Archivi della categoria: News

image_pdfimage_print

Festa al Santuario della Misericordia, il Vescovo: «Manca l’acqua e Gesù si offre come sorgente che disseta»

Sfoglia la fotogallery completa   «Eppure se voglio consolarmi per un giorno e dimenticare gli affanni della vita, devo tornare a Castelleone la mattina dell’11 maggio e pregare che il tempo sia bello e muovere alle 9 con la processione dal paese, dalla bellissima Parrocchiale restaurata, mentre la Torre rovescia il rombo fragoroso  e festante di tutte le sue nove campane, e vicino al Viale … Continua a leggere »

La giustizia è questione di tutti

Sfoglia la Photogallery completa   “Esecuzione penale esterna: opportunità da conoscere e da vivere”. Questo il titolo del convegno che si è tenuto nella mattinata di sabato 11 maggio al Centro pastorale diocesano di Cremona. Una mattina per approfondire il tema della giustizia, intrecciato con quello della cura. L’evento, organizzato da Caritas Cremonese e moderato dal direttore don Pierluigi Codazzi, ha visto gli interventi di … Continua a leggere »

L’uomo nell’era degli algoritmi. Appassionante intervento di padre Benanti su etica e IA

Sfoglia la fotogallery completa «La legge algoritmica ha bisogno di una forma di etica: l’algoretica, perché l’algoritmo non è conoscibile, universale e generale». Una considerazione alla quale padre Paolo Benanti è arrivato al termine del suo denso e lucido intervento, pensato per celebrare a Cremona la Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, venerdì presso il Campus Santa Monica dell’Università Cattolica. Maria Chiara Gamba Fonte: TeleRadio … Continua a leggere »

Comunicazione tecnologicamente evoluta ma pienamente umana?

  «Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana». Questo il titolo scelto per la cinquantottesima Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, che la Chiesa universale celebra domenica 12 maggio. Uno slogan per certi versi provocatorio, che si inserisce e affronta la questione dell’uso dell’IA in relazione all’umanità, a cui spesso è contrapposta. Ad approfondire la questione nella nuova puntata di Chiesa … Continua a leggere »

Madonna della Misericordia, l’11 maggio il ricordo delle Apparizioni con la Messa del Vescovo

La celebrazione sarà preceduta, alle 9.30 dalla processione dalla chiesa parrocchiale al santuario guidata da monsignor Napolioni. Tante le iniziative di devozione e spiritualità iniziate il 2 maggio con la Novena

Per la comunità di Castelleone e per quelle dei paesi vicini il mese di maggio, da oltre cinquecento anni, riveste un ruolo particolare e importante. Infatti è il mese dedicato a onorare la madre di Gesù con le feste anniversarie delle apparizioni di Maria, Madre di Misericordia, alla veggente Domenica Zanenga avvenute a Castelleone nei giorni 11,12, 13 e 14 maggio del 1511, chiedendo che si digiunasse per alcuni giorni, che si facesse penitenza dei peccati, che si pregasse Dio, chiedendo perdono del male compiuto, che si rispettasse il riposo festivo e che si costruisse una chiesa chiamandola S. Maria della Misericordia. Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Giubileo: il 24 dicembre l’apertura della Porta Santa di San Pietro e il 29 dicembre l’apertura delle porte sante nelle diocesi

La chiusura del Giubileo il 6 gennaio 2026

L’Anno Santo 2025 “orienterà il cammino verso un’altra ricorrenza fondamentale per tutti i cristiani: nel 2033, infatti, si celebreranno i duemila anni della Redenzione compiuta attraverso la passione, morte e risurrezione del Signore Gesù”. Lo scrive il Papa, nella Bolla di indizione “Spes non confundit”. Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Con la Bolla “Spes non confundit” Papa Francesco ha indetto ufficialmente il Giubileo Ordinario 2025

La pace per il mondo, il primo segno di speranza del Giubileo, che comincerà il 24 dicembre e terminerà il 6 gennaio 2026. La richiesta di "forme di amnistia o di condono" per i carcerati e l'invito alle diocesi ad aprire l'anno giubilare il 29 dicembre. "Preoccupazione per la denatalità" e rinnovo della proposta di un Fondo mondiale per eliminare la fame, con i proventi delle armi

“Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza”. Si apre con questo auspicio la Bolla “Spes non confundit”, con la quale Papa Francesco indice ufficialmente il Giubileo Ordinario del 2025, esortando a coniugare tale virtù teologale con la pazienza, virtù che “non è di casa” nell’epoca di Internet. L’Anno Santo 2025, ricorda il Papa, orienterà il cammino verso un’altra ricorrenza fondamentale per tutti i cristiani: nel 2033, infatti, si celebreranno i duemila anni della Redenzione compiuta attraverso la passione, morte e risurrezione di Gesù. Poi la cronologia dell’anno giubilare, che comincerà il 24 dicembre prossimo con l’apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro, cui seguirà, la domenica successiva, 29 dicembre, l’apertura della Porta Santa a S. Giovanni in Laterano. Il 1° gennaio 2025 verrà aperta la Porta Santa della basilica di Santa Maria Maggiore, mentre domenica 5 gennaio sarà aperta la Porta Santa della basilica di San Paolo fuori le Mura. Queste ultime tre Porte Sante saranno chiuse entro domenica 28 dicembre dello stesso anno. Il Santo Padre decreta inoltre che domenica 29 dicembre 2024, “in tutte le cattedrali e concattedrali, i vescovi diocesani celebrino la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare”, che nelle Chiese particolari terminerà domenica 28 dicembre 2025. Il Giubileo Ordinario si concluderà con la chiusura della Porta Santa della basilica di San Pietro il 6 gennaio 2026.

“Il primo segno di speranza” dell’anno giubilare deve tradursi “in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra”.

“Immemore dei drammi del passato, l’umanità è sottoposta a una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza”, lo scenario delineato dal Papa, che chiede “l’impegno della diplomazia per costruire con coraggio e creatività spazi di trattativa finalizzati a una pace duratura”.

“A causa dei ritmi di vita frenetici, dei timori riguardo al futuro, della mancanza di garanzie lavorative e tutele sociali adeguate, di modelli sociali in cui a dettare l’agenda è la ricerca del profitto anziché la cura delle relazioni, si assiste in vari Paesi a un preoccupante calo della natalità”,

il grido d’allarme di Francesco, secondo il quale la comunità cristiana “non può essere seconda a nessuno nel sostenere la necessità di un’alleanza sociale per la speranza, che sia inclusiva e non ideologica, e lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti bambini e bambine che vengano a riempire le ormai troppe culle vuote in molte parti del mondo”.

“Per offrire ai detenuti un segno concreto di vicinanza – annuncia il Papa nella Bolla – io stesso desidero aprire una Porta Santa in un carcere”.

Tra le misure giubilari a favore della popolazione carceraria, Francesco menziona “forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società” e “percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi”. Occorre garantire, inoltre, “condizioni dignitose per chi è recluso, rispetto dei diritti umani e soprattutto l’abolizione della pena di morte”. “Segni di speranza” andranno offerti anche agli ammalati e alle persone affette da patologie o disabilità che limitano molto l’autonomia personale.

“Quando il futuro è incerto e impermeabile ai sogni, quando lo studio non offre sbocchi e la mancanza di un lavoro o di un’occupazione sufficientemente stabile rischiano di azzerare i desideri, è inevitabile che il presente sia vissuto nella malinconia e nella noia”.

E’ il ritratto dei giovani “privi di speranza” contenuto nella Bolla. Per invertire la tendenza, Bergoglio auspica che il Giubileo sia nella Chiesa occasione di slancio nei loro confronti. Non potranno mancare, inoltre, segni di speranza “nei riguardi dei migranti, che abbandonano la loro terra alla ricerca di una vita migliore per sé stessi e per le loro famiglie”, e degli anziani, “che spesso sperimentano solitudine e senso di abbandono”. Speranza, infine, “per i miliardi di poveri, che spesso mancano del necessario per vivere”.

“La fame è una piaga scandalosa nel corpo della nostra umanità e invita tutti a un sussulto di coscienza”,

ribadisce inoltre il Papa, rinnovando l’appello affinché “con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e per lo sviluppo dei Paesi più poveri, così che i loro abitanti non ricorrano a soluzioni violente o ingannevoli e non siano costretti ad abbandonare i loro Paesi per cercare una vita più dignitosa”. Alle nazioni più benestanti, Francesco chiede che “riconoscano la gravità di tante decisioni prese e stabiliscano di

condonare i debiti di Paesi che mai potrebbero ripagarli” e sanare così il “debito ecologico” tra il Nord e il Sud del mondo.

“Per una provvidenziale circostanza”, nel 2025 i cristiani d’Oriente e d’Occidente festeggeranno la Pasqua nello stesso giorno: “possa essere questo un appello a compiere un passo deciso verso l’unità intorno a una data comune per la Pasqua”, l’auspicio sul piano ecumenico, a partire dalla coincidenza del Giubileo con i 1700 anni dalla celebrazione del primo grande Concilio ecumenico, il Concilio di Nicea.

“L’indulgenza giubilare, in forza della preghiera, è destinata in modo particolare a quanti ci hanno preceduto, perché ottengano piena misericordia”,

la precisazione su una delle pratiche che caratterizzano ogni Giubileo, in merito alla quale la Penitenzieria Apostolica darà indicazioni per farla diventare effettiva. Come è accaduto nel Giubileo Straordinario della Misericordia, nel 2016, anche nel Giubileo Ordinario 2025 i Missionari della Misericordia potranno esercitare il loro ministero.

