Pellegrinaggio adolescenti: passaggio della Porta Santa e messa del Vescovo a S. Maria Maggiore

I 130 ragazzi cremonesi sono giunti a Roma nel primo pomeriggio di lunedì 28 marzo accolti da mons. Napolioni.

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È in pieno svolgimento il pellegrinaggio diocesano degli adolescenti a Roma, il tradizionale appuntamento promosso dalla Federazione Oratori subito dopo Pasqua, quest’anno assume un ulteriore significato grazie all’Anno Santo della Misericordia: per i 130 ragazzi cremonesi la trasferta romana diventa anche occasione per vivere il Giubileo e godere dell’indulgenza plenaria. I tre pullman partiti all’alba di lunedì, dai diversi punti della diocesi sono giunti a Roma poco dopo le 14. Intorno alle 15, nella basilica di Santa Prassede, i gruppi degli oratori di Torre de’ Picenardi, Pieve d’Olmi, Pescarolo, Castelverde, Soncino, Pizzighettone, Bozzolo, Casalmorano e quelli cittadini di Sant’Ambrogio, Sant’Abbondio e Sant’Agata-Sant’Ilario sono stati accolti dal vescovo Antonio, da don Paolo Arienti e dai collaboratori della F.O.Cr.. In questa antica chiesa, nel rione Monti, a due passi dalla basilica di Santa Maria Maggiore, mons. Napolioni ha presieduto una celebrazione durante la quale i ragazzi hanno fatto memoria del loro battesimo. Nella sua breve riflessione il presule ha ricordato il significato del Giubileo e del pellegrinaggio, vera e propria metafora della vita cristiana. A ciascuno ragazzo è stata data una candela, a ricordo di quella consegnata ai  genitori il giorno del loro battesimo. Da Santa Pressede, in uno spirito di raccoglimento e preghiera, il gruppo si è spostato – facendo un piccolo, ma significativo pellegrinaggio – verso la basilica Liberiana. Dopo accurati controlli con il metal detector da parte degli agenti di polizia, c’è stato il passaggio per la Porta Santa,  aperta da papa Francesco lo scorso 1° gennaio, nella solennità di Maria Madre di DIo.

Nella fastosa cappella Paolina, che accoglie la preziosa e venerata icona bizantina denominata “Salus Popoli Romani”, mons. Napolioni ha celebrato l’Eucaristia attorniato dai sacerdoti che accompagnano i vari gruppi. Alla liturgia si è anche aggiunto il gruppo della parrocchia di San Bassano guidato dal parroco don Angelo Ruffini e composto da famiglie e ragazzi. Nell’omelia il vescovo Antonio si è soffermato in modo particolare sul Vangelo dove si racconta dei soldati a guardia del sepolcro corrotti dalle autorità ebraiche per raccontare il falso rapimento del corpo di Gesù. Il presule ha insistito sulla necessità, nella vita di ciascuno, di distinguere nettamente ciò che è vero da ciò che è falso, soprattutto in questo  mondo che sembra libero, ma che in realtà di è pieno di invisibili schiavitù. Più volte mons. Napolioni, guardando negli occhi i ragazzi, ha chiesto loro se desiderano scegliere, nella loro esistenza, la verità o la bugia.

Subito dopo la celebrazione eucaristica i gruppi hanno iniziato un primo rapido giro della città. L’appuntamento è in serata al Seraphicum la struttura religiosa dove i ragazzi alloggeranno in questi giorni. Dopo l’assegnazione delle camere, nel grande teatro si è tenuto un momento di festa con lo spettacolo “Ahi ahi IPellicani”, di Stefano Priori e Marco Bonini. Si tratta del racconto di un viaggio, quasi un pellegrinaggio, alla ricerca del senso stesso del partire; il racconto di chi è continuamente in marcia, in ricerca. Tutto è contenuto in una valigia un po’ magica che contiene mezzi di trasporto, storie, incontri, lingue straniere, Pellicani e un sacco di risate che non guasta mai. Un’ora di coinvolgimento con Beru e Sonia.

Pienamente soddisfatto don Arienti: «Il tempo è stato davvero clemente: prima dell’arrivo dei ragazzi pioveva, poi è uscito il sole. La città è tranquilla: ci sono  pochi pellegrini e la presenza dei militari è massiccia, però si respira un clima sereno. I controlli sono accurati e discreti. I ragazzi sono molto contenti e desiderosi di fare una bella esperienza di fede e di amicizia, lo stesso vescovo Antonio si è detto molto contento della loro attenzione e del loro impegno».

L’incontro della delegazione cremonese con Papa Francesco

Guarda la photogallery della prima giornata

IMG_1033Il gruppo dei ragazzi di Soncino col vicario don Fabrizio Ghisoni

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Il gruppo di Pizzighettone in posa davanti alla porta santa di S. Giovanni in Laterano

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La celebrazione eucaristica a Santa Maria Maggiore (clicca sulle immagini per ingrandirle)

GLI APPUNTAMENTI DEI PROSSIMI GIORNI

Martedì 29 marzo, i ragazzi saranno impegnati in un itinerario per le vie della Città eterna, durante il quale avranno modo di accostarsi e approfondire il tema delle opere di misericordia, grazie a riflessioni e accattivanti attività loro proposte. Tra le varie tappe, una particolarmente interessante: la visita, nella sede di Trastevere, alla Caritas Internazionale, dove i cremonesi incontreranno alcuni esponenti dell’organizzazione che con il loro operato portano una concreta testimonianza caritativa.

Mercoledì, poi, il momento più emozionante: la partecipazione all’udienza generale in piazza San Pietro con Papa Francesco. Certamente il Pontefice rivolgerà ai ragazzi un particolare saluto che diventerà impegno di vita per il futuro. In serata il rientro.

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