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Il Vescovo ai cresimandi-cresimati: «Siate le braccia e le gambe di Dio: portate a tutti il profumo di Cristo»

Sabato 14 maggio 600 ragazzi accompagnati da 200 tra sacerdoti, catechisti e genitori hanno incontrato mons. Napolioni

«Non vivete un Cristianesimo pigro ed egoista, ma siate le braccia e le gambe di Dio: a tutti portate il profumo di Cristo». È stata una vera e propria iniezione di entusiasmo l’incontro dei cresimandi e cresimati col vescovo Antonio che si è svolto sabato 14 maggio al Palazzetto dello Sport di Cremona. La pastorale giovanile, guidata a da don Paolo Arienti, ha confezionato un gran bel momento in cui la festa, la preghiera e la riflessione si sono fuse in maniera davvero armoniosa. Mons. Napolioni con la sua consueta carica di simpatia e i ragazzi con la loro freschezza hanno fatto il resto.

Alle 15 i gruppi di cresimandi/cresimati delle 46 parrocchie che hanno aderito all’invito sono stati accolti dagli animatori della Federazione Oratori e immersi ai tempi di Re Artù, del mago Merlino, di epiche battaglie e singolari tenzoni. Più volte i ragazzi sono stati invitati ad alzarsi e imparare alcuni balletti. Un’animazione spassosa che ha coinvolto oltre 800 persone: 600 ragazzi e 200 tra catechisti, genitori, sacerdoti e religiose. Per tutti, in omaggio, una simpatica mano di cartone con da una parte la scritta “Ciao Antonio” e dall’altra i testi dei canti. Quattro colori per i quattro settori delle gradinate, un colpo d’occhio davvero suggestivo che ha impressionato anche mons. Napolioni.

Il Vescovo è giunto, infatti, poco dopo le 15.30 accompagnato dal diacono don Francesco Gandioli che il prossimo 11 giugno sarà ordinato prete in Cattedrale e da un cresimando, Elia di Pescarolo. Il ragazzo, subito dopo il saluto liturgico, ha preso la parola per un breve indirizzo di benvenuto ricordando il recente ingresso di mons. Napolioni in diocesi e sottolineando il desiderio di fare festa con lui proprio alla vigilia di Pentecoste: «Caro Vescovo – ha concluso Elia – confermaci nell’ascolto e nell’accoglienza dello Spirito di Gesù».

La preghiera è proseguita con un intervento di una giovane che è entrata in scena con una valigia e con tanti dubbi nel cuore: una persona come tante che dopo la Cresima ha abbondonato la pratica religiosa: «È inutile andare a Messa perchè tanto il mondo non cambia – ha detto provocatoriamente -. Mi sembra di aver perso il gusto delle cose che ho celebrato, non ho più la memoria dei doni che ho ricevuto, non mi ricordo che cosa significano quegli oggetti e quei gesti».

Dal pubblico tre ragazzi si sono alzati e uno alla volta hanno presentata a questa giovane tre segni: l’acqua che rimanda al battesimo, sacramento che lega per sempre al mistero di morte e risurrezione di Gesù; l’olio che riconduce alla Cresima e che rammenta quanto l’uomo e prezioso agli occhi di Dio; infine il pane simbolo dell’Eucaristia, cibo che accompagna i passi quotidiani delle persone. I tre grandi sacramenti del cammino dell’iniziazione cristiana.

E oltre ai segni alla giovane dubbiosa sono state offerte anche quattro testimonianze, quattro storie scritte dallo Spirito di Dio, l’unica forza, l’unica energia capace di infammare la vita. Storie di ieri come quelle eroiche di San Giovanni Bosco o di Madre Teresa, ma anche storie di oggi come quelle quotidiane di Federica, 21enne di Cremona che dopo aver scoperto di essere amata dalle persone che ha attorno a lei ha deciso di mettere le sue potenzialità a servizio degli altri oppure di Enrico di Casalmaggiore, 20 anni, che ha scorto nel fratello Claudio, nato con seri problemi, la presenza di Gesù: «Non vado spesso a Messa – ha confidato – però quando ci sono con la testa vedo in Claudio quel Pane».

