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Il 18 marzo il secondo momento di preghiera e riflessione per persone separate, divorziate ed in nuova unione

Doppia la location a Cremona e Caravaggio, con possibilità di partecipazione anche a chi non ha preso parte al precedente incontro

La sera di lunedì 18 marzo alle 21 si terrà il secondo momento di preghiera e riflessione sulla Parola di Dio per persone separate, divorziate ed in nuova unione. La proposta avverrà contemporaneamente in due sedi (inizio ore 21): a Cremona, presso il Centro pastorale diocesano, e a Caravaggio, presso il Centro di spiritualità del Santuario. Agli incontri può partecipare anche chi non ha preso parte al precedente appuntamento. Continue reading »

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Al Germani una fermata dell’autobus dentro il Nucleo Alzheimer

Sarà inaugurata mercoledì 27 nella struttura di Cingia de' Botti: «Così gli ospiti saranno rassicurati di essere nel posto giusto per poter tornare a casa»

Nella mattinata di mercoledì 27 marzo, alle 10.30, presso il Nucleo Alzheimer madre Fiordalisa della Fondazione Elisabetta Germani  di Cingia de’ Botti, alla presenza del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale, Dr.ssa Marina Generali, dell’Amministratore Delegato di Arriva, dr. Giorgio La Valle e delle autorità locali, verrà inaugurata ufficialmente una fermata dell’autobus, la cui realizzazione nasce dalla pronta e precisa risposta dell’azienda di trasporti operante sul territorio cremonese ad una richiesta dei Residenti del Nucleo.

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San Romero d’America: per ricordare la sua testimonianza una mostra e molti eventi

Il percorso espositivo sarà allestito dal 18 al 24 marzo nella ex chiesa del Foppone; sul territorio anche conferenze e momenti musicali

In occasione dei 39 anni dal martirio di Oscar Arnulfo Romero, che da quest’anno si può invocare come santo, le Acli cremonesi, insieme a diverse associazioni (Caritas, S. Vincenzo, Gruppo Missionario S. Abbondio, Azione Cattolica, Associazione Latino Americana) intendono ricordare questo evento attraverso una mostra sulla vita e testimonianza del martire santo, che sarà allestita dal 18 al 24 marzo a Cremona nella ex chiesa del Foppone. Il percorso espositivo (16 pannelli) sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 (per visite guidate telefonare al 347-9434310). Continue reading »

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Mons. Napolioni: «Dietro la preghiera, la riscoperta della Parola, la fiducia filiale e l’amore scambievole c’è l’unità» (AUDIO e FOTO)

Nella serata di giovedì 14 marzo nella chiesa di Cristo Re, a Cremona, il Vescovo ha presieduto la Messa per il Movimento dei Focalari nell'11esimo anniversario della morte della fondatrice, Chiara Lubich

Nella serata di giovedì 14 marzo, nell’11esimo anniversario della morte di Chiara Lubich, il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto l’Eucaristia per il Movimento dei Focolari da lei fondato. La Messa è stata celebrata a Cremona, nella chiesa parrocchiale di Cristo Re. Continue reading »

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Il web compie 30 anni: la rete ci ha reso più liberi e solidali?

La rete del terzo millennio è abitata da oltre metà della popolazione mondiale ma sono sempre meno i centri di potere che la gestiscono, in assenza di regole certe, come ha denunciato oggi lo stesso ideatore del World Wide Web, Tim Berners-Lee. Come la Chiesa ha raccolto sfide e opportunità? Intervista al prof. Fabio Pasqualetti, esperto di comunicazione e nuove tecnologie.

30 anni fa, il 12 marzo 1989, la nascita del World Wide Web, così come era stato concepito dal suo ideatore, l’ingegnere informatico inglese, Tim Berners-Lee, giovane ricercatore del Cern di Ginevra; aveva 34 anni quando propose di organizzare in modo efficiente le innumerevoli informazioni che venivano raccolte durante gli studi nel più grande laboratorio al mondo di fisica nucleare, attraverso un sistema, basato su ‘ipertesti’ e ‘link’, che permetteva di collegare tra di loro diversi documenti contenuti nei computer. Continue reading »

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L’Adorafest ha fatto tappa anche a Calvenzano

Domenica 10 marzo i giovani di Calvenzano, Fornovo e Vailate sono stati coinvolti nell'iniziativa delle Suore Adoratrici