M. Michela Nicolais (AgenSir)

 

Il testo integrale della Bolla di indizione

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Dal 28 luglio al 3 agosto il Giubileo dei Giovani: Veglia e Messa a Tor Vergata

Si terrà a Roma da lunedì 28 luglio a domenica 3 agosto 2025, il Giubileo dei Giovani: ad annunciarlo don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) della Cei, chiudendo il 9 maggio a Sacrofano (Roma) i lavori del XVIII Convegno nazionale di Pastorale giovanile sul tema “Domine, quo vadis?”, “Signore, dove vai?”.

«La macchina organizzativa – ha riferito don Pincerato – è già in moto per individuare i luoghi di accoglienza». Il Giubileo dei giovani sarà connotato da tutti «gli elementi tipici di ogni Giubileo, quindi vivere il pellegrinaggio, attraversare la Porta santa, fare la Professione di Fede e avvicinarsi al sacramento della Riconciliazione. Il Giubileo, del quale oggi è attesa la pubblicazione della Bolla di indizione – ha ricordato – non è l’incontro con il Papa».

Il responsabile della pastorale giovanile della Cei ha poi fornito alcune prime informazioni pratiche: «A settembre verrà consegnato un sussidio realizzato dai vari Uffici e Servizi della Cei per aiutare la preparazione di eventi che potranno essere realizzati nelle diocesi. Per quanto riguarda le iscrizioni al Giubileo dei Giovani queste dovrebbero aprirsi nel prossimo settembre e passeranno attraverso il Servizio nazionale per la pastorale giovanile. I costi dei pacchetti saranno stabiliti con lo scopo di favorire la partecipazione di quanti più giovani possibili. Si tratta – ha precisato don Pincerato – di informazioni che ci verranno comunicate dal Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita. Le iscrizioni dovrebbero chiudersi nella prossima primavera».

Per ciò che riguarda i giovani italiani al Giubileo «la Cei sta pensando ad un evento per loro che dovrebbe avere luogo di mercoledì o giovedì nella zona di Centocelle (Roma). Il martedì dovrebbe, invece, tenersi un momento di accoglienza offerto dai giovani della città di Roma ai loro coetanei del mondo; il mercoledì e il giovedì saranno dedicati al pellegrinaggio a san Pietro e al passaggio della Porta santa. Il venerdì è riservato al sacramento della Riconciliazione. La Veglia del sabato sera e la Messa della domenica 3 agosto, entrambi con il Papa, si terranno a Tor Vergata».

Il tema del Giubileo, come da tradizione, viene scelto dai Pontefici per cercare di leggere e di rispondere alle esigenze culturali dei tempi: «Quello voluto da Papa Francesco per il Giubileo del 2025 è “Pellegrini di speranza”. È una occasione – ha ribadito don Pincerato – per “sostare” con i nostri giovani sul tema della fede andando a riprendere documenti come “Spe Salvi” di Benedetto XVI e i testi e i discorsi di Papa Francesco di questi anni. Speranza, dal punto di vista biblico, è equivalente di fede. Il tema vuole essere anche un monito che ci ricorda che, a livello culturale, esiste il rischio che possano toglierci la fede, la speranza e la possibilità di incontrarci con Dio. I percorsi che faremo l’anno prossimo – ha concluso il responsabile del Snpg – avranno l’obiettivo di far fare ai giovani l’esperienza di Dio. Il Giubileo diventerà così un punto di un cammino nel quale accompagnare i giovani».

Daniele Rocchi (AgenSir)

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Sfoglia la Fotogallery completa

 

Testimone di una santità feriale, con una vita accanto ai malati e ai fragili. Il beato Enrico Rebuschini, morto il 10 maggio 1938 a Cremona, vive ancora nella memoria dei cremonesi. Così, la mattina di venerdì 10 maggio, nell’86° anniversario della scomparsa, il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto la Messa in sua memoria, celebrata nella cappella della casa di cura S. Camillo di Cremona, dove padre Rebuschini svolse buona parte del suo ministero. Continua a leggere »

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

 

Dal Museo diocesano di Cremona, il pomeriggio di giovedì 9 maggio, si è innalzata “una preghiera, un grido: God Save Matter”. Un’invocazione arrivata dall’architetto Giorgio Palù che ha inaugurato la sua prima personale di opere e installazioni site-specific. «In quel luogo intriso di spiritualità qual è il museo – ha dichiarato Palù – ho punteggiato il percorso con miei lavori in dialogo con quanto è esposto». Continua a leggere »

Maria Chiara Gamba
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail