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Disponibile in Curia, in tre formati, la foto ufficiale del vescovo Antonio

L’immagine, che può essere esposta nei luoghi di vita quotidiana delle comunità, ritrae mons. Napolioni a mezzobusto in abito corale

È disponibile in Curia la foto ufficiale del nuovo vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni. L’immagine è proposta in tre diversi formati: 15×21 cm, 21×28 e 30×42. Ogni copia, indipendentemente dai formati, è acquistabile al costo di 2 euro cadauna. Nella foto il vescovo Antonio è ritratto a mezzobusto in abito corale. L’immagine che può essere esposta nei luoghi di vita quotidiana delle comunità (uffici parrocchiali, sagrestie, oratori, aule di catechismo) è un concreto richiamo alla comunione ecclesiale, che trova fondamento nel ministero episcopale, e alla preghiera per chi ha ricevuto dal Signore il compito di guidare, con la parola e l’esempio, il Popolo di Dio.

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Anniversario della morte di don Mazzolari: il 31 marzo la presentazione del libro “Misericordia per Giuda”

In agenda altri due momenti: l'8 e 9 aprile a Trento un grande Convegno di studio e il 17 aprile la messa a Bozzolo con mons. Galantino, segretario della CEI

A cinquantasette anni dalla morte di don Primo Mazzolari, avvenuta il 12 aprile 1959, la Fondazione a lui dedicata, presieduta da don Bruno Bignami, ha predisposto un ricco programma celebrativo. Il primo appuntamento sarà giovedì 31 marzo, alle ore 17.30,  presso la sala consiliare della Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII 1), per la presentazione del libro di Mazzolari “Misericordia per Giuda”. L’evento si inserisce all’interno delle iniziative culturali promosse dalla Fondazione Città di Cremona in collaborazione con la Fondazione bozzolese.

Nell’anno del Giubileo della misericordia voluto da papa Francesco, il messaggio di don Primo mantiene tutta la sua freschezza e attualità. Per questo, alla presentazione del volume, edito dalle Dehoniane di Bologna, interverranno il vescovo mons. Antonio Napolioni, don Bruno Bignami, presidente della Fondazione don Mazzolari e curatore del libro (con Giorgio Vecchio) e l’avv. Uliana Garoli, presidente della Fondazione Città di Cremona. Modererà l’incontro la prof.ssa Tiziana Cordani.

Locandina dell’incontro di Cremona

Un secondo appuntamento di memoria sarà il grande Convegno di studio che si terrà a Trento nei giorni 8 e 9 aprile presso il Polo Culturale diocesano “Virgilianum”, in via Endrici 14. Il Convegno sarà incentrato sulla grande guerra e potrà avvalersi della preziosa e sinergica collaborazione della Fondazione Trentina “Alcide De Gasperi”, dell’Istituto di Storia di Vicenza e dell’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler di Trento.

Titolo dell’evento è: “Dalla parrocchia alla trincea. I preti nella grande guerra”. Interverranno docenti provenienti da importanti università italiane: Paolo Pombeni, Daniele Menozzi, Maurilio Guasco, Guido Formigoni, Giorgio Vecchio, Filippo Lovison, Bruno Bignami, Giovanni Vian, Marco Odorizzi. Il Convegno metterà a tema il rapporto tra la fede e la guerra (nel pomeriggio di venerdì 8 aprile) durante il primo conflitto mondiale, evidenziando le differenti posizioni del mondo cattolico italiano, diviso tra fronte interventista, neutralista e pacifista. Naturalmente un ruolo centrale troverà la gigantesca figura di papa Benedetto XV, autentico uomo di pace in un contesto difficilissimo da gestire. Nella mattinata del 9 aprile, invece, si metterà a fuoco il ruolo dei preti nella grande guerra, a partire dalla testimonianza di don Primo Mazzolari fino alle posizioni del vescovo di Trento mons. Celestino Endrici, passando per la difficile prova vissuta dai cappellani militari e dai preti soldato.

Locandina del convegno di Trento

Il momento più importante sarà, però, domenica 17 aprile a Bozzolo. Nella parrocchiale di san Pietro, dove don Primo ha predicato e celebrato, presiederà l’Eucaristia, alle ore 17, il segretario generale della CEI, mons. Nunzio Galantino. Al suo fianco ci saranno il nuovo vescovo di Cremona, mons. Antionio Napolioni, e il vescovo emerito mons. Dante Lafranconi. Per la comunità di Bozzolo sarà un evento speciale.

«Una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, – spiega don Bruno Bignami – presidente della Fodanzione Mazzolari – viene evidenziato come il patrimonio spirituale e umano di don Mazzolari sia un bene non solo per la diocesi di Cremona, ma per l’Italia tutta. Il “parroco d’Italia” riceverà la visita del Segretario della CEI, ben contento di trascorrere una giornata sui luoghi mazzolariani, visitando la Fondazione e sostando in preghiera sulla tomba del sacerdote cremonese».

«La presenza di mons. Galantino nella bassa mantovana -continua don Bignami – permetterà di fare memoria e di rilanciare un impegno nel tempo che stiamo vivendo. Come affermò don Primo da cappellano militare del 19° nucleo Taif il 2 giugno 1918: “Vogliamo l’amore tra i popoli, non l’odio: la pace, non la guerra. Vogliamo in una parola, ritornare fratelli”. Parole che fanno pensare mentre soffiano continue folate di venti di guerra sul Mediterraneo e nel Medio Oriente. Senza dimenticare che Mazzolari ha sognato un mondo dove l’umanità prenda il posto dei nazionalismi: “Solo quando genti di razze diverse sapranno convivere su una stessa terra, senza farsi del male l’un l’altro, saremo giunti a buon termine. Ma allora il problema nazionale e quello di razza non esisteranno più. L’umanità ne avrà preso il posto”».

E così conclude don Bignami: «Non è male risentire queste frasi cento anni dopo, mentre le comunità cristiane sono chiamate all’accoglienza e a una rinnovata fraternità tra gli uomini. È sempre possibile disegnare traiettorie di pace in nome della comune umanità. Parola di profeti».

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Pellegrinaggio adolescenti: passaggio della Porta Santa e messa del Vescovo a S. Maria Maggiore

I 130 ragazzi cremonesi sono giunti a Roma nel primo pomeriggio di lunedì 28 marzo accolti da mons. Napolioni.

È in pieno svolgimento il pellegrinaggio diocesano degli adolescenti a Roma, il tradizionale appuntamento promosso dalla Federazione Oratori subito dopo Pasqua, quest’anno assume un ulteriore significato grazie all’Anno Santo della Misericordia: per i 130 ragazzi cremonesi la trasferta romana diventa anche occasione per vivere il Giubileo e godere dell’indulgenza plenaria. I tre pullman partiti all’alba di lunedì, dai diversi punti della diocesi sono giunti a Roma poco dopo le 14. Intorno alle 15, nella basilica di Santa Prassede, i gruppi degli oratori di Torre de’ Picenardi, Pieve d’Olmi, Pescarolo, Castelverde, Soncino, Pizzighettone, Bozzolo, Casalmorano e quelli cittadini di Sant’Ambrogio, Sant’Abbondio e Sant’Agata-Sant’Ilario sono stati accolti dal vescovo Antonio, da don Paolo Arienti e dai collaboratori della F.O.Cr.. In questa antica chiesa, nel rione Monti, a due passi dalla basilica di Santa Maria Maggiore, mons. Napolioni ha presieduto una celebrazione durante la quale i ragazzi hanno fatto memoria del loro battesimo. Nella sua breve riflessione il presule ha ricordato il significato del Giubileo e del pellegrinaggio, vera e propria metafora della vita cristiana. A ciascuno ragazzo è stata data una candela, a ricordo di quella consegnata ai  genitori il giorno del loro battesimo. Da Santa Pressede, in uno spirito di raccoglimento e preghiera, il gruppo si è spostato – facendo un piccolo, ma significativo pellegrinaggio – verso la basilica Liberiana. Dopo accurati controlli con il metal detector da parte degli agenti di polizia, c’è stato il passaggio per la Porta Santa,  aperta da papa Francesco lo scorso 1° gennaio, nella solennità di Maria Madre di DIo.

Nella fastosa cappella Paolina, che accoglie la preziosa e venerata icona bizantina denominata “Salus Popoli Romani”, mons. Napolioni ha celebrato l’Eucaristia attorniato dai sacerdoti che accompagnano i vari gruppi. Alla liturgia si è anche aggiunto il gruppo della parrocchia di San Bassano guidato dal parroco don Angelo Ruffini e composto da famiglie e ragazzi. Nell’omelia il vescovo Antonio si è soffermato in modo particolare sul Vangelo dove si racconta dei soldati a guardia del sepolcro corrotti dalle autorità ebraiche per raccontare il falso rapimento del corpo di Gesù. Il presule ha insistito sulla necessità, nella vita di ciascuno, di distinguere nettamente ciò che è vero da ciò che è falso, soprattutto in questo  mondo che sembra libero, ma che in realtà di è pieno di invisibili schiavitù. Più volte mons. Napolioni, guardando negli occhi i ragazzi, ha chiesto loro se desiderano scegliere, nella loro esistenza, la verità o la bugia.

Subito dopo la celebrazione eucaristica i gruppi hanno iniziato un primo rapido giro della città. L’appuntamento è in serata al Seraphicum la struttura religiosa dove i ragazzi alloggeranno in questi giorni. Dopo l’assegnazione delle camere, nel grande teatro si è tenuto un momento di festa con lo spettacolo “Ahi ahi IPellicani”, di Stefano Priori e Marco Bonini. Si tratta del racconto di un viaggio, quasi un pellegrinaggio, alla ricerca del senso stesso del partire; il racconto di chi è continuamente in marcia, in ricerca. Tutto è contenuto in una valigia un po’ magica che contiene mezzi di trasporto, storie, incontri, lingue straniere, Pellicani e un sacco di risate che non guasta mai. Un’ora di coinvolgimento con Beru e Sonia.

Pienamente soddisfatto don Arienti: «Il tempo è stato davvero clemente: prima dell’arrivo dei ragazzi pioveva, poi è uscito il sole. La città è tranquilla: ci sono  pochi pellegrini e la presenza dei militari è massiccia, però si respira un clima sereno. I controlli sono accurati e discreti. I ragazzi sono molto contenti e desiderosi di fare una bella esperienza di fede e di amicizia, lo stesso vescovo Antonio si è detto molto contento della loro attenzione e del loro impegno».

L’incontro della delegazione cremonese con Papa Francesco

Guarda la photogallery della prima giornata

IMG_1033Il gruppo dei ragazzi di Soncino col vicario don Fabrizio Ghisoni

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Il gruppo di Pizzighettone in posa davanti alla porta santa di S. Giovanni in Laterano

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La celebrazione eucaristica a Santa Maria Maggiore (clicca sulle immagini per ingrandirle)

GLI APPUNTAMENTI DEI PROSSIMI GIORNI

Martedì 29 marzo, i ragazzi saranno impegnati in un itinerario per le vie della Città eterna, durante il quale avranno modo di accostarsi e approfondire il tema delle opere di misericordia, grazie a riflessioni e accattivanti attività loro proposte. Tra le varie tappe, una particolarmente interessante: la visita, nella sede di Trastevere, alla Caritas Internazionale, dove i cremonesi incontreranno alcuni esponenti dell’organizzazione che con il loro operato portano una concreta testimonianza caritativa.

Mercoledì, poi, il momento più emozionante: la partecipazione all’udienza generale in piazza San Pietro con Papa Francesco. Certamente il Pontefice rivolgerà ai ragazzi un particolare saluto che diventerà impegno di vita per il futuro. In serata il rientro.

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Con l’udienza in piazza S. Pietro concluso il pellegrinaggio diocesano degli adolescenti a Roma

L'augurio del Papa ai ragazzi cremonesi: «Vivere in pienezza il messaggio pasquale, sempre fedeli al vostro battesimo e testimoni gioiosi di Cristo morto e risorto per noi»

«Vivere in pienezza il messaggio pasquale, sempre fedeli al vostro battesimo e testimoni gioiosi di Cristo morto e risorto per noi». È questo l’augurio rivolto da Papa Francesco agli adolescenti della diocesi di Cremona in pellegrinaggio a Roma, citati personalmente del Pontefice durante i saluti in lingua italiana. L’occasione è stata l’udienza generale di mercoledì 30 marzo cui hanno preso parte anche i 130 ragazzi degli oratori di Torre de’ Picenardi, Pieve d’Olmi, Pescarolo, Castelverde, Soncino, Pizzighettone, Bozzolo, Casalmorano e Sant’Ambrogio, Sant’Abbondio e Sant’Agata-Sant’Ilario in Cremona che hanno aderito all’annuale proposta della Federazione Oratori Cremonesi. Continua a leggere »

