Category Archives: News

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La triplice appartenza del prete: «Al Signore, alla Chiesa, al Regno»

il discorso del Papa in apertura dell'assemblea generale della CEI dedicata al "rinnovamento del clero". Presenti il vescovo Antonio e don Bignami

Tre domande per riflettere sulla “triplice appartenenza” che costituisce il ministero sacerdotale: “Al Signore, alla Chiesa, al Regno”. Aprendo lunedì pomeriggio i lavori della 69ª assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, dedicata al “rinnovamento del clero” (Vaticano, 16-19 maggio), Papa Francesco non ha voluto offrire ai vescovi presenti “una riflessione sistematica sulla figura del sacerdote”. Piuttosto – dopo aver salutato con qualche battuta quelli freschi di ordinazione – li ha esortati a “capovolgere la prospettiva” mettendosi in ascolto di “qualcuno dei tanti parroci che si spendono nelle nostre comunità”: “Lasciamo che il volto di uno di loro passi davanti agli occhi del nostro cuore e chiediamoci con semplicità: che cosa ne rende saporita la vita? Per chi e per che cosa impegna il suo servizio? Qual è la ragione ultima del suo donarsi?”. Le risposte a queste domande, ha spiegato, “vi aiuteranno a individuare anche le proposte formative su cui investire con coraggio”.
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«La vita quotidiana, termometro della spiritualità di un prete»

Il commento di don Bignami sul discorso che Papa Francesco ha pronunciato lunedì 16 maggio in apertura dell'assemblea generale della CEI che si sta svolgendo in Vaticano

L’assemblea della Cei si è aperta con un intervento accorato del Papa, che ha voluto offrire un suo contributo ai due grandi temi che saranno oggetto di discussione in settimana: la formazione del clero e la gestione dei beni. Invece di affidarsi a una riflessione sistematica sulla figura del prete, papa Francesco ha capovolto la prospettiva. Ha chiesto uno sguardo contemplativo sulla vita concreta di un parroco che si spende nella vita quotidiana di una comunità. La sua missione è alternativa alle logiche del mondo: si prende sulle spalle le relazioni ferite, attraverso il servizio brucia le sue ambizioni di carriera e di potere, fa un rogo della tentazione di pensarsi come un “devoto” chiuso in uno sterile spiritualismo.

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Domenica si celebra la festa della famiglia. Don Nevi: «Al centro la misericordia»

Alle 15.30 al via al grande raduno in tre oratori del centro città. Alle 17 appuntamento in piazza del Comune con i The Sun e il mandato del vescovo Antonio

Domenica 22 maggio torna a Cremona la Festa diocesana della famiglia. In piena continuità con la prima edizione, svoltasi il 24 maggio 2015 sul tema “La famiglia genera”, l’evento di quest’anno, con un legame naturale con il Giubileo delle Misericordia, avrà una triplice attenzione, come sottolineato nel titolo: “La famiglia tra promessa, fedeltà e perdono”. Il momento di festa sarà preceduto da una serata su “I volti della misericordia” che si terrà venerdì 20 maggio presso l’auditorium del Museo del Violino di Cremona. A don Giuseppe Nevi, responsabile dell’ufficio diocesano di pastorale familiare e primo organizzatore dell’evento, abbiamo rivolto alcune domande.

Con che spirito viene proposta questa seconda Festa diocesana della famiglia?
«Troviamo le radici dello spirito che ci muove in quella bellissima esortazione che Giovanni Paolo II fece alle famiglie: famiglia diventa ciò che sei. È questo lo spirito con cui ci muoviamo costantemente! L’anno scorso abbiamo riflettuto sulla famiglia che genera, quest’anno avremo una triplice attenzione: la famiglia come promessa, fedeltà e perdono. Tematiche che nascono anche dall’esigenza di dare eco all’esperienza del Giubileo: l’idea del perdono, della misericordia e della fedeltà ricorrono e si rincorrono in questo Anno e mi pare che nell’esperienza familiare trovino davvero il luogo normale in cui possono essere vissute».