Dopo Pachino, Bianchi e Como, l’Adorafest ha fatto tappa anche in diocesi di Cremona. L’appuntamento è stato domenica 10 marzo, all’oratorio di Calvenzano, dove ad attenderlo c’erano non solo i giovani del paese, ma anche quelli dei vicini Fornovo e Vailate. Alle 180 tutto era pronto: musica, palloncini e strani simboli apposti su alcuni cubi di cartone, che i ragazzi hanno cercato prima di riordinare, poi di interpretare, dimostrando davvero tanta creatività. Continue reading »

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Semi di comunità, primo appuntamento il 17 marzo a Viadana

Un pomeriggio di testimonianze apre il percorso per conoscere e vivere la comunità

L’Azione Cattolica della Diocesi di Cremona, in collaborazione con AGE Mantova, Amici del Dialogo e ACLI di Mantova e di Cremona, promuove un breve ciclo di due appuntamenti dal titolo “Semi di comunità”. In un momento storico di grandi e veloci cambiamenti che mettono in discussione la stessa idea di uomo, oltre che di relazioni, ripensare ai fondamentali della comunità, nelle sue parole chiave, nei suoi significati e nelle sue dinamiche, è sembrato necessario. Continue reading »

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Il Vescovo Napolioni in visita ufficiale presso la sede di Padania Acque

Monsignor Napolioni è entrato in tutti gli uffici per salutare personalmente i dipendenti e ha dato la sua benedizione al personale e alla struttura, paragonando il bisogno d’acqua di ciascuno al bisogno spirituale dell’uomo

Nel pomeriggio di martedì 19 marzo Padania Acque ha ricevuto in visita ufficiale, presso la sede di Cremona in via del Macello, il vescovo Antonio Napolioni. Ad accoglierlo e a illustrare l’attività del gestore unico del Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona – il cui ambito geografico di competenza coincide in gran parte con quello diocesano – il presidente Claudio Bodini e l’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi. Continue reading »

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Gioco d’azzardo, per fare prevenzione con i giovani bisogna partire dalla famiglia

In provincia di Varese da sei anni l'Associazione And - Azzardo e Nuove Dipendenze promuove, insieme ai Comuni aderenti al Coordinamento contro l’overdose da gioco d’azzardo, un concorso rivolto alle scuole di ogni ordine e grado per favorire "maggiore consapevolezza su questa attività rischiosa presentata spesso come una proposta ludica"

Azzardo bastardo”, “Se vivi per il gioco, hai perso la scommessa”, “Quando il gioco non è più un gioco”.Sono gli slogan dei video degli studenti delle scuole della provincia di Varese che hanno vinto la sesta edizione del concorso

“Non chiamatelo gioco”,

promosso dall’Associazione And-Azzardo e Nuove Dipendenze, in collaborazione con i Comuni aderenti al Coordinamento contro l’overdose da gioco d’azzardo (ente capofila Samarate; responsabile scientifico And). In questo mese di marzo si svolgono le premiazioni dei ragazzi. And-Azzardo e Nuove Dipendenze è un’associazione di promozione sociale nata a Gallarate nel 2003, ma attiva in tutto il territorio nazionale, in particolare con azioni di formazione, ricerca e studio del fenomeno, oltre che di presa in carico clinica e legale delle famiglie, e di studio di strumenti preventivi evidence based.

Concorso per le scuole. Ogni anno le scuole del territorio della provincia di Varese sono state invitate a partecipare al contest con elaborati grafici, slogan e video originali, mettendo a fuoco un tema preciso: dal riflettere sul fatto che “il gioco d’azzardo non è un gioco” al ragionare sui “rischi del gioco d’azzardo”, quindi sui “danni da gioco d’azzardo passivo”, sino ad arrivare a trattare temi di riflessione più specifici quali ad esempio “gioco d’azzardo e menzogna” oppure “il gioco d’azzardo è ovunque”.Tutto ciò con l’obiettivo di promuovere “maggiore consapevolezza su questa attività rischiosa che spesso viene proposta invece come ludica e senza controindicazioni particolari”.Gli insegnanti hanno supportato i ragazzi nella formulazione dei prodotti da proporre, cogliendo l’occasione per affrontare con loro il tema del gioco d’azzardo e delle sue conseguenze.

In sei edizioni sono state coinvolte oltre 3000 persone, tra studenti, docenti, genitori e amministratori.

