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Familiari del Clero, il 26 marzo festa in Seminario con i preti che festeggiano il 25esimo di ordinazione

Da lunedì 11 a giovedì 14 marzo al Santuario di Caravaggio gli esercizi spirituali regionali

Marzo ricco di iniziative per l’associazione “Collaboratori e familiari del clero”. Da lunedì 11 a giovedì 14, infatti, presso il Santuario di Caravaggio si svolgeranno gli esercizi spirituali promossi, all’inizio della Quaresima, a livello regionale. La predicazione è affidata al sacerdote cremonese don Irvano Maglia, parroco di S. Agata e S. Ilario in Cremona.

Ulteriore appuntamento in programma è la festa dell’Associazione, in agenda martedì 26 marzo in Seminario. Il programma della mattinata prevede la celebrazione delle Lodi,  meditazione e confessioni. A seguire, alle 11.30, la Messa presieduta dal vescovo Napolioni. Continue reading »

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Il 30 marzo a Zanengo, presso “La Isla de Burro” della Caritas, sarà Do(W)nkeys

Un pomeriggio pensato principalmente per le persone con sindrome di Down e le loro famiglie. Intervista al diacono permanente Marco Ruggeri, responsabile del progetto e padre di una bimba down di dieci anni

Nell’ambito della Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down (che ricorre il 21 marzo), sabato 30 marzo, a partire dalle 14.30, presso l’opera segno di Caritas Cremonese “La Isla de Burro” di Zanengo, torna il Do(W)nkeys. Su entrambe le giornate abbiamo rivolto qualche domanda a Marco Ruggeri, diacono permanente, operatore Caritas, responsabile del progetto “La Isla de Burro”, ma soprattutto papà di Sara, bimba down di dieci anni. Continue reading »

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Festa del papà: 50 anni di oscuramento in Occidente ma è ancora necessario

Se sparisce il padre sparisce anche ogni responsabilità, e costruiamo un mondo di bambini perennemente litigiosi o di irosi (pre)adolescenti, adulti solo all’anagrafe. Un mondo ove nessuno più si fa carico di nessuno. E ancora, il padre è ed è chiamato a esser colui che riesce a bilanciare tra loro autonomia e riferimento a valori normativi, attenzione a sé e all’altro, libertà e responsabilità, oggettività e soggettività. Un processo educativo è tale solo grazie a questo equilibrio, e alla presenza d’un padre a sua volta in relazione costruttiva con una sposa (e madre)

È ancora possibile essere “padre” in Occidente, dopo circa 50 anni spesi a “uccidere il padre” (come ci chiedeva con insistenza la psicoanalisi freudiana), o a definirla superflua (secondo la solita cultura radical chic dell’autonomia a tutti i costi), o a cancellarne la presenza (come nelle leggi sull’aborto), o a renderla facoltativa (in quelle sul matrimonio e l’educazione dei figli), o a ritenerla addirittura un puro costrutto culturale-sociale (secondo le teorie del gender)? In effetti questo clima così ostile ha creato nella nostra società una sorta di oscuramento del padre, di cui è inevitabile pagare le conseguenze.

La prima è che non solo non ci sono più “padri”, ma non ci sono adulti, perché la paternità significa il pieno compimento del cammino dell’adulto.

Se la vita, infatti, è dono ricevuto che tende per natura sua a divenire bene donato, si diventa adulti quando si sceglie esplicitamente di passare dalla fase passiva della ricezione del dono a quella attiva del dono-di-sé. Adulto è dunque colui che genera, che si prende cura dell’altro, che se ne sente responsabile e custode, che se ne carica peso e debolezza, anche nel male. Berdjaev dice, al riguardo, che Caino ha ucciso Abele non quando l’ha colpito con violenza mortale, ma quando di fronte al Creatore ha negato d’esser “custode” di Abele: non sentirsi responsabili dell’altro è ucciderlo! E ancora lo stesso autore russo specifica che il giudizio finale sarà sulla stessa domanda, che Dio rivolgerà a ogni uomo, e forse in modo particolare a chi si sente buono, come Abele: “Che ne hai fatto di Caino?” Ovvero la responsabilità nei confronti dell’altro, di qualsiasi altro, specie di chi sbaglia.

