Archivi della categoria: M.Michela Nicolais (AgenSir)

image_pdfimage_print

Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali: «siate comunicatori di speranza»

Nel messaggio per la Giornata, pubblicato a gennaio, Papa Francesco ha offerto ai comunicatori un decalogo per un tempo “segnato dalla disinformazione e dalla polarizzazione”

“Mettere al centro della comunicazione la responsabilità personale e collettiva verso il prossimo”, in un tempo “segnato dalla disinformazione e dalla polarizzazione, dove pochi centri di potere controllano una massa di dati e di informazioni senza precedenti”. Continua a leggere »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

CEI, Zuppi in apertura del Consiglio Permanente: “Si giunga, a livello nazionale, a interventi che tutelino nel miglior modo possibile la vita, favoriscano l’accompagnamento e la cura nella malattia, sostengano le famiglie nelle situazioni di sofferenza”

Gratitudine a Papa Leone per l’udienza del 17 giugno prossimo con i vescovi italiani. Il ricordo di Papa Francesco, appelli per la pace a Gaza e in Ucraina

“Sin d’ora, mi sia permesso di confermare a Papa Leone la nostra gratitudine per il dono dell’udienza che ha concesso alla Conferenza Episcopale Italiana per il prossimo 17 giugno: sarà un’occasione preziosa per pregare insieme, rinnovare la nostra professione di fede e ascoltare la sua parola alle Chiese in Italia”. È l’omaggio al nuovo Pontefice della Chiesa italiana, pronunciato dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’introduzione al Consiglio permanente. Continua a leggere »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

Ecumenismo e dialogo interreligioso. Leone XIV: “Oggi è tempo di dialogare e di costruire ponti”

Ecumenismo e dialogo interreligioso al centro dell'incontro con i rappresentanti delle altre Chiese e religioni. Il Papa ha sottolineato l'importanza del dialogo teologico tra cristiani ed ebrei e definito Nicea una "tappa fondamentale"

Papa Leone XIV - saluto

L’unità come dover prioritario, il legame tra sinodalità ed ecumenismo, il dialogo con i fratelli e le sorelle ebree e musulmane per “edificare un mondo più pacifico”. Ricevendo in udienza i rappresentanti di altre chiese e comunità ecclesiali e di altre religioni, giunti a Roma per la messa di inizio del suo ministero petrino, Leone XIV ha declinato a tutto campo la sua visione dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, a cominciare da un invito: “fare tesoro” della testimonianza di Papa Francesco, che ha fatto della “fraternità universale” uno dei punti cardini del suo pontificato. “Su questo lo Spirito Santo lo ha davvero spinto a far avanzare a grandi passi le aperture e le iniziative già intraprese dai Pontefici precedenti, soprattutto a partire da San Giovanni XXIII”, l’omaggio di Papa Prevost:

“Il Papa della Fratelli tutti ha promosso sia il cammino ecumenico sia il dialogo interreligioso, e lo ha fatto soprattutto coltivando le relazioni interpersonali, in modo tale che, senza nulla togliere ai legami ecclesiali, fosse sempre valorizzato il tratto umano dell’incontro”. “Dio ci aiuti a fare tesoro della sua testimonianza!”.

All’inizio del suo discorso, il Pontefice ha espresso “affetto fraterno” al patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, a Theofilos III e a Mar Awa III, e ha definito il Concilio di Nicea “una tappa fondamentale per l’elaborazione del Credo condiviso da tutte le chiese e comunità ecclesiali”, sottolineando la coincidenza della sua elezione con il 1700° anniversario. “Mentre siamo in cammino verso il ristabilimento della piena comunione tra tutti i cristiani, riconosciamo che questa unità non può che essere unità nella fede”, l’appello del Pontefice.

“In quanto Vescovo di Roma, considero uno dei miei doveri prioritari la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo”,

ha poi rivelato, sottolineando che “quella per l’unità è sempre stata una mia costante preoccupazione, come testimonia il motto che ho scelto per il ministero episcopale: In Illo uno unum, un’espressione di Sant’Agostino di Ippona che ricorda come anche noi, pur essendo molti, ‘in Quell’unico – cioè Cristo – siamo uno’”. “La nostra comunione si realizza nella misura in cui convergiamo nel Signore Gesù Cristo”, la tesi del Papa, secondo il quale “più siamo fedeli e obbedienti a Lui, più siamo uniti tra di noi”.

