Archivi della categoria: Margherita Santini

image_pdfimage_print

Masci, a Cremona una due giorni nazionale di approfondimento sul tema dei legami

“L’accoglienza delle diversità condizione per relazioni armoniose” è il titolo e il tema del convegno promosso a livello nazionale dal Masci, il Movimento adulti scout cattolici italiani, e organizzato presso il Seminario Vescovile di Cremona. Una occasione per riflettere sullo spirito di accoglienza dell’altro, su una cultura del dialogo e del confronto, nella valorizzazione delle differenze. Margherita Santini Fonte: TeleRadio Cremona Cittanova

Il Vescovo ai ministranti: «Servite il Signore nella gioia oggi e sempre, questo è il mio augurio!»

Sfoglia la fotogallery con le foto dei gruppi che hanno partecipato Nel pomeriggio di giovedì 2 giugno il Seminario Vescovile di Cremona ha ospitato l’incontro diocesano dei ministranti. Entusiasmo, partecipazione e spirito di aggregazione hanno caratterizzato il pomeriggio che ha coinvolto più di 200 giovani ministranti provenienti dalle diverse parrocchie della diocesi di Cremona accompagnati dai loro sacerdoti. Il titolo dell’iniziativa riprende un’esortazione che spesso … Continua a leggere »

Nella serata di giovedì 19 maggio il Campus di Santa Monica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è stato la suggestiva cornice dello spettacolo teatrale “Un luogo libero cent’anni”, realizzato dai ragazzi della Compagnia “ai due Chiostri” accompagnati dal responsabile don Daniel Osvaldo Balditarra. La compagnia, nata nel 2006 come gruppo di teatro vocazionale all’interno del collegio Augustinianum (maschile) e successivamente esteso agli altri collegi della sede milanese dell’ateneo, è ora costituita da studenti e studentesse iscritti a un corso di Laurea dell’Università Cattolica. Continua a leggere »

Margherita Santini
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

“Contemplando il mistero della Croce”, la meditazione di don Compiani a San Luca

Nella serata di mercoledì 6 aprile nella chiesa di San Luca si è svolta la meditazione quaresimale dal titolo “Elevatio Crucis. Contemplando il mistero della Croce” a conclusione del percorso “La via della Croce”, proposta quaresimale pensata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria in sinergia con la sede cremonese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Museo Diocesano di Cremona. A condurre la meditazione è … Continua a leggere »

Il Vescovo ai futuri sposi: «Che questo possa essere solo il segno, l’inizio di un dialogo sulla vita»

Sfoglia la fotogallery completa   «L’amore per l’altra persona si può esprimere in mille modi. Si può esprimere con un disegno, si può esprimere con la musica e in altri modi». Così Roberto Dainesi, insieme alla moglie Maria Grazia Antonioli responsabili dell’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare, ha aperto l’incontro di futuri o novelli sposi con il Vescovo Napolioni. L’evento, che si è tenuto nel pomeriggio … Continua a leggere »

La parola “unità”, sinonimo di cristianità. Insieme come i Magi se conserviamo il Vangelo nel cuore

Guarda la photogallery completa   In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, giovedì 20 gennaio si è svolta la tradizionale veglia di preghiera ecumenica con la partecipazione del vescovo Antonio Napolioni, del pastore Nicola Tedoldi della Chiesa Evangelica Metodista di Piacenza e Cremona e di padre Doru Fuciu della Chiesa Ortodossa Rumena, e con la presenza dell’incaricato diocesano per la Pastorale ecumenica … Continua a leggere »

Nel pomeriggio di mercoledì 5 gennaio il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto la Messa in suffragio di don Luisito Bianchi presso la chiesa parrocchiale di Vescovato, suo paese natale. Hanno concelebrato i parroci dell’unità pastorale Cafarnao: il moderatore don Giovanni Fiocchi, don Alessandro Bertoni e don Paolo Tomasi.

Don Luisito Bianchi è stato sacerdote, ma anche scrittore, poeta, romanziere, saggista, docente di materie letterarie e di sociologia, oltre che assistente provinciale delle ACLI di Cremona e centrale a Roma, operaio, benzinaio, infermiere e traduttore. Ha vissuto il suo ministero seguendo il passo del Vangelo di Matteo “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.

Don Giovanni Fiocchi ha introdotto la celebrazione ringraziando il vescovo per la sua presenza in occasione del decimo anniversario dalla morte del sacerdote vescovatino e ha sottolineato: “Tutti noi siamo qui riuniti per i valori grandi di amore, di attenzione ai piccoli, di servizio che don Luisito ha saputo incarnare così bene e lasciarci come eredità preziosa”.

Nell’omelia mons. Napolioni, dopo la lettura della pagina del diario di don Luisito del 5 gennaio 1970, ha espresso: “In fondo la vita di Luisito è stata una grande vigilia, ed è cominciata qui l’epifania di ciò che egli è veramente stato. Non abbiamo ancora capito tanti aspetti del suo travaglio, delle sue scelte, del suo linguaggio, della sua poesia, della sua fede. Questo vale anche per il nostro tempo – ha continuato il Vescovo – sfidato non solo dalla pandemia, ma dalle contraddizioni di un mondo che noi non riusciamo a cambiare perché ci siamo viziati dentro, rischiamo di non cambiare strada, anche dopo la pandemia, dimenticando che il vero protagonista della storia è davvero il Signore”.

