Category Archives: News

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Con il passaggio dalla Porta Santa e le confessioni in piazza domenica 8 maggio concluse le missioni dei Neocatecumeni

Gli organizzatori citando Giovanni Paolo II alla Gmg del 2000: «Qualcuno ha fatto del "chiasso" per voi, perché vi arrivasse un annuncio di speranza: speriamo che non la dimenticherete!»

Nel pomeriggio di domenica 8 maggio, solennità dell’Ascensione, in piazza del Comune (proprio sotto l’arengario), le Comunità Neocatecumenali cremonesi hanno celebrato l’ultima delle Missioni del tempo pasquale 2016. Prima di cominciare, con i soliti canti e balli, i fratelli si sono radunati davanti alla Porta Santa della Cattedrale, che hanno oltrepassato in processione per ottenere l’indulgenza in questo Giubileo della Misericordia. Continue reading »

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«Dalla Croce Rossa alla Croce di Cristo». Il vescovo Antonio a S. Camillo per la festa del beato Enrico Rebuschini

Martedì 10 maggio nella struttura sanitaria di via Mantova prima la Messa e poi la visita ai reparti dove mons. Napolioni ha incontrato i degenti e il personale

Il 10 maggio è stata come sempre una giornata di festa presso la casa di cura San Camillo di via Mantova, a Cremona. L’occasione era la festa del beato Enrico Rebuschini, camilliano che a lungo ha prestato servizio proprio nella clinica alle porte delle città come economo e superiore. A rendere ancor più solenne la ricorrenza è stata la presenza del vescovo Antonio che ha presieduto l’Eucaristia e poi ha incontrato i ricoverati nei vari reparti. Continue reading »

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Mons. Lafranconi alla sagra di Ariadello: «Mostrare agli immigrati la gioia della nostra fede e non le nostre paure»

Il Vescovo emerito ha presieduto la solenne Eucaristia di lunedì 9 maggio nel santuario mariano caro ai soresinesi

Il Santuario di Ariadello nella seconda domenica di maggio diventa sempre un luogo di grande devozione per la festa che coinvolge tutta la comunità parrocchiale di San Siro e zone limitrofe. Esso sorge a circa 2,5 km a nord del centro abitato di Soresina, in mezzo alla campagna. Fu edificato dal feudatario G.B. Barbò con il contributo della popolazione a ricordo di un miracolo: la figlioletta del Barbò, sordomuta, riacquistò la parola mentre offriva fiori di campo all’immagine della Madonna dipinta su un muro facente parte di una costruzione denominata “Tor de Ariadini”.

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L’invito del vescovo Antonio a partecipare al Congresso eucaristico di Genova

La grande assise della Chiesa italiana si terrà nella città della Laterna dal 15 al 18 settembre 2016

Dal 15 al 18 settembre 2016, si celebrerà nelle Chiese particolari di tutta Italia il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale, che culminerà nelle giornate conclusive a Genova, città che fu sede dell’evento nel 1923. Il tema del Congresso è: «L’Eucaristia sorgente della Missione: “Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”». Scrive il card. Angelo Bagnasco, presidente della CEI, ai membri e ai vescovi emeriti della Conferenza Episcopale Italiana: «Il tema scelto ci permette di collocarci all’interno dell’anno giubilare indetto da Papa Francesco per invitare i singoli e le comunità ad aprirsi in modo più convinto e generoso al dono della misericordia di Dio, sorgente inesauribile di ogni rinnovamento personale e comunitario».

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Accanimento terapeutico: on line tutti gli interventi al convegno dei medici cattolici

Nei giorni scorsi l'AMCI ha promosso una giornata di studio su un tema etico di straordinaria attualità. Tra i relatori don Bruno Bignami

Nei giorni scorsi, presso la sede dell’Associazione Professionisti di Cremona, si è tenuto un partecipato convegno sul tema: “Il rifiuto dell’accanimento terapeutico è una scelta condivisa in ambito bioetico?”. Continue reading »

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Festa di Santa Rita: giovedì 12 inizia la Novena e domenica 22 arriva il vescovo Antonio

Il presule celebrerà la S. Messa nella rettoria di via Trecchi alla ore 9. Prevista anche quest'anno la benedizione delle rose e degli oggetti sacri

Ricorre domenica 22 maggio la festa liturgica di S. Rita da Cascia, la cui devozione è tanto cara ai cremonesi,  grazie anche alla bella chiesetta di via Trecchi 11 retta da don Pietro Bonometti. La solennità sarà preceduta da una novena che si celebrerà alle ore 17.30 e coinvolgerà, di giorno in giorno, varie categorie di persone: giovedì 12 sono invitati i bambini; venerdì 13, le mamme; sabato 14, gli studenti; lunedì 16, gli automobilisti; martedì 17, le famiglie; mercoledì 18, Terza età; giovedì 19 protagonisti saranno i malati; venerdì 20, giornata per i missionari.

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La pioggia non ferma la devozione dei castelleonesi. Il vescovo Antonio chiede un surplus di misericordia

Mercoledì 11 maggio mons. Napolioni affiancato da mons. Lafranconi ha presieduto le celebrazione per il 505° anniversario dell'Apparizione

È un impegno concreto quello che il vescovo Antonio ha affidato ai castelleonesi nel primo giorno anniverario delle Apparizioni a Domenica Zanenga in questo Anno Santo: essere misericordiosi nei confronti di qualche volto concreto che si incontra nella quotidianità. Naturalmente chiudendo a Maria l’intercessione per uno sguardo di benevolenza. Continue reading »

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Verso l’anniversario dell’Apparizione a Caravaggio: il calendario dei riti. Il rettore don Mascaretti: «Al servizio della misericordia»

Giovedì 26 maggio mons. Napolioni presiederà il Pontificale alle ore 10 e la memoria del prodigioso incontro tra Maria e Giannetta alle ore 16.40. La novena sarà predicata dall'emerito Lafranconi

Sarà il vescovo Antonio a presiedere i riti del 584° anniversario dell’Apparizione della Vergine Maria a Giannetta presso il santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio. Da quel prodigioso incontro, avvenuto alle ore 17 del 26 maggio 1432, è sorto uno dei luoghi mariani più amati e frequentati del nord Italia, meta, ogni anno, di centinaia di migliaia di pellegrini e di turisti. Sarà la prima volta di mons. Napolioni, ma anche del rettore don Antonio Mascaretti, alla guida del complesso mariano dal settembre 2015.

La novena in preparazione alla festa, che sarà predicata dal vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, avrà inizio martedì 17 maggio: fino a sabato 21 saranno due gli appuntamenti più significativi. Alle 6.30 sarà celebrata la S. Messa con omelia e al termine verrà recita la supplica, mentre alle 17 sarà pregato il rosario meditato che si concluderà anch’esso con la supplica.

Domenica 22 maggio la Messa della novena sarà celebrata alle ore 7, mentre il rosario meditato sarà alle ore 15.

Lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 si tornerà agli orari consueti: 6.30 la Messa e 17 il rosario. In più il mercoledì sera, alle ore 21, la parrocchia dei Santi Fermo e Rustico di Caravaggio animerà la consueta veglia dell’Apparizione.

Particolarmente intenso il programma celebrativo del giorno annivesario, giovedì 26 maggio. Le prime Messe saranno alle 6.30 e alle 8.30 e si concluderanno entrambi con la recita della supplica. Alle ore 10 mons. Napolioni, vescovo di Cremona, presiederà il solenne Pontificale che terminerà con la benedizione papale con annessa indulgenza plenaria. Saranno presenti le autorità del territorio e i sacerdoti delle zone pastorali prima e seconda. I canti saranno proposti dall’unione corale “Don Domenico Vecchi” diretta dal maestro Giovanni Merisio.

Alle 14.30 inizierà la recita continuata del rosario che si protrarrà fino alle 16.40 quando ci sarà la memoria dell’Apparizione e il canto del Vespro. Anche questa solenne liturgia – che culminerà con l’aspersione dei fedeli con l’acqua del Sacro Fonte – sarà presieduta da mons. Napolioni.

La giornata si concluderà alle 18 con la S. Messa vespertina e la supplica.

Tutte le celebrazioni potranno come sempre essere seguite in diretta audio sul sito internet del santuario: www.santuariodicaravaggio.org.

 

Il rettore don Mascaretti: «Santuario, strumento della misericordia di Dio»

mascaretti-evid-kykG-U43090680982029GnE-1224x916@Corriere-Web-Bergamo-593x443In occasione dell’anniversario dell’apparizione della Madonna a Caravaggio mi piace riproporre le parole che Papa Francesco ha rivolto agli operatori dei Santuari lo scorso 21 gennaio, che tracciano alcune linee guida: «la parola-chiave che desidero sottolineare è accoglienza: accogliere i pellegrini. Con l’accoglienza, per così dire, – ci giochiamo tutto -. Una accoglienza affettuosa, festosa, cordiale e paziente. Ci vuole anche pazienza! I Vangeli ci presentano Gesù sempre accogliente verso coloro che si accostano a Lui, specialmente i malati, i peccatori, gli emarginati».  Per il Papa l’accoglienza è una forma di evangelizzazione, che in maniera particolarmente favorevole si rivela nei luoghi mete di pellegrinaggi. Evangelizzazione nella forma di espressione di devozione popolare, che non vuol dire semplicistica o banale, anzi a volte più vera, forse perché muove le corde più sentimentali e profonde dell’esperienza umana.  Continua il Papa : «Il pellegrino che arriva al Santuario è spesso stanco, affamato, assetato… E tante volte questa condizione fisica rispecchia anche quella interiore. Perciò, questa persona ha bisogno di essere accolta bene sia sul piano materiale sia su quello spirituale. È importante che il pellegrino che varca la soglia del Santuario si senta trattato più che come un ospite, come un familiare. Deve sentirsi a casa sua, atteso, amato e guardato con occhi di misericordia».

Proprio nell’anno giubilare della misericordia sono forse la familiarità del tratto e la semplicità del gesto (anche liturgico, ben curato e attento alla partecipazione dei fedeli) che caratterizzano l’azione del Santuario nel vivere e testimoniare la misericordia.

Chi vive la vita del Santuario sa che il momento forse più profondo e ricercato è il Sacramento della Riconciliazione. Continua il Papa: «Un’accoglienza del tutto particolare è quella che offrono i ministri del perdono di Dio. Il Santuario è la casa del perdono, dove ognuno si incontra con la tenerezza del Padre che ha misericordia di tutti, nessuno escluso. Chi si accosta al confessionale lo fa perché è pentito, è pentito del proprio peccato. (…) I sacerdoti che svolgono un ministero nei Santuari devono avere il cuore impregnato di misericordia; il loro atteggiamento dev’essere quello di un padre». Questa è e deve essere la prospettiva principale del Santuario: porsi come strumento della misericordia di Dio che, unita alla devozione popolare, può anche per alcuni suscitare il risveglio della fede.

Don Antonio Mascaretti
Rettore del Santuario di S. Maria del Fonte
presso Caravaggio

 

L’antica storia dell’Apparizione

L’anno 1432 dalla nascita del Signore, il giorno 26 maggio alle ore cinque della sera, avvenne che una donna di nome Giannetta oriunda del borgo di Caravaggio, di 32 anni d’età, figlia di un certo Pietro Vacchi e sposa di Francesco Varoli, conosciuta da tutti per i suoi virtuosissimi costumi, la sua cristiana pietà, la sua vita sinceramente onesta, si trovava fuori dall’abitato lungo la strada verso Misano, ed era tutta presa dal pensiero di come avrebbe potuto portare a casa i fasci d’erba che lì era venuta a falciare per i suoi animali.

Quand’ecco vide venire dall’alto e sostare proprio vicino a lei, Giannetta, una Signora bellissima e ammirevole, di maestosa statura, di viso leggiadro, di veneranda apparenza e di bellezza indicibile e non mai immaginata, vestita di un abito azzurro e il capo coperto di un velo bianco.

Colpita dall’aspetto così venerando della nobile Signora, stupefatta Giannetta esclamò: Maria Vergine!

E la Signora subito a lei: Non temere, figlia, perché sono davvero io. Fermati e inginocchiati in preghiera.

Giannetta ripose: Signora, adesso non ho tempo. I miei giumenti aspettano questa erba.

Allora la beatissima Vergine le parlò di nuovo: Adesso fa quello che voglio da te…

E così dicendo posò la mano sulla spalla di Giannetta e la fece stare in ginocchio. Riprese: Ascolta bene e tieni a mente, perché voglio che tu riferisca ovunque ti sarà possibile con la tua bocca o faccia dire questo…

E con le lacrime agli occhi, che secondo la testimonianza di Giannetta erano, e a lei parvero come oro luccicante, soggiunse:

L’altissimo onnipotente mio Figlio intendeva annientare questa terra a causa dell’iniquità degli uomini, perché essi fanno ciò che è male ogni giorno di più, e cadono di peccato in peccato. Ma io per sette anni ho implorato dal mio Figlio misericordia per le loro colpe. Perciò voglio che tu dica a tutti e a ciascuno che digiunino a pane ed acqua ogni venerdì in onore del mio Figlio, e che, dopo il vespro, per devozione a me festeggino ogni sabato.

Quella metà giornata devono dedicarla a me per riconoscenza per i molti e grandi favori ottenuti dal Figlio mio per la mia intercessione.

La Vergine Signora diceva tutte quelle parole a mani aperte e come afflitta. Giannetta disse: La gente non crederà a me.

La clementissima Vergine rispose: Alzati, non temere. Tu riferisci quanto ti ho ordinato. Io confermerò le tue parole con segni così grandi che nessuno dubiterà che tu hai detto la verità.

Detto questo, e fatto il segno di croce su Giannetta, scomparve ai suoi occhi.

Tornata immediatamente a Caravaggio, Giannetta riferì tutto quanto aveva visto ed udito. Perciò molti – credendo a lei – cominciarono a visitare quel luogo, e vi trovarono una fonte mai veduta prima da nessuno.

A quella fonte si recarono allora alcuni malati, e successivamente in numero sempre crescente, confidando nella potenza di Dio. E si diffuse la notizia che gli ammalati se ne tornavano liberati dalle infermità di cui soffrivano, per l’intercessione e i meriti della gloriosissima Vergine Madre di Dio e Signore nostro Gesù Cristo.

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Gara di bocce per “Casa d’oro”: il vescovo Antonio giocherà con il sindaco Galimberti

Durante la serata benefica, che vedrà sul campo le autorità del territorio, anche una lotteria a favore del centro per disabili di via Litta

Una bocciata per “Casa d’oro”. È l’iniziativa di solidarietà che nella serata di venerdì 13 maggio andrà in scena al bocciodromo di Cremona. Una decina le squadre che prenderanno parte a questo singolare torneo benefico: tra queste la coppia composta dal vescovo Antonio Napolioni e il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti. Continue reading »

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«Detenzione come spazio di dialogo». Messaggio del vescovo Antonio al Convegno “oltre i confini della pena” tenuto in Carcere

La mattinata di studio e confronto si è tenuta giovedì 12 maggio nel teatro della Casa Circondariale di Cremona

“Oltre i confini della pena”. Questo il titolo del convegno promossa dalla Casa Circondariale di Cremona nella mattinata di giovedì 12 maggio. L’incontro, organizzato proprio nel teatro del carcere di via Ca’ del Ferro, e aperto all’intera cittadinanza, è stata un’occasione d’incontro e riflessione condivisa sui temi della pena e sulle necessarie connessioni con l’ambito territoriale. Il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, che non ha potuto prendere parte all’incontro per impegni pastorali già in agenda, ha inviato un proprio indirizzo di saluto.

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