte le puntate del “Giorno del Signore” possono essere inoltre scaricate in podcast dal sito internet www.teleradiocremona.it.

Le precedenti riflessioni:

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Il 5 e 6 marzo con l’Unitalsi nelle piazze gli ulivi della solidarietà

Diversi gli stand allestiti sul territorio, tra la città di Cremona e i paesi del circondario

Sabato 5 e domenica 6 marzo in diocesi di Cremona, così come in tutta Italia, si celebrerà la XV Giornata nazionale dell’Unitalsi. Un’occasione di sensibilizzazione e di solidarietà visto che, attraverso l’offerta devoluta in cambio di piantine d’ulivo, simbolo di pace e di fratellanza, si potranno sostenere i progetti dell’Associazione a favore delle fasce più disagiate della popolazione: famiglie, anziani e persone con disabilità. Continua a leggere »

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A Pizzighettone la memoria della nascita e del battesimo di San Vincenzo Grossi

La Messa è stata presieduta dall'arcivescovo Brugnaro affiancato dal vescovo Napolioni. Al termine della Messa, cui hanno preso parte le Figlie dell'Oratorio, è stato proposto dal Coro San Vincenzo Grossi il canto “Un prete contento”

Giornata di particolare significato quella di domenica 6 marzo a Pizzighettone. L’occasione era la memoria di san Vincenzo Grossi, il sacerdote originario di Pizzighettone e che fu parroco nella frazione di Regona, canonizzato il 18 ottobre scorso a Roma da Papa Francesco, a pochi giorni dall’anniversario della sua nascita e del suo battesimo (9 marzo 1845). Continua a leggere »

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«Le nostre comunità non smettano di generare»: il messaggio del Vescovo ai Focolarini nella Messa a San Francesco d’Assisi

Il 7 marzo il vescovo Antonio ha incontrato i rappresentanti del Movimento, nell'ottavo anniversario della morte della fondatrice Chiara Lubich.

Molti focolarini e simpatizzanti sono accorsi alla celebrazione eucaristica che il Vescovo ha presieduto lunedì 7 marzo nella parrocchia di San Francesco d’Assisi in Cremona. A radunare i fedeli la commemorazione dell’anniversario della morte di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, scomparsa il 14 marzo 2008 dopo una vita spesa a trasmettere con le parole e con le opere i valori della fraternità universale e il dialogo tra i popoli. Continua a leggere »

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Concluso il congresso provinciale delle Acli, Carla Bellani è risultata la più votata

Nel suo intervento mons. Napolioni, vescovo di Cremona ha invitato ad essere cristiani «non costretti nei recinti della Chiesa»

Nulla si è rivelato scontato: non gli interventi, non i presenti, neppure l’andamento dei lavori del XXIX Congresso provinciale delle Acli, svoltosi sabato scorso presso l’auditorium Enaip di Cremona. «Niente paura-Con le Acli attraversiamo il cambiamento» è stato il titolo, pensato richiamando quanto contenuto nella «Carta della Terra»: «La situazione attuale – si legge – non è una tragedia annunciata, ma una sfida». Una sfida, da accogliere.

Le parole del Vescovo Napolioni
Sentite ed efficaci, durante la preghiera iniziale, le parole del Vescovo Antonio, che ha ricordato come la Parola di Dio «si sia fatta carne, si sia fatta storia. Questo è il metodo di Dio: non chiacchiera, piuttosto sta zitto ed il suo silenzio prepara una nuova fecondità». Mons. Napolioni ha poi ricordato alle Acli come la priorità non sia quella dei numeri: «Abbiamo il vizio di contarci in base all’audience, ma Gesù non è venuto per l’audience; Egli è venuto per essere ascoltato, non per essere contato». Ed ancora: «Il primo grande dinamismo che il Signore ci insegna – ha proseguito – è quello di rimanere in Lui, amati e custoditi». Da qui l’indicazione, chiara, ad «essere cristiani», ma non «costretti nei recinti della Chiesa», bensì «aperti a tutti, anche a chi cristiano non sia». Il che, calato nella realtà più specificamente aclista, significa essere «nel bar, ma non da bar», perché «non siamo dei monaci, dobbiamo vivere i luoghi». Giocando con le parole, il Vescovo ha proseguito evidenziando come «Dabar», in ebraico, voglia dire «Parola di Dio» ovvero, per noi, la «Parola, che rende sacra la vita, il lavoro», lo spazio fisico ove si viva, insomma. Da qui l’invito ad evitare la «tentazione della distinzione, dell’élite», tentazione «terribile», cui ha opposto i due verbi, pronunciati da papa Francesco negli incontri avuti come Vescovo di Cremona: «Uscite» nella prima occasione e «muovetevi» nella seconda.

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L’intervento del presidente provinciale
Ha quindi coordinato i lavori il presidente regionale delle Acli, Luigi Gaffurini, che ha passato la parola al presidente provinciale, Bruno Alessio Tagliati: «Il mondo assomiglia ad una grande fabbrica della paura – ha esordito – Viviamo in un mondo malato, con ferite profonde e trascurate nel tempo». Considerazioni, da cui ha fatto discendere una prima considerazione di programma: «Oggi le Acli cremonesi intendono assumere l’approccio ecologico-sociale dell’enciclica Laudato si’, che chiede di lasciarsi interpellare dal “grido che sale dalla terra e dai poveri”». Oltre a ciò, «riconosciamo prioritari i campi di impegno che papa Francesco ha indicato ai movimenti popolari durante il suo incontro in Bolivia lo scorso luglio: il lavoro, la casa, la salute – nostra e dell’ambiente in cui viviamo -». Da qui un secco no a politiche di austerità, no al disgregarsi del welfare, ma sì al rilancio dell’occupazione ed alla redistribuzione dei redditi, ricercando nuove energie e forza nell’«Europa sociale e dei popoli e nel rafforzamento delle istituzioni internazionali». «Il nostro compito – ha detto Tagliati – è di camminare a fianco delle iniziative che nascono dal basso, vicini a quelle forme di cittadinanza attiva che, in modo autonomo dai partiti, partecipano ai problemi del territorio e si fanno interlocutori presso le istituzioni». Perciò le Acli cremonesi han già partecipato alla Rete Territoriale “Alleanza contro la povertà”, alle “Oasi” (“Organizzazioni attente alla solitudine degli individui”, sorta di sportelli “impropri” del welfare), nonché a molti altri progetti per le famiglie, per la casa, per l’inserimento locale di giovani rifugiati ed a molto altro ancora. Secondo Tagliati, «le risposte date con le riforme del mercato del lavoro – jobs act – non bastano e non mettono in discussione i presupposti di fondo, su cui si è sviluppata la situazione attuale». Per questo, le Acli, «con la Campagna 005, chiedono di tassare le transazioni finanziarie per liberare un gettito a favore del lavoro e del welfare».

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Il saluto delle autorità
Han, quindi, preso la parola le autorità presenti per un saluto. Il Sindaco, Gianluca Galimberti, facendo esplicito riferimento alla relazione del presidente Tagliati, dopo aver evidenziato una sostanziale condivisione degli ideali, delle modalità e degli obiettivi, ha voluto sottolineare anche alcune criticità: il rischio che, a suo avviso, si percepisca la società civile in contrapposizione ai partiti, che si respiri una sorta di presa di distanza della prima rispetto ai secondi, come se alcune «esperienze ecclesiali» avessero «sedimentato una differenza ed una diffidenza» verso il Palazzo; inoltre, la necessità di ripensare il rapporto con la finanza in maniera non dicotomica: «Non basta Banca Etica – ha spiegato – servono capitali per attuare quell’innovazione tecnologica nel mondo del lavoro, oggi assente. Bisogna per questo ricostruire rapporti».

