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Canticum Novum, a Pandino la seconda serata

Protagonisti l’organista Ugo Boni e il Coro Monteverdi

Successo per gli esecutori impegnati nel secondo appuntamento della rassegna Canticum Novum che si è svolto sabato 29 nella chiesa parrocchiale di Pandino. L’organista Ugo Boni, insegnante della Scuola Diocesana di Musica Sacra presso la sede di Sabbioneta, ha proposto, con trasparenza di tocco e brillante impiego delle magnifiche sonorità offerte dall’organo Serassi a due tastiere, un percorso musicale che ha preso le mosse dalle linee gotiche del grande preludio in sol minore di Buxtehude per approdare allo stile melodrammatico dell’ottocento italiano di Giovanni Quirici.

Ugualmente esemplificativa la parte corale della serata offerta dal Coro Monteverdi: dalle polifonie di Scarlattie Lotti, dense di contrappunto ma anche di effetti, volti alla traduzione in suono del significato parole, ben resi dalla espressiva vocalità della compagine, alle armonie moderne e trascinanti del Regina Coeli del Tassani. Fulcro della proposta corale, ottimamente diretta da Marco Molaschi, la messa breve “Sancti Joannes de Deo”di Haydn e l’omaggio ad Antonio Concesa con la proposta di Alleluia-Haec dies e l’inno quaresimale Parce Domine con un interessante dialogo fra coro e solista.

Prossimo appuntamento sabato 6 maggio alle ore 21 presso la chiesa di Gabbioneta dove si potrà ascoltare l’organo Amati (restaurato nel 2005) affidato a Marco Fracassi e la Corale Santa Cecilia di Corte de’ Frati diretta da Piero Barbieri.

 

I precedenti concerti

 

Prossimi appuntamenti

  • 6 maggio – ore 21, Gabbioneta, Corale S.Cecilia di Corte de’ Frati, dir. Piero Barbieri, org. Marco Fracassi;
  • 13 maggio – ore 21, Pizzighettone, Coro Psallentes di Soresina, dir. Alessandro Manara, org. Enrico Viccardi;
  • 20 maggio – ore 21, Torre de’ Picenardi, Coro della Cattedrale di Cremona, dir. Don Graziano Ghisolfi, org. Stefano Molardi;
  • 28 maggio – ore 18.30, Sabbioneta, Coro Marc’Antonio Ingegneri, dir. Vatio Bissolati, org. Marco Granata;
  • 4 giugno – ore 18.30, Santuario di Caravaggio, Unione Corale don Domenico Vecchi, dir. Giovanni Merisio, org. Emilio Brambilla.

Presentazione della Rassegna 2017

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Tre delegati cremonesi all’assemblea nazionale di AC

Presenti a Roma la presidente diocesana Silvia Corbari e le due responsabili giovani Francesca Capelli e Lucia Ignoti

Si sta svolgendo a Roma, presso la Domus Pacis, la XVI Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica Italiana. Iniziata nel tardo pomeriggio di venerdì 28 aprile si concluderà il 1° maggio. Il titolo dell’appuntamento “Fare nuove tutte le cose. Radicati nel futuro, custodi dell’essenziale”, che ogni triennio accompagna lo scandirsi della vita associativa, richiama la storia dell’AC e l’impegno a continuare la propria missione a servizio della Chiesa e dell’umanità.