Come si svolgerà quest’anno la Festa, ci sono delle novità rispetto alla precedente edizione?
«Abbiamo pensato di coinvolgere un po’ di più la città. Non ci troveremo, dunque, soltanto in piazza, ma sono stati individuati tre oratori – S. Pietro al Po, S. Imerio, S. Michele – come primo luogo di incontro, dove ci sarà un momento di laboratorio con inizio alle 15.30 che vedrà l’intera famiglia coinvolta insieme. Intorno alle 16.45 tre piccoli cortei condurranno i partecipanti in piazza del Comune. Qui, intorno alle 17, dopo un momento di accoglienza e il saluto del sindaco di Cremona, interverrà il gruppo rock «The Sun», giovani con alle proprie spalle un cammino di conversione, sia dal punto di vista umano che musicale, che proporranno la propria musica insieme alla loro testimonianza. Ed è interessante che ad intervistarli sarà una coppia di sposi: Stefania e Valeriano Riva. Al termine ci sarà un momento di preghiera con il mandato del vescovo Antonio. Per tutta la durata della festa in piazza del Comune saranno presenti alcuni stand per richiamare i temi della giornata e proporre materiale informativo delle realtà coinvolte. Anche il gruppo The Sun avrà un proprio spazio nel quale sarà possibile un incontro personale con i musicisti. In caso di maltempo tutto si svolgerà, con un programma più contenuto, in S. Marcellino (via Cavallotti)».

Ma la Festa sarà anticipata da un altro appuntamento: il convegno diocesano che la sera di venerdì 20 maggio, alle ore 21, si terrà presso l’auditorium Giovanni Arvedi del Museo dal violino di Cremona.
«Con la Commissione che ha preparato la Festa della famiglia si è pensato di darci anche un momento di riflessione proprio partendo dal tema della misericordia, provando a declinarlo guardando alla famiglia. Ad accompagnare nella riflessione sarà il biblista cremonese don Maurizio Compiani che, attraverso alcuni personaggi del Vecchio e Nuovo Testamento, presenterà diverse sfaccettature della misericordia. I commenti biblici saranno quindi sviluppati attraverso l’arte, con il canto e la danza della compagnia teatrale Gard Art che si articolerà per l’intera serata, caratterizzata anche dalla testimonianza di da alcune famiglie che declineranno questi concetti nella esperienza di vita quotidiana».

A chi sono rivolti questi appuntamenti?
«Ci auguriamo che queste proposte siano accolte prima di tutto dalle famiglie, ma anche a coloro che stanno pensando di far famiglia, in modo particolare i fidanzati e i giovani che, anche se con difficoltà, stanno amando e desiderando questo progetto. Vogliamo davvero sia una festa di popolo, che coinvolga tutti, dai bambini ai giovani alle famiglie, e ci auguriamo anche le parrocchie con i propri sacerdoti, proprio come comunità».

La lettera di invito del vescovo Antonio

La conferenza stampa di presentazione della festa

Locandina della Festa della famiglia 2016

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Partite le iscrizioni per il pellegrinaggio Macerata-Loreto

La 38esima edizione si terrà nella notte tra l'11 e il 12 giugno. Da Cremona partiranno dei pullman da porta Venezia

Anche quest’anno il movimento di Comunione e Liberazione di Cremona propone il pellegrinaggio a piedi per 27 chilometri tra Macerata e Loreto, nella notte tra l’ 11 e il 12 giugno 2016. Il pellegrinaggio, giunto alla sua 38esima edizione, è un gesto di fede popolare cui partecipano ogni anno migliaia di persone da tutta Italia. Il titolo scelto per il 2016 è “Tu sei unico” e nasce da una frase pronunciata da Papa Francesco all’indirizzo di un pellegrino in piazza S. Pietro ed esprime lo sguardo commosso di Gesù davanti ad ognuno di noi, colpito dal valore di ciascuno, desideroso che questo tesoro non sia ridotto o vada perduto.

