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Parole e danza nella testimonianza della ballerina suor Anna Nobili a Soresina

Appuntamento particolare quello di domenica 28 febbraio con suor Anna Maria Nobili, nel secondo quaresimale della parrocchia di Soresina. Protagoniste le parole, la musica, la danza, la Luce nei suoi occhi, gesti, voce… Suor Anna si è presentata con un grande sorriso e ha coinvolto l’assemblea numerosa che ha riempito il salone Mosconi del centro parrocchiale. Tanti i giovani che hanno partecipato e a cui era più rivolta la testimonianza. Una testimonianza anticipata qualche ora prima all’oratorio Sirino con don Andrea Piana e un bel gruppo di adolescenti di alcuni oratori della zona e continuata dopo cena. Continua a leggere »

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Don Luigi Ciotti a Soresina: misericordia in opera e in parole

Giovedì 3 marzo ai Quaresimali la testimonianza del fondatore del “Gruppo Abele” e di “Libera contro tutte le mafie”

Un fiume in piena: così è stato don Luigi Ciotti, giovedì 3 marzo, a Soresina, accolto da una folla di persone che hanno gremito, dentro e fuori, il salone Mosconi del Centro parrocchiale. Cordialissimo, gentilissimo, pieno di riguardi e di rispetto per tutti, si è presentato dichiarandosi “laureato in scienze confuse”: ma nelle due ore ininterrotte del suo intervento, appassionato e a tratti perfino commovente, ha dimostrato di avere “idee molto chiare”. Continua a leggere »

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Mercoledì la Via Crucis degli adolescenti degli oratori di città con il vescovo Napolioni

L'appuntamento è per le 20.45 dinanzi al Casa Circondariale di via Ca' del Ferro. Conclusione nella chiesa della Beata Vergine di Caravaggio

Mercoledì 2 marzo gli adolescenti degli oratori della città di Cremona sono invitati a vivere uno dei momenti più intensi e suggestivi della Quaresima: la via Crucis con il vescovo Antonio. L’appuntamento sarà alle 20.45 in uno dei luoghi simbolo della città: la Casa Circondariale di via Ca’ del Ferro. Da qui si snoderà il percorso di preghiera e di riflessione che avrà come tema la ultime sette parole di Gesù sulla Croce e le opere di misericordia spirituale e corporale. Il cammino si concluderà nella chiesa della Beata Vergine di Caravaggio, in via Concordia, dove mons. Napolioni concluderà con una breve omelia e la sua benedizione.

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Mercoledì il passaggio della Porta Santa del Duomo di Milano dei vescovi lombardi

I pastori delle dieci diocesi lombarde compiranno questo gesto significativo intorno alle ore 15.30 dopo la consueta riunione

Nel corso della sessione di lavoro della Conferenza Episcopale Lombarda svoltasi il 15 gennaio scorso presso il Centro di Spiritualità del Santuario di Caravaggio sotto la presidenza dell’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, i Vescovi delle 10 diocesi lombarde avevano stabilito di celebrare insieme il Giubileo della Misericordia: lo faranno mercoledì 2 marzo, al termine della sessione di lavoro in programma presso la Curia arcivescovile di Milano, attraversando la Porta Santa del Duomo di Milano alle 15.30. Saranno presenti anche gli emeriti. Per mons. Antonio Napolioni sarà l’occasione per conoscere tutti i membri della Conferenza Episcopale della regione.

Questo l’elenco dei vescovi che saranno presenti:
cardinale ANGELO SCOLA, Arcivescovo di Milano
cardinale DIONIGI TETTAMANZI, arcivescovo emerito Milano
monsignor FRANCESCO BESCHI, vescovo di Bergamo
monsignor LUCIANO MONARI, vescovo di  Brescia
monsignor DIEGO ATTILIO COLETTI, vescovo di Como
monsignor OSCAR CANTONI, vescovo di Crema
monsignor ANTONIO NAPOLIONI, vescovo di Cremona
monsignor MAURIZIO MALVESTITI, vescovo di Lodi
monsignor ROBERTO BUSTI, vescovo di Mantova
monsignor CORRADO SANGUINETI, vescovo di Pavia
monsignor MAURIZIO GERVASONI, vescovo di Vigevano
monsignor FRANCO AGNESI, vescovo ausiliare Milano
monsignor ERMINIO DE SCALZI, vescovo ausiliare Milano
monsignor MARIO ENRICO DELPINI, vicario generale diocesi Milano
monsignor VINCENZO DI MAURO, vescovo emerito di Vigevano
monsignor MARCO VIRGILIO FERRARI, vescovo ausiliare emerito Milano
monsignor DANTE LAFRANCONI, vescovo emerito di Cremona
monsignor PAOLO MARTINELLI, vescovo ausiliare Milano
monsignor ANGELO MASCHERONI, vescovo ausiliare emerito Milano
monsignor LUIGI STUCCHI, vescovo ausiliare Milano
monsignor PIERANTONIO TREMOLADA, vescovo ausiliare Milano

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Il Giubileo dei vescovi lombardi, Beschi vicepresidente della CEL al posto di Lafranconi

Durante la sessione invernale della Conferenza episcopale lombarda il pastore della Chiesa di Bergamo è stato eletto vice di Scola al posto di mons. Lafranconi

Mercoledì 2 marzo, i Vescovi delle 10 diocesi lombarde (i titolari, gli ausiliari e gli emeriti, tra i quali mons. Dante Lafranconi) hanno vissuto il loro Giubileo a Milano, attraversando la Porta Santa del Duomo e pregando insieme nella Cattedrale.

Entrati in Duomo, i Vescovi hanno vissuto diverse tappe di preghiera, sostando anzitutto davanti al fonte battesimale, poi alla Croce di San Carlo, dove è sepolto il cardinale Carlo Maria Martini, e davanti all’altare maggiore e all’immagine della Beata Vergine Maria. Sono quindi scesi nello scurolo che custodisce le spoglie di San Carlo Borromeo e infine hanno reso omaggio al Beato Paolo VI, fermandosi all’altare che ospita le sue reliquie.

«Un gesto semplice che può essere imitato facilmente da tutti i battezzati, una bella occasione per accogliere l’abbraccio con cui il Padre ci sorprende, purché noi ci lasciamo almeno trascinare», ha detto il cardinale metropolita Angelo Scola, al termine del rito. Il porporato, affiancato dall’arcivescovo emerito Tettamanzi, ha anche sottolineato che «si assiste dall’inizio del Giubileo a un forte incremento delle confessioni, partecipazione che smentisce la falsa impressione che le chiese si stiano svuotando».

Il rito è stato preceduto dalla riunione della Conferenza Episcopale Lombarda, i cui lavori si sono svolti nel Palazzo arcivescovile. Nel corso della riunione (presieduta dal card. Scola), i Vescovi lombardi hanno eletto vicepresidente monsignor Francesco Beschi (vescovo di Bergamo), in sostituzione di mons. Dante Lafranconi, vescovo di Cremona, da poco diventato emerito per raggiunti limiti d’età.

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Nel corso della riunione sono stati analizzati i lavori di alcune commissioni e organismi ecclesiali regionali che afferiscono alla Cel (vita consacrata, ecumenismo, scuola, migranti, turismo, vita religiosa, istituti di cura, laicato, diaconato permanente, turismo, beni culturali).

 

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Ecco l’elenco completo dei Vescovi presenti:

  • cardinale ANGELO SCOLA, Arcivescovo di Milano
  • cardinale DIONIGI TETTAMANZI, arcivescovo emerito Milano
  • monsignor FRANCESCO BESCHI, vescovo di Bergamo
  • monsignor LUCIANO MONARI, vescovo di Brescia
  • monsignor DIEGO ATTILIO COLETTI, vescovo di Como
  • monsignor OSCAR CANTONI, vescovo di Crema
  • monsignor ANTONIO NAPOLIONI, vescovo di Cremona
  • monsignor MAURIZIO MALVESTITI, vescovo di Lodi
  • monsignor ROBERTO BUSTI, vescovo di Mantova
  • monsignor CORRADO SANGUINETI, vescovo di Pavia
  • monsignor MAURIZIO GERVASONI, vescovo di Vigevano
  • monsignor FRANCO AGNESI, vescovo ausiliare Milano
  • monsignor ERMINIO DE SCALZI, vescovo ausiliare Milano
  • monsignor MARIO ENRICO DELPINI, vicario generale diocesi Milano
  • monsignor VINCENZO DI MAURO, vescovo emerito di Vigevano
  • monsignor MARCO VIRGILIO FERRARI, vescovo ausiliare emerito Milano
  • monsignor DANTE LAFRANCONI, vescovo emerito di Cremona
  • monsignor PAOLO MARTINELLI, vescovo ausiliare Milano
  • monsignor ANGELO MASCHERONI, vescovo ausiliare emerito Milano
  • monsignor LUIGI STUCCHI, vescovo ausiliare Milano
  • monsignor PIERANTONIO TREMOLADA, vescovo ausiliare Milano
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Zona quinta, ai «Quaresimali del Giubileo» don Burgio cappellano del Beccaria

Il sacerdote ambrosiano ha parlato dell'opera di misericordia: «Visitare i carcerati». Mercoledì 9 toccherà a don Primo Margini su «Perdonare le offese»

Proseguono nell’oratorio di Casalbuttano i «Quaresimali del Giubileo», una serie di incontri dedicati alle opere di misericordia promossi nel tempo forte che prepara alla Pasqua da diverse parrocchie della zona pastorale quinta: Paderno Ponchielli, Ossolaro, Polengo, Corte de’ Cortesi, Cignone, Bordolano e Robecco d’Oglio oltre naturalmente Casalbuttano. Mercoledì 2 marzo è intervenuto don Claudio Burgio, cappellano del carcere minoriale Beccaria, fondatore delle comunità di recupero Kairos e direttore della cappella musicale del Duomo di Milano. Il sacerdote ambrosiano, collaboratore di don Gino Rigoldi, da dieci anni a fianco dei giovani detenuti, ha riflettuto sul tema: «Visitare i carcerati: ridare speranza». Con esempi molto concreti don Claudio ha raccontato le fatiche, ma i risultati dell’accompagnamento umano e spirituale di ragazzi che, magari per un unico errore, vedono segnata per sempre la loro vita. Una riflessione a tratti molto toccante, che ha lasciato nel folto pubblico presente la consapevolezza di non giudicare mai le persone per quello che hanno fatto ma per quello che sono, di ascoltare le nuove generazioni prima di emettere sentenze o di consegnare soluzioni pre-confezionate, ma soprattutto di pazientare in ambito educativo, anche se costa fatica e sofferenza, perchè ciascuna persona ha i suoi tempi di maturazione.

I Quaresimali proseguono mercoledì 9 con don Primo Margini, direttore spirituale del Seminario, che terrà una riflessione su «Perdonare le offese: la grandezza dell’amore». Mercoledì 16, invece, giungerà a Casalbuttano mons. Giancarlo Perego, direttore nazionale Migrantes, che intratterà i fedeli della zona quinta sul tema: «Accogliere i forestieri: la legge della carità». Il percorso, aperto lo scorso 24 febbraio da mons. Alberto Franzini che ha parlato su «Consigliare i dubbiosi: lo splendore della verità», si concluderà il 21 marzo, lunedì santo, con la celebrazione penitenziale nella chiesa di San Giorgio con la possibilità di confessarsi.

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Aperta dal vescovo Antonio a Caravaggio la Missione parrocchiale

Dopo l'incontro tra gli annunciatori e mons. napolioni, l'intensa giornata di sabato 27 febbraio è proseguita con la Messa e il mandato. In serata la testimonianza dell’attrice Beatrice Fazi

Quella di sabato 27 febbraio è una di quelle giornate che rimarrà nella storia della Parrocchia di Caravaggio. La comunità, dopo un anno di preparazione, ha aperto solennemente la Missione Parrocchiale con i Fratelli e le sorelle di San Francesco, alla presenza del Vescovo Antonio, che per la prima volta ha visitato la Parrocchia. Sono stati tre i momenti forti che hanno caratterizzato la giornata. Continua a leggere »

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Sabato a Caravaggio, con la Messa del vescovo Antonio, al via la Missione parrocchiale

130 i giovani annunciatori che lo scorso 7 febbraio hanno ricevuto il mandato. A sostenere la loro evangelizzazione i Fratelli di San Francesco di Nogarole Rocca

Con la Messa che il vescovo Antonio Napolioni celebrerà sabato 27 febbraio, alle 17.30, nella chiesa “Ss. Fermo e Rustico martiri”, a Caravaggio, si aprirà ufficialmente la “Missione parrocchiale”: due intense settimane di appuntamenti aggregativi, spirituali e culturali ai quali l’intera comunità è invitata a partecipare. Per approfondire il senso di questa iniziativa abbiamo posto alcune domande al vicario don Umberto Zanaboni, che già in passato ha vissuto l’esperienza delle Missioni parrocchiali. Continua a leggere »

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Il commento del vescovo Antonio al Vangelo della terza domenica di Quaresima

Mons. Napolioni analizza la pagina evangelica secondo Luca che parla dell'albero che non porta frutto

Continuano le riflessioni quaresimali del vescovo Antonio che, nel cammino verso la Pasqua, commenta il Vangelo della domenica all’interno del “Giorno del Signore”, la rubrica prodotta dal Centro televisivo diocesano. Mons. Napolioni, in questo suo terzo intervento, analizza il brano del Vangelo di Luca (13, 1-9) dove si parla di un fatto di sangue e di una disgrazia, ma anche dell’albero di fichi che non porta frutto e che il padrone vorrebbe tagliare. Viceversa il vignaiolo lo invita a posticipare la scelta promettendo una cura maggiore di quell’albero posto in mezzo alla vigna.

Il vescovo di Cremona sottolinea la difficoltà di questo Vangelo anche per le parole dure di Gesù: «Se non convertirete perirete tutti allo stesso modo». Espressione che sembra avallare il pensiero comune che una colpa porta in sè sempre un castigo. «Dov’è allora – si domanda mons. Napolioni – la buona notizia se la vita è così triste e così dura?».  Il presule trova questa bella notizia proprio nella parabola che conclude la pericope: in quel vignaiolo non  solo affezionato a quel fico, ma fiducioso nella bontà profonda di quello che Dio ha creato; per questo domanda al padrone di non tagliare quella pianta nonostante la sua incapacità di fare frutti. Per quell’uomo ogni attimo è una nuova opportunità di vita.

«La nostra terra – conclude il presule – in questa stagione spesso profuma di concime: è anche questa una buona notizia, perchè significa che da ciò che noi scartiamo può essere data nuova forza alla terra, alla vita, alle persona e alla storia. Il nostro Dio è il Dio che recupera ciò che viene scartato. Così agisce la misericordia Dio: dando ancora tempo e trasformando ciò che il mondo scarta in vita nuova».

Il “Giorno del Signore” è trasmesso da:

  • Cremona1 (canale 211 del digitale terrestre): sabato alle 8, alle 11.30 e alle 20.30; domenica alle 12.15. Cremona1 è visibile anche in streaming su www.cremona1.it
  • Studio 1 (canale 80 del digitale terrestre): sabato sera alle 20.30
  • TelePace (Sky canale 850 o streaming internet su www.telepace.it): venerdì pomeriggio alle 14 e la sera alle 20.05.

Tutte le puntate del “Giorno del Signore” possono essere inoltre scaricate in podcast dal sito internet www.teleradiocremona.it.

Le precedenti riflessioni

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L’incontro del vescovo Antonio con i catecumeni

Domenica 28 febbraio mons. Napolioni ha conosciuto gli undici adulti che nella Veglia pasquale riceveranno i sacramenti dell'iniziazione cristiana

Per la prima volta il vescovo Antonio ha incontrato presso il Seminario vescovile i catecumeni della Chiesa cremonese. Come era solito fare anche mons. Lafranconi, Napolioni ha voluto sostare un momento con loro, per conoscerli e rivolgere loro alcuni pensieri. È stata l’occasione per conoscersi reciprocamente: molta l’emozione degli undici adulti che nella notte di Pasqua diventeranno cristiani proprio durante la veglia presieduta dal Vescovo in Cattedrale. Mons. Napolioni, che ha speso qualche parola sul significato dei Sacramenti, ha anche avuto modo di esprimere la sua gioia per il gesto che compirà nella serata del 26 marzo. Sarà la prima volta infatti in cui amministrerà i Sacramenti da Vescovo nella significativa cornice della veglia pasquale.

I catecumeni provengono da Albania, Costa d’Avorio e Camerun e risiedono a Cremona, Bonemerse, Cassano d’Adda, Casirate d’Adda e Scandolara Ravara. Sono Bardhi Kaci, Elegantina Pjetri Kaci (marito e moglie), Fran Biba, Dominique Annette Naossi Nadia, Sylvestre Yao N’Goran, Rudina Mecaj, Marie Beurge, Franck Dongo, i coniugi Todi Prendi e Juliana Prendi e Carine Yedo Assoma. Il loro percorso di catecumenato è iniziato circa due anni fa, quando è maturato in loro il desiderio di entrare a far parte della comunità cristiana. Insieme a sacerdoti e catechisti delle loro parrocchie hanno cominciato ad approfondire la bellezza della vita cristiana, fino ad arrivare alla decisione di accostarsi al Battesimo.

A guidarli nell’ultima tappa di questo percorso di crescita nella fede don Antonio Facchinetti e don Luigi Donati Fogliazza, che hanno incontrato i catecumeni da settembre 2015. Culmine di questo cammino sarà la Veglia di Pasqua in Cattedrale, durante la quale riceveranno i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucarestia.

Le storie degli undici catecumeni 

Le loro storie sono per certi tutte simili perché in tutti loro lo Spirito è già all’opera: li ha resi curiosi, li ha fatti innamorare di Gesù, gli ha fatto incontrare la comunità cristiana, li ha sollecitati a chiedere il Battesimo. Proprio l’azione dello Spirito rende però le loro esperienze tutte diverse, rivelando una fantasia che è tutta divina.

Molto bella la testimonianza di Eglantina, che vive a Casirate d’Adda con il marito Bardhi e i due figli. L’esempio della sua nonna aveva tenuto vivo il ricordo della fede cattolica nella sua famiglia anche nei lunghi anni di dittatura, quando in Albania non era possibile esprimere pubblicamente il proprio credo. Questa eredità familiare è quella che la coppia vuole vivere in prima persona e trasmettere ai proprio figli.

Con grande semplicità anche gli altri catecumeni di provenienza albanese hanno offerto la propria testimonianza. Fran, che vive a Cassano, ha vissuto come un dono quello di un paese in cui si può essere cristiani. Si prepara al Battesimo anche Dominique, originaria del Camerun dove già frequentava la scuola cattolica. L’eredità cristiana della sua famiglia e della sua educazione è diventata per lei ora scelta consapevole.

Di grande spessore anche il racconto di Rudina, albanese residente nella parrocchia cittadina di S. Michele. Di se stessa racconta di essere stata sempre in ricerca, di essersi posta molte domande e di aver trovato in Gesù le risposte. Non vuole usare frasi fatte, ma è davvero convinta che accogliere Gesù renda migliore la sua vita! In questo il confronto e l’esempio della sua catechista e della sua famiglia sono stati determinanti. Accompagnati sempre dalla comunità di S. Michele diventeranno cristiani anche Franck e Marie, originari della Costa d’Avorio, mentre un’altra ivoriana, Yedo, è inserita nella comunità del Cambonino. Marie, con un sentimento di gratitudine, ha raccontato l’esperienza dei giovani sposi che aiutando lei nella preparazione al Battesimo hanno anche compiuto una singolare preparazione al loro matrimonio.

Del ruolo degli accompagnatori hanno ancora parlato anche Todi e Juliana, una coppia albanese inserita nella parrocchia di Scandolara Ravara. Proprio l’amicizia e la familiarità con gli accompagnatori e con le persone della comunità sono stati l’elemento decisivo per avvicinarsi alla fede e per continuare con serietà e costanza il cammino. Anche il giovane Sylvestre, ivoriano residente a Bonemerse, trova nei suoi accompagnatori il giusto sostegno alla sua serietà e al suo forte impegno in ogni aspetto della sua vita.

L’invito ai fedeli della Chiesa cremonese è quello di accoglierli a braccia aperte come segno di speranza per tutta la comunità. Essi sono la viva testimonianza del fatto che ancora oggi il Maestro chiama quanti si incuriosiscono e si appassionano al Vangelo e alla vita cristiana.

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