Ha poi concluso monsignor Napolioni: “Questo travaglio del parto dell’umanità nuova ha bisogno di profeti e poeti. Il profeta è colui che non parla le sue parole ma quelle che riceve dal Signore e poeta è colui che non crea semplicemente forme artistiche ma una realtà nuova e il fare che caratterizza la nostra terra, del quale io sono ammirato, ha bisogno di convertirsi a questa pienezza di senso”.

Un suggestivo momento di lettura di alcuni passi degli scritti di Don Luisito ha concluso la serata in ricordo del sacerdote originario di Vescovato.

Alla celebrazione hanno partecipato il sindaco di Vescovato e molti concittadini oltre i soci del Fondo Luisito Bianchi che, in occasione dei 10 anni dalla scomparsa del sacerdote, insieme all’associazione Amici dell’abazia di Viboldone, hanno distribuito la biografia scritta da Aldo Gasparini, per far conoscere la storia e il messaggio di don Luisito.

 

Profilo di don Luisito Bianchi

Don Luisito Bianchi nacque a Vescovato il 23 maggio 1927. Ordinato sacerdote il 3 giugno 1950, pur svolgendo il proprio ministero anche fuori diocesi rimase sempre molto legato alla terra cremonese e in particolare a quel “grumolo di terra e di case, nel cuore della Grande Pianura, dallo scanzonato e solenne nome di Vescovato”. Nella scelta di farsi prete prese ispirazione dalla testimonianza di vita di un altro grande sacerdote cremonese, don Primo Mazzolari.

Laureto in Scienze politiche a Milano, fu insegnante presso il Seminario vescovile (1950-1951), missionario in Belgio (1951-1955), vicario a S. Bassano in Pizzighettone (1956-1958), quindi ancora insegnante in Seminario (1964-1967).

Tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta scelse di diventare uno dei primi preti-operai, lavorando dapprima in fabbrica, alla Montecatini di Spinetta Marengo, ad Alessandria, e poi come inserviente presso l’Ospedale Galeazzi di Milano. Sono di quegli anni alcune delle sue opere più mature, tra cui il capolavoro di narrativa moderna “La messa dell’uomo disarmato”, romanzo sulla resistenza nato da una profonda riflessione di Luisito sul senso della sua vita.

Testimone fedele del passo del Vangelo di Matteo “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, mise il tema della gratuità al centro della propria esperienza umana, snocciolandolo in tutti i suoi scritti, dai diari alle poesie, dalla narrativa ai testi della memoria: “Salariati” (Ora Sesta, Roma 1968), ), studio sociologico sul salariato di cascina nel cremonese; “Come un atomo sulla bilancia” (Morcelliana, Brescia 1972, riediz. Sironi, Milano 2005), storia di tre anni di fabbrica; “Dialogo sulla gratuità” (Morcelliana, Brescia 1975, riediz. Gribaudi, Milano 2004), “Gratuità tra cronaca e storia” (1982). “Dittico vescovatino” (2001), “Sfilacciature di fabbrica” (1970, riediz. 2002), “Simon Mago” (2002), “La Messa dell’uomo disarmato” (1989, riediz. Sironi, Milano 2003), un romanzo sulla resistenza; “Monologo partigiano sulla Gratuità” (Il Poligrafo, Padova 2004), appunti per una storia della gratuità del ministero nella Chiesa; diverse raccolte di poesie tra cui “Vicus Boldonis terra di marcite” (1993) e “Sulla decima sillaba l’accento”, “In terra partigiana”, “Parola tu profumi stamattina”, “Forse un’aia”. Nel 2010 ha pubblicato “Quando si pensa con i piedi e un cane ti taglia la strada”, dedicato ancora una volta al tema della gratuità. Dopo la sua morte, avvenuta il 5 gennaio 2012, la pubblicazione postuma de “Il seminarista” (2013).

Per molti anni, e sino alla morte, avvenuta il 5 gennaio 2012 all’età di 84 anni, fu cappellano dell’abbazia di Viboldone, alle porte di Milano.

La sua casa natale a Vescovato, al civico 67 di via Matteotti, proprio per desiderio dello stesso don Luisito, diventò Casa Doreàn, riprendendo il nome che don Luisito dette a un cane trovatello e che significa “gratuitamente”, “in gratuità”. Un nome che identifica l’esistenza e il ministero del sacerdote vescovatino, di cui questa struttura – donata dagli eredi alla Fondazione Dominato Leonense – in collaborazione con il Fondo Luisito Bianchi intende custodirne l’immenso patrimonio librario, epistolare, letterario e musicale di Luisito per una sua una piena valorizzazione.

Margherita Santini
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail