Oratorio, una lettera del Vescovo per rilanciare la riflessione sul “cortile dei sogni”

Il 23 aprile un momento diocesano per raccogliere idee e spunti per il ripensamento dell'esperienza oratoriana dentro le profonde trasformazioni di questo tempo

image_pdfimage_print

Con la sua lettera indirizzata a «sacerdoti, educatori, adulti e giovani», il Vescovo Antonio rilancia la riflessione sul cortile dei sogni, alla luce dei difficili mesi della pandemia. L’esperienza di ripensamento – è utile ricordarlo – risaliva ad una intuizione sinodale. I giovani del Sinodo non si erano occupati direttamente della realtà dell’Oratorio, ma avevano toccato il suo carattere nevralgico in diversi passaggi, ripresi dalla lettera Gesù per le strade. Proprio nelle sue ultime battute si chiedeva di intraprendere un percorso di rilettura e rilancio dell’esperienza oratoriana, dentro le profonde trasformazioni che inevitabilmente toccavano e toccano il tessuto educativo ecclesiale, sia dentro che fuori le comunità (dalla demografia alla crisi dell’evangelizzazione, dal nascere delle unità pastorali al varo di esperimenti di sostegno, coordinamento e guida ad opera di educatori, anche professionali…).

Scarica qui la lettera del Vescovo

La prima edizione del cortile dei sogni, strumentata con una scatola-contenitore di schede, traccia per la preghiera e materiali di rilettura, era stata bruscamente interrotta la scorsa primavera per l’insorgere del primo lockdown. L’anno pastorale 2020-2021 prevedeva una nuova manutenzione del tema che si è concretizzata con  altre schede recapitate prima di Natale. Ma il perdurare della pandemia e la continua alternanza di zone dai colori diversi e dalle opportunità operative molto risicate ha richiesto una ulteriore messa a punto: non altro materiale, ma una sorta di sintesi e di rilancio, richiesta espressamente dal Vescovo e considerata non come un esercizio retorico, bensì come un compito di riassunzione, pacata e risoluta, della questione educativa attorno alle prassi e alle condizioni reali dei nostri Oratori. E questo mentre in diocesi si sono tenute vive le domande sull’educazione, la rete adulta, la responsabilità dell’educazione alla vita buona del Vangelo, con diverse iniziative che costituiscono altrettanti materiali di riflessione, spunto e sguardo critico (in particolare  la lettera educativa scritta dai servizi diocesani alla tavola rotonda tra educatori, sino alla formazione ancora in corso sui media digitali). Anche il Mosaico di gennaio-febbraio, uscito da poco, dà ampio spazio alle parole della pandemia, rilette soprattutto dai giovani, ma presenta anche il punto su come ieri ed oggi la realtà dell’Oratorio si riconosce dentro cambiamenti epocali che chiedono la saggezza di tutti.

Ora la lettera del Vescovo, mentre ribadisce il lavoro di ogni comunità sulla Parola e sul discernimento di questo tempo (il giorno dell’ascolto ne è un  elemento-chiave), chiede di riprendere tra febbraio ed aprile il confronto in comunità proprio sul “cortile dei sogni”. E fornisce tre piste di lettura, che riprendono i materiali delle schede già pubblicate e le riducono all’essenziale: il tema delle risorse, delle figure e delle alleanze; le scelte di esperienza su cui puntare concretamente; l’individuazione di strade inesplorate per il futuro prossimo della pastorale giovanile.

Sullo sfondo, ma senza alcuna pretesa di chiudere, anzi proprio per segnalare una convergenza e un cammino insieme, che riprende il respiro sinodale, l’appuntamento del 23 aprile, confermato nella sua struttura di fondo: un momento diocesano, già immaginato nella Assemblea oratori dello scorso settembre, per riprendere e condividere la lettura e la vitalità dei tanti cortili che sono, alla fine, l’unico cortile dei sogni.

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail