Archivi della categoria: La vita della Chiesa

image_pdfimage_print

Feste di Avvenire. Tarquinio (direttore): «Anche quest’anno vivono una condizione complicata e sospesa. A Maratea una “grazia”»

“Convertire il tempo della fatica, della disillusione, dell’impoverimento in un tempo di ripartenza morale e materiale”. Questa, secondo il direttore del quotidiano della Cei, è la sfida che ci attende in questo momento storico

Bibione, Belluno, Maratea, Rovereto e Lerici. La pandemia non ferma la bella e tradizionale esperienza delle Feste di Avvenire in varie località d’Italia seppur imponendo “un programma asciutto, in parte online, a cause delle restrizioni e delle difficoltà che ci sono”. “Le feste di Avvenire – afferma il direttore del quotidiano della Cei, Marco Tarquinio – anche quest’anno vivono una condizione complicata e sospesa”.

Continua a leggere »

AgenSir
condividi su

Disoccupazione, una lettura dell’emergenza secondo la Dottrina Sociale della Chiesa

Secondo stime preliminari dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) la crisi economica e del lavoro causata dal COVID-19 potrebbe incrementare la disoccupazione nel mondo di quasi 25 milioni, che si sommerebbe ai 188 milioni di disoccupati nel mondo già presenti nel 2019. Inoltre, l’OIL stima che tra 8,8 e 35 milioni di persone in più si troveranno in condizioni di povertà lavorativa in tutto il mondo.

Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

La Chiesa in cammino: è online il video del Papa del mese di agosto (video)

Il Santo Padre compie una profonda riflessione sulla situazione della Chiesa, sulla sua vocazione e la sua identità, e ci invita a rinnovarla

È stato appena pubblicato Il Video del Papa con l’intenzione di preghiera che Papa Francesco affida a tutta la Chiesa cattolica attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa. In questo mese di agosto, il Santo Padre compie una profonda riflessione sulla situazione della Chiesa, sulla sua vocazione e la sua identità, e ci invita a rinnovarla “grazie al discernimento della volontà di Dio nella nostra vita quotidiana”. Per Francesco, in tempi di crisi e difficoltà, la Chiesa ha bisogno di una riforma che deve iniziare con la “riforma di noi stessi” e “alla luce del Vangelo”.

Continua a leggere »

condividi su

Nuove norme sulla messa antica, maggiore responsabilità al vescovo

Il Papa pubblica un motu proprio per ridefinire le modalità di utilizzo del messale preconciliare: le decisioni tornano nella disponibilità dei pastori delle diocesi. I gruppi legati alla liturgia antica non devono escludere la legittimità della riforma liturgica, i dettati del Concilio Vaticano II e il magistero dei Pontefici

Papa Francesco, dopo aver consultato i vescovi del mondo, ha deciso di modificare le norme che regolano l’uso del messale del 1962, liberalizzato come “Rito Romano extra-ordinario” quattordici anni fa dal predecessore Benedetto XVI. Il Pontefice ha pubblicato il motu proprio “Traditionis custodes”, sull’uso della liturgia romana anteriore al 1970, accompagnandolo da una lettera nella quale spiega le ragioni della sua decisione. Ecco le principali novità. Continua a leggere »

VaticanNews
condividi su

Caritas, più della metà dei poveri non riceve il Reddito di cittadinanza. Ma oggi serve “più che mai”

Secondo il VI Rapporto di Caritas italiana sulle Politiche contro la povertà dal Reddito di cittadinanza sono rimasti esclusi anche i nuovi poveri della pandemia, in particolare coppie giovani con figli, e ci sono criticità nei percorsi di inclusione lavorativa. L'articolata analisi del monitoraggio Caritas

Più della metà delle persone in condizione di povertà – il 56% – non usufruisce del Reddito di cittadinanza. Lo percepiscono invece il 44% dei nuclei poveri, soprattutto inoccupati, persone senza un lavoro e che non percepiscono sussidi di disoccupazione o altre forme di sostegno al reddito. Dal Reddito sono invece rimasti esclusi i nuovi poveri della pandemia, in particolare coppie giovani con figli, e ci sono criticità nei percorsi di inclusione lavorativa. Nonostante ciò, il Reddito va mantenuto e “riordinato”. Ci sono proposte concrete su come fare per raggiungere tutti e renderlo più efficace. “Superata l’emergenza, contro la povertà vanno predisposte risposte strutturali adatte alla società attuale”. E’ quanto emerge dal VI Rapporto sulle Politiche contro la povertà di Caritas italiana, che ha effettuato un articolato monitoraggio sul Reddito di cittadinanza, con focus group e consigli pratici su come riformulare questa misura introdotta nel 2019 per contrastare la povertà. Secondo i dati governativi circa 3,7 milioni di cittadini, di cui 1 milione e 350 mila bambini e ragazzi e 450 mila persone con disabilità, stanno usufruendo del Reddito di cittadinanza. La cifra stanziata nel 2020 è oltre 8 miliardi di euro. Se ha funzionato sulle fasce di reddito molto basse ci sono però degli esclusi:  secondo il rapporto Caritas si tratta dei “nuovi profili della povertà che hanno risentito in misura maggiore della pandemia”, ossia “quei nuclei caratterizzati da un’età giovane, la presenza di figli minori, la presenza di un reddito, seppur minimo”. Perciò Caritas propone “un’Agenda” per il riordino del Reddito di cittadinanza. Oggi la presentazione a Roma con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e Pasquale Tridico, presidente Inps.

“Oggi più che mai ne abbiamo bisogno”. “Una misura come quella del Reddito di cittadinanza va assolutamente tenuta e però va anche riordinata”,  afferma don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, durante la presentazione a Roma del rapporto: “Siamo qui per ribadire con forza che

il nostro Paese ha bisogno di una misura di contrasto alla povertà, oggi più che mai, soprattutto dopo il disastro economico della pandemia.

Ci sono migliaia di persone nel nostro Paese che non possono fare a meno di un sostegno economico, che non possono lavorare o che, pur lavorando, restano inchiodati a situazioni di profondo disagio economico”.

L’impatto della pandemia. L’incidenza massima dei nuclei che hanno avuto accesso al Reddito di cittadinanza nel 2020, in piena pandemia, riguarda la classe di redditi compresi tra 1.000 e 1.299 euro. Questo dato “può essere letto come un primo segnale dell’impatto del Covid 2019 sulle famiglie a reddito medio”. In particolare, “sono le coppie con figli minori a pagare le conseguenze più elevate”.

Gli esclusi. Il rapporto individua alcune caratteristiche delle famiglie povere escluse: tendono a risiedere al Nord, ad avere minori, un richiedente straniero, risparmi in banca superiori alla soglia consentita. Attualmente sono escluse dalla possibilità di richiedere il Reddito 4 famiglie straniere su 10. Il requisito economico di accesso che più di tutti restringe l’accesso alla misura alle famiglie in povertà assoluta è quello del patrimonio mobiliare (solo due terzi di queste lo soddisfa). Al Nord il numero delle famiglie che fruiscono del Reddito è il 37% di quelle in povertà assoluta, nel Centro il 69% e nel Sud il 95%.

Tra gli utenti Caritas. Riguardo al monitoraggio tra gli utenti Caritas emerge che il 55,2% di persone sostenute ha beneficiato della misura fra il 2019 e il 2020; inoltre il 56% di chi lo riceve presenta contemporaneamente tre o più forme di vulnerabilità.

L’inclusione lavorativa. Al 31 gennaio 2021, i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza indirizzati ai percorsi di inclusione lavorativa sono, a livello nazionale, circa 530 mila, il 49% del totale dei nuclei indirizzati, a seconda delle loro caratteristiche, ai Centri per l’impiego o ai servizi sociali. I dati mostrano che al 31 gennaio 2021 il 5,1% dei percettori della misura non risultava tenuto agli obblighi, il 48,3% era stato indirizzato ai percorsi di inclusione sociale e il 46,6% ai percorsi di attivazione lavorativa con i Centri per l’impiego. Si tratta di un processo ancora lento e complesso, complicato dall’irruzione della pandemia.

L’identikit dei beneficiari tracciato nei focus group racconta di “persone molto deboli dal punto di vista lavorativo e in grandi difficoltà economiche, psicologiche e sociali. Non raramente sono persone che non hanno acquisito neppure il titolo di studio obbligatorio per legge, o giovani che non studiano né lavorano o in evidente ritardo con gli studi. Sono tutti dotati di smartphone, ma non sanno usarlo per effettuare ricerche su internet, non sanno redigere un curriculum vitae e, in alcuni casi, non parlano la lingua italiana”. Il 72% ha al massimo la licenza media mentre solo il 3% ha ottenuto la laurea. Tra i beneficiari il 21% non ha mai avuto un rapporto di lavoro alle dipendenze nella sua storia lavorativa. Gli under 30 e gli over 50 rappresentano rispettivamente il 34% e il 27% dei beneficiari tenuti al Patto per il lavoro. Gli under 30 sono più presenti al Sud e nelle isole, viceversa gli over 50 nel Centro-Nord.

I bisogni fondamentali: cibo, casa e bollette. Le condizioni di povertà ruotano attorno all’impossibilità di avere risorse adeguate per affrontare il soddisfacimento di tre bisogni fondamentali: la spesa per il mangiare, la casa e le bollette. Nonostante il Reddito di cittadinanza le difficoltà persistono “in particolare nei casi in cui l’importo riconosciuto è estremamente basso oppure non adeguato rispetto ai bisogni di vita”. Una delle criticità più segnalate è stata la sospensione del contributo al 18° mese, per cui bisogna tornare alla Caritas o da altre organizzazioni del privato sociali per chiedere di nuovo aiuto. Alcuni intervistati hanno affermato di vivere con disagio questa situazione e di provare una vera e propria “vergogna” ma allo stesso tempo di non essere in grado di acquisire una propria autonomia.