Dopo questo ventaglio di suggestioni ha preso la parola mons. Napolioni che ha scosso i ragazzi con una serie di domande a bruciapelo: «Il futuro vi mette paura o curiosità? Provate entusiasmo quando guardate alla vita?». Quesiti veri che toccano il cuore e invocano risposte autentiche: «Il Vangelo ci ha detto che se noi osserviamo la parola di Gesù, sia Lui sia il Padre verranno a dimorare presso di noi. Egli verrà! Non come giudice, ma come un padre, come un amico atteso e desiderato!». Di fronte a questa promessa non si può quindi temere il futuro, piuttosto l’uomo deve temere se stesso perchè se «Dio è amore» non è detto che lo siano anche i suoi figli: «C’è il rischio che il nostro amore si secchi o si sprechi! Però c’è il Signore che lo coltiva e lo rigenera. Lui ci ama e se noi lo amiamo la cosa è fatta: la vita può superare qualsiasi difficoltà, perchè non siamo soli! Dio ha messo in noi il suo respiro». Un respiro che dà la vita al mondo e che spinge tutti gli uomini al Padre.

Mons. Napolioni ha quindi invitato i ragazzi a vivere appieno la propria vita, non confidando sulla bellezza o sugli aspetti meramente esteriori, ma coltivando il cuore e tutte le proprie capacità. E se Dio è capace di riempiere la mente e il cuore dell’uomo, l’uomo deve mettere a dispozioni di Dio le sue braccia e le sue gambe: «Mettetevi in cammino, lo Spirito ci invia in missione. Se la Messa non vi rimanda alla missione non serve a nulla. Il vescovo Tonino Bello nel congedare l’assemblea terminata l’Eucaristia scambiava le parole e diceva: la pace è finita, andate a messa. Egli spronava così a non vivere un Cristianesimo pigro ed egoista. La pace di Gesù è fatta di inquietudine che genera una gioia più grande, è fame e sete di giustizia e di bene per tutti». E infine l’invito: «Portate la Messa nella vita, portate il profumo di Cristo in tutte le realtà che vivrete e toccherete. Allora il futuro sarà simile al regno di Dio che è già iniziato in mezzo a noi».

Al termine della veglia, dalla chiara connotazione vocazionale, ha preso la parola don Francesco per una brevissima riflessione. Per il giovane diacono di Gallignano, a poco meno di un mese dalla sua ordinazione, due sono gli atteggiamenti da vivere con Dio ogni giorno: la gratitudine – perchè il Padre investe l’uomo di tantissimi doni – e la gioia – perchè essere cristiani è una cosa bellissima.

A due rappresentanti di ogni parrocchia presente il vescovo ha quindi donato una piantina da portare in oratorio e curare, segno della vita che cresce e che ha bisogno dello Spirito di Dio per maturare in pienezza.

Insieme al ringraziamento della pastorale giovanile espresso da don Paolo Arienti al vescovo Antonio è stata regalata una stola rossa con impressi i segni della Chiesa cremonese.

Particolarmente apprezzato il coro giovanile diocesano diretto da Mauro Viola che da alcune settimane accompagna questi grandi incontri donando tanto simpatia e voglia di cantare.

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Per il terzo anno approvato “Giovani insieme” tra Regione Lombardia e ODL

Il progetto prevede l'inserimento lavorativo di giovani 20-30enni presso gli oratori della Lombardia. Per la diocesi di Cremona previsti 20 posti

Per il terzo anno consecutivo Regione Lombardia e ODL hanno approvato il progetto Giovani Insieme, che prevede l’inserimento lavorativo di giovani 20-30enni presso gli Oratori della Lombardia.

 

Inquadramento della proposta

Viene riproposto l’inserimento lavorativo di 20 giovani (in età compresa tra i 20 e i 30 anni, che non abbiano altro lavoro in corso) sul territorio diocesano a servizio degli Oratori.
 Rispetto agli scorsi anni il monte ore finanziato è stato diminuito notevolmente, ma non esclude che una Parrocchia possa implementare l’investimento in modo autonomo. Tutto dipende dalle esigenze reali del contesto di attivazione. Anzi: la progressiva riduzione delle ore finanziate racconta anche delle reali necessità progettuali e spinge a riflessioni di investimento più precise. 
Occorre ribadire con forza che il progetto non si propone di generare un direttore laico né un catechista, ma si limita ad una collaborazione di primo livello, dietro stesura di un contratto e prevedendo una formalità chiara.

