Con la sua lettera indirizzata a «sacerdoti, educatori, adulti e giovani», il Vescovo Antonio rilancia la riflessione sul cortile dei sogni, alla luce dei difficili mesi della pandemia. L’esperienza di ripensamento – è utile ricordarlo – risaliva ad una intuizione sinodale. I giovani del Sinodo non si erano occupati direttamente della realtà dell’Oratorio, ma avevano toccato il suo carattere nevralgico in diversi passaggi, ripresi dalla lettera Gesù per le strade. Proprio nelle sue ultime battute si chiedeva di intraprendere un percorso di rilettura e rilancio dell’esperienza oratoriana, dentro le profonde trasformazioni che inevitabilmente toccavano e toccano il tessuto educativo ecclesiale, sia dentro che fuori le comunità (dalla demografia alla crisi dell’evangelizzazione, dal nascere delle unità pastorali al varo di esperimenti di sostegno, coordinamento e guida ad opera di educatori, anche professionali…).
Oratorio, una lettera del Vescovo per rilanciare la riflessione sul “cortile dei sogni”
Il 23 aprile un momento diocesano per raccogliere idee e spunti per il ripensamento dell'esperienza oratoriana dentro le profonde trasformazioni di questo tempo
