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Zona quinta, ai «Quaresimali del Giubileo» don Burgio cappellano del Beccaria

Il sacerdote ambrosiano ha parlato dell'opera di misericordia: «Visitare i carcerati». Mercoledì 9 toccherà a don Primo Margini su «Perdonare le offese»

Proseguono nell’oratorio di Casalbuttano i «Quaresimali del Giubileo», una serie di incontri dedicati alle opere di misericordia promossi nel tempo forte che prepara alla Pasqua da diverse parrocchie della zona pastorale quinta: Paderno Ponchielli, Ossolaro, Polengo, Corte de’ Cortesi, Cignone, Bordolano e Robecco d’Oglio oltre naturalmente Casalbuttano. Mercoledì 2 marzo è intervenuto don Claudio Burgio, cappellano del carcere minoriale Beccaria, fondatore delle comunità di recupero Kairos e direttore della cappella musicale del Duomo di Milano. Il sacerdote ambrosiano, collaboratore di don Gino Rigoldi, da dieci anni a fianco dei giovani detenuti, ha riflettuto sul tema: «Visitare i carcerati: ridare speranza». Con esempi molto concreti don Claudio ha raccontato le fatiche, ma i risultati dell’accompagnamento umano e spirituale di ragazzi che, magari per un unico errore, vedono segnata per sempre la loro vita. Una riflessione a tratti molto toccante, che ha lasciato nel folto pubblico presente la consapevolezza di non giudicare mai le persone per quello che hanno fatto ma per quello che sono, di ascoltare le nuove generazioni prima di emettere sentenze o di consegnare soluzioni pre-confezionate, ma soprattutto di pazientare in ambito educativo, anche se costa fatica e sofferenza, perchè ciascuna persona ha i suoi tempi di maturazione.

I Quaresimali proseguono mercoledì 9 con don Primo Margini, direttore spirituale del Seminario, che terrà una riflessione su «Perdonare le offese: la grandezza dell’amore». Mercoledì 16, invece, giungerà a Casalbuttano mons. Giancarlo Perego, direttore nazionale Migrantes, che intratterà i fedeli della zona quinta sul tema: «Accogliere i forestieri: la legge della carità». Il percorso, aperto lo scorso 24 febbraio da mons. Alberto Franzini che ha parlato su «Consigliare i dubbiosi: lo splendore della verità», si concluderà il 21 marzo, lunedì santo, con la celebrazione penitenziale nella chiesa di San Giorgio con la possibilità di confessarsi.

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Aperta dal vescovo Antonio a Caravaggio la Missione parrocchiale

Dopo l'incontro tra gli annunciatori e mons. napolioni, l'intensa giornata di sabato 27 febbraio è proseguita con la Messa e il mandato. In serata la testimonianza dell’attrice Beatrice Fazi

Quella di sabato 27 febbraio è una di quelle giornate che rimarrà nella storia della Parrocchia di Caravaggio. La comunità, dopo un anno di preparazione, ha aperto solennemente la Missione Parrocchiale con i Fratelli e le sorelle di San Francesco, alla presenza del Vescovo Antonio, che per la prima volta ha visitato la Parrocchia. Sono stati tre i momenti forti che hanno caratterizzato la giornata. Continua a leggere »

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Il commento del vescovo Antonio al Vangelo della terza domenica di Quaresima

Mons. Napolioni analizza la pagina evangelica secondo Luca che parla dell'albero che non porta frutto

Continuano le riflessioni quaresimali del vescovo Antonio che, nel cammino verso la Pasqua, commenta il Vangelo della domenica all’interno del “Giorno del Signore”, la rubrica prodotta dal Centro televisivo diocesano. Mons. Napolioni, in questo suo terzo intervento, analizza il brano del Vangelo di Luca (13, 1-9) dove si parla di un fatto di sangue e di una disgrazia, ma anche dell’albero di fichi che non porta frutto e che il padrone vorrebbe tagliare. Viceversa il vignaiolo lo invita a posticipare la scelta promettendo una cura maggiore di quell’albero posto in mezzo alla vigna.