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“Coppie in ascolto” a Cascina Moreni con mons. Renzo Bonetti

Il sacerdote veronese già consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia e direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI interverrà al convegno prosso il 1° maggio dall'Associazione Famiglia Buona Novella

“Coppie in ascolto, coppie che amano”, questo il titolo del convegno che nel pomeriggio di lunedì 1° maggio vedrà intervenire a Cremona mons. Renzo Bonetti, già direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI e consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia, oggi presidente della Fondazione Famiglia Dono Grande. L’incontro, promosso dall’associazione Famiglia Buona Novella, si svolgerà presso Cascina Moreni (via Pennelli 5, lato tangenziale). Continua a leggere »

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Dal 1° maggio al Santuario di Caravaggio la mostra “Diorami nella vita di Gesù”

L'esposizione, a cura di Francesco Bonvissuto, propone 23 scene, fatte a mano, raffiguranti gli episodi salienti della vita di Cristo

Da lunedì 1° maggio al 18 giugno, presso la sala “ex penitenzieria”.del Santuario di Caravaggio, si potrà ammirare la mostra “Diorami della vita di Gesù”, a cura di Francesco Bonvissuto. L’allestimento si compone di 23 scene completamente fatte a mano, raffiguranti gli episodi salienti della vita di Cristo. Continua a leggere »

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Il 1° maggio a S. Sigismondo porte aperte ai visitatori

Il chiostro e il refettorio, così come l'area presbiterale della chiesa, saranno disponibili dalle 9 alle 10.30 e dalle 14 alle 17.30

Anche quest’anno, come ormai tradizione, la giornata del 1° maggio segna a Cremona l’apertura ai visitatori del monastero di S. Sigismondo. Nella memoria liturgica di san Sigismondo, infatti, il complesso situato in piazza Bianca Maria Visconti apre le porte ai cremonesi e ai turisti anche per quanto riguarda il monastero e quelle parti della chiesa che solitamente sono soggette alla clausura. Continua a leggere »

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Siria, le responsabilità e le vittime della guerra più lunga

Mercoledì 3 maggio presso la Sala Zanoni di Cremona un incontro sulla tragedia che investe il paese del Medio Oriente

«Siria: la guerra più lunga. Le responsabilità, le complicità, le vittime,i profughi». Questo il titolo dell’incontro che si terrà mercoledì 3 maggio, alle ore 21, presso la Sala Zanoni di via Vecchio Passeggio 1 a Cremona. Promosso dalla Tavola della Pace con capofila le Acli provinciali, l’appuntamento vedrà la presenza di Asmae Dachan giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, nata ad Ancona nel 1976. La donna è stata direttore responsabile del mensile marchigiano «ML – Mondo Lavoro» ed è autrice del blog «Diario di Siria» (https://diariodisiria.com/). Dal 2016 lavora come freelance per diverse testate regionali e nazionali, tra cui il settimanale Panorama e il quotidiano Fatto Quotidiano, Antimafia2000 e Tellus Folio.

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Fervono i preparativi per l’ordinazione e l’ingresso di mons. Perego

Definito il programma dell'accoglienza a Ferrara sabato 3 giugno, a Comacchio domenica 4 e a Pomposa domenica 11

Mentre fervono i preparativi in vista dell’ordinazione episcopale di mons. Gian Carlo Perego, il sacerdote cremonese già direttore generale di Fondazione Migrantes eletto arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa, dall’Emilia arriva il programma dell’ingresso nella sua nuova diocesi. Continua a leggere »

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Paola Bignardi: «Porre un seme di futuro nella vita della società»

Questa la sfida ultima a cui sono chiamati gli studenti di oggi e che l’Università Cattolica e l’Istituto Toniolo sono impegnati a sostenere, come ribadito in occasione della 93esima Giornata dell’Ateneo sul tema "Studiare il mondo è già cambiarlo"

“Studiare il mondo è già cambiarlo” è il tema della 93esima Giornata per l’Università Cattolica, che si celebra domenica 30 aprile, promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo, ente fondatore dell’Ateneo del Sacro Cuore. È una giornata dedicata alle nuove generazioni che, attraverso l’esperienza di ricerca e quella dello studio, possano essere nelle condizioni di realizzare concretamente un cambiamento del mondo in cui vivono e in cui vivranno, un cambiamento che può essere un nuovo sguardo sulla realtà e un approccio innovativo al quotidiano per la crescita della persona. In questa direzione si muove l’impegno dell’Istituto Toniolo attraverso il sostegno all’Università Cattolica: rendere ogni studente soggetto attivo del proprio sapere, della realizzazione del bene, dello stupore di fronte alla realtà, dell’invenzione e della scoperta.

