Il 22 febbraio 2005 moriva a Milano don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, un uomo «toccato, anzi ferito, dal desiderio della bellezza», come disse il cardinale Joseph Ratzinger all’omelia del suo funerale in Duomo due giorni dopo. Sono passati 14 anni da quel giorno ma oggi più che mai l’eredità umana e spirituale del “Gius”, come lo chiamano affettuosamente i ciellini, è ancora viva. Lo si è visto bene ieri sera nel Duomo di Cremona, durante la messa celebrata da mons. Napolioni in ricordo di questo sacerdote carismatico e straordinario. Una cattedrale piena, il coro “San Facio” di CL che ha accompagnato con i suoi bellissimi canti la celebrazione e tanti sacerdoti sull’altare sono forse il segno più evidente di questa vita cristiana ricca e vivace anche sul territorio cremonese. Continue reading
Mons. Napolioni: «La caratteristica di Giussani e di chi lo segue ancora oggi è questa libertà: un uomo non costretto, ma che si muove per far piacere a Dio»
Il 22 febbraio in Cattedrale il vescovo ha presieduto l'Eucaristia nel 14° anniversario della morte di don Giussani e nel 37° anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di CL