Il vescovo di Cremona sottolinea la difficoltà di questo Vangelo anche per le parole dure di Gesù: «Se non convertirete perirete tutti allo stesso modo». Espressione che sembra avallare il pensiero comune che una colpa porta in sè sempre un castigo. «Dov’è allora – si domanda mons. Napolioni – la buona notizia se la vita è così triste e così dura?».  Il presule trova questa bella notizia proprio nella parabola che conclude la pericope: in quel vignaiolo non  solo affezionato a quel fico, ma fiducioso nella bontà profonda di quello che Dio ha creato; per questo domanda al padrone di non tagliare quella pianta nonostante la sua incapacità di fare frutti. Per quell’uomo ogni attimo è una nuova opportunità di vita.

«La nostra terra – conclude il presule – in questa stagione spesso profuma di concime: è anche questa una buona notizia, perchè significa che da ciò che noi scartiamo può essere data nuova forza alla terra, alla vita, alle persona e alla storia. Il nostro Dio è il Dio che recupera ciò che viene scartato. Così agisce la misericordia Dio: dando ancora tempo e trasformando ciò che il mondo scarta in vita nuova».

Il “Giorno del Signore” è trasmesso da:

  • Cremona1 (canale 211 del digitale terrestre): sabato alle 8, alle 11.30 e alle 20.30; domenica alle 12.15. Cremona1 è visibile anche in streaming su www.cremona1.it
  • Studio 1 (canale 80 del digitale terrestre): sabato sera alle 20.30
  • TelePace (Sky canale 850 o streaming internet su www.telepace.it): venerdì pomeriggio alle 14 e la sera alle 20.05.

Tutte le puntate del “Giorno del Signore” possono essere inoltre scaricate in podcast dal sito internet www.teleradiocremona.it.

Le precedenti riflessioni

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Sabato a Caravaggio, con la Messa del vescovo Antonio, al via la Missione parrocchiale

130 i giovani annunciatori che lo scorso 7 febbraio hanno ricevuto il mandato. A sostenere la loro evangelizzazione i Fratelli di San Francesco di Nogarole Rocca

Con la Messa che il vescovo Antonio Napolioni celebrerà sabato 27 febbraio, alle 17.30, nella chiesa “Ss. Fermo e Rustico martiri”, a Caravaggio, si aprirà ufficialmente la “Missione parrocchiale”: due intense settimane di appuntamenti aggregativi, spirituali e culturali ai quali l’intera comunità è invitata a partecipare. Per approfondire il senso di questa iniziativa abbiamo posto alcune domande al vicario don Umberto Zanaboni, che già in passato ha vissuto l’esperienza delle Missioni parrocchiali. Continua a leggere »

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L’incontro del vescovo Antonio con i catecumeni

Domenica 28 febbraio mons. Napolioni ha conosciuto gli undici adulti che nella Veglia pasquale riceveranno i sacramenti dell'iniziazione cristiana

Per la prima volta il vescovo Antonio ha incontrato presso il Seminario vescovile i catecumeni della Chiesa cremonese. Come era solito fare anche mons. Lafranconi, Napolioni ha voluto sostare un momento con loro, per conoscerli e rivolgere loro alcuni pensieri. È stata l’occasione per conoscersi reciprocamente: molta l’emozione degli undici adulti che nella notte di Pasqua diventeranno cristiani proprio durante la veglia presieduta dal Vescovo in Cattedrale. Mons. Napolioni, che ha speso qualche parola sul significato dei Sacramenti, ha anche avuto modo di esprimere la sua gioia per il gesto che compirà nella serata del 26 marzo. Sarà la prima volta infatti in cui amministrerà i Sacramenti da Vescovo nella significativa cornice della veglia pasquale.

