Venerdì Santo la Colletta pro Terra Santa: un «dovere antico che ci procura la gioia di aiutare i nostri fratelli»

Nella sua lettera ai vescovi il card. Leonardo Sandri esorta a sostenere con la preghiera e con aiuti concreti alle popolazioni del Medio Oriente.

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Durante quest’anno della misericordia, risuona ancora più forte l’invito a partecipare alla Colletta del Venerdì Santo, l’iniziativa che permetta alla Chiesa universale di raccogliersi intorno alla Terra Santa, sia spiritualmente, sia con un aiuto concreto. Significativo il contesto del Venerdì in cui si ricorda la passione e la morte del Signore, durante la quale il male e la sofferenza sembrano trionfare anche sul Figlio di Dio; lo sguardo cristiano spinge però ad allargare l’orizzonte alla speranza, nell’attesa che da quel sepolcro rinasca la vita.

È in questa prospettiva che i fedeli di tutte le chiese locali sono invitati a rivolgere l’attenzione proprio verso luogo dal quale è scaturita questa salvezza, terra sempre più martoriata da conflitti e divisioni. In tutto il Medio Oriente ogni giorno sfollati, rifugiati, anziani, ammalati vivono in contesti di bisogno costante e molte famiglie sono messe a dura prova a causa delle persecuzioni. Nonostante questo «la Terra Santa è luogo di dialogo – afferma il card. Leonardo Sandri, prefetto delle Congregazione delle Chiese Orientali – abitata da uomini che non smettono di sognare e di costruire ponti, nelle quale vivono comunità cristiane dove si proclama il vangelo della pace».

Attorno a queste comunità e alla loro condizione di emarginazione e di sofferenza si raccolgono, dunque, tutte le comunità cristiane, invitate anche da Papa Francesco a non restare indifferenti e, innanzitutto, a pregare per quanti in quelle zone sono vittime di violenza, solitudine e angoscia. «Questa terra chiama in causa la nostra carità  da sempre, e oggi con accresciuta urgenza – continua il card. Sandri nella lettera ai vescovi all’inizio di questa Quaresima -. Perché ogni persona che là vive e opera, ha bisogno delle nostre preghiere e del nostro aiuto concreto, per essere sostenuta nell’impegno di lenire le ferite continuando con fiducia l’impegno di realizzare la giustizia e operare per la pace».

Le offerte raccolte durante i riti santi saranno dunque destinate ad interventi, sostegni ed emergenze che riguardano non solo Israele, ma anche i Territori Palestinesi, il Libano, la Siria e molti altri paesi limitrofi, dove sono in aumento i cristiani che vivono in condizioni di estrema necessità. Tra gli obiettivi è particolarmente importante quello di intensificare e favorire la presenza cristiana in Medio Oriente, ma importante risulta anche e la conservazione dei luoghi di culto. Il ricavato della Colletta verrà come sempre affidato alla Custodia Francescana, incaricata storicamente non solo al mantenimento dei Luoghi Santi ma anche alla cura delle strutture pastorali, educative, assistenziali e sanitarie.

Tra le opere ultimate con gli aiuti della Colletta dello scorso anno molte sono scuole, laboratori artigianali, centri giovanili, di formazione e luoghi di assistenza medico-sanitaria per la popolazione locale. Tra gli edifici realizzati, anche complessi abitativi per ospitare bisognosi e giovani coppie, che hanno così la possibilità di formare una famiglia nella loro terra d’origine. Alcune opere, poi, sono rivolte agli edifici e ai luoghi di culto frequentati dai pellegrini, come ad esempio la realizzazione di scavi archeologici, di impianti di illuminazione e varie opere di ristrutturazione che si rendono necessarie visto il costante afflusso di visitatori. Non meno importanti i fondi destinati alle situazioni di emergenza e al sostegno delle piccole comunità locali dei territori vicini a Israele, che necessitano la realizzazione e la ricostruzione di opere e strutture.

L’iniziativa della Colletta diviene allora per i cristiani gesto concreto che permette di farsi più prossimi ai fratelli martoriati dalle ancora numerose croci del nostro tempo. Un’occasione che permette di accostarci ancora di più al mistero della Passione e della morte di Cristo, che si riflette ancora oggi in quanti, innocenti e indifesi, soffrono e perdono la vita. Come afferma il card. Sandri, «la Colletta per la Terra Santa richiama un dovere “antico”, che la storia di questi ultimi anni ha reso ancora più urgente, ma ci procura la gioia di aiutare i nostri fratelli».

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