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La Chiesa cremonese in preghiera per la pace. L’occasione sarà il Rosario che il vescovo Antonio Napolioni guiderà venerdì 25 febbraio alle 21 in Cattedrale. Una iniziativa a cui sono invitate a partecipare in particolare le parrocchie della città, ma alla quale ci si potrà unire spiritualmente grazie alla diretta sul nostro portale e i canali social della Diocesi. Continua a leggere »

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Arrivato a Cicognara la sera del 31 dicembre 1921, don Primo Mazzolari ha celebrato il giorno successivo la sua prima Messa nella nuova parrocchia. E così, il 1° gennaio 2022, in concomitanza con il centesimo anniversario del suo insediamento, ha avuto inizio l’ “anno 100 Primo”, il percorso verso il centunesimo anniversario, così intitolato dalla parrocchia di Cicognara giocando sul nome di Mazzolari.

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Matteo Cattaneo
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Da diverso tempo le diocesi di Lodi, Crema e Cremona offrono ai sacerdoti degli ultimi anni di ordinazione l’esperienza preziosa degli esercizi spirituali: una sosta per “sedersi ai piedi del Maestro”, in un silenzioso ascolto della sua Parola, per entrare in dialogo con Lui, autore di ogni vocazione, che continuamente chiama a seguirlo per servire i fratelli. Per i preti di giovane ordinazione è una settimana, tenacemente difesa dai mille impegni nei quali si è subito immersi con il  primo incarico pastorale.

Non è neppure da trascurare la bella opportunità di rivederci tra sacerdoti, pur appartenenti a chiese locali diverse, ma che hanno comunque condiviso il percorso di studi teologici negli anni della formazione. Il terribile momento vissuto a causa della pandemia, ha reso ancor più desiderabile poter finalmente, pur con qualche giusta precauzione, ritrovarci finalmente in presenza per alcuni giorni.

Quest’anno è stato l’Eremo dei Ss. Pietro e Paolo di Bienno, all’inizio della Val Camonica ad ospitarci. La splendida accoglienza riservataci dal direttore don Tino e dalle suore Sacramentine, aiutate da un gruppo di laici volontari, ha reso ancor più piacevole la permanenza.

Alcuni giorni prima dell’inizio, la notizia della positività al Covid del sacerdote incaricato a guidarci nel percorso spirituale, aveva creato qualche apprensione, ma la pronta e generosa disponibilità di mons. Domenico Sigalini, vescovo emerito di Palestrina, ha permesso al gruppo dei  giovani sacerdoti a cui se ne sono aggiunti altri più avanti in età (in tutto una cinquantina) di vivere insieme una bella esperienza spirituale da lunedì 13 a venerdì 18 febbraio.

Partendo dall’annuncio straordinario della Risurrezione, monsignor Sigalini ha accompagnato, giorno dopo giorno, a far risuonare in ciascuno la Bella Notizia della Pasqua, attraverso lo sguardo di Maria Maddalena, dei due discepoli sulla strada verso Emmaus che nella “frazione del pane” imparano a riconoscere i tratti del Vivente. Ha quindi aiutato a “gustare” la bellezza della Parola, facendola rivivere per noi, come la rilettura della parabola del buon samaritano nel quale il Vescovo ci ha invitati a riscoprire Colui che si è chinato sull’umanità sfinita e abbandonata, per farsene carico offrendo tutto se stesso.

Attingendo poi al magistero di Papa Francesco, non sono mancati alcuni momenti dedicati all’essere prete oggi in un momento cruciale nel quale siamo chiamati a farci prossimi dei fratelli per risvegliare in loro il desiderio di vivere in pienezza la propria umanità nell’incontro con l’Uomo vero, il Figlio di Dio.

È stata poi la splendida figura di Maria, Madre di Cristo, della Chiesa e dei sacerdoti, a condurre alla conclusione proprio nella festa liturgia di santa Geltrude Comensoli, originaria di Bienno.

Monsignor Sigalini ha saputo trasmettere il suo amore per la Parola, la sua originale rilettura attuale, spesso facendosi aiutare da espressioni dialettali che aiutavano a rendere più concreto il messaggio.

La serata, dedicata a un confronto a tutto campo sui temi pastorali di attualità, ha permesso a tutti di sentirsi ancora più “a casa” in un clima famigliare, accomunati dalla stessa passione per il Vangelo e desiderosi di raccogliere sollecitazioni, testimonianze e racconti che il vescovo Sigalini ha attinto dalla sua lunga esperienza nella pastorale giovanile.

I momenti comunitari di preghiera, la liturgia vissuta con cura e intensità, grazie al contributo di tutti, hanno confermato nella certezza che il tempo “speso” con il Signore e i confratelli rinnova e arricchisce interiormente.

Forse si poteva fare di più, forse non siamo stati attenti a difendere sempre il silenzio, ma nel momento della partenza e del ritorno ai nostri luoghi di missione, tra i saluti e i vari ringraziamenti, si percepiva la bellezza di quanto si era vissuto e un po’ il rammarico che proprio i momenti intensi scorrano velocemente.

Gianpaolo Maccagni

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Come annunciato alle comunità interessate durante le celebrazioni di domenica 23 gennaio, don Roberto Pasetti, già parroco di Commessaggio, è diventato parroco anche delle parrocchie di Belforte e Gazzuolo, sostituendo don Marco Tizzi, del quale il vescovo ha accettato la rinuncia per motivi di salute. L’ingresso ufficiale nelle celebrazioni avvenute nel pomeriggio di sabato 5 febbraio a Belforte e la mattina di domenica 6 febbraio a Gazzuolo, con le Messe presiedute rispettivamente dal vicario generale, don Massimo Calvi, e dal vicario episcopale per la pastorale e il clero, don Gianpaolo Maccagni.

«Don Roberto oggi allarga i suoi orizzonti – spiega don Gianpaolo Maccagni nell’omelia –. Un conto è essere parroco di una parrocchia, un conto è prendere il largo. Sarai parroco e padre di tre comunità, dovrai metterci impegno, amore, generosità». Il vicario episcopale ha anche voluto sottolineare la condizione umana dei sacerdoti, facendo un parallelismo con il Vangelo: «Anche noi preti ogni tanto ci sentiamo come pescatori che non prendono nulla, ci sentiamo come Pietro, fatichiamo per nulla, ma come Pietro ci fidiamo del Signore, gettando di nuovo le nostre reti sulla Sua Parola».

Nelle parole di don Maccagni anche un grazie a don Marco Tizzi che ha concelebrato l’Eucaristia e che, pur avendo rinunciando all’incarico di parroco, continuerà a prestare servizio nelle parrocchie come collaboratore parrocchiale, insieme anche a don Virginio Morselli. «Un grande grazie a don Marco – ha detto don Maccagni – che continuerà ad aiutare la comunità finché ne avrà le forze». E ha proseguito: «Un grande augurio a don Roberto, che diventa padre di tre figli, perché sia un buon pescatore di uomini».

Per le tre parrocchie della zona pastorale 5, in territorio mantovano, un’ulteriore tappa nel cammino già avviato verso la piena realizzazione dell’unità pastorale, per la quale a don Pasetti è affidato il ruolo di moderatore.

Al termine della Messa il saluto di don Roberto alla sua nuova parrocchia: «Mi presento carico dei miei limiti, ma anche delle mie capacità. Daremo un impulso ulteriore per quanto riguarda la prosperità dell’unità pastorale. Sarà un’esperienza nuova, in cui saremo chiamati a stimarci e conoscerci. Non abbiate paura e proseguiamo questa esperienza magnifica della fede che ci vede tutti coinvolti».

 

Profilo dei sacerdoti delle tre parrocchie

Don Roberto Pasetti, classe 1963, originario di S. Martino dall’Argine, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1994. Ha iniziato il proprio ministero come vicario a Caravaggio; nel 2000 il trasferimento a Viadana, presso la parrocchia di Santa Maria Assunta e San Cristoforo. Nominato parroco di Scandolara Ripa d’Oglio nel 2002, nel 2012 ha assunto la guida anche delle parrocchie di Grontardo e Levata. Dal settembre 2018 il Vescovo gli ha affidato la cura pastorale della comunità di Commessaggio, prendendo il testimone da don Marco Tizzi, a cui oggi subentra anche nell’incarico di parroco di Belforte e Gazzuolo. Le tre comunità sono in cammino verso l’Unità pastorale di cui don Pasetti ricopre il ruolo di moderatore.

 

Don Marco Tizzi, nato a Sabbioneta nel 1948, è stato ordinato sacerdote il 18 luglio 1971. Ha svolto il suo ministero come vicario a Viadana (S. Maria Assunta e S. Cristoforo) dal 1971 al 1979 e a Casalmaggiore (S. Stefano) dal 1979 al 1994, quando ha assunto l’incarico di parroco di Belforte al quale si è aggiunto dal 2012 quello di parroco di Gazzuolo. Dal 2015 al 2018 ha guidato anche la parrocchia di Commessaggio. Ora assume l’incarico di collaboratore parrocchiale delle tre parrocchie.

 

Don Virginio Morselli è nato a Cividale Mantovano nel 1939 ed è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1964. Dal 1964 al 1978 è stato vicario di Gazzuolo, quindi dal 1978 al 1988 è stato parroco di Salina. Dal 1988 al 1987 ha guidato la comunità di Rivarolo del Re e dal 1997 al 2014 quella di Viadana “San Pietro Apostolo”. Dal 2014 al 2017 è stato collaboratore delle parrocchie di Vicomoscano, Casalbellotto, Quattrocase e Fossacaprara; quindi il trasferimento con l’incarico di collaboratore parrocchiale di Belforte, Commessaggio e Gazzuolo.

Matteo Cattaneo
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“Custodire ogni vita”. Questo l’invito che il Consiglio Episcopale Permanente della CEI rivolge in occasione della 44a Giornata nazionale per la Vita. Invito che la zona pastorale I ha accolto radunandosi sabato alle 21 per una veglia nella chiesa parrocchiale Arzago d’Adda. Una serata di preghiera e di riflessione presieduta dal vicario zonale don Marco Leggio , parroco di Agnadello, e con una testimonianza speciale: quella della campionessa olimpica, europea e italiana di nuoto paralimpico Giulia Terzi invitata dal parroco Arzago e Casirate don Matteo Pini, “padrone di casa” per l’occasione. Continua a leggere »

Luca Maestri
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È deceduto nella serata di venerdì 4 febbraio all’ospedale di Padova, dove risiedeva da anni, don Stafano Bonfatti: aveva 88 anni. Per sua volontà, i funerali si svolgeranno la mattina di mercoledì 9 febbraio alle 10.30 nella chiesa della SS. Trinità di Bozzolo, dove era stato vicario. La salma sarà quindi tumulata nel cimitero di Sabbioneta, suo paese natale. Continua a leggere »

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Foto ITL/MARIGA

 

Sottoscritta venerdì 28 gennaio a Palazzo Lombardia, a Milano, l’Intesa tra Regione Lombardia e Regione Ecclesiastica Lombardia finalizzata alla salvaguardia e alla valorizzazione dei Beni culturali e che consente di costruire politiche di ampio respiro, con nuovi metodi gestionali e finanziari, e di collocare il patrimonio culturale di carattere religioso nell’articolato contesto delle politiche europee di valorizzazione dei beni culturali. Continua a leggere »

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In occasione del primo anniversario della morte di Giovanni Merisio, avvenuta il 26 gennaio 2021, l’indimenticato organista del Santuario di Caravaggio sarà ricordato nella Messa di domenica 30 gennaio, alle 17.30, nella basilica di Santa Maria del Fonte. Continua a leggere »

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Nel segno della corresponsabilità, dell’ascolto, della propositività i responsabili degli uffici pastorali della Curia diocesana e i coordinatori d’Area della Diocesi si sono ritrovati nel pomeriggio di lunedì 17 gennaio presso il Centro pastorale diocesano per un momento di confronto con il vescovo Antonio Napolioni, alla presenza anche anche del vicario episcopale per la Pastorale, don Gianpaolo Maccagni.

Scopo dell’incontro, il primo dell’anno, come ha precisato don Maccagni in apertura, è stato quello di fare emergere nodi, prospettive, modalità efficaci e nuove per camminare insieme: spazio dunque al dialogo, in un clima di fraterna schiettezza.

Dopo avere ringraziato il Signore, esprimendo e condividendo «gratitudine e stupore per l‘iniziativa gratuita con cui il Signore guida la sua Chiesa», il Vescovo ha invitato a individuare con attenzione e in profondità con quali criteri i vari Uffici di Curia leggono e vivono la sinodalità, interrogandosi anche sull’orizzonte teologico, spirituale e culturale da cui essi sono guidati. E, inoltre, «quali i “perché”, le risorse nascoste, i doni non ancora espressi, non ancora, condivisi, non ancora realizzati». Ecco che l’incontro si è posto come un vero e proprio “laboratorio di discernimento”.

Ci si è quindi aperti all’ascolto dell’esperienza di tutti, incentrato sulla domanda fondamentale proposta dal Sinodo universale: «Come si realizza  oggi, a diversi livelli (da quello locale a quello universale, quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?».

Numerosi, ricchi di analisi e suggestioni, segnati dal desiderio di un fedele e fecondo servizio alla Chiesa, i vari interventi hanno preso spunto dallo specifico sentire di ognuno, fondato su quanto vissuto “sul campo” e sempre in un’ottica di confronto costruttivo e rispettoso. In particolare, ci si è soffermati sulla necessità di “incontrarsi” per la condivisione di punti di vista e prospettive, sulla ricerca dei linguaggi e delle modalità più consone all’annuncio e alla testimonianza che la Chiesa è chiamata a offrire agli uomini e alle donne del nostro tempo, sull’ascolto che non può che interessare tutte le dimensioni e le prospettive del mondo contemporaneo, evitando anacronistiche, sterili e controproducenti nostalgie, sul passaggio dall’ascolto a una relazione che faccia scoprire il volto vero e bello di una Chiesa vicina.

È decisivo, in tutto questo, come ha richiamato il vescovo Napolioni, riconoscere la verità delle persone, con la visione di Chiesa che ciascuna di esse incarna, con la propria ricchezza di storia, di esperienze, di attese. In questo «il pastore non è il leader carismatico, ma colui che, in spirito sinodale, fa emergere le diversità e le ricchezze che anche tali diversità racchiudono, e le guida e le accompagna, in quella complessità dinamica che è presente in ogni organismo vivente».

Necessario e certamente fecondo, allora, sarà un accostamento e un approfondimento di quella profonda e ricca miniera che è rappresentata dal magistero di Papa Francesco: un accostamento e un approfondimento che siano scevri delle troppe semplificazioni che troppo spesso gli sono riservate: un magistero che, invece, non può che costituire un orizzonte sicuro a cui guardare, in quel cammino che la Chiesa tutta è chiamata a sperimentare con fiducia e con coraggio. Perché essa sia, sempre, luce delle genti.

L’incontro si è concluso con l’impegno di una prossima occasione più distesa nel tempo nei prossimi mesi,  per continuare la condivisione in vista anche di uno stile nuovo che dovrà vederci tutti più desiderosi di accompagnare insieme il cammino diocesano.

Federico Celini
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Dalle 10 alle 11 di sabato 29 gennaio, presso il consultorio Ucipem di Cremona in via Milano, si articolerà l’incontro informativo del percorso strutturato del “Gruppo di Parola per figli di genitori separati”, un’iniziativa totalmente gratuita nata per ascoltare e aiutare i bambini e i ragazzi di età compresa fra i 6 e i 12 anni, figli di genitori separati, accompagnandoli attraverso un tragitto tanto complesso come quello del divorzio. Continua a leggere »

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