Da quasi un secolo la Giornata Universitaria è un’occasione di approfondimento circa la natura e lo scopo dell’Università, i valori originali che guidano le scelte di ogni giorno. Il Toniolo e la Cattolica sostengono i giovani, in anni particolarmente significativi per la loro crescita, con numerose iniziative: la formazione, il diritto allo studio, i percorsi di eccellenza, le esperienze internazionali di migliaia di studenti. Sappiamo che la qualità della società e della vita è il frutto di progressi che, nel tempo, sono avvenuti soprattutto ad opera di studiosi disposti a mettere la loro vita al servizio della ricerca e che, con le loro scoperte, hanno contribuito al progresso dell’umanità. Hanno affrontato le sfide del loro tempo e soprattutto con loro stessi: quella della fatica dello studio, dell’incertezza della ricerca, del rigore della disciplina. Lo hanno fatto credendo nella loro intelligenza, mettendosi alla scuola di maestri che hanno cercato di superare per dare il proprio contributo alla crescita della società.

Anche il nostro tempo è carico di sfide. Sono diverse da quelle di altre epoche, ma non meno urgenti e pressanti: quella della sostenibilità del nostro modello di sviluppo, della vivibilità delle città, del rapporto tra le generazioni, della distribuzione della ricchezza, della pace tra i popoli… Sfide difficili, ma essenziali per il domani. Chi si dedica con serietà allo studio pone nella vita della società un seme di futuro, perché i grandi cambiamenti cominciano dall’intelligenza, dono di Dio all’uomo perché governi la terra divenendo in tal modo collaboratore della sua azione creatrice. Studiare non è solo un modo per costruire il proprio personale futuro, ma per contribuire a quello di tutta l’umanità. E per realizzare un po’ di quell’utopia che ciascuno custodisce dentro di sé come forma storica della speranza. «Studiare il mondo è già cambiarlo», dice il tema della 93esima Giornata ed è vero nella misura in cui lo studio che cerchiamo di promuovere negli studenti allarghi i loro orizzonti aiutandoli a intendere la propria formazione come una risorsa per tutti.

Studiare serve, insomma, e sono gli stessi giovani a riconoscerlo, auspicando, allo stesso tempo, un maggiore legame tra gli studi teorici e la prassi, poiché vogliono acquisire un sapere e delle competenze che li rendano davvero capaci di esprimere le proprie potenzialità.

Come emerge dal Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo, i giovani intervistati esprimono una visione piuttosto positiva dell’esperienza scolastica: tra le diverse istituzioni, la scuola e l’università sono quelle che riscuotono una maggiore fiducia. I giovani la vivono come una risorsa sulla quale investire per acquisire conoscenze ed esperienze che arricchiscono innanzitutto sul piano personale e quindi come un grande laboratorio di convivenza sociale. Il quadro che emerge dall’indagine del Toniolo è molto più positivo di quanto non si sia soliti pensare: i giovani italiani si sentono una risorsa per il nostro Paese, hanno voglia di rimboccarsi le maniche e di fare la loro parte nella società.

Paola Bignardi
Istituto Giuseppe Toniolo
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«Lavoro e famiglia bisogni fondamentali dell’umanità»

Festa del 1° maggio con la Messa del Vescovo per il mondo del lavoro nella nuova sede del Consorzio agrario

Circa 700 persone hanno partecipato all’Eucaristia che nella mattinata di lunedì 1° maggio, nella memoria di san Giuseppe lavoratore, il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto in occasione delle festa dei lavoratori. L’iniziativa, promossa per la prima volta dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, è stata celebrata nella nuova sede del Consorzio Agrario di Cremona. Continua a leggere »

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