AgenSir
condividi su

“Seme diVento”, per riportare al centro la cura degli adolescenti

Presentato un nuovo progetto educativo della CEI per i giovanissimi insieme alla ricerca effettuata da Ipsos su un campione con età compresa fra i 14 e i 18 anni

Prende corpo il nuovo progetto della Cei – elaborato dal Servizio per la pastorale giovanile, insieme all’Ufficio catechistico e all’Ufficio per la pastorale della famiglia – dedicato agli adolescenti, “Seme diVento”, che è stato presentato in un webinar trasmesso in streaming lo scorso 12 luglio (guarda qui il video completo). A sostenere l’iniziativa è la considerazione di una prolungata emergenza educativa che interessa soprattutto il rapporto con gli adolescenti ed una età messa a dura prova dall’esperienza della pandemia: alla conflittualità ordinaria che da sempre la caratterizza, si sono sovrascritti segnali ancora più forti, come i tanti casi di ritiro sociale, la sfida di mondi emotivi sempre più fluidi, l’habitat digitale con i suoi avatar e le sue trappole e, ovviamente, lo scollamento dall’esperienza spirituale istituzionalizzata. E ciò in profonda consonanza con le messe a tema condivise anche in diocesi, come ad es. la formazione proposta dall’area giovani sul tema delle emozioni (2019) e sui media digitali (2020). Continua a leggere »

VaticanNews
condividi su

I giovani di Economy of Francesco riflettono su energia e agricoltura

Al via la prima di quattro MasterClass legate all’agroalimentare e alla produzione di energia. Intervento di due giovani donne delle popolazioni indigene dell’America Latina

Lo sguardo è rivolto al nuovo incontro mondiale di giovani economisti e imprenditori di The Economy of Francesco che si terrà il prossimo ottobre, dopo quello del novembre 2020. Proseguono, dunque, iniziative che puntano a dare un’anima all’economia, nell’ottica di un’ecologia integrale. Quella di cercare delle proposte diverse sulle tematiche legate all’agricoltura e all’energia è l’impegno di quattro MasterClass organizzate da giovani di The Economy of Francesco in collaborazione con il World Food Forum, una rete globale indipendente, creata e guidata dai giovani, per trasformare i sistemi agroalimentari e raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Al via, oggi, il primo di questi incontri su cui si sofferma, nell’intervista, Maurizio Pitzolu, membro del comitato centrale di The Economy of Francesco e coordinatore dei Villaggi agricoltura e giustizia, energia e povertà, che sottolinea come si sia voluto trovare un tavolo di discussione comune con tanti altri giovani che condividono pensieri simili. Continua a leggere »

VaticanNews
condividi su

Nonni e anziani, il 25 luglio la prima Giornata mondiale

Online alcuni materiali pastorali per vivere al meglio la ricorrenza voluta dal Papa

In occasione della prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che si celebrerà domenica 25 luglio, l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare rilancia alcuni materiali utili a vivere la giornata istituita da papa Francesco in prossimità della festa dei santi Gioacchino ed Anna, i nonni di Gesù. La Giornata permetterà di celebrare il dono della vecchiaia e di ricordare coloro che, prima di noi e per noi, custodiscono e tramandano la vita e la fede.

Continua a leggere »

Matteo Lodigiani
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

Il Papa all’Angelus dal Gemelli: “Vi ringrazio tutti, ho sentito molto la vostra vicinanza”

Francesco: “In questi giorni ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario”

“Sono contento di poter mantenere l’appuntamento domenicale dell’Angelus, anche qui dal Policlinico Gemelli”. Lo ha detto il Papa, che a una settimana dal suo ricovero al Policlinico Gemelli ha guidato la recita della preghiera dell’Angelus dal balcone al decimo piano dell’ospedale romano, come aveva già fatto Giovanni Paolo II nei suoi dieci soggiorni in questo stesso luogo da paziente. Continua a leggere »

AgenSir
condividi su

L’11 luglio nelle celebrazioni la preghiera per i morti nel Mediterraneo

L'iniziativa è proposta dalla Cei seguendo l'invito del Papa ad aprire il cuore ai rifugiati nella festa del patrono d'Europa

Anche le parrocchie della diocesi di Cremona sono invitate, nelle celebrazioni di domenica 11 luglio, a preghiera per i morti nel Mediterraneo. La proposta è della Conferenza episcopale italiana che, in occasione della festa di san Benedetto, patrono d’Europa, intende così rispondere alle sollecitazioni del Papa che, nelle ultime due domeniche durante la preghiera dell’Angelus ha chiesto di guardare con lucidità alle tragedie che continuano a verificarsi nel Mare Nostrum.

Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su