“Consapevole che sinodalità ed ecumenismo sono strettamente collegati, desidero assicurare la mia intenzione di proseguire l’impegno di Papa Francesco nella promozione del carattere sinodale della Chiesa Cattolica e nello sviluppo di forme nuove e concrete per una sempre più intensa sinodalità in campo ecumenico”.

E’ l’altro annuncio programmatico di Leone XIV, che ha chiesto la collaborazione di tutto il popolo di Dio in ambito ecumenico: “Come cristiani, siamo tutti chiamati a pregare e lavorare insieme per raggiungere passo dopo passo questa meta, che è e rimane opera dello Spirito Santo: il nostro cammino comune può e deve essere inteso anche in un senso largo, che coinvolge tutti”.

“Oggi è tempo di dialogare e di costruire ponti”,

ha ribadito il Papa, mettendosi sulla scia di Bergoglio anche riguardo al versante del dialogo interreligioso, in favore del quale il suo predecessore ha fatto ”notevoli sforzi”: “Attraverso le sue parole e le sue azioni, ha aperto nuove prospettive di incontro, per promuovere la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio”, il riferimento al Documento sulla fratellanza umana di Abu Dhabi.

“Il dialogo teologico tra cristiani ed ebrei rimane sempre importante e mi sta molto a cuore”,

le parole rivolte agli ebrei: “Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, è necessario continuare con slancio questo nostro dialogo così prezioso”. “I rapporti tra la Chiesa Cattolica e i musulmani sono stati segnati da un crescente impegno per il dialogo e la fraternità, favorito dalla stima per questi fratelli e sorelle che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini”, il bilancio del dialogo con i musulmani. “Tale approccio, fondato sul rispetto reciproco e sulla libertà di coscienza, rappresenta una solida base per costruire ponti tra le nostre comunità”, ha commentato Leone XIV, esprimendo a tutti i presenti la sua “gratitudine per la vostra partecipazione a questo incontro e per il vostro contributo alla pace”.

“In un mondo ferito dalla violenza e dai conflitti, ognuna delle comunità qui rappresentate reca il proprio apporto di saggezza, di compassione, di impegno per il bene dell’umanità e la salvaguardia della casa comune”, il tributo finale del Papa ai presenti.

“Se saremo concordi e liberi da condizionamenti ideologici e politici, potremo essere efficaci nel dire no alla guerra e sì alla pace, no alla corsa agli armamenti e sì al disarmo, no a un’economia che impoverisce i popoli e la Terra e sì allo sviluppo integrale”,

ha garantito Leone XIV: “la testimonianza della nostra fraternità, che mi auguro potremo mostrare con gesti efficaci, contribuirà certamente a edificare un mondo più pacifico, come desiderano in cuor loro tutti gli uomini e le donne di buona volontà”.

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

“Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell’amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un’unica famiglia”. E’ il biglietto da visita di Leone XIV, primo Papa nordamericano e agostiniano della storia della Chiesa, che inizia oggi ufficialmente il suo ministero petrino di Vescovo di Roma, dopo l’elezione dell’8 maggio scorso. Dal Conclave, ha rivelato il Pontefice, “arrivando da storie e strade diverse, abbiamo posto nelle mani di Dio il desiderio di eleggere il nuovo successore di Pietro, il Vescovo di Roma, un pastore capace di custodire il ricco patrimonio della fede cristiana e, al contempo, di gettare lo sguardo lontano, per andare incontro alle domande, alle inquietudini e alle sfide di oggi”. Continua a leggere »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

Leone XIV: “mai più la guerra”, serve “il miracolo della pace”

Nel suo primo Regina Caeli da Pontefice, Leone XIV ha lanciato un forte appello per la pace in Ucraina, nella striscia di Gaza e in tutti i Paesi ancora segnati da conflitti, in quella che Papa Francesco definiva la “terza guerra mondiale a pezzi”. “Mai più la guerra!”, le parole di Paolo VI riproposte per invocare il “miracolo della pace”. Pregare per le vocazioni e dare spazio ai giovani, gli altri imperativi del discorso. Un augurio speciale è stato rivolto alle mamme, nella giornata a loro dedicata

