Archivi della categoria: La vita della Chiesa

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Messaggio per la Quaresima, Papa Francesco: “L’umanità brancola nel buio delle diseguaglianze e dei conflitti”

Il Pontefice ha dedicato il messaggio per la Quaresima al tema del deserto e della libertà, sulla scorta dell'Esodo. "Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi", ribadisce Francesco, che denuncia "un deficit di speranza"

“Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi, ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo”. Si conclude così il Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima, diffuso giovedì 1 febbraio sul tema: “Attraverso il deserto Dio ci guida alla  libertà”. Continua a leggere »

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Papa Francesco: “Prendersi cura del malato significa anzitutto prendersi cura delle sue relazioni”

Nel messaggio per la 32ª Giornata mondiale del malato Papa Francesco mette in guardia da “anzianità e malattia vissute nell’abbandono a causa dell’individualismo”

“Anche nei Paesi che godono della pace e di maggiori risorse, il tempo dell’anzianità e della malattia è spesso vissuto nella solitudine e, talvolta, addirittura nell’abbandono. Questa triste realtà è soprattutto conseguenza della cultura dell’individualismo, che esalta il rendimento a tutti i costi e coltiva il mito dell’efficienza, diventando indifferente e perfino spietata quando le persone non hanno più le forze necessarie per stare al passo”. Continua a leggere »

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Giornata per la vita: “ogni vita ha immenso valore” e “stupefacente capacità di resilienza”

“Troppe le vite negate” denuncia il messaggio del vescovi mettendo in guardia dall' “aborto indebitamente presentato come diritto” e “sempre più banalizzato” ed aprimendo “grande preoccupazione per sviluppi legislativi locali e nazionali sul tema dell’eutanasia”

“Molte, troppe” sono le “vite negate”. Lo denuncia il Consiglio episcopale permanente della Cei nel Messaggio per la 46ª Giornata nazionale per la vita in programma il 4 febbraio 2024 sul tema La forza della vita ci sorprende. ‘”Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?”(Mc 8,36). “Tante sono “le vite negate”, osservano i presuli nel testo, datato 26 settembre e diffuso il 9 novembre. Dalla vita “del nemico – soldato, civile, donna, bambino, anziano”, che è “un ostacolo ai propri obiettivi e può, anzi deve, essere stroncata con la forza delle armi o comunque annichilita con la violenza”, a quella del migrante, che “vale poco, per cui si tollera che si perda nei mari o nei deserti o che venga violentata e sfruttata in ogni possibile forma”. Ma anche quella dei lavoratori, spesso considerata una merce, da “comprare” con “paghe insufficienti, contratti precari o in nero, e mettere a rischio in situazioni di patente insicurezza”.

“La vita delle donne viene ancora considerata proprietà dei maschi – persino dei padri, dei fidanzati e dei mariti – per cui può essere umiliata con la violenza o soffocata nel delitto”, si legge ancora nel testo, mentre “la vita dei malati e disabili gravi viene giudicata indegna di essere vissuta, lesinando i supporti medici e arrivando a presentare come gesto umanitario il suicidio assistito o la morte procurata”. “La vita dei bambini, nati e non nati, viene sempre più concepita come funzionale ai desideri degli adulti e sottoposta a pratiche come la tratta, la pedopornografia, l’utero in affitto o l’espianto di organi. In tale contesto – denuncia ancora la Cei – l’aborto, indebitamente presentato come diritto, viene sempre più banalizzato, anche mediante il ricorso a farmaci abortivi o ‘del giorno dopo’ facilmente reperibili”.

