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L’incontro dei vescovi Antonio e Dante con il Papa che ha invitato la Chiesa cremonese ad andare incontro alle persone

Il Pontefice si è intrattenuto anche con la delegazione diocesana composta da Manuela Cantini con le figlie Anastasia e Giulia, Lucia Tresoldi e don Roberto Rota

Davvero felice ed emozionato il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, dopo il breve ma intenso incontro con Papa Francesco al termine dell’udienza generale di mercoledì 24 febbraio. Appena si è presentato come vescovo di Cremona, il Papa con un grande sorriso ha commentato: «Ah, la città del torrone! Non me ne avete portato un po’?».

Mons. Napolioni ha quindi presentato al Pontefice il vescovo emerito, mons. Dante Lafranconi, spiegando di essere stato ordinato proprio dal suo predecessore. Il Pontefice si è detto molto contento di questo fatto che evidenzia la continuità nella successione apostolica.

Il vescovo Antonio ha anche raccontato al Papa di trovarsi molto bene nella nuova diocesi e di aver ricevuto da subito un’ottima accoglienza.

Di questo se ne è compiaciuto il Pontefice che quindi, come già aveva fatto nel precedente incontro con mons. Napolioni, all’indomani della sua elezione episcopale, ha invitato la Diocesi di Cremona a muoversi, uscire, andare incontro alla persone.

Da parte sua mons. Napolioni ha espresso tutto l’affetto, la simpatia e l’attenzione della Chiesa cremonese al Santo Padre.

Rullino

Emozionatissimi anche i pellegrini cremonesi che, in rappresentanza di tutti i 250 cremonesi presenti a Roma, hanno potuto accostare il Pontefice per il cosiddetto baciamano.

«Non sono riuscita a dire niente: gli ho solo baciato la mano e questo mi è bastato. Mi sono commossa soprattutto quando il Papa ha baciato la mia piccola Anastasia». Così ha commentato Manuela Cantini, di Mozzanica, che ha potuto incontrare Papa Francesco insieme alle figlie Anastasia e Giulia. A formare la ristretta delegazione diocesana che ha accostato il Papa anche la giovane Lucia Tresoldi di Castelleone e il responsabile del Segretariato diocesano pellegrinaggi, don Roberto Rota.

Photogallery del baciamano dei Vescovi

 

Gli altri momenti del viaggio a Roma

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On line il sito del Congresso Eucaristico Nazionale di Genova con sussidi per la riflessione e la preghiera

Il grande evento ecclesiale, giunto alla sua ventiseiesima edizione, si terrà nella città della Lanterna dal 15 al 18 settembre

A Genova, dal 15 al 18 settembre 2016, sarà celebrato il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale. Da alcuni giorno è on line il sito ad esso dedicato, da cui è scaricabile anche il documento teologico che guiderà la preparazione al grande evento, intitolato «L’Eucaristia sorgente della missione: “Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”». Disponibili nel sito anche altro materiale di approfondimento come delle catechesi sull’Eucaristia e degli schemi di adorazione eucaristica adatti per la preghiera serale del giovedì santo o per adorazioni settimanali o mensili.

Il sito del Congresso Eucaristico Nazionale di Genova

 

Il programma del Congresso Eucaristico

Nei giorni scorsi è stato reso noto il programma di massima del grande evento ecclesiale. Nel pomeriggio di sabato 17 si svolgerà l’adorazione eucaristica con tutti i delegati e il “popolo di Dio”, aiutati  da un Coro formato per l’occasione e composto di mille elementi provenienti da Genova e da tutta la Liguria. Sempre sabato sera, in piazza Matteotti, si svolgerà l’incontro per i giovani. La celebrazione conclusiva del Cen si svolgerà invece domenica mattina, a piazzale Kennedy, dove saranno allestiti due palchi per contenere l’altare, il coro e l’orchestra.

L’inaugurazione del Cen avverrà invece nel pomeriggio del 15 settembre, con la Messa nella cattedrale di Genova e la processione eucaristica, per portare il Santissimo da una chiesa vicina a San Lorenzo, dove inizierà l’adorazione perpetua anche attivando apposite “cappelle per l’adorazione”: due momenti, questi, che potranno essere “replicati” in contemporanea nelle diocesi grazie agli appositi sussidi predisposti dal Comitato. Discorso analogo per la giornata di venerdì 16, dedicata agli incontri “per categorie”: carcerati, malati, degenti negli ospedali, bambini.

Ancora sabato 17, dopo la Messa in cattedrale  i delegati diocesani nella mattinata si divideranno in due gruppi:  un gruppo ristretto visiterà i luoghi della carità e dell’accoglienza, mentre gli altri conosceranno la città tramite percorsi nel centro storico. A loro disposizione 500 volontari, per guidarli tra edicole che ricordano la pietà popolare, portali che riportano scritte prese dai Salmi e suggestivi scorci tra vicoli e carruggi. Tra i luoghi della carità e dell’accoglienza, invece, figurano  le carceri di Marassi, ospedali come il Gaslini e  mense dove vengono accolti anche i migranti.

 

Il logo del Congresso

Intento del logo è quello di restituire tramite pochi segni l’immagine dell’Eucaristia e di Genova. In primo piano, il pesce stilizzato, simbolo dei primi cristiani, diviene rappresentazione iconica del mare. Il cerchio oro rappresenta l’Ostia, l’Eucaristia, solcata da una croce il cui braccio orizzontale è costituito dal fascio di luce emesso dalla Lanterna stilizzata, che da sempre guida verso il porto sicuro, emblema riconosciuto universalmente di Genova.

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On-line il nuovo sito internet del Santuario di Caravaggio

Tra i vari servizi lo streaming con le Celebrazioni del Santuario, la possibilità di iscriversi alla Newsletter e di lasciare una preghiera personale alla Madonna.

È online il nuovo sito internet del Santuario di Caravaggio, completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti, per raggiungere i fedeli in maniera più curata e precisa attraverso lo strumento, rapido ed esaustivo, della rete.

Nella Home Page è possibile consultare tutte le news che verranno puntualmente aggiornate, con gli avvenimenti legati alla vita del grande complesso mariano in provincia di Bergamo, ma diocesi di Cremona. Il sito offre anche la possibilità di ascoltare in streaming tutte le celebrazioni del Santuario.

Inoltre quanti vogliono rimanere aggiornati sulle varie attività in programma, possono iscriversi alla Newsletter che di norma è inviata ogni venerdì. In uno spazio apposito è anche possibile lasciare una preghiera alla Madonna o, nella sezione pellegrinaggi, si possono reperire tutte le informazioni per organizzare pellegrinaggi di gruppi o di Parrocchie. Presenti anche diverse sezioni che si occupano della storia del Santuario e delle apparizioni, nonché  delle pubblicazioni legate al luogo di culto.

Tra le pagine consultabili è stata inserita anche una galleria fotografica che riporta alcune foto di eventi passati importanti e ne riporterà anche di eventi futuri della vita del Santuario.

Una sezione particolare è stata pensata in occasionde del Giubile della Misericordia, con la possibilità di scaricare i sussidi utili per i pellegrini durante la visita al Santuario in questo particolare Anno santo.

Uno strumento utile, al passo con i tempi, che garantisce una sempre più ampia diffusione delle notizie e che concorre a rendere più vicina e aperta a tutti la realtà di questo importante luogo di culto.