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Giubileo delle Corali a Roma: adesioni on line per il grande evento che si terrà dal 21 al 23 ottobre

Tra gli appuntamenti più attesi l'udienza con Papa Francesco e il grande concerto in onore di San Giovanni Paolo II

Si svolgerà dal 21 al 23 ottobre 2016 il Giubileo delle Corali e degli Animatori Liturgici, dedicato a tutti coloro che operano nell’animazione delle Celebrazioni Liturgiche nelle Diocesi e nelle Parrocchie e a quanti, loro familiari e amici, vorranno partecipare. Sul sito www.giubileocorali.com sono già aperte le iscrizioni all’evento organizzato dal Coro della Diocesi di Roma ed inserito nel Calendario degli eventi giubilari del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

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Dal 29 maggio al 4 giugno a Gallignano la statua della Madonna di Fatima, pregando per don Francesco che l’11 giugno diventerà sacerdote

Tra gli appuntamenti in agenda la Messa del vescovo Antonio con la comunità del Seminario il 1° giugno nella "Giornata sacerdotale". Giovedì 2 giugno la "Giornata della famiglia" con l'emerito Lafranconi

Sarà una settimana particolarmente ricca di spiritualità quella che coinvolgerà Gallignano dal 29 maggio al 4 giugno. La frazione soncinese ospiterà, infatti, la statua della Madonna di Fatima pellegrina: una delle immagini ufficiali concesse dal Santuario portoghese per la devozione in tutto il mondo. Questo importante evento mariano segnerà anche, per la parrocchia guidata da don Pasquale Viola, la preparazione all’ordinazione sacerdotale (11 giugno) di don Francesco Gandioli, originario proprio del paese. Tra gli appuntamenti in agenda la Messa del vescovo Antonio con la comunità del Seminario il 1° giugno nella “Giornata sacerdotale” e la “Giornata della famiglia” giovedì 2 con la presenza del vescovo emerito Dante. Continue reading »

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Il vescovo Antonio a Camerino celebra San Venanzio: « Se usiamo la verità come una pietra per ferire gli altri non è Vangelo»

Mercoledì 18 il presule si è concesso una pausa dai lavori dell'assemblea generale della CEI ed è tornato nella sua amata arcidiocesi per celebrare la festa patronale

Mercoledì 18 maggio il vescovo Antonio si è concesso una pausa dai lavori dell’assemblea generale della CEI, riunita fino a giovedì 19 in Vaticano, per presiedere la messa pontificale nella festa di San Venanzio, patrone di Camerino. Il presule, assistito dall’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, ha celebrato nella basilica dedicata al santo insieme a decine di sacerdoti della sua amata diocesi di origine. La festa patronale è iniziata martedì 17 con la cerimonia dell’offerta dei ceri e l’accensione del falò propiziatorio e culminerà domenica 22 con il corteo storico, la Corsa alla Spada e l’assegnazione del Palio. Per l’occasione il sito della radio diocesano di Camerino www.radioc1inblu.it ha posto alcune domande al nostro vescovo. Pubblichiamo l’intervista integrale.

 

Mons. Napolioni, emozionato?

«Sì, ma un’emozione serena e piena di gioia perché i simboli della vita ecclesiale camerte li porto dentro mescolati con tante esperienze. Mi accorgo sempre di più di essere figlio di una storia che, però, mi ha reso libero. Quindi riesco anche a governare questa emozione guardando un pochino più lontano, come spesso ho suggerito anche ai camerinesi. Dico spesso che c’è differenza tra il camerinese che non è uscito mai dalle mura cittadine e quello che magari ha assaporato un po’ anche il resto d’Italia e del mondo. Fa bene, allora, apprezzare le proprie radici quando ci si è accorti che possono portare frutto anche al di là degli schemi a cui siamo stati abituati».

 

Parole forti, le sue, quelle pronunciate durante l’omelia…

«Sono partito, come sempre, dalla Parola di Dio. Un giovane martire, Venanzio, che viene ucciso in odio alla fede non da stranieri, ma dai suoi stessi concittadini che non avevano capito la novità cristiana. Oggi non usiamo le pietre, ma potremmo usare un’immagine falsa di Dio. Il papa stesso ha richiamato questa immagine nell’Amoris Laetitia. Se usiamo la legge, la verità, l’ideologia come una pietra per ferire gli altri non è Vangelo. Stiamo, quindi, in guardia per vivere il Vangelo per quello che davvero è».