I catecumeni provengono da Albania, Costa d’Avorio e Camerun e risiedono a Cremona, Bonemerse, Cassano d’Adda, Casirate d’Adda e Scandolara Ravara. Sono Bardhi Kaci, Elegantina Pjetri Kaci (marito e moglie), Fran Biba, Dominique Annette Naossi Nadia, Sylvestre Yao N’Goran, Rudina Mecaj, Marie Beurge, Franck Dongo, i coniugi Todi Prendi e Juliana Prendi e Carine Yedo Assoma. Il loro percorso di catecumenato è iniziato circa due anni fa, quando è maturato in loro il desiderio di entrare a far parte della comunità cristiana. Insieme a sacerdoti e catechisti delle loro parrocchie hanno cominciato ad approfondire la bellezza della vita cristiana, fino ad arrivare alla decisione di accostarsi al Battesimo.

A guidarli nell’ultima tappa di questo percorso di crescita nella fede don Antonio Facchinetti e don Luigi Donati Fogliazza, che hanno incontrato i catecumeni da settembre 2015. Culmine di questo cammino sarà la Veglia di Pasqua in Cattedrale, durante la quale riceveranno i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucarestia.

Le storie degli undici catecumeni 

Le loro storie sono per certi tutte simili perché in tutti loro lo Spirito è già all’opera: li ha resi curiosi, li ha fatti innamorare di Gesù, gli ha fatto incontrare la comunità cristiana, li ha sollecitati a chiedere il Battesimo. Proprio l’azione dello Spirito rende però le loro esperienze tutte diverse, rivelando una fantasia che è tutta divina.

Molto bella la testimonianza di Eglantina, che vive a Casirate d’Adda con il marito Bardhi e i due figli. L’esempio della sua nonna aveva tenuto vivo il ricordo della fede cattolica nella sua famiglia anche nei lunghi anni di dittatura, quando in Albania non era possibile esprimere pubblicamente il proprio credo. Questa eredità familiare è quella che la coppia vuole vivere in prima persona e trasmettere ai proprio figli.

Con grande semplicità anche gli altri catecumeni di provenienza albanese hanno offerto la propria testimonianza. Fran, che vive a Cassano, ha vissuto come un dono quello di un paese in cui si può essere cristiani. Si prepara al Battesimo anche Dominique, originaria del Camerun dove già frequentava la scuola cattolica. L’eredità cristiana della sua famiglia e della sua educazione è diventata per lei ora scelta consapevole.

Di grande spessore anche il racconto di Rudina, albanese residente nella parrocchia cittadina di S. Michele. Di se stessa racconta di essere stata sempre in ricerca, di essersi posta molte domande e di aver trovato in Gesù le risposte. Non vuole usare frasi fatte, ma è davvero convinta che accogliere Gesù renda migliore la sua vita! In questo il confronto e l’esempio della sua catechista e della sua famiglia sono stati determinanti. Accompagnati sempre dalla comunità di S. Michele diventeranno cristiani anche Franck e Marie, originari della Costa d’Avorio, mentre un’altra ivoriana, Yedo, è inserita nella comunità del Cambonino. Marie, con un sentimento di gratitudine, ha raccontato l’esperienza dei giovani sposi che aiutando lei nella preparazione al Battesimo hanno anche compiuto una singolare preparazione al loro matrimonio.

Del ruolo degli accompagnatori hanno ancora parlato anche Todi e Juliana, una coppia albanese inserita nella parrocchia di Scandolara Ravara. Proprio l’amicizia e la familiarità con gli accompagnatori e con le persone della comunità sono stati l’elemento decisivo per avvicinarsi alla fede e per continuare con serietà e costanza il cammino. Anche il giovane Sylvestre, ivoriano residente a Bonemerse, trova nei suoi accompagnatori il giusto sostegno alla sua serietà e al suo forte impegno in ogni aspetto della sua vita.

L’invito ai fedeli della Chiesa cremonese è quello di accoglierli a braccia aperte come segno di speranza per tutta la comunità. Essi sono la viva testimonianza del fatto che ancora oggi il Maestro chiama quanti si incuriosiscono e si appassionano al Vangelo e alla vita cristiana.