Visita il nuovo sito del Santuario

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Il nuovo alfabeto giovanile: l’intervento di Giuseppe Mari al corso “Dalla parte degli alunni”

Venerdì 19 febbraio al Centro pastorale diocesano il secondo incontro del percorso di formazione per docenti, genitori ed educatori sulle emozioni nei ragazzi

Venerdì 19 febbraio, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona, in un salone Bonomelli gremito di pubblico, si è tenuto il secondo incontro del percorso di aggiornamento e formazione per docenti, genitori ed educatori “Dalla parte degli alunni. Per una scuola di incontri e ambienti umanizzati nell’era di Facebook”. Relatore il prof. Giuseppe Mari, docente di Pedagogia generale all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano. Continua a leggere »

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In aprile al via la preparazione del Grest: dal 4 al 6 a Cremona, Vailate e Sabbioneta gli incontri di presentazione per i responsabili

Seguiranno poi due serata per gli animatori: domenica 17 al Palasport di Cremona e domenica 24 in quello di Caravaggio

Attenzione già puntata alla prossima estate oratoriana e in particolare all’edizione 2016 del Grest. Già fissate le consuete serate promosse dalla Federazione Oratori Cremonesi per presentare tema, obiettivi e materiali a sacerdoti, catechisti, educatori e accompagnatori degli adolescenti.

Tre gli incontri interzonali in agenda, tutti con inizio alle ore 20.45:

  • lunedì 4 aprile, all’oratorio del Boschetto, a Cremona, per le zone del Cremonese;
  • martedì 5 aprile, all’oratorio di Vailate, per le zone della Bergamasca;
  • mercoledì 6 aprile, all’oratorio di Sabbioneta, per le zone del Mantovano.

Non mancheranno quindi, nella seconda metà del mese di aprile, le presentazioni pensate per gli animatori. Continua a leggere »

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Disponibile in Curia la Guida ufficiale 2016 che fotografa la Diocesi di Cremona

All'interno le informazioni di tutte le realtà diocesane con i recapiti. Ancora in calo i sacerdoti, mentre torna ai livelli del 2014 il numero dei religiosi grazie all'aumento delle suore

È in distribuzione presso la Curia vescovile di Cremona l’edizione 2016 della Guida ufficiale della diocesi di Cremona, curata come sempre dal cancelliere mons. Marino Reduzzi, responsabile dell’Ufficio studi e documentazioni. La pubblicazione, edita da NEC-Nuova Editrice Cremonese (costo 15 euro), offre una sintetica panoramica della diocesi, proponendosi come utile strumento informativo delle realtà diocesane (e non solo) con i relativi recapiti. Continua a leggere »

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On-line la relazione del prof. Francesco Giacchetta al secondo appuntamento de “La fatica di credere”

Il docente di Filosofia presso l’Istituto teologico marchigianoha ha riportato l’attenzione su alcuni fenomeni culturali che influenzano il benessere della terra e dell’uomo

La rassegna de La fatica di credere promossa dal Centro pastorale diocesano ha avuto nell’incontro dello scorso 20 febbraio un significativo avanzamento nella riflessione sui temi dell’ecologia umana grazie all’altissima riflessione del prof. Francesco Giacchetta, che all’ultimo ha sostituito egregiamente il prof. Mario Pollo, impossibilitato ad onorare il suo impegno cremonese per motivi di salute. Continua a leggere »

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Mons. Lafranconi nell’omelia a S. Croce in Gerusalemme sprona alla difesa dei diritti dei più fragili

Dopo la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo emerito, il pellegrinaggio giubilare è continuato con la visita alle basilica di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore. Mercoledì mattina l'attesa udienza con Papa Francesco

La seconda giornata del pellegrinaggio diocesano a Roma in occasione dell’Anno Santo della Misericordia è iniziata nella graziosa basilica di Santa Croce in Gerusalemme, nel quartiero Esquilino, con la Santa Messa celebrata dal vescovo emerito Dante, affiancato dal successore, mons. Antonio Napolioni, e dalla quindici di sacerdoti presenti alla trasferta capitolina. Mons. Lafranconi, nell’omelia, ha insistito sulla necessità di dover imparare da Gesù che cosa significa esattamente misericordia, non solo per poterla accogliere e meglio gustare nella propria vita, ma anche per saperla donare. Riprendendo alcune suggestioni delle letture del giorno, dove si sottolinea il dovere di difendere i diritti delle classi meno tutelate del popolo ebraico – le vedove, gli orfani e i forestieri – il presule ha richiamato il dovere dei cristiani di soccorrere e difendere queste persone: “In questi giorni abbiamo sotto gli occhi – ha spiegato – le immagini strazianti dei maltrattamenti che alcuni anziani o persone diversamente abili hanno subito in alcune casa di riposo o di accoglienza. Sono cose che non devono accadere più. Fortunatamente nella nostra società c’è chiara la coscienza di dover difendere i diritti e le prerogative dei più fragili. E’ consolante, poi, che nella nostra diocesi ci sono istituzioni di ispirazione cattolica che si occupano di queste fasce della società”. “In quest’anno giubilare – ha proseguito – diamo voce a chi non è riconosciuta la propria dignità umana”.

Terminata la celebrazione eucaristica, i pellegrini hanno potuto sostare in preghiera alcuni istanti dinanzi alla Reliquie della passione del Signore, che, secondo la tradizione, furono portate da Gerusalemme dalla madre dell’imperatore Costantino, Elena. Non è mancata una sosta alla tomba di Antonietta Meo, detta Nennolina, morta quando appena aveva 7 anni e che è stata dichiarata venerabile nel 2007. A Roma la devozione dei fedeli a questa bambina, vissuta e deceduta santamente, è ancora molto forte.

La mattinata è poi proseguita con la visita, a gruppi, della basilica di San Giovanni in Laterano, la Cattedrale del Papa. I pellegrini, dopo rapidi controlli delle forze dell’ordine, sono entrati nel grande tempio passando per la Porta Santa. Dinanzi all’altare papale sormontato dallo spettacolare baldacchino gotico, opera dell’architetto Giovanni di Stefano, i cremonesi hanno pregato per il Papa e per l’unità di tutti i cristiani e hanno ricordato, con una certa emozione, il recente incontro tra Francesco e il patriarca ortodosso di Mosca Kirill. C’è stato poi il tempo per una veloce visita alla basilica, in modo particolare all’abside con il meraviglioso mosaico con al centro la croce gloriosa e con sotto la maestosa cattedra papale. Prima di dirigersi a Santa Maria Maggiore è stata fatta una sosta anche nel vicino battistero di San Giovanni in Laterano, di origine paleocristiana.

Anche a S. Maria Maggiore il gruppo cremonese ha potuto passare la Porta Santa che papa Francesco ha solennemente aperto il 1° gennaio 2016, solennità di Maria Madre di Dio. Dinanzi all’altare papale, a pochi passi dalla fastosa cappella che accoglie l’icona di Maria “Salus Populi Romani”, i pellegrini hanno lodato la Vergine attraverso il canto del Magnificat. Anche in questo caso c’è stato tempo per le devozioni personali e per una rapida visita alle opere d’arte più significative.

Nel pomeriggio, dopo il pranzo in un ristorante a pochi passi dal Colosseo, i pellegrini, divisi in gruppi, hanno visitato alcuni degli angoli più suggestivi della Capitale attraverso un interessante itinerario storico-artistico guidato da guide competenti e preparate.

Mercoledì, ultimo giorno del pellegrinaggio, è prevista alle 10.30 l’udienza di Papa Francesco in piazza San Pietro. Sarà il momento certamente più emozionante dell’intera trasferta capitolina. I vescovo Antonio e Dante saranno a pochi passi dal palco papale e al termine della catechesi potranno avvicinare il Pontefice per il cosiddetto baciamano. Certamente Francesco, al momento dei saluti delle comitive di lingua italiana, citerà la diocesi di Cremona e avrà parole di incoraggiamento. Terminata l’udienza il gruppo si dirigerà nella vicinissima chiesa di Santa Maria delle Fornaci per la celebrazione eucaristica. Dopo pranzo, tempo permettendo, si terrà la visita all’ultima basilica papale, San Paolo Fuori le Mura, sulla via Ostiense, che conserva la memoria del martirio dell’Apostolo delle genti. A metà pomeriggio è previsto l’inizio del viaggio di ritorno.

Photogallery del secondo giorno di pellegrinaggio

L’omelia del vescovo Dante a Santa Croce in Gerusalemme

Al pellegrinaggio partecipano le comunità di Castelverde, Boschetto, Caravaggio, Brignano, Vailate, l’unità pastorale di San Giovanni in Croce, San Felice, Persico-Dosimo, Castelleone, Crotta d’Adda. Bisogna poi aggiungere dei pellegrini individuali provenienti soprattutto dalla città di Cremona. Presente anche la parrocchia di Cassano d’Adda che seguirà un percorso proprio.

La prima giornata del pellegrinaggio giubilare

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Il Vescovo Antonio in San Pietro: “Qui per imparare quanto sia necessaria la gioia del Vangelo”

Il primo giorno di pellegrinaggio è stato vissuto nella basilica vaticana con il passaggio alla Porta Santa e la Messa solenne all'altare della Cattedra. Martedì messa a S. Croce in Gerusalemme e visita alle altre basiliche maggiori

“Siamo pellegrini nella vita, tutti i giorni. Siamo pellegrini perché usciamo dal cuore di Dio e a Lui torneremo. E ci siamo fatti pellegrini in particolare oggi, in questi giorni, rappresentando così l’intera Chiesa cremonese”. Ha esordito così il vescovo Antonio Napolioni, con la voce un poco incrinata dall’emozione, l’omelia della Messa all’altare della Cattedra nella basilica di San Pietro, proprio nel giorno – il 22 febbraio – in cui si celebra la solennità della Cattedra di San Pietro. La liturgia ha concluso la prima giornata capitolina per oltre 250 cremonesi che fino a mercoledì 24 partecipano al pellegrinaggio giubilare promosso dal Segretariato diocesano pellegrinaggi diretto da don Roberto Rota che si avvale dell’assistenza tecnica dell’agenzia viaggi Profilotours presente con il suo direttore Gianluigi Gremizzi. Oltre a mons. Napolioni è presente anche l’emerito Lafranconi e una quindicina di sacerdoti.

Il pellegrinaggio è iniziato ufficialmente alle 15.30 ai piedi di Castel Sant’Angelo con una breve preghiera di mons. Napolioni il quale poi ha dato il via al cammino verso San Pietro dietro la croce giubilare e lo stendardo diocesano rappresentante il patrono Sant’Omobono nell’atto di aiutare un povero. “Attraverseremo tutta Via della Conciliazione in silenzio – ha spiegato il presule – raccogliendo nella nostra preghiera la vita delle persone che ci passeranno accanto e che continueranno a fare quello che già stavano facendo”.

In fila, composti, i cremonesi hanno percorso il grande viale entro le transenne predisposte per l’occasione, sotto l’occhio vigile dei volontari. Dopo rapidi controlli all’ingresso di piazza San Pietro, il gruppo è salito sul sagrato e poi si è posto nell’atrio della basilica. Dopo una breve preghiera guidata sempre dal vescovo Antonio i pellegrini hanno attraversato la Porta Santa aperta da papa Francesco lo scorso 8 dicembre 2015. Poi, percorsa la navata centrale, sono giunti dinanzi all’altare della Confessione dove hanno rinnovato la loro fede e la loro appartenenza alla Chiesa di Dio. Poco distante la statua di San Pietro adornata da un prezioso piviale rosso e dalla tiara, parati che vengono utilizzati solo due volte l’anno: per la festa degli apostoli Pietro e Paolo il 29 giugno e appunto per la festa della Cattedra il 22 febbraio.