 

Un messaggio rivolto ai fedeli, ma anche ai sacerdoti?

«Innanzitutto un messaggio rivolto a me stesso, perché dobbiamo stare tutti in guardia. Ho anche detto che, riguardo all’incontro dei vescovi italiani a Roma, i giornali hanno dato risalto a una sorta di ennesima critica del Papa ai vescovi e ai preti. Il Santo Padre, invece, ha tratteggiato con estrema abilità e concretezza la figura di prete di cui da sempre abbiamo bisogno e alla quale tutti dobbiamo tornare. Così come la figura di cristiano perché a volte non so se sia più clericale a il prete o certi laici»

 

La presenza a Camerino del vescovo Antonio è stata fortemente voluta dall’arcivescovo Francesco Giovanni, per il quale è stata una festa particolare. «Mi è sembrato giusto permettergli di poter celebrare la festa del Santo Patrono visto che non aveva avuto ancora l’occasione di poter celebrare per questa nostra comunità in maniera così solenne – le parole dell’arcivescovo – L’occasione più bella era appunto la coincidenza con la festa patronale». Una settimana importante per i vescovi italiani riuniti a Roma nell’assemblea generale della CEI. «Un messaggio forte quello rivolto da papa Francesco – continua mons. Brugnaro – perché ci mette nella condizione, come sacerdoti e come vescovi, di servire la comunità e soprattutto di rievangelizzare. Il papa ci ha rimandato alla Evangeli Gaudium, chiedendoci di avere familiarità con l’esortazione apostolica. Questo riguarda tutti, come ha detto mons. Antonio nella sua omelia richiamando alla fede, alle difficoltà di comunicazione, di comunione, al bisogno di carità e di convivenza fraterna che c’è non solo fra i laici, ma soprattutto fra il clero».

abbraccio

vescovi

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La Chiesa e la donne. Paola Bignardi: «Quale grande vantaggio dal ‘genio femminile’»

Dopo le parole di Papa Francesco in occasione dell'udienza alle superiore generali di tutto il mondo tenuta in Vaticano qualche giorno fa

Qualche giorno fa Papa Francesco è tornato sul tema del posto della donna nella Chiesa. Non è la prima volta, ma in occasione dell’udienza alle Superiore Generali di tutto il mondo lo ha fatto in modo particolarmente ampio, entrando nel concreto di alcune situazioni, rispondendo alle domande poste dalle sue interlocutrici.

Gli aspetti toccati sono stati numerosi, ma quello cruciale è: se è vero che la Chiesa riconosce alla donna un’importanza così grande da parlare di ‘genio femminile’, perché’ le donne continuano ad essere escluse dai luoghi dove si prendono le decisioni?

Domanda molto pungente e pertinente. Al di là di essa, vi è un dato di fatto: nella Chiesa le decisioni vengono prese all’interno di organismi che sono governati dai presbiteri. Poiché la donna è esclusa dall’ordinazione, non può partecipare ai processi decisionali. Si tratta di una constatazione che tutti possiamo fare ogni giorno; le donne la fanno con particolare sensibilità, perché, coinvolte come sono nella questione, avvertono quanto questo sia innaturale.

La risposta di Papa Francesco, pur non avendo l’articolazione di un discorso strutturato data la natura informale del dialogo, è stata molto interessante e non può certo essere riassunta nel ‘discorso delle diaconesse’, come ha fatto certa stampa. Vi sono due piani su cui la questione può essere interpretata: quello funzionale, delle ‘cose da fare’ e da questo punto di vista –dice Papa Francesco- nulla vieta che ad una donna vengano riconosciute delle funzioni di leadership. Utile riflettere su questo passaggio del discorso: «per tanti aspetti dei processi decisionali non è necessaria l’ordinazione. Non è necessaria. (…).Per me è molto importante l’elaborazione delle decisioni: non soltanto l’esecuzione, ma anche l’elaborazione, e cioè che le donne, sia consacrate sia laiche, entrino nella riflessione del processo e nella discussione. Perché la donna guarda la vita con occhi propri e noi uomini non possiamo guardarla così. E’ il modo di vedere un problema, di vedere qualsiasi cosa, in una donna è diverso rispetto a quello che è per l’uomo. Devono essere complementari, e nelle consultazioni è importante che ci siano le donne». Occorre quindi andare oltre il semplice momento della decisione: alla donna deve essere riconosciuto il valore insostituibile del suo essere donna. L’esempio che Papa Francesco porta in proposito è molto interessante: ricorda quando a Buenos Aires un parroco gli chiese di ordinare diacono un laico molto bravo. Sottinteso: era troppo poco essere laico per un cristiano veramente per bene. Ma l’allora arcivescovo di Buenos Aires si rifiutò. Vi è un clericalismo strisciante nella Chiesa, che riguarda anche la condizione femminile portando a pensare che occorre accedere ai ministeri ordinati per svolgere nella Chiesa una funzione importante.