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Il 7 aprile in Cattedrale la presentazione del libro “La bellezza disarmata” con l’autore, il responsabile di CL

Insieme a don Julian Carron interverrà anche Fausto Bertinotti

È in programma la sera di giovedì 7 aprile, alle 21, in Cattedrale, la presentazione del libro “La bellezza disarmata” di don Julian Carron, responsabile del Movimento di Comunione e Liberazione. Il volume, edito da Rizzoli, parla della crisi della cultura occidentale toccando temi di stringente attualità, dall’immigrazione alla famiglia, dal terrorismo alla politica. La presentazione alla presenza dell’autore e di Fausto Bertinotti, già presidente della Camera dei Deputati e presidente della Fondazione “Cercare ancora”. Prevista anche la partecipazione del vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni. Continua a leggere »

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L’incontro a tu per tu di un gruppo di giovani cremonesi con Papa Francesco: «Sperate nonostante tutto»

La breve udienza in Santa Marta lunedì dell'Angelo subito dopo il Regina Coeli. Il racconto del vescovo Antonio: «Gli abbiamo promesso di essere in tanti a Cracovia»

Lunedì scorso, a poche ore dall’inizio del pellegrinaggio diocesano degli adolescenti a Roma, il vescovo Antonio, accompagnato da una delegazione della Federazione oratori, ha salutato brevemente papa Francesco in un salottino di Casa Santa Marta, la struttura di accoglienza proprio dietro la basilica di San Pietro, dove dimora il Santo Padre. Continua a leggere »

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Il Vescovo ai cremonesi alla processione della Sacra Spina: «Sono commosso e fiero di servire questo popolo»

Per mons. Napolioni questo tradizionale gesto cittadino del Venerdì Santo è stato segno di unità e devozione: «Grazie perché mi educate»

«Sono commosso e fiero di servire questo popolo che stasera ha vissuto così il Venerdì Santo. Un segno di unità tra le comunità parrocchiali, per le quali ringrazio i parroci e le famiglie. Un segno di fede e di devozione, vissuto con grande dignità e consapevolezza. Grazie! Grazie perché mi educate, mi trasmettete la fede che avete ricevuto». Sono state queste le prime parole che il vescovo Napolioni ha rivolto ai tanti cremonesi che gremivano la Cattedrale al termine della tradizionale processione serale del Venerdì Santo per le vie cittadine. Continua a leggere »

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Venerdì Santo la Colletta pro Terra Santa: un «dovere antico che ci procura la gioia di aiutare i nostri fratelli»

Nella sua lettera ai vescovi il card. Leonardo Sandri esorta a sostenere con la preghiera e con aiuti concreti alle popolazioni del Medio Oriente.

Durante quest’anno della misericordia, risuona ancora più forte l’invito a partecipare alla Colletta del Venerdì Santo, l’iniziativa che permetta alla Chiesa universale di raccogliersi intorno alla Terra Santa, sia spiritualmente, sia con un aiuto concreto. Significativo il contesto del Venerdì in cui si ricorda la passione e la morte del Signore, durante la quale il male e la sofferenza sembrano trionfare anche sul Figlio di Dio; lo sguardo cristiano spinge però ad allargare l’orizzonte alla speranza, nell’attesa che da quel sepolcro rinasca la vita. Continua a leggere »

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Mons. Napolioni nella Messa in Coena Domini: «La medicina di Gesù per le nostre violenze e divisioni è invitarci tutti a cena»

Durante la celebrazione il Vescovo ha lavato e baciato i piedi a 13 giovani, in rappresentanza di tutti gli animatori ed educatori della diocesi

Ha voluto puntare l’attenzione sui giovani e sugli oratori aprendo il Triduo Pasquale. Per questo il vescovo Antonio ha scelto una rappresentanza di giovani animatori per lavare loro i piedi. Non solo: per baciarli. Perché – ha detto citando il profeta Isaia – «come sono belli i piedi di chi porta il lieto annuncio: della pace, della giustizia, dell’amore fedele di Dio». Poi, riprendendo le parole di Gesù nel Vangelo, l’invito: «Lavatevi i piedi gli uni gli altri tornando a casa», ai bambini che si incontrano in oratorio o agli anziani e agli ammalati. Continua a leggere »

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