Photogallery del passaggio alla Porta Santa

Alle 17 mons. Napolioni, affiancato dal vescovo Dante e da mons. Gioia, arcivescovo emerito di Camerino-San Severino Marche, diocesi di origine del nuovo pastore della Chiesa cremonese, ha celebrato l’Eucaristia all’altare della Cattedra. La messa d’orario, solitamente riversata al Capitolo vaticano, è stata partecipata oltre che dai cremonesi anche da centinaia di altri pellegrini e concelebrata da una cinquantina di sacerdoti. Il cerimoniere della basilica, il cremonese mons. Cesare Burgazzi, ha coordinato con molta precisione la solenne liturgia, impreziosita dai canti polifonici del coro di San Pietro.

Nell’omelia mons. Napolioni ha ammesso di essersi commosso entrando in basilica: “Non perché fosse la prima volta – ha spiegato – , non solo perché è la prima volta da vescovo, ma perché veramente qui ci si sente piccoli, ma custoditi da un amore immenso. Piccoli ma nella grandezza della Chiesa della quale siamo parte”.

E poi ha rimarcato: “Siamo venuti nel giorno in cui tutta la Chiesa loda il Signore per la sua scelta di donarci gli Apostoli riuniti attorno a Pietro per farne dei maestri della nostra fede. Siamo venuti qui con le nostre domande, le nostre angustie, i desideri, le speranza. Magari abbiamo camminato un po’ nel silenzio e un po’ nel rumore, proprio come è la nostra vita, e man mano è cresciuta in noi la gratitudine perché abbiamo ricevuto il dono della fede. Siamo qui non perché siamo bravi, perché siamo i migliori, ma perché abbiamo ricevuto qualcosa di grande”.

“Siamo venuti – ha proseguito – per sostare alla Cattedra, per ascoltare il maestro. Siamo tutti discepoli stupiti e umili. Che in noi cresca questa attenzione della mente e del cuore lasciandoci chiedere anche oggi, da colui che riscegliamo come nostro unico maestro, ‘e tu chi dice che io sia?'”. Mons. Napolioni ha chiesto di fare un poco di silenzio per rispondere personalmente a questa domanda.

Il presule ha poi indicato la testimonianza di Papa Francesco: “Siamo venuto anche per imparare quanto la gioia del Vangelo oggi sia necessaria, possibile e contagiosa, per metterla al centro della vita delle parrocchie, della diocesi, delle famiglie, della nostra carità pastorale, fraterna e missionaria”.

Infine ha indicato tre doni che devono diventare compiti: “Il primo è la verità nella carità: volersi bene guardandoci in faccia, riconoscendo le diversità, le difficoltà, ma imparando ad accoglierci e a dialogare con tutti, approfondendo con pazienza le regioni gli uni degli altri in ogni contesto e lasciandoci confermare e correggere, quando necessario, dalla Chiesa di Roma”.

“Il secondo dono – ha proseguito – è il servizio di ogni uomo. Come interpretare oggi quell’impegno di legare e sciogliere, quel potere delle chiavi che Pietro e la Chiesa hanno ricevuto, in una Chiesa chiamata davvero a essere oasi di misericordia? Pensiamo adesso a quali rapporti dobbiamo ricostruire e quali freni dobbiamo allentare.

Quindi “il dono di guardare lontano, all’orizzonte del regno di Dio. Siamo in cammino verso la Pasqua, che non è semplicemente una festa del calendario. Questi giorni, questa esperienza di Giubileo ci spinga a fare davvero Pasqua nel profondo della nostra anima e della nostra storia, con la speranza certa che l’amore del Signore è più forte di ogni stanchezza e miseria umana e ci indica il vero cambiamento da coltivare nel futuro”.

Infine mons. Napolioni ha chiesto una preghiera speciale per se stesso, a tre settimana dalla sua ordinazione episcopale, così da poter pascere volentieri e con gioia il gregge che gli è stato affidato.