Si tratta dunque, come hanno suggerito le stesse Superiore Generali, non tanto di concludere che occorre dare il sacerdozio alle donne perché’ possano partecipare alla responsabilità della Chiesa, ma di modificare certe prassi ecclesiali che vedono i ruoli di responsabilità quasi esclusivamente legati ai ministri ordinati. Non occorre aver ricevuto l’Ordine sacro per prendere decisioni che hanno bisogno di discernimento, cioè di fede, di ascolto della Parola, di obbedienza allo Spirito, e anche di competenze, di capacità di dialogo e di gestione dei processi complessi. Cose tutte per le quali la Chiesa potrebbe trarre grande vantaggio dal ‘genio femminile’, che è una particolare sensibilità nel vivere le relazioni interpersonali e il rapporto con il mondo.

E se è vero che alla donna viene riconosciuto un ‘genio’, perché’ mai privarsene?

Paola Bignardi

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La rassegna “Canticum Novum” verso la conclusione: ultimo concerto il 28 maggio in Cattedrale con La Camerata nel nome di Lorenzo Perosi

Prossimo appuntamento in agenda sabato 21 maggio nel Duomo di Casalmaggiore con il coro Monteverdi di Pizzighettone

Si avvia a conclusione la 12a edizione della rassegna Canticum Novum promossa dalla Associazione Marc’Antonio Ingegneri e dalla Scuola Diocesana di Musica Sacra Dante Caifa per valorizzare il patrimonio degli organi restaurati e l’attività delle numerose scholae cantorum diocesane. La manifestazione, che si svolge nel tempo di Pasqua, è stata ricca di contenuti anche per la ricorrenza del 60° anniversario della morte di don Lorenzo Perosi, importante musicista e riformatore della musica sacra nel ‘900, coincidenza che ha guidato l’ideazione dei programmi musicali presentati dalle diverse formazioni corali.

L’itinerario della rassegna si è finora snodato per tutto il territorio della lunga diocesi cremonese, da Commessaggio (sul monumentale Lingiardi costruito nel 1840) a Casalsigone, Grumello, Martignana di Po (dove si è presentato il restauro dell’organo Rotelli del 1934), Torre de’ Picenardi, San Bassano e Derovere.

Il prossimo appuntamento è sabato 21 maggio quando la rassegna farà tappa presso il Duomo di Casalmaggiore con la presenza del coro Monteverdi di Pizzighettone diretto da Marco Molaschi e l’organista Luca Baronio che siederà al monumentale organo Serassi del 1812 ampliato da Bossi nel 1862 e restaurato da Daniele Giani nel 2010.

Le formazioni corali coinvolte quest’anno nella rassegna sono attive sia nell’animazione del servizio liturgico sia in attività artistiche autonome e hanno presentato proposte musicali quanto mai varie.

Alcuni compagini hanno dato vita ad esibizioni spettacolari dal punto di vista del volume a qualità sonora poiché presentano una formazione che unisce cori di diverse parrocchie: le Scholae Cantorum di Torre de’ Picenardi, Cividale e Spineda, dirette da Donato Morselli, hanno offerto a Commessagio un interessante programma incentrato su autori ceciliani (Perosi, Cittadini, Refice); l’Unione Corale don Domenico Vecchi diretta da Giovanni Merisio ha proposto un godibilissimo percorso dalla messa in stile romantico di Riemann agli autori legati al Santuario di Caravaggio (Genori, Bosi) sempre sorretti dall’ottimo organista Emilio Brambilla; il Coro San Bernardino di Soncino e la Schola Cantorum di Castelverde diretta da Giorgio Scolari hanno profuso un piena vocalità nella esecuzione della cantata In Coena Domini di Perosi nella grande chiesa di Martignana di Po.