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Esercizi spirituali a Cremona: on-line i contributi audio delle tre serate in Cattedrale

Il 16, 17 e 18 febbraio, in un contesto di preghiera e meditazione, si è riflettettuto su visitare gli infermi e consolare gli afflitti, seppellire i morti, consigliare i dubbiosi

Nelle serate di martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 febbraio in Cattedrale si sono svolti gli esercizi spirituali quaresimali cittadini, definiti quest’anno “Percorsi di Misericordia”. L’iniziativa, che come sempre è stata promossa dalla Zona pastorale VI in sinergia con l’Azione Cattolica e con il prezioso contributo della Cattedrale, ha declinato nell’oggi alcune opere di misericordia corporale e spirituale. Le meditazioni erano inserite in un contesto di breve preghiera e di ascolto di musica d’organo. Continua a leggere »

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Domenica sera a Soresina la “danzatrice di Dio” suor Anna Nobili per il secondo dei Quaresimali

Per la danzatrice professionista, che ha lavorato in diversi teatri italiani partecipando a grandi concerti, nel 1993 la conversione. da suora ha fondato la Scuola “HolyDance”

Non poteva che essere la “misericordia” l’oggetto delle riflessioni e delle testimonianze che scandiscono il percorso tracciato dai “Quaresimali” a Soresina nell’Anno Santo della Misericordia. Una serie di appuntamenti che spaziano dal versante squisitamente letterario a quello propriamente spirituale e mistico, dal confronto tra religioni (Cristianesimo e Islam) all’esercizio della prossimità coraggiosa “in opera e in opere”, fino all’autobiografia, in diretta, della “resa amorosa” all’Amore Misericordioso. A inaugurare il ciclo d’incontri è stato il 18 febbraio il soresinese don Marco D’Agostino. Prossima serata in agenda domenica 28 febbraio con suor Anna Nobili, la “danzatrice di Dio”. Continua a leggere »

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“Musica e teologia in Cattedrale”: la rassegna quaresimale continua domenica con il gruppo vocale “Lux Animae”

Alternata ai brani musicali la riflessione teologica a cura del parroco mons. Alberto Franzini

Continua anche il 28 febbraio, terza domenica di Quaresima, la rassegna “Musica e teologia in Cattedrale”. L’appuntamento è come sempre alle 17 nel Duomo di Cremona. Protagonista il gruppo vocale “Lux Animae”, diretto da Alberto Pozzaglio, le cui musiche si alterneranno con la riflessione teologica tenuta dal parroco della Cattedrale, mons. Alberto Franzini. Seguirà quindi il canto dei Vespri solenni. Continua a leggere »

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L’incontro dei vescovi Antonio e Dante con il Papa che ha invitato la Chiesa cremonese ad andare incontro alle persone

Il Pontefice si è intrattenuto anche con la delegazione diocesana composta da Manuela Cantini con le figlie Anastasia e Giulia, Lucia Tresoldi e don Roberto Rota

Davvero felice ed emozionato il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, dopo il breve ma intenso incontro con Papa Francesco al termine dell’udienza generale di mercoledì 24 febbraio. Appena si è presentato come vescovo di Cremona, il Papa con un grande sorriso ha commentato: «Ah, la città del torrone! Non me ne avete portato un po’?».

Mons. Napolioni ha quindi presentato al Pontefice il vescovo emerito, mons. Dante Lafranconi, spiegando di essere stato ordinato proprio dal suo predecessore. Il Pontefice si è detto molto contento di questo fatto che evidenzia la continuità nella successione apostolica.

Il vescovo Antonio ha anche raccontato al Papa di trovarsi molto bene nella nuova diocesi e di aver ricevuto da subito un’ottima accoglienza.

Di questo se ne è compiaciuto il Pontefice che quindi, come già aveva fatto nel precedente incontro con mons. Napolioni, all’indomani della sua elezione episcopale, ha invitato la Diocesi di Cremona a muoversi, uscire, andare incontro alla persone.

Da parte sua mons. Napolioni ha espresso tutto l’affetto, la simpatia e l’attenzione della Chiesa cremonese al Santo Padre.

Rullino

Emozionatissimi anche i pellegrini cremonesi che, in rappresentanza di tutti i 250 cremonesi presenti a Roma, hanno potuto accostare il Pontefice per il cosiddetto baciamano.

«Non sono riuscita a dire niente: gli ho solo baciato la mano e questo mi è bastato. Mi sono commossa soprattutto quando il Papa ha baciato la mia piccola Anastasia». Così ha commentato Manuela Cantini, di Mozzanica, che ha potuto incontrare Papa Francesco insieme alle figlie Anastasia e Giulia. A formare la ristretta delegazione diocesana che ha accostato il Papa anche la giovane Lucia Tresoldi di Castelleone e il responsabile del Segretariato diocesano pellegrinaggi, don Roberto Rota.

Photogallery del baciamano dei Vescovi

 

Gli altri momenti del viaggio a Roma

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On line il sito del Congresso Eucaristico Nazionale di Genova con sussidi per la riflessione e la preghiera

Il grande evento ecclesiale, giunto alla sua ventiseiesima edizione, si terrà nella città della Lanterna dal 15 al 18 settembre

A Genova, dal 15 al 18 settembre 2016, sarà celebrato il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale. Da alcuni giorno è on line il sito ad esso dedicato, da cui è scaricabile anche il documento teologico che guiderà la preparazione al grande evento, intitolato «L’Eucaristia sorgente della missione: “Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”». Disponibili nel sito anche altro materiale di approfondimento come delle catechesi sull’Eucaristia e degli schemi di adorazione eucaristica adatti per la preghiera serale del giovedì santo o per adorazioni settimanali o mensili.

Il sito del Congresso Eucaristico Nazionale di Genova

 

Il programma del Congresso Eucaristico

Nei giorni scorsi è stato reso noto il programma di massima del grande evento ecclesiale. Nel pomeriggio di sabato 17 si svolgerà l’adorazione eucaristica con tutti i delegati e il “popolo di Dio”, aiutati  da un Coro formato per l’occasione e composto di mille elementi provenienti da Genova e da tutta la Liguria. Sempre sabato sera, in piazza Matteotti, si svolgerà l’incontro per i giovani. La celebrazione conclusiva del Cen si svolgerà invece domenica mattina, a piazzale Kennedy, dove saranno allestiti due palchi per contenere l’altare, il coro e l’orchestra.

L’inaugurazione del Cen avverrà invece nel pomeriggio del 15 settembre, con la Messa nella cattedrale di Genova e la processione eucaristica, per portare il Santissimo da una chiesa vicina a San Lorenzo, dove inizierà l’adorazione perpetua anche attivando apposite “cappelle per l’adorazione”: due momenti, questi, che potranno essere “replicati” in contemporanea nelle diocesi grazie agli appositi sussidi predisposti dal Comitato. Discorso analogo per la giornata di venerdì 16, dedicata agli incontri “per categorie”: carcerati, malati, degenti negli ospedali, bambini.

Ancora sabato 17, dopo la Messa in cattedrale  i delegati diocesani nella mattinata si divideranno in due gruppi:  un gruppo ristretto visiterà i luoghi della carità e dell’accoglienza, mentre gli altri conosceranno la città tramite percorsi nel centro storico. A loro disposizione 500 volontari, per guidarli tra edicole che ricordano la pietà popolare, portali che riportano scritte prese dai Salmi e suggestivi scorci tra vicoli e carruggi. Tra i luoghi della carità e dell’accoglienza, invece, figurano  le carceri di Marassi, ospedali come il Gaslini e  mense dove vengono accolti anche i migranti.

 

Il logo del Congresso

Intento del logo è quello di restituire tramite pochi segni l’immagine dell’Eucaristia e di Genova. In primo piano, il pesce stilizzato, simbolo dei primi cristiani, diviene rappresentazione iconica del mare. Il cerchio oro rappresenta l’Ostia, l’Eucaristia, solcata da una croce il cui braccio orizzontale è costituito dal fascio di luce emesso dalla Lanterna stilizzata, che da sempre guida verso il porto sicuro, emblema riconosciuto universalmente di Genova.

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