Archivi della categoria: Zona pastorale 1

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Tempo del Creato, a Caravaggio la proiezione del docu-film “La lettera”

Venerdì 15 settembre, presso l’auditorium San Bernardino di Caravaggio, si è svolta la seconda iniziativa promossa nel Tempo del Creato dal gruppo Laudato si’ della Zona pastorale 1 in sinergia con la Pastorale sociale e del lavoro con la proiezione del film “La lettera” richiesto dal Papa al Movimento Laudato si’ per rendere più vivo il significato del messaggio e le ragioni che hanno portato il Francesco a scrivere questa enciclica. Continua a leggere »

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Gli animatori dei Grest della Zona 1 in preghiera al Santuario di Caravaggio

Sono stati circa una settantina gli adolescenti animatori dei Grest della Zona pastorale 1 che nella serata di martedì 30 maggio si sono ritrovati al santuario di Caravaggio per un momento di preghiera guidato da due dei quattro diaconi che saranno ordinati presbiteri a metà giugno: don Andrea Bani e don Jacopo Mariotti. Continua a leggere »

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«Diciamo sì alla vita che vince»: i giovani della Zona 1 in cammino verso la Pasqua

Sfoglia la fotogallery della veglia «In questa Settimana Santa diciamo sì alla vita che vince. Lo ha fatto Gesù prima di noi. Ora facciamolo anche noi nella nostra vita». La voce di Linda Fanton, suora francescana del Gesù Bambino di Assisi, si fa spazio nel buio. È uno spiraglio di luce e di buone notizie nel cuore dei tanti giovani che hanno scelto di partecipare … Continua a leggere »

Domenica 26 febbraio Rosario per la pace al Santuario di Caravaggio

L'evento, in programma alle 20.45, caratterizzato dalla processione "aux flambeaux", vedrà coinvolte associazioni e movimenti del territorio

Torna anche a febbraio il Rosario serale che, il 26 di ogni mese, si tiene presso il Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio. L’evento, in programma alle 20.45, caratterizzato dalla processione aux flambeaux, domenica 26 febbraio intende in particolare rivolgere a Maria una accorata preghiera per la pace. Continua a leggere »

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«Che sia un cammino da sapienti profeti». Questa l’esortazione di don Andrea Lamperti Tornaghi, vicario parrocchiale di Pandino, che lunedì sera, nella basilica del santuario di Santa Maria del Fonte, ha presieduto la veglia per la preghiera di inizio Avvento dei catechisti della zona pastorale I organizzata dall’équipe zonale catechisti. La meditazione alternata alla preghiera, un gesto di carità ed uno simbolico, a fine serata, hanno caratterizzato questa veglia, allietata delle voci dei cantori della corale parrocchiale di Arzago. Quattro le tracce seguite (altrettanti i vangeli letti e meditati): l’accoglienza, con la promessa di Maria; l’ascolto, con il sogno di Giuseppe; la condivisione, con la gioia dei pastori; la ripartenza, quella dei Magi da Betlemme.

«C’è un filo rosso che lega i quattro vangeli di stasera – ha detto don Andrea nella sua riflessione – ed è l’espressione “Non temere”, la stessa che Gesù rivolge nelle apparizioni pasquali. Legati fra loro, questi quattro brani del Vangelo diventano delle vie da percorrere, ma non in solitaria, perché siamo chiamati a camminare insieme, nell’ascolto attento dello Spirito Santo che ci permette di tradurre in parole ed iniziative il sogno di Dio, un Dio che vuole tutti nel suo regno. Care sorelle e cari fratelli – ha proseguito il sacerdote -, coraggio. Che il cammino di quest’Avvento non sia un rito scontato e stanco ma sia un cammino in compagnia del Signore che ci chiede di essere sapienti profeti con il gusto di cercare fra le pieghe della storia i germogli del suo regno e non fra i morti colui che è il Vivente».

Come gesto di carità, i presenti sono stati invitati a recarsi all’altare e, dopo aver messo un granello d’incenso nel braciere, a lasciare un contributo, ognuno secondo il proprio sentire, che sarà destinato alla Caritas per il progetto Bolletta sospesa. Infine, il gesto simbolico. Ad un rappresentante di ogni parrocchia o unità pastorale, già definita oppure erigenda, è stata donata una lanterna, che sarà collocata in oratorio o in chiesa: una luce-guida in questo tempo di attesa del Natale.

Luca Maestri
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“Chi accoglie me…”: il 28 novembre a Caravaggio l’incontro di preghiera con i catechisti

L'evento, organizzato dalla Zona pastorale 1 della Diocesi di Cremona, è aperto a tutti

“Chi accoglie me…” è lo slogan che accompagna l’incontro di preghiera con i catechisti all’inizio dell’Avvento, evento che si terrà lunedì 28 novembre, alle 21, presso il Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio. Un momento di preghiera e riflessione attraverso l’incontro con Maria, Giuseppe, i pastori e i magi. Continua a leggere »

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“Dal sogno al segno”, il percorso per giovani della Zona 1

Domenica 23 ottobre avvio del percorso con Francesca Morgante e Giulia Guarino

“Dal sogno al segno” è il titolo del percorso che i giovani della zona 1 affronteranno quest’anno. L’equipe di pastorale giovanile della zona ha deciso di proporre i grandi temi trattati dai Vescovi lombardi nella lettera scritta in seguito al dialogo sinodale “Giovani e Vescovi” del 2021. Temi che accompagneranno tutto il percorso che andrà da ottobre a maggio 2023. Continua a leggere »

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Tempo del Creato, a Caravaggio riflessione su consumo del suolo e responsabilità civile

Nell'incontro organizzato dall'Ufficio di Pastorale sociale al Centro di Spiritualità del Santuario l'intervento di Ezio Zibetti

Si è svolto nel pomeriggio di sabato 24 settembre l’incontro al centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio promosso dall’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro nell’ambito degli eventi zonali per il Tempo del Creato, “Il cambiamento parte da ciascuno di no”, con la collaborazione degli Uffici delle vicine diocesi di Bergamo, Brescia e Crema.

“Cosa possiamo fare concretamente per fare il bene del pianeta?”. È questa la domanda che ha dato origine all’incontro intitolato Homo agens.

A sostituire la relatrice Elena Granata, vice presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici, impossibilitata a partecipare per motivi di salute, è stato il componente della commissione zonale per la commissione Laudato Si’ Ezio Zibetti. «Dobbiamo partire dal messaggio del Papa che ci esorta ad ascoltare la voce del creato: le grida della terra, dei più poveri, dei nativi». Subito dopo la preghiera, condotta da don Maurizio Lucini, coordinatore dell’area pastorale “Nel mondo con lo stile del servizio”, il concetto di partenza è stato chiarito: «Serve una base etica solida per salvare la biodiversità, modifichiamo i nostri stili di vita». É quasi un imperativo , a fronte di alcuni dati preoccupanti, sviscerati dall’incaricato diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro Eugenio Bignardi in apertura: «Secondo dati relativi al 2021 il 10,5 per cento del territorio provinciale è cementificato. Il dato nazionale si attesta attorno al 7,1 per cento. La tendenza è in continua crescita tenuto conto del crescente aumento di poli logistici e centri commerciali. Ad oggi, in Italia ogni secondo cementifichiamo 2 metri quadri di superficie».

«Serve cambiare» ha esortato Bignardi. Lo possiamo fare anche noi, nel nostro piccolo. Lo dobbiamo fare anche noi». «Elena Granata – interviene Ezio Zibetti – ci dice come fare». Sullo schermo è stata proiettata un’intervista rilasciata dalla stessa studiosa su Raitre alla trasmissione “Geo & Geo”. «Dobbiamo partire da un concetto che emerge chiaro dall’Enciclica Laudato Si’ – ha ribadito quindi Zibetti – la terra è un dono di Dio, un dono per l’umanità. È una cosa da custodire, non da sfruttare. Elena intende il consumo di suolo come una questione civile e cerca di comprendere perché siamo così poveri di strumenti per prenderci cura del paesaggio».

La risposta è data dalla storia «dall’impostazione della nostra società. Per lungo tempo l’edilizia è stato il settore trainante della nostra economia. Questo ha portato gli uomini a focalizzare l’attenzione su ciò che accadeva dentro le mura di casa propria, piuttosto che all’esterno, nei legami con la comunità ed il territorio».

Segno incoraggiante «è dato dalle scelte dei singoli dall’agricoltura bio, all’attenzione allo spreco». Ciò che è importante secondo Zibetti, che si fa portavoce delle idee di Granata, è che questo pensiero individuale divenga «sempre più cultura diffusa». Per farlo, la vice presidente del Comitato scientifico delle Settimane sociali, nella sua intervista mette al centro il ruolo dei placemaker, «gli inventori dei luoghi che abiteremo. Coloro che, in un epoca in cui abbiamo aggiunto molto, troppo, fanno ordine per una città migliore e, se possono, tolgono». Come a dire: le città sono spazi da vivere, «bisogna smetterla di darle per scontate».

Anche il vescovo di Cremona Monsignor Antonio Napolioni nel suo saluto introduttivo, facendo riferimento all’alluvione che ha colpito la regione Marche nei giorni scorsi non ha nascosto «la tendenza a vedere l’ambiente come una minaccia, ma è lui il cattivo?». Il vescovo chiede alla politica di «recuperare lo sguardo comunitario, di tenere conto del bene comune» e agli uomini, tutti, di ritrovare la propria umanità e il proprio essere creature, custodi, non tiranni». Chiede, infine, «al Signore la gioia della fede e della fraternità umana. Ma una cosa è chiara – ha aggiunto – stiamo scherzando con il fuoco».

Gloria Giavaldi
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Stimolare a risvegliarsi dal torpore dell’indifferenza globalizzata e diventare elemento attivo del cambiamento, migliorando le proprie abitudini e non spegnendo mai la fiamma dell’indignazione. Questo lo scopo de “La cura della casa comune” (dove per casa comune si intende il pianeta terra, con tutto ciò che ospita e contiene, compreso l’uomo), mostra itinerante allestita presso la chiesa di Sant’Agnese, a Brignano Gera d’Adda, fino al 25 settembre su iniziativa del gruppo zonale Laudato si’ con la collaborazione del centro culturale “Monsignor Cesare Donini” di Brignano nell’ambito delle iniziative sul territorio diocesano per il Tempo del Creato. Continua a leggere »

Luca Maestri
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