Grave povertà abitativa, esclusione sanitaria, mancanza di un reddito minimo universale: sono queste le tre priorità su cui serve intervenire con urgenza, secondo l’analisi dei dati contenuti nel Rapporto annuale dell’Istat 2024 presentato oggi, basato sugli indicatori europei. Secondo il rapporto il 23,1% della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione sociale (+0,3% rispetto al 2023). Aumenta la povertà di +2,8% per le coppie con almeno tre figli, i genitori single (+2,9%) e gli over65 che vivono soli (+2,3%). C’è inoltre un picco nella crescita della povertà tra le famiglie giovani: la percentuale passa dal 28,4% al 30,5% del totale. «Non bastano più misure settoriali e selettive – sottolinea al Sir Nunzia De Capite, responsabile del servizio advocacy di Caritas italiana – serve un intervento universale che consideri l’ampliamento delle vulnerabilità oggi diffuse in tutto il tessuto sociale: famiglie, giovani, anziani e singoli». Continua a leggere
Rapporto Istat. L’allarme di Caritas: povertà, accesso alle cure ed emergenza abitativa “tre bombe sociali su cui intervenire subito”
Il Rapporto Istat 2024 conferma un’Italia stabile ma in grave difficoltà sul fronte della povertà. Il 23,1% della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale. A crescere sono le disuguaglianze: colpiti soprattutto giovani, famiglie numerose e anziani soli. Tre le priorità individuate da Caritas italiana: un reddito minimo universale, accesso equo alle cure sanitarie e risposta all’emergenza abitativa.