 

Specifica tecnica

  • Monte ore da settembre 2016 ad agosto 2017: 300 ore, con un minino di 15 ore mensili, per una presenza al lavoro di non meno di 40 settimane.
  • Compenso orario: 10 euro (costo unitario del voucher).
  • Metodo di pagamento: vouchers.
  • Contribuzione di Regione Lombardia: 65,57% del monte ore. Regione Lombardia chiederà tre rendicontazioni e fornirà due rimborsi.
  • Ogni giovane riceverà un compenso lordo minimo (e finanziato nella percentuale indicata) di 3.000,00 euro. Al netto € 2.250,00.
  • Nel monte ore sono previste 6 ore di formazione diocesana.

 

Modulistica

Entro la fine di giugno la Focr raccoglierà le candidature e fisserà i colloqui con i giovani. Ogni giovane dovrà presentare il modulo qui allegato, come pure le Parrocchie che intendono aderire al progetto.

 

Osservazioni pastorali

L’iniziativa per la terza annualità viene in aiuto alla vita concreta degli Oratori: suppone una disponibilità delle Parrocchie ad investire una risorsa specifica sul campo della relazione educativa, della vita degli Oratori feriali e su specifici progetti (dopo-scuola, cortile…); e chiede di individuare giovani universitari o disoccupati che possano servire con intelligenza e buon cuore i nostri Oratori. Questo sia a livello di parrocchia che a livello interparrocchiale o zonale. il progetto non prevede un servizio catechistico né una responsabilità di direzione dell’oratorio, ma si preoccupa di fornire risorse per un aiuto concreto ai giovani e agli Oratori. L’esperienza dei due anni precedenti, in larga parte positiva, spinge a ripresentare il progetto e a cogliere l’opportunità che le Parrocchie, mentre si riduce progressivamente il contributo regionale, maturino la prassi di un investimento progettuale, economico e culturale sui giovani.

 

Prospettive

Il progetto non delinea una direzione laica degli Oratori né assolve ad una emergenza catechistica. Si tratta di un “livello base” che può essere scelto a fronte di una promozione dei giovani e di un progetto specifico a portata di chi viene individuato. Non si tratta nemmeno di sostituire le forze volontarie della Parrocchie, che restano preziose e fondamentali, ma di individuare un progetto utile. Nel futuro occorrerà ragionare su altre figure, più complesse e articolate, laicali o ministeriali, retribuite o volontarie. Le figure del progetto “giovani insieme” restano di “primo livello”, ben lontano da soluzioni “magiche” dei grandi problemi e delle profonde sfide educative e strutturali degli Oratori. Di qui la bellezza, ma al tempo stesso la delicatezza del progetto.

Per informazioni contattare la segreteria allo 0372/25336.

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Il vescovo Antonio insieme agli ospiti della Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro

Nel pomeriggio di venerdì 13 maggio, dopo aver incontrato il Consiglio di amministrazione, mons. Napolioni ha visitato i reparti della grande struttura cremonese

Un pomeriggio intenso, fatto di rapporti umani capaci di consolidarsi profondamente anche solo con poche parole, un sorriso o una carezza. Tanta commozione in un clima di festa, non senza momenti in cui è stato necessario confrontarsi con una realtà fatta di sofferenza, per la vecchiaia che avanza o a motivo di particolari condizioni personali. Si riassume così la visita che il vescovo Napolioni ha fatto, nel pomeriggio di venerdì 13 maggio, alla Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro. Continue reading »

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La famiglia tra promessa, fedeltà e perdono: il 22 maggio a Cremona la seconda Festa diocesana

L'evento si svolgerà la domenica pomeriggio in piazza del Comune e sarà preceduto la sera di venerdì 20 maggio al Museo del Violino dal convegno “I volti della misericordia”

Nel pomeriggio di domenica 22 maggio si terrà a Cremona la seconda “Festa diocesana della famiglia”. In piena continuità con la prima edizione, svoltasi il 24 maggio 2015 sul tema “La famiglia genera”, l’evento di quest’anno, con un legame naturale con il Giubileo delle Misericordia, avrà una triplice attenzione, come sottolineato nel titolo: “La famiglia tra promessa, fedeltà e perdono”. Il momento di festa sarà preceduto da una serata su “I volti della misericordia” che si terrà venerdì 20 maggio presso l’auditorium del Museo del Violino di Cremona. Continue reading »

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Gara di bocce per “Casa d’oro”: il vescovo Antonio giocherà con il sindaco Galimberti

Durante la serata benefica, che vedrà sul campo le autorità del territorio, anche una lotteria a favore del centro per disabili di via Litta

Una bocciata per “Casa d’oro”. È l’iniziativa di solidarietà che nella serata di venerdì 13 maggio andrà in scena al bocciodromo di Cremona. Una decina le squadre che prenderanno parte a questo singolare torneo benefico: tra queste la coppia composta dal vescovo Antonio Napolioni e il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti. Continue reading »

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Sabato pomeriggio in Seminario l’ultimo incontro della rassegna “Un tè in Biblioteca 2016”

La storica dell'arte Mariella Morandi, console del Touring Club di Cremona “dialogherà” con alcuni volumi del fondo antico della Biblioteca di via Milano

Sabato 14 maggio, alle ore 16, presso la Biblioteca del Seminario Vescovile di Cremona, si terrà l’ultimo incontro della rassegna “Un tè in Biblioteca 2016”, che gode del Patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona e del sostegno della Peter’s TeaHouse di Alessadro Borghi.

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L’invito del vescovo Antonio a partecipare al Congresso eucaristico di Genova

La grande assise della Chiesa italiana si terrà nella città della Laterna dal 15 al 18 settembre 2016

Dal 15 al 18 settembre 2016, si celebrerà nelle Chiese particolari di tutta Italia il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale, che culminerà nelle giornate conclusive a Genova, città che fu sede dell’evento nel 1923. Il tema del Congresso è: «L’Eucaristia sorgente della Missione: “Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”». Scrive il card. Angelo Bagnasco, presidente della CEI, ai membri e ai vescovi emeriti della Conferenza Episcopale Italiana: «Il tema scelto ci permette di collocarci all’interno dell’anno giubilare indetto da Papa Francesco per invitare i singoli e le comunità ad aprirsi in modo più convinto e generoso al dono della misericordia di Dio, sorgente inesauribile di ogni rinnovamento personale e comunitario».

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Il vescovo Antonio ai bimbi delle materne paritarie: «Voi ci insegnate a fidarci!»

Venerdì 13 maggio in Cattedrale si è svolto il pellegrinaggio di sei scuole dell'infanzia: 400 bimbi hanno oltrepassato la porta santa e hanno incontrato mons. Napolioni

Insegnare agli adulti a mantenere un cuore da fanciullo, capace di fidarsi sempre di Dio e degli altri. È questo l’impegno che il vescovo Antonio ha consegnato ai circa 400 bambini di sei scuole materne paritarie che venerdì 13 maggio hanno vissuto il loro giubileo attraversando la Porta Santa della Cattedrale di Cremona. Presenti all’iniziativa, coordinata da Sergio Canevari, presidente provinciale ADASM-FISM, le scuole cittadine Maria Immacolata, Sacro Cuore, S. Abbondio, S. Angelo, la Beata Vincenzo Grossi di Regona e la Gardinali di Castelverde.

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«Detenzione come spazio di dialogo». Messaggio del vescovo Antonio al Convegno “oltre i confini della pena” tenuto in Carcere

La mattinata di studio e confronto si è tenuta giovedì 12 maggio nel teatro della Casa Circondariale di Cremona

“Oltre i confini della pena”. Questo il titolo del convegno promossa dalla Casa Circondariale di Cremona nella mattinata di giovedì 12 maggio. L’incontro, organizzato proprio nel teatro del carcere di via Ca’ del Ferro, e aperto all’intera cittadinanza, è stata un’occasione d’incontro e riflessione condivisa sui temi della pena e sulle necessarie connessioni con l’ambito territoriale. Il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, che non ha potuto prendere parte all’incontro per impegni pastorali già in agenda, ha inviato un proprio indirizzo di saluto.

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La pioggia non ferma la devozione dei castelleonesi. Il vescovo Antonio chiede un surplus di misericordia

Mercoledì 11 maggio mons. Napolioni affiancato da mons. Lafranconi ha presieduto le celebrazione per il 505° anniversario dell'Apparizione

È un impegno concreto quello che il vescovo Antonio ha affidato ai castelleonesi nel primo giorno anniverario delle Apparizioni a Domenica Zanenga in questo Anno Santo: essere misericordiosi nei confronti di qualche volto concreto che si incontra nella quotidianità. Naturalmente chiudendo a Maria l’intercessione per uno sguardo di benevolenza. Continue reading »

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