“Mai più la guerra!”. È questo il primo appello ai “grandi della terra”, lanciato da Leone XIV dopo il suo primo Regina Caeli dalla Loggia delle Benedizioni, in una domenica – la prima del suo pontificato – che è iniziata con la messa nelle Grotte vaticane e la sosta in preghiera davanti alle tombe dei suoi predecessori. Rivolgendosi con un sorriso, ricambiato dai numerosi applausi, alla folla di 100mila persone – secondo le autorità italiane – il Pontefice, prendendo a prestito le parole pronunciate da Paolo VI all’Onu, ha invocato “il miracolo della pace”, in un mondo ancora insanguinato da troppi conflitti. Continua a leggere »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

Papa Leone XIV: è l’americano Robert Francis Prevost

Papa Leone XIV - loggia saluto

“Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Prevost qui sibi nomen imposuit Leonem Deciumun Quartum”. Con queste parole il cardinale protodiacono, Dominique Mamberti, ha annunciato il nome del 267° Pontefice, eletto alle 18.07 al quarto scrutinio durante il 76° Conclave – il più affollato della Chiesa – da 133 cardinali elettori riuniti da ieri pomeriggio in Conclave nella Cappella Sistina. Continua a leggere »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

Le prime parole di Leone XIV: «La pace sia con tutti voi!»

Papa Leone XIV - saluto

“La pace sia con tutti voi!”. Sono le prime parole del cardinale Robert Francis Prevost, da oggi il 267° Papa della storia della Chiesa, il primo Pontefice americano. “Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio”, ha detto Papa Leone XIV, il nome scelto dal religioso agostiniano per il suo pontificato. Continua a leggere »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

Conclave: fumata bianca, c’è il nuovo Papa

Il momento atteso da milioni di fedeli in tutto il mondo è finalmente arrivato. I 133 cardinali riuniti in Conclave nella Cappella Sistina hanno eletto al quarto scrutinio il 267° successore di Pietro. Alle ore 18.07 di giovedì 8 maggio il comignolo della Cappella Sistina ha emesso fumogeni bianchi, grazie all’ausilio di una delle due stufe, quella che non contiene le schede bruciate dopo la votazione, ma che è esclusivamente dedicata, grazie ai fumogeni, a “colorare” di bianco il cielo, con quel segnale che i fedeli sono abituati a decifrare, scrutando quello spicchio di orizzonte con il naso all’insù. Continua a leggere »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su

Funerali di Papa Francesco: 250mila persone in piazza, il corteo funebre salutato da un unico lungo applauso

Il corteo funebre da San Pietro a Santa Maria Maggiore è stato il 48° viaggio, l'ultimo terreno, di Papa Francesco, che fin dall'elezione si è definito "vescovo di Roma". E Roma l'ha ricambiato con un lungo abbraccio, che da piazza San Pietro - luogo dei funerali, a cui hanno partecipato oltre 250mila persone - è proseguito ininterrottamente verso la Basilica Liberiana, luogo della tumulazione

Da San Pietro a Santa Maria Maggiore. E’ lungo sei chilometri il 48° e ultimo viaggio di Papa Francesco, il primo papa del ventunesimo secolo che nel suo testamento ha espresso la volontà di essere sepolto in un luogo diverso dalla basilica vaticana. A bordo di un carro funebre davvero singolare, una ex papamobile già usata in un viaggio in Oriente e riadattata in modo tale da poter essere aperta e visibile lungo tutto il tragitto dalla Porta del Perugino al luogo della sepoltura, il Pontefice che fin dall’affaccio alla Loggia delle benedizioni amava definirsi “vescovo di Roma” ha ricevuto dalla sua Roma – oggi più che mai “caput mundi” – un abbraccio infinito che dagli oltre 250mila fedeli presenti ai funerali si è dilatato da piazza San Pietro in tutti i luoghi più simbolici del centro storico, grazie ad un corteo a passo d’uomo che partendo dalla Porta del Perugino e attraversando la Galleria Pasa, ha percorso Corso Vittorio Emanuele per poi arrivare a piazza Venezia e svoltare sui Fori imperiali, proseguendo per via Labicana e via Merulana. T Continua a leggere »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su