Daniela Polenghi, presidentessa del Forum del III settore, ha ripreso la provocazione relativa al rapporto tra società civile e partiti: «Bisognerebbe ragionare su chi si sia allontanato da chi e da che cosa – ha detto -. È un discorso di priorità».

Il segretario provinciale della Cisl, Giuseppe Demaria, a nome dei sindacati confederali, ha invitato non solo a ripensare «la rappresentanza, che è in crisi», bensì il ruolo della donna, chiamata ad «essere lavoratrice, ma anche sposa e madre» in una «società ancora troppo rigida». In un contesto così è, insomma, urgente «favorire la natalità e la maternità».

Il senatore Luciano Pizzetti, Sottosegretario di Stato del ministero per le Riforme Costituzionali, ha invitato le Acli a muoversi «dentro una politica di respiro», per evitare «la crisi del sistema democratico, che è ad un passo». Da qui, il parlamentare cremonese ha preso spunto per difendere gli aspetti positivi introdotti, a suo giudizio, dal Jobs Act e dal sistema di riforme immaginato dal governo circa gli istituti delle leggi di iniziativa popolare e dei referendum.

Il direttore della Caritas Cremonese, don Antonio Pezzetti, ha sottolineato come si faccia «veramente poco» per l’accoglienza dei rifugiati, di cui colpiscono «la grande fede e la speranza», anche in contesti di grave difficoltà.

Michele Fusari, presidente territoriale Crema-Cremona-Lodi di Mcl, forte degli oltre 6 mila iscritti in zona, ha lanciato un pressante invito alle Acli a «fare rete».

Il consigliere regionale, Carlo Malvezzi, ha richiamato invece l’urgenza di porre maggiore attenzione al «principio di sussidiarietà», oggi trascurato: «I nuovi diritti si stanno trasformando nella negazione dei diritti degli altri – ha osservato -, specie di quelli dei più poveri e dei più deboli». Ha poi lamentato come i «corpi intermedi», oggi, non vengano «considerati dei valori, bensì degli ostacoli», mentre sarebbe opportuno, in merito, un ripensamento.

Il Sindaco di Sospiro, Paolo Abruzzi, intervenuto in rappresentanza dell’Area Vasta (ex-Provincia di Cremona), ha evidenziato come l’«antipolitica abbia radici remote e profonde» e come ciò spinga ad interrogarsi se si ritenga che la politica serva «perché utile o perché al servizio».

Si è quindi entrati nel vivo dei lavori congressuali col dibattito, cui han fatto seguito l’assemblea dei presidenti delle strutture di base, le votazioni su mozioni e ordini del giorno, infine l’elezione del nuovo consiglio provinciale, chiamato a guidare le Acli cremonesi per i prossimi quattro anni. Presenti 125 delegati accreditati sui 132 complessivi, tutti i 31 circoli erano rappresentati. Carla Bellani è risultata la più votata.

Mauro Faverzani

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I RISULTATI DELLE VOTAZIONI

I votanti 119 (a scrutinio segreto, due le schede bianche) sui 125 aventi diritto hanno scelto:
1.   BELLANI Carla
2.   TAGLIATI Bruno
3.   PELLEGRINI Claudio
4.   FUSAR POLI Giovanni
5.   BERGAMASCHI Luciano
6.   VEZZOSI Antonio
7.   BERETTINI Francesco
8.   ANTONIOLI Diego
9.   BARCHIELLI Mauro
10. MINELLI Mariuccia
11. ZUCCHELLI Adelio
12. PERNA Maria Cristina
13. SCOTTI Federico
14. TAGLIATI Alice
15. IACCHETTI Gianni
16. ROSSI Antonella
17. RAVARA Marco

Primi non eletti
18. CE’ Silvana
19. SEGALLA Paolo
20. PINI Marcello
21. NASSANO Aldo
22. AROLDI Fabrizio