Photogallery dell’Eucaristia all’altare della Cattedra

Terminata la Messa i pellegrini guidati da mons. Gioia, hanno visitato le Grotte Vaticane sostando in particolare dinanzi alla tomba di Pietro e su quella del beato Paolo VI.

L’omelia di mons. Napolioni nella basilica vaticana

Al pellegrinaggio partecipano le comunità di Castelverde, Boschetto, Caravaggio, Brignano, Vailate, l’unità pastorale di San Giovanni in Croce, San Felice, Persico-Dosimo, Castelleone, Crotta d’Adda. Bisogna poi aggiungere dei pellegrini individuali provenienti soprattutto dalla città di Cremona. Presente anche la parrocchia di Cassano d’Adda che seguirà un percorso proprio.

Guarda i video

Il pellegrinaggio verso S. Pietro e la preghiera in Basilica

La Messa del vescovo Antonio all’altare della Cattedra

 

Il programma dei prossimi giorni

La giornata di martedì 23 avrà inizio alle 9 con la celebrazione della Santa Messa a Santa Croce in Gerusalemme. La bella basilica, che si trova nel Rione Esquilino, a ridosso delle Mura Aureliane e dell’Anfiteatro Castrense, conserva alcune insigne reliquie della Passione di Cristo portate, secondo la tradizione, da Elena, madre di Costantino, direttamente da Gerusalemme. Seguirà quindi la visita alle Basiliche papali di San Giovanni in Laterano, la cattedrale di Roma, e di Santa Maria Maggiore, la più antica chiesa dedicata alla Vergine Maria. Nel pomeriggio i pellegrini potranno seguire un itinerario storico-artistico nel centro storico della Capitale.

L’ultima giornata romana, mercoledì 24, sarà quasi interamente dedicata a Papa Francesco. I cremonesi, infatti, di primissimo mattino, si presenteranno ai cancelli di piazza San Pietro per guadagnare i posti migliori all’udienza giubilare delle 10.30. I vescovo Antonio e Dante avranno un posto riservato sul sagrato della piazza, a fianco del palchetto papale e alla fine dell’udienza saranno ricevuti brevemente dal Pontefice. Intorno alle ore 12 i pellegrini celebreranno l’Eucaristia nella chiesa di Santa Maria alle Fornaci a pochi passi dal Vaticano. Dopo il pranzo, tempo permettendo, si terrà la visita alla quarta basilica papale, San Paolo fuori le mura, sulla via Ostensie, che conserva la memoria del martirio dell’Apostolo delle genti. Intorno alle 16 è previsto l’inizio del viaggio di ritorno.

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Iniziato a Roma il pellegrinaggio giubilare dei 250 cremonesi con il passaggio della Porta Santa di San Pietro. On-line le prime foto e i video

A guidare la trasferta Capitolina il vescovo Antonio insieme all'emerito Lafranconi e una ventina di sacerdoti. Mercoledì l'udienza con Papa Francesco

All’alba di lunedì 22 febbraio cinque pullman sono partiti da diversi punti della diocesi con destinazione Roma. Sono circa 250 i cremonesi che parteciperanno, fino a mercoledì 24 febbraio, al  pellegrinaggio diocesano giubilare guidato da mons. Antonio Napolioni e che vede la partecipazione del vescovo emerito mons. Lafranconi e di una ventina di sacerdoti.  A questa proposta del Segretariato pellegrinaggi, diretto da don Roberto Rota e che si avvale dell’organizzazione tecnica dell’agenzia viaggi “Profilotours”, hanno aderito diverse parrocchie: Castelverde, Boschetto, Caravaggio, Brignano, Vailate, l’unità pastorale di San Giovanni in Croce, San Felice, Persico-Dosimo, Castelleone, Crotta d’Adda. Bisogna poi aggiungere dei pellegrini individuali provenienti soprattutto dalla città di Cremona. Presente anche la parrocchia di Cassano d’Adda che seguirà un percorso proprio. Continua a leggere »

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