Non è mancata la presenza di autori contemporanei che si dedicano alla musica sacra grazie alla interessante proposta musicale del Coro San Pio V di Soncino diretto da Roberto Grazioli che ha offerto all’ascolto brani sacri composti dallo stesso Grazioli (Inno ispirato al giubileo della Misericordia e messa Regina Coeli).

La grande polifonia rinascimentale e barocca è stata ben illustrata dalla Schola Cantorum Santo Stefano di Casalmaggiore diretta da Eugenio Negri in un affascinante percorso da Des Prez a Lotti, mentre il coro Marc’Antonio Ingegneri diretto da Vatio Bissolati ha proposto un concerto tutto incentrato sulla raffinata polifonia di Palestrina (Missa a 4 e mottetti).

Particolarmente accattivante la proposta musicale del Coro della Cattedrale di Cremona diretto da don Graziano Ghisolfi che nella chiesa di San Bassano ha proposto la Missa Brixinensis del contemporaneo Stefan Trenner, animata da una giovanile vitalità ritmica e sostenuta da un ampio spettro sonoro che ha incluso, oltre al poderoso organo Balbiani, un quartetto di ottoni. Gran finale con l’esecuzione della cantata In Coena Domini di Perosi tratta dalla Passione secondo San Marco e con la presenza del solista Luca Bodini.

L’anno in corso rappresenta anche il 30° anno di attività per la Scuola Diocesana di Musica Sacra “Dante Caifa” nata nel 1986 come Scuola d’Organo sotto l’egida del Comitato per l’Organo della Cattedrale e la volontà di don Dante Caifa. Gli organisti impegnati nella rassegna Canticum Novum sono stati chiamati a rappresentare il corpo docente della Scuola e gli allievi che hanno avuto un importante esperienza formativa presso a Scuola stessa.

Enrico Viccardi e Gianmaria Segalini – docenti presenti fin dalla fondazione dell’allora Scuola d’Organo nel 1986,  Marco Molaschi e Ugo Boni – attuali docenti presso le sedi della Scuola di Trigolo e Sabbioneta, Luca Baronio, Marco Granata, Alberto Pozzaglio – affermati organisti e musicisti che hanno iniziato la loro formazione presso la Scuola Diocesana, Stefano Molardi e Fausto Caporali – eminenti esponenti cremonesi dell’arte organistica e già docenti preso la Scuola Diocesana, hanno permesso al numeroso pubblico delle diverse chiese di apprezzare la qualità e il valore del patrimonio organario presente in diocesi.

La rassegna Canticum Novum giungerà alla conclusione a Cremona in Cattedrale, sabato 28 maggio, nel nome di Lorenzo Perosi con l’esecuzione dell’oratorio Transitus Animae a cura de La Camerata di Cremona diretta da Marco Fracassi, con la partecipazione delle soliste Normanna Dacquati e Masako Tanaka Protti e con l’organista Fausto Caporali.

Presentazione della Rassegna 2016

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La rock band vicentina “The Sun” alla seconda Festa diocesana della famiglia

Il gruppo suonerà in piazza del Comune raccontando della "conversione" che li ha portati a dare un significato più profondo alla propria vita e quindi anche alla loro musica

A caratterizzare la seconda Festa diocesana della famiglia, in agenda nel pomeriggio di domenica 22 maggio in piazza del Comune, a Cremona, sarà il concerto-testimonianza della rock band “The Sun”. Il gruppo vicentino, attraverso l’intervista di una coppia di sposi, Stefania e Valeriano Riva, e con le note e le parole dei loro brani racconteranno la propria storia di conversione, alla ricerca della vera felicità nel mondo delle musica. Continue reading »

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