Ragazzi a rischio. Da alcuni studi, condotti dall’associazione negli ultimi mesi in collaborazione con il Chuv di Losanna su un ampio campione di studenti delle scuole superiori della provincia di Varese (più di 2500 giovani), nella fascia di età 14-19 anni “metà dei giovani consultati giocano o hanno giocato a dei giochi d’azzardo”. Anche “i minorenni risultano già molto implicati nel gioco d’azzardo (a dispetto del fatto che per loro sarebbe illegale farlo) e cominciano a giocare presto”:“Ha giocato d’azzardo per la prima volta prima dei 18 anni (cioè da minorenni) l’89,8% del campione (il 44,8% lo ha già fatto almeno una volta prima dei 14 anni e il 44,9% lo ha fatto tra i 15 e i 17 anni), spesso con coetanei minorenni (38%)”.Ma “circa il 54% di loro lo ha fatto con familiari adulti (ben il 30% con i genitori, i restanti con nonni, zii o altri parenti maggiorenni)”. Il 40% usa per giocare i soldi dati dai genitori, il 20% soldi destinati ad altro (pranzo, uscite, ricariche…), il 10% li prende in casa senza chiederli. I giochi più praticati sono decisamente quelli dell’offerta “fisica” in bar e tabaccheria e sono in molti a giocare in questi luoghi, anche sotto i 16 anni: i giochi d’azzardo più gettonati sono Gratta e vinci e Scommesse sportive (30% ciascuno). Agli apparecchi giocano il 10% dei ragazzi. Le scommesse sportive online (il gioco più praticato on-line) rappresenta solo il 10% delle preferenze (1/3 dell’offerta off-line).Il tasso di gioco problematico è alto soprattutto tra i minorenni. Manifestano gioco problematico il 9,2% del campione e sono a rischio il 17,5%.

Coinvolgere le famiglie. “L’obiettivo delle premiazioni di quest’anno è anche quello di avvicinare le famiglie coinvolgendole attivamente nella riflessione su questa tematica, perché sono proprio loro il vero motore di qualsiasi azione finalizzata alla promozione di stili di vita sani – afferma la psicologa e psicoterapeuta Daniela Capitanucci, socio fondatore di And -. La nostra ricerca ha mostrato che

gli adolescenti cominciano a giocare d’azzardo in famiglia, ancor prima che con i loro coetanei”.

Come interrompere la catena? “Incidendo sui modelli adulti – prosegue – Capitanucci -: un adulto, che gioca d’azzardo davanti a un giovane, o con un giovane, o che è tollerante verso la diffusione dell’azzardo dovunque, fornisce un modello che invita il minorenne a giocare a sua volta un domani che ne avrà l’occasione. L’azzardo passerà come un comportamento normale e accettabile, persino come un ‘valore’ culturale sostitutivo di impegno, risparmio, competenze…”.

“Azzardo ti vinco”. La prevenzione, secondo la psicologa, “oltre che con i giovani, che dalla qualità degli elaborati raccolti nel concorso mostrano di avere le idee piuttosto chiare sull’azzardo, andrebbe fatta con i loro familiari, i quali forse sottovalutano i rischi di questo comportamento che ormai ha paradossalmente raggiunto una dimensione di accettabile normalità. Parrebbe, infatti, che sono i nonni i primi ad acquistare il Gratta e vinci, per grattarlo con un nipote; i genitori, che non si pongono problemi nel fare un tiro alla slot del bar alla presenza di un figlio; oppure i padri, che guardando una partita di calcio ci scommettono sopra denaro, stabilendo una sorta di complicità con i loro figli…”. Ecco allora che “durante la premiazione è stato dato ampio merito agli straordinari lavori preparati dai giovanissimi ragazzi delle scuole medie, ma si è scelto di parlare anche ai loro genitori, per coinvolgerli e responsabilizzarli in modo che siano essi stessi il modello della prevenzione per i loro figli – afferma Capitanucci -:i ragazzi osservano i comportamenti degli adulti e poi li replicano; pertanto, puntiamo a promuovere una nuova consapevolezza negli adulti al fine di sostenere le famiglie nel loro ruolo educativo gambling-free”.“È questa la nostra sfida futura, per un solo risultato:

#azzardotivinco”,

conclude la socia fondatrice di And.

(AgenSir)

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A Castelleone taglio del nastro per il primo lotto dell’oratorio (AUDIO)

La benedizione della nuova struttura domenica 10 marzo alla presenza del vescovo Napolioni

Finalmente Castelleone ha il suo nuovo oratorio: nella mattinata di domenica 10 marzo, con il taglio del nastro e la benedizione del vescovo Antonio Napolioni, il nuovo oratorio comincia vivere e a popolarsi di energia e di entusiasmo. Entusiasmo misto a soddisfazione che già nei giorni precedenti si percepiva in tutta la comunità, l’orgoglio di aver realizzato qualcosa di importante. Continue reading »

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