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Per i catechisti delle zone 1 e 2 inizio di Avvento in preghiera con il Vescovo

L'appuntamento nella serata di lunedì 28 novembre nella chiesa parrocchiale di Caravaggio

Nella serata di lunedì 28 novembre i catechisti della zone pastorali 1 e 2 hanno vissuto, nella chiesa parrocchiale di Caravaggio, un bello e gioioso incontro, insieme al vescovo Antonio, per iniziare insieme il tempo di Avvento. “Gesù, il ‘sogno’ di Dio che si fa carne” il tema della serata. Continua a leggere »

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Gemellaggio terremoto/9. A S. Severino l’Avvento iniziato con la Messa nella tensostruttura donata dalla Diocesi di Cremona

Il diario di Nicoletta D'Oria Colonna, di Caritas Cremonese, tornata dopo il week-end sui luoghi del sisma con i nuovi segni di generosità di molti cremonesi

Pian di Pieca, 28 novembre

Oggi sono tornata a Pian di Pieca, un viaggio sempre accompagnato dalla pioggia. Ho portato la nuova Panda 4×4 di cui Caritas si è dotata per l’avventura marchigiana. L’auto è usata, ma in buone condizioni, e qui è proprio ciò che