Assemblea dei Presidenti di Circolo (28 su 31 i partecipanti).
Gli otto consiglieri provinciali eletti con voto palese unanime
BONFANTI Ida (Bosco ex Parmigiano)
CAFFELLI Francesco (Casalmaggiore)
CONTARDI Maurizio (Chieve)
DOLDI Antonio (Crema)
FERRARI Umberto (Rivolta d’Adda)
GAIMARRI Giuliano (Regona)
PONZONI Renato (Cremona-B.CHiari)
ROSA Cesarino (Martignana di Po)

Gli 11 delegati eletti per acclamazione che parteciperanno al  Congresso regionale a Como il 9 aprile
BARCHIELLI Mauro
BELLANI Carla
BERGAMASCHI Luciano
DOLDI Antonio
IACCHETTI Gianni
OLIVA Ennio Roberto
PELLEGRINI Claudio
SCOTTI Federico
TAGLIATI Bruno Alessio
ZAVAGLIO Andrea Tommaso
ZIGLIANI Bortolo

Cinque i delegati eletti per acclamazione che parteciperanno al 25° Congresso Nazionale
( Livorno 5-8 maggio)
BELLANI Carla
OLIVA Ennio Roberto
PELLEGRINI Claudio
TAGLIATI Bruno Alessio
ZUCCHELLI Adelio

La prima eletta con più voti, Carla Bellani,  convocherà a breve il consiglio provinciale per l’elezione del presidente, la presidenza, i revisori dei conti e il rappresentante al Consiglio regionale Acli

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Una quarantina di giovani delle zone IX e X in pellegrinaggio al Santuario della Fontana

L'occasione per vivere in profondità l'Anno giubilare si è svolta la sera di sabato 12 marzo partendo dalla chiesa di Ponteterra

Sabato sera perfetto per la quarantina di giovani che il 12 marzo hanno voluto vivere l’Anno Santo della Misericordia camminando nella campagna casalasca dalla chiesa di Ponteterra al Santuario della Fontana. Presenti le parrocchie di Bozzolo, Sabbioneta, Rivarolo del Re, Rivarolo Mantovano, Calvatone e Casalmaggiore, che hanno risposto all’invito delle Commissioni di pastorale giovanile delle zone IX e X. Continua a leggere »

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Domenica 6 marzo a Pizzighettone Messa in memoria del Battesimo di san Vincenzo Grossi con l’arcivescovo Brugnaro e mons. Napolioni

La celebrazione avrà luogo alle 10.30 nella chiesa di San Bassiano alla presenza delle Figlie dell'Oratorio con la superiora generale madre Rita Casero

La celebrazione della memoria del Battesimo di san Vincenzo Grossi a Pizzighettone non solo sarà occasione di festa per il paese natale del sacerdote cremonese elevato agli onori degli altari lo scorso ottobre. Domenica 6 marzo, infatti, la nascita e il Battesimo di san Vincenzo (avvenuti entrambi il 9 marzo 1845) saranno ricordati con una solenne celebrazione che sarà presieduta dall’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Brugnaro, legato alle “Figlie dell’Oratorio”, l’istituto religioso fondato da Grossi. Presente naturalmente anche il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, tra l’altro originario di San Severino, che concelebrerà l’Eucarestia. Continua a leggere »

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Il 19 marzo al Palasport di Cremona la prima veglia delle Palme con il vescovo Antonio

Dopo il momento di riflesssione e preghiera lo spettacolo, a cura del Teatro Minimo, “La sosta”: rivisitazione in chiave moderna della parabola del buon samaritano.

“Beati i misericordiosi”: questo il titolo della veglia delle Palme che si celebrerà, come di consueto, al Palazzetto dello Sport a Ca’ de’ Somenzi a Cremona. L’evento si terrà sabato 19 marzo a partire dalle ore 18 con la preghiera, la prima presieduta dal vescovo Antonio. Attesi i giovani della diocesi (dai 16 anni) per un appuntamento denso di provocazioni e concretezza. Continua a leggere »

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