“Ciascuna vita, anche quella più segnata da limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri”; “nessuna vita va mai discriminata, violentata o eliminata in ragione di qualsivoglia considerazione”. Si legge ancora nel Messaggio per la 46ª Giornata nazionale per la vita. “Quante volte – osservano i vescovi nel testo – il capezzale di malati gravi diviene sorgente di consolazione per chi sta bene nel corpo, ma è disperato interiormente. Quanti poveri, semplici, piccoli, immigrati… sanno mettere il poco che hanno a servizio di chi ha più problemi di loro. Quanti disabili portano gioia nelle famiglie e nelle comunità, dove non ‘basta la salute’ per essere felici. Quante volte colui che si riteneva nemico mortale compie gesti di fratellanza e perdono. Quanto spesso il bambino non voluto fa della propria vita una benedizione per sé e per gli altri”.  “La vita, ogni vita – sottolineano i presuli -, se la guardiamo con occhi limpidi e sinceri, si rivela un dono prezioso e possiede una stupefacente capacità di resilienza per fronteggiare limiti e problemi”.

“Destano grande preoccupazione gli sviluppi legislativi locali e nazionali sul tema dell’eutanasia”. Secondo il Consiglio episcopale permanente della Cei “La scienza ha mostrato in passato l’inconsistenza di innumerevoli valutazioni discriminatorie, smascherandone la natura ideologica e le motivazioni egoistiche: chi, ad esempio, tentava di fondare scientificamente le discriminazioni razziali è rimasto senza alcuna valida ragione. Ma anche chi tenta di definire un tempo in cui la vita nel grembo materno inizi ad essere umana si trova sempre più privo di argomentazioni, dinanzi alle aumentate conoscenze sulla vita intrauterina, come ha mostrato la recente pubblicazione ‘Il miracolo della vita’, autorevolmente presentata dal Santo Padre”.
“Quando, poi, si stabilisce che qualcuno o qualcosa possieda la facoltà di decidere se e quando una vita abbia il diritto di esistere, arrogandosi per di più la potestà di porle fine o di considerarla una merce – argomentano i presuli –, risulta in seguito assai difficile individuare limiti certi, condivisi e invalicabili. Questi risultano alla fine arbitrari e meramente formali”.

D’altra parte, l’interrogativo della Cei, “cos’è che rende una vita degna e un’altra no? Quali sono i criteri certi per misurare la felicità e la realizzazione di una persona? Il rischio che prevalgano considerazioni di carattere utilitaristico o funzionalistico metterebbe in guardia la retta ragione dall’assumere decisioni dirimenti in questi ambiti, come purtroppo è accaduto e accade. Da questo punto di vista, destano grande preoccupazione gli sviluppi legislativi locali e nazionali sul tema dell’eutanasia”, sostengono i vescovi mettendo in guardia dalle “crescenti possibilità che la tecnologia oggi offre di manipolare e dominare l’essere umano, e dal progressivo sbiadirsi della consapevolezza sulla intangibilità della vita”.

“Un forte appello” da parte di tutte le donne e gli uomini “all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita”. E’ l’auspicio espresso nel messaggio per la Giorata del 4 febbraio 2024. Nel sottolineare che non siamo padroni della vita, la Cei precisa che “il rispetto della vita non va ridotto a una questione confessionale, poiché una civiltà autenticamente umana esige che si guardi ad ogni vita con rispetto e la si accolga con l’impegno a farla fiorire in tutte le sue potenzialità, intervenendo con opportuni sostegni per rimuovere ostacoli economici o sociali”. Di qui il richiamo al discorso del Papa all’associazione Scienza & Vita, il 30 maggio 2015: “Il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili”. “La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente”, il monito dei vescovi, secondo i quali la Giornata “assume una valenza ecumenica e interreligiosa, richiamando i fedeli di ogni credo a onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno”.

 

Messaggio del Consiglio episcopale permanente della Cei per la 46ma Giornata nazionale per la vita

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Iniziata la a Visita ad limina dei Vescovi lombardi

Gli incontri di lunedì mattina nei Dicasteri È in programma dal 29 gennaio al 2 febbraio in Vaticano la Visita ad limina, dei Vescovi lombardi. Il programma ufficiale è iniziato lunedì mattina con la Messa presieduta in San Pietro dall’arcivescovo Mario Delpini e concelebrata dagli altri vescovi della Lombardia. Tra loro naturalmente il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, che subito dopo ha proposto la … Continua a leggere »

“Nel giardino, maschio e femmina lì creò”, la riflessione della teologa De Vecchi per la Giornata sacerdotale