Se sparisce il padre sparisce anche ogni responsabilità, e costruiamo un mondo di bambini perennemente litigiosi o di irosi (pre)adolescenti, adulti solo all’anagrafe. Un mondo ove nessuno più si fa carico di nessuno.

E ancora, il padre è ed è chiamato a esser colui che riesce a bilanciare tra loro autonomia e riferimento a valori normativi, attenzione a sé e all’altro, libertà e responsabilità, oggettività e soggettività. Un processo educativo è tale solo grazie a questo equilibrio, e alla presenza d’un padre a sua volta in relazione costruttiva con una sposa (e madre). E il discorso s’estende naturalmente alla coppia: le categorie padre e madre, maschile e femminile, sono complementari e irrinunciabili per una società sana e adulta, ove ognuno è complementare all’altro per generare assieme vita e felicità. I legami affettivi originari, in armonia tra loro, sono costitutivi di identità; al di fuori di essi c’è solo la confusione identitaria e il caos relazionale, ove nessuno è se stesso e in pace con sé e con l’altro.
Ma

il padre oggi è necessario anche sul piano della fede.

Perché la paternità è pur sempre la prima caratteristica di Dio, e il padre terreno, col suo modo di porsi, di voler bene, di volere la crescita e la gioia del figlio, di farsi da parte per dargli spazio, è la prima immagine del Padre-Dio per il figlio stesso. In quello stile relazionale nasce ogni cammino di fede, oppure s’interrompe o viene deformato per sempre. È grande mistero che la qualità del rapporto con Dio dipenda in buona parte dalla qualità del rapporto originario col proprio genitore, ed è pure grande responsabilità per ogni padre!
Per questo il padre è necessario ancor oggi, come sempre. Ma occorre, forse ancor più che un tempo, che vi siano nella Chiesa cammini formativi alla vocazione paterna. La più bella che ci sia!

Amedeo Cencini

(fonte: AgenSir)

 

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Inaugurata al Foppone la mostra su sant’Oscar Romero (AUDIO e FOTO)

Visitabile sino al 24 marzo, prevede incontri di riflessione e approfondimento sul territorio: il programma completo

Una mostra e un ciclo di incontri sul territorio per ricordare mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, nell’America Centrale, ucciso il 24 marzo del 1980 mentre celebrava l’Eucaristia, mettendo così a tacere le sue denunce sulle violenze della dittatura militare nel Paese. Proprio guardando alla figura di questo “nuovo” santo (è stato proclamato santo da papa Francesco lo scorso 14 febbraio), le Acli cremonesi hanno ideato questa iniziativa insieme a diverse altre associazioni: Caritas, S. Vincenzo de’ Paoli, Gruppo Missionario S. Abbondio, Azione Cattolica, Associazione Latino Americana. Continue reading »

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San Giuseppe festeggiato tra i frati Cappuccini del convento cremonese

Presieduta dal Vescovo l'Eucaristia nella solennità del patrono della Chiesa universale

Martedì 19 marzo, nella solennità di san Giuseppe, il vescovo Antonio Napolioni ha celebrato la Messa presso la chiesa dei frati cappuccini di via Brescia a Cremona, intitolata al Patrono della Chiesa universale. La celebrazione, molto partecipata, è stata animata dal coro dei giovani. Accanto a mons. Napolioni anche il vescovo emerito Lafranconi e padre Giorgio Peracchi, guardiano della comunità cappuccina. Presenti anche gli altri religiosi francescani, insieme ad alcuni sacerdoti della città, tra i quali don Giuliano Vezzosi, parroco della parrocchia di S. Bernardo, nel cui territorio si trova il convento. Continue reading »

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Il percorso di Tds concluso con la testimonianza del vescovo Antonio (AUDIO e FOTO)

Ai giovani radunati al Maristella mons. Napolioni ha ricostruito la narrazione della sua vita e della sua vocazione attraverso il filo della Parola di Dio

L’ultimo incontro di Tds-Traiettorie di Sguardi per l’anno 2018/2019 si è chiuso nel pomeriggio di domenica 17 marzo a Cremona, all’oratorio del Maristella, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni che ha ricostruito la narrazione della sua vita e della sua vocazione attraverso il filo della Parola di Dio. Continue reading »

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Quaresima nel magistero dei Papi: dialogo col mondo che cambia

Se negli anni costumi e abitudini del mondo mutano sempre più rapidamente, non cambia il richiamo costante da parte della Chiesa alla lotta contro il male. Piccolo excursus su alcuni punti chiave del magistero quaresimale del secolo scorso e a cavallo fra i due millenni

Il messaggio di Francesco per la Quaresima 2019 ha una forte impronta ecologica integrale. Che investe uomo e natura: “Il peccato che abita nel cuore dell’uomo – e si manifesta come avidità, brama per uno smodato benessere, disinteresse per il bene degli altri e spesso anche per il proprio – porta allo sfruttamento del creato, persone e ambiente, secondo quella cupidigia insaziabile che ritiene ogni desiderio un diritto e che prima o poi finirà per distruggere anche chi ne è dominato”. Se dunque col peccato uccidiamo noi stessi, bisogna attrezzarsi come per un autentico combattimento, per riconoscere l’inganno del maligno. Continue reading »

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Futuri sposi, domenica l’incontro diocesano in Seminario

Le coppie, tra danza, teatro e musica, avranno l'opportunità di un momento di preghiera e confronto con il Vescovo

“Come sigillo sul tuo cuore”, è questo lo slogan scelto per l’incontro tra il Vescovo e i futuri sposi che nel pomeriggio di domenica 17 marzo, a partire dalle 16, di terrà presso il Seminario di Cremona (via Milano 5). Un appuntamento ormai divenuto tradizionale e che l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare, diretto dai coniugi Maria Grazia e Roberto Dainesi, ripropone per il terzo anno. L’invito è rivolto a tutte quelle coppie che hanno preso parte ai corsi in preparazione al matrimonio. Continue reading »

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«Il cortile dei sogni», per riprendere in mano il “capitolo oratori”

Il 27 e 28 marzo la due giorni oratori, un momento di riflessione sulle nuove frontiere della pastorale giovanile sul territorio

Inizia con il consueto appuntamento di fine marzo, quest’anno mercoledì 27 e giovedì 28, il cammino che nel dopo-sinodo interessa anche gli Oratori della diocesi. Nella Lettera Gesù per le strade il Vescovo Antonio rimanda a tre considerazioni improrogabili che dovranno come catalizzare l’attenzione della Chiesa cremonese e non solo in termini di pastorale giovanile strettamente intesa.

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L’Europa invecchia, in Italia primo figlio a 31 anni

L'istituto di statistica dell'Unione europea diffonde i dati sulla natalità. Media di 1,59 parti per donna nel 2017, dato ancora in calo rispetto al 2016. Più culle nei Paesi del nord. Record di "mamme adolescenti" nell'Europa centro-orientale

I numeri di Eurostat confermano una diffusa preoccupazione: l’Europa invecchia sempre di più e sempre più velocemente, mentre cala ancora il numero delle nascite. Una nuova raccolta di dati Eurostat replica una fotografia conosciuta: nel 2017, nell’Ue sono nati 5 milioni e 75mila bambini contro i 5 milioni e 148mila del 2016, l’anno con meno nascite se si considera il decennio 2006-2016. Continue reading »

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