Sabato a Caravaggio, con la Messa del vescovo Antonio, al via la Missione parrocchiale

130 i giovani annunciatori che lo scorso 7 febbraio hanno ricevuto il mandato. A sostenere la loro evangelizzazione i Fratelli di San Francesco di Nogarole Rocca

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Con la Messa che il vescovo Antonio Napolioni celebrerà sabato 27 febbraio, alle 17.30, nella chiesa “Ss. Fermo e Rustico martiri”, a Caravaggio, si aprirà ufficialmente la “Missione parrocchiale”: due intense settimane di appuntamenti aggregativi, spirituali e culturali ai quali l’intera comunità è invitata a partecipare. Per approfondire il senso di questa iniziativa abbiamo posto alcune domande al vicario don Umberto Zanaboni, che già in passato ha vissuto l’esperienza delle Missioni parrocchiali.

 

Don Umberto, com’è nata l’idea di intraprendere una Missione parrocchiale a Caravaggio?

«La Missione nasce dal desidero di ravvivare la fede tra i parrocchiani e di riproporla in tutte le famiglie del paese. La parrocchia di Caravaggio è piuttosto viva e conta molti fedeli, ma si è sentito il bisogno di rimettere al centro la dimensione della fede e della comunità».

 

Chi vi accompagna in questa esperienza?

«I Fratelli di San Francesco di Nogarole Rocca ci hanno aiutato ad arrivare preparati alla Missione. Con loro i giovani e gli adolescenti della parrocchia avevano già condiviso, in questi ultimi anni, diversi momenti comunitari in oratorio, dove si viveva insieme ai Frati la logica della condivisione e del servizio».

 

Quali sono state le tappe di preparazione alla Missione?

«Tutto è cominciato l’anno scorso: a marzo è stato fatto un primo annuncio dell’evento che poi nei mesi successivi è risuonato in paese: striscioni, cartelli, volantini sono circolati per le vie e le case di Caravaggio, richiamando l’imminenza dell’evento. Frati, sacerdoti e ragazzi hanno anche diffuso la notizia sul web, girando piccoli filmati che promuovevano la Missione. 130 volontari si sono proposti per diventare “annunciatori” e hanno intrapreso un cammino di preparazione: prima con cadenza mensile, poi ogni settimana hanno incontrato i Frati per comprendere al meglio il senso dell’iniziativa e il loro specifico ruolo nel coinvolgimento della comunità. Si tratta di catechisti, giovani e adulti impegnati in parrocchia, dunque di diverse fasce d’età».

 

Ora tutto è pronto per la Missione…

«Domenica 7 febbraio gli annunciatori hanno ricevuto il mandato e inaugurato così l’annuncio nelle famiglie: si sono recati casa per casa, portando il programma della Missione, spiegando la logica dell’iniziativa e invitando le famiglie alle tante proposte in parrocchia».

 

L’inaugurazione ufficiale sarà quindi alla presenza del Vescovo…

«Tutto inizierà sabato 27 febbraio con la solenne Messa di apertura presieduta dal vescovo Antonio. Durante la celebrazione saranno consegnate le croci ai Frati e alle Suore Missionari. La serata poi continuerà con la testimonianza dell’attrice Beatrice Fazi, che racconterà la sua esperienza di riavvicinamento alla fede. Domenica 28, invece, i fedeli saranno coinvolti nella processione al cimitero, dove si affiderà ai defunti la Missione».

 

Quali saranno, poi, i principali eventi che coinvolgeranno la comunità?

«Tutti i giorni ci saranno momenti di preghiera e spiritualità guidati e animati dai religiosi: come la messa mattutina, la preghiera delle ore e le riflessioni. La prima settimana sarà dedicata a incontri per le donne, mentre nella seconda le iniziative coinvolgeranno gli uomini. Nei pomeriggi bambini e ragazzi, giovani e adulti saranno coinvolti in attività culturali, riflessioni, momenti di convivialità e di gioco pensati ad hoc. Venerdì 4 marzo, in comunione con tutta la Chiesa, sarà celebrata la Ventiquattrore per il Signore, con le confessioni, la catechesi e l’adorazione eucaristica. Sabato 5 si terrà la Giornata della Riconciliazione, mentre domenica 6 vari momenti di riflessione e la sera lo spettacolo di burattini per le famiglie, dl titolo “Francesco, chi sei tu?”, della compagnia teatrale Perfetta letizia. La Missione si concluderà con le iniziative di sabato 12 e domenica 13 marzo: sabato la veglia notturna con adorazione eucaristica e domenica sera la festa con la consegna del ricordo della Missione a tutte le famiglie».

 

Anche i “più lontani” dalla parrocchia e dalla fede saranno in qualche modo coinvolti?

«I Frati e le Suore si recheranno nelle case di coloro che non hanno accolto gli annunciatori durante il porta a porta, tentando in qualche modo di trasmettere il messaggio cristiano. I religiosi faranno visita anche a coloro che per malattia, infermità o anzianità non potranno partecipare agli eventi previsti in parrocchia».

 

Che senso ha intraprendere, oggi, una Missione parrocchiale?

«Lo spirito della Missione è quello di riaggregare la comunità, ricostruendo relazioni di amicizia e di vicinanza di cui spesso nei paesi si sente la mancanza. Ma, soprattutto, si tenterà di riaffermare il centro di questo ritrovarsi, che nella comunità cristiana è proprio la fede nel Signore. Siamo dunque tutti chiamati a rimetterla in gioco per riscoprirne il valore e la bellezza vivendola insieme alla comunità».

 

Il programma dettagliato

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