“Nel giardino, maschio e femmina lì creò”. È il tema della relazione tenuta dalla teologa moralista Gaia De Vecchi in occasione della Giornata sacerdotale vissuta a Rivolta d’Adda, in Casa Madre delle Suore Adoratrici, giovedì 1° febbraio. Il primo atto delle proposte in calendario per la festa del fondatore dell’Istituto religioso, san Francesco Spinelli, che ricorre il 6 febbraio. Fonte: TeleRadio Cremona Cittanova

Verso la Visita ad limina, il punto su Beni culturali e Diaconato Pemanente

Intervista al delegato della Conferenza episcopale lombarda, il vescovo di Pavia mons. Corrado Sanguineti

Il vescovo di Pavia, mons. Corrado Sanguineti, ricopre due importanti incarichi all’interno della Conferenza episcopale lombarda (CEL): è delegato e presidente della Consulta regionale per i Beni culturali e l’edilizia di culto e delegato per il Diaconato permanente. Lo abbiamo intervistato per saperne di più. Continua a leggere »

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Visita ad limina, mons. Napolioni e i vescovi lombardi a fine gennaio dal Papa

Da lunedì 29 gennaio a venerdì 2 febbraio il vescovo Antonio Napolioni, insieme agli altri presuli lombardi, sarà in Vaticano per la Visita ad limina. Un momento di condivisione tra la Chiesa universale e le Chiese particolari che presenteranno la propria situazione negli incontri che i vescovi delle Chiese di Lombardia, guidati dal metropolita mons. Mario Delpini, avranno nei diversi Dicasteri vaticani e incontrando Papa … Continua a leggere »

Chiese lombarde, un cammino comune per la famiglia e la vita

Dal 29 gennaio i Vescovi lombardi a Roma per la Visita ad limina: ai Dicasteri vaticani sarà monsignor Antonio Napolioni a presentare le relazioni su pastorale familiare e tutela minori

Sarà il vescovo Antonio Napolioni a presentare nei Dicasteri vaticani quanto e come le Diocesi lombarde hanno camminato e lavorato insieme negli ultimi dieci anni sul tema della pastorale familiare e su quello della tutela minori. Da domani, infatti, inizia la Visita ad limina dei vescovi della Lombardia, un pellegrinaggio a Roma sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, l’incontro con il Santo Padre per descrivere le situazioni locali, «un momento che rende ancora più manifesta la collegialità quale dimensione necessaria per la Chiesa sinodale», come l’ha definita il cardinal Matteo Zuppi, presidente della Cei. Continua a leggere »

Maria Chiara Gamba
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Comunicazioni sociali, il Papa: “Spetta all’uomo decidere se diventare cibo per gli algoritmi”

Papa Francesco dedica il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali all'intelligenza artificiale e rinnova l'invito ad "adottare un trattato internazionale vincolante" che ne regoli lo sviluppo

“È capitato anche a me di essere oggetto” di “fake news” o “deep fake”, cioè della creazione e diffusione di notizie, suoni o immagini che sembrano perfettamente verosimili ma sono false. Lo scrive Papa Francesco, nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, dedicato all’intelligenza artificiale, i cui sistemi “possono contribuire al processo di liberazione dall’ignoranza e facilitare lo scambio di informazioni tra popoli e generazioni diverse”, ma al tempo stesso essere “strumenti di inquinamento cognitivo, di alterazione della realtà tramite narrazioni parzialmente o totalmente false eppure credute – e condivise – come se fossero vere”. Continua a leggere »

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CEI, al Consiglio Permanente la riflessione sulla capacità della Chiesa di incidere nella società

I Vescovi hanno ribadito l’urgenza che l’anelito di pace si declini in preghiera, amicizia, volontà di educare alla riconciliazione

La riflessione sulla capacità della Chiesa di incidere nella società, aprendo orizzonti di speranza ed educando alla pace, ha fatto da filo conduttore alla sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente che si è svolta a Roma, dal 22 al 24 gennaio, sotto la guida del Cardinale Presidente Matteo Zuppi. Continua a leggere »

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