Comunicazione tecnologicamente evoluta ma pienamente umana?

In occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali ospiti di Chiesa di Casa il presidente di TeleRadio Cremona Cittanova Giacomo Ghisani con i direttori Luciano Dall'Angelo (Cremona1 e CremonaOggi) e Paolo Gualandris (La Provincia)

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«Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana». Questo il titolo scelto per la cinquantottesima Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, che la Chiesa universale celebra domenica 12 maggio. Uno slogan per certi versi provocatorio, che si inserisce e affronta la questione dell’uso dell’IA in relazione all’umanità, a cui spesso è contrapposta. Ad approfondire la questione nella nuova puntata di Chiesa di casa, il talk di approfondimento della diocesi di Cremona, sono stati tre ospiti provenienti dal mondo della comunicazione.

Secondo Giacomo Ghisani, presidente dell’editrice diocesana TeleRadio Cremona Cittanova e già vicedirettore generale della Direzione per gli affari generali del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, «chi si occupa di comunicazione, soprattutto in questo mondo che il Papa, nel suo messaggio, definisce “ricco di tecnica e povero di umanità”, deve esercitarsi ad assolvere a due compiti importanti: informare, cioè portare le notizie, e formare, ovvero fornire al pubblico dei criteri di lettura della realtà affinché ciascuno possa esercitare la propria cittadinanza. Quest’attenzione – che è poi un invito – racchiude uno sguardo pienamente umano».

Ad aggiungere un ulteriore spunto di riflessione è stato Lucio Dall’Angelo, direttore dell’emittente televisiva Cremona1 e del sito di informazione online CremonaOggi. Cercando di individuare la specificità del giornalista, ha sottolineato come «l’elemento differenziale di chi fa il nostro mestiere è la capacità di proporre anche delle chiavi interpretative rispetto al reale che racconta. Qui sta quel tratto di umanità cui si faceva riferimento in precedenza».

Non è mancato, poi, il riferimento all’uso dell’Intelligenza Artificiale, citato proprio da Papa Francesco e inserito nel titolo della Giornata odierna. «Alla fine, vince l’uomo – ha sostenuto Paolo Gualandris, direttore del quotidiano La Provincia di Cremona – nel senso che l’IA non è né buona né cattiva. Può offrire grandi opportunità, per coordinare e unire diverse informazioni, ma presenta dei rischi: le fake news sono uno di questi. A livello tecnologico si possono fare cose straordinarie nei confronti di chi guarda, o legge, ma spetta all’uomo il compito di educare a uno spirito critico, capace di cogliere il valore della realtà».

E proprio dal radicamento in essa, Dall’Angelo ha proposto alcune considerazioni su ciò che si definisce posizionamento: «Oggi, ogni soggetto è in un certo senso editore e ha un suo racconto della realtà da cui non possiamo prescindere. Conoscere la propria identità in relazione al territorio è fondamentale per capire come e dove collocarsi».

L’interazione con il mondo, con la società, è stata individuata come cardine anche dal presidente Ghisani. Riprendendo Romano Guardini, secondo cui «Il posto naturale dell’uomo è il divenire», ha ribadito che «per chi fa comunicazione è necessario portare il mondo nella nostra realtà, senza perdere di vista la permeabilità rispetto al territorio. È questa la logica del divenire. Questo è ciò che anche la comunità ecclesiale è invitata a fare, insieme a chi si occupa della comunicazione all’interno di essa». Un chiaro richiamo all’umanità, in linea con il tema della Giornata mondiale per le comunicazioni sociali.

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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