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Il 16 gennaio l’organista Paolo Bottini ricorda Ponchielli con l’esibizione per il 136° anniversario della sua morte

Evento in programma alle 17.15 presso la chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Agostino di Cremona.

Domenica 16 gennaio è l’anniversario della morte di Amilcare Ponchielli, celebre compositore, organista e docente cremonese, nato a Paderno (poi Ponchielli) e famoso in tutto il mondo per le sue opere, che lo portarono ad essere considerato, nel suo periodo, primo compositore d’Italia e uno dei maggiori della storia del Bel Paese. Morto nel 1886, a soli 51 anni, per un’improvvisa broncopolmonite, sono ormai passati 136 anni dalla sua dipartita, ed è tradizione ricordarne le composizioni in questa giornata. Continua a leggere »

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Laudato si’, il 22 gennaio incontro all’oratorio di Piadena

L'evento, promosso dal Gruppo diocesano Laudato si' insieme all’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale, guarderà anche al discusso tema dell’autostrada Cremona-Mantova

Il Gruppo diocesano Laudato si’ e l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro organizzano, nel pomeriggio di sabato 22 gennaio, alle 16.30 presso l’oratorio di Piadena, un incontro per approfondire la conoscenza dell’enciclica di Laudato si’ di Papa Francesco, campanello d’allarme mondiale perché tutta l’umanità prenda coscienza della distruzione che l’uomo sta causando all’ambiente e ai suoi simili.

Lo stile che il Papa propone è quello del dialogo «con tutte le persone che abitano questo pianeta», ed è proprio nel dialogo con gli altri che si fonda la proposta della Laudato si’, che pone l’ecologia integrale come fulcro di interesse, affinché essa sia «un’ecologia che integri il posto specifico che l’essere umano occupa in questo mondo tenendo in considerazione le relazioni con la realtà che lo circonda. L’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi e urbani, dalla relazione di ciascuna persona con se stessa e con gli altri».

L’incontro porterà all’attenzione alcune domande fondamentali che oggi necessitano più che mai di una risposta: che cosa vuol dire prendersi cura della casa comune? come farlo? Quale idea di sviluppo abbiamo per il nostro territorio? Alla luce di questi interrogativi e dell’enciclica del Papa troverà grande spazio un tema che interessa molto il territorio cremonese: la costruzione dell’autostrada Cremona-Mantova.

Questo primo momento di discussione attiva non sarà certo l’ultimo, infatti continuerà rivolto alla cura della casa comune, nello spirito dell’ecologia integrale, sperimentando un momento di cittadinanza attiva e produttiva.

Vista la situazione sanitaria, per accedere all’incontro sarà necessario presentare il Green Pass, indossare la mascherina FFP2 e rispettare il distanziamento.

Locandina dell’incontro

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Dalle 10 alle 11 di sabato 29 gennaio, presso il consultorio Ucipem di Cremona in via Milano, si articolerà l’incontro informativo del percorso strutturato del “Gruppo di Parola per figli di genitori separati”, un’iniziativa totalmente gratuita nata per ascoltare e aiutare i bambini e i ragazzi di età compresa fra i 6 e i 12 anni, figli di genitori separati, accompagnandoli attraverso un tragitto tanto complesso come quello del divorzio. Continua a leggere »

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“Dolce e salato”, a Cremona il buono dell’integrazione sociale

Guarda la photogallery completa  Occupazione e speranza non sono solamente parole o ideali da perseguire, ma si fanno concretezza ed azione nella cooperativa “Fratelli Tutti” che lo scorso 21 novembre ha aperto in via Buoso da Dovara 6C la pasticceria e panificio “Dolce e Salato”, nella quale alcuni ragazzi disabili e i detenuti del progetto di giustizia riparativa si impegnano quotidianamente ad imparare i meccanismi … Continua a leggere »

Il vescovo Angelo Pignoli lascia la guida della diocesi di Quixadá

Il Santo Padre ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi brasiliana del vescovo originario di Cappella de’ Picenardi

Compiuti i 75 anni lo scorso 4 dicembre, il vescovo Angelo Pignoli, di origini cremonesi, ha presentato la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi Quixadá, in Brasile, al Santo Padre che il 15 dicembre ha formalmente accettato le sue dimissioni per raggiunti limiti d’età. Continua a leggere »

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Il Vescovo all’Università Cattolica «L’eccellenza siete voi, profezia di un cambiamento necessario e possibile»

Nella mattinata di martedì 15 dicembre, nella sede cremonese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il vescovo Antonio Napolioni ha celebrato l’Eucaristia per studenti e professori, un momento di preghiera e meditazione in vista del Natale che è stato anche l’occasione per inaugurare ufficialmente la cappella del Campus recuperata nel complesso di Santa Monica. A celebrare questo grande evento insieme al Vescovo vi erano don Maurizio … Continua a leggere »

Il vescovo Antonio Napolioni a Ca’ del Ferro in dialogo con il mondo del carcere

Si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 13 dicembre l'incontro fra il vescovo Antonio Napolioni e gli operatori penitenziari in occasione della visita annuale che precede la Messa di Natale con i detenuti

«L’incontro con il Vescovo è per noi un momento di grande gioia, che a causa della pandemia non si teneva dal 2019, siamo felici di poterlo nuovamente accogliere qui nella nostra realtà, che ha tanto bisogno di essere ascoltata». Con queste parole, la direttrice del carcere di Cremona Rossella Padula, accoglie il vescovo Antonio Napolioni nel pomeriggio di lunedì 13 dicembre nella casa circondariale di Ca’ del Ferro in presenza dei cappellani don Roberto Musa e don Graziano Ghisolfi, del direttore della Caritas Cremonese don Pierluigi Codazzi, del diacono Marco Ruggeri, degli agenti di polizia penitenziaria e degli operatori che lavorano nella realtà carceraria.

Durante l’incontro ogni presente ha avuto la possibilità di intervenire per illustrare, dal proprio punto di vista e secondo le proprie mansioni, quali sono le criticità e i punti di forza nel rapporto fra gli operatori penitenziari e i detenuti, facendo emergere come sia sempre più difficile stabilire un rapporto di reciproca fiducia, spesso dettato dalla mancanza di risorse e iniziative per poterli riabilitare, al fine di fornire loro una seconda opportunità al di fuori del carcere.

Ricorda don Roberto Musa che «sono molti i casi in cui un detenuto, scontata la sua pena, non è in grado di riacquisire una vita fuori dalle sbarre, e quindi dopo un mese lo ritroviamo qua. C’è bisogno di avere la sicurezza che finiti i giorni di custodia, esista la possibilità di rimettersi in gioco come nuovi cittadini. Per far questo, da tempo ormai, si sono aperti un laboratorio e un negozio nei quali vengono prodotti e venduti dolci e cibarie, offrendo così un graduale riavvicinamento alla società per i detenuti, che in questo caso sono anche affiancati da ragazzi disabili che possono mettere in gioco le loro abilità».


Link

Leggi QUI il reportage di Riflessi Magazine dalla casa circondariale di Ca’ del Ferro


Alcuni operatori carcerari hanno approfittato della presenza del Vescovo anche per condividere alcune esperienze che hanno vissuto sulla loro pelle durante le ore di lavoro, molto dure e traumatiche, esternando i sentimenti che han provato e che cosa han pensato in quei momenti.

Le parole della direttrice Rossella Padula sull’incontro sottolineano come «il dialogo e il confronto sono stati i veri protagonisti oggi, ci siamo tutti stupiti dell’attenzione che ci ha dedicato il Vescovo, lasciandoci liberi, senza vincoli né censure, di dire ciò che ognuno sentiva sia sul mondo che viviamo, il “mondo carcere”, sia sulle attività quotidiane. Dalle parole di monsignor Napolioni è emersa una grande vicinanza da parte sua, vicinanza che però possiamo già tastare nella quotidianità, poiché è attiva, concreta e produttiva. La chiesa non è solamente quella fuori, ma siamo tutti noi qua dentro, al di la della confessione di ognuno, perché chiesa è servizio, sacrificio e disponibilità nei confronti degli altri».

Il Vescovo ha quindi concluso l’incontro, all’insegna della comunicazione attiva e produttiva, salutando i presenti invitandoli alla celebrazione con i detenuti nella mattinata del giorno di Natale: «Questa esperienza deve poterci scuotere tutti, – ha detto – perché è la cartina al tornasole della nostra civiltà. Oggi sono emerse tre parole chiave: bisogno di speranza, bisogno di senso e bisogno d’ascolto, ma in fondo è ciò che riguarda tutti, e allora ben venga che qui facciamo di più per farlo nella vita quotidiana fra di noi. Una comunicazione che sia veramente ricca di speranza e di senso delle cose, perché ci mettiamo realmente in ascolto gli uni degli altri».

Luca Marca
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Amci, il 16 dicembre incontro natalizio con il Vescovo

Monsignor Napolioni incontrerà il nuovo Consiglio con la neo presidente dottoressa Rosalia Dellanoce che ha preso il testimone dal dottor Gianluigi Perati

Giovedì 16 dicembre alle 18, presso il Seminario Vescovile di Cremona, si terrà l’incontro natalizio fra il vescovo Antonio Napolioni e la sezione cremonese dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) come momento di vicinanza e confronto, riflessione e preparazione al Santo Natale. Continua a leggere »

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«Educare Educandosi», dal Centro Ucipem di Viadana un progetto per le fragilità familiari

Tra il caos della vita e il frastuono delle giornate, immersi in ritmi frenetici e disorientanti, oggi più che mai si rischia di dimenticarsi delle persone che sono state più sfortunate: c’è chi ha perso il lavoro o un caro affetto a causa della pandemia, c’è chi fa fatica ad arrivare a fine mese e chi è gravemente malato, davanti a queste persone, che hanno ancora tanto da poter dare alla società, non tutti rimangono indifferenti e in silenzio, per questo è nata un’iniziativa squisitamente viadanese rivolta a coloro che han bisogno di un aiuto, un’iniziativa di vicinanza, di sostegno morale, economico e spirituale: «Educare Educandosi».

«Educare Educandosi» è un progetto prossimo alla luce reso possibile dal contributo di Fondazione Mantovana Onlus che ha creato il bando «Assistenza Socio-sanitaria 2021». L’obiettivo è quello di aiutare le famiglie fragili e in difficoltà economica nel territorio di Viadana, che vivono una condizione di bassa o media criticità, in modo tale da poter prevenire il peggioramento della situazione, fornendo loro una serie di servizi estremamente innovativi e diversificati che da Novembre sono in fase di sperimentazione.

In testa al coordinamento dell’iniziativa vi è il Centro Consulenza Familiare Ucipem, da anni attivo sul territorio viadanese, affiancato da Arca Centro Mantovano di Solidarietà, specializzato nella lotta contro le dipendenze, e da ForMattArt, associazione impegnata in attività di solidarietà sociale, formazione ed educazione.

«Educare Educandosi» gode del sostegno di molte realtà territoriali, fra le quali il Protocollo d’Intesa tra Azienda Socio-sanitaria di Mantova e Azienda Speciale Consortile Oglio Po, che verranno indirizzate nell’individuare situazioni di indigenza dal Centro Family Coaching, dal Centro Servizi Volontariato Lombardia Sud, dalle varie imprese lavorative e dalla rette fra le scuole dell’ambito viadanese.

«Il lavoro disgiunto è anacronistico e ormai totalmente inefficace – affermano i soggetti coinvolti nel progetto – diviene pertanto urgente e necessario integrare la filiera di interventi, al fine di facilitare la diagnosi precoce, la messa in campo di strumenti preventivi e coordinati, da parte di tutti gli operatori del sistema”.

Il progetto fornirà molti servizi, fra i quali:

  • Informazione ed orientamento: per assicurare un accesso rapido, agevolare le famiglie nel reperimento delle principali informazioni utili per la vita quotidiana e per la conoscenza di ciò che offre il territorio. In tal senso si prevede di istituire un osservatorio permanente dei bisogni, promuovere attività di comunicazione, attivare uno sportello con apertura settimanale ed un telefono di prossimità già sperimentato con successo durante l’emergenza sanitaria.
  • Sperimentazione di un gruppo di lavoro territoriale composto da tutti gli operatori interessati (enti istituzionali, Terzo Settore, settore privato) per un confronto su teorie e prassi di intervento focalizzati sull’educazione psicologica, sulla formazione e valorizzazione delle competenze genitoriali.
  • Attività di potenziamento delle risorse personali e familiari grazie a percorsi terapeutici sperimentali.
  • Laboratori di ARTvocacy che attraverso gruppi di espressione artistica riescano a dar “dare voce” ai soggetti fragili mediante attività educative nella dimensione del bello e del fecondo e per formare altri operatori del territorio su questi strumenti metodologici.

Per poter ultimare il finanziamento è necessario l’aiuto da parte della comunità locale, per questo l’Azienda Speciale Consortile Oglio Po ha avviato una raccolta fondi.

Le donazioni devono essere effettuate attraverso bonifico sul conto corrente bancario intestato alla “Fondazione Comunità Mantovana onlus” funzionante presso: Banca Intesa San Paolo: IBAN IT 46Y0306909606100000017731, oppure tramite assegno da consegnare presso la sede della Fondazione Comunità Mantovana Onlus, specificando nella causale “offerta liberale a favore del progetto Educare Educandosi”. La Fondazione provvederà a far pervenire ai donatori la certificazione per poter usufruire dei benefici fiscali previsti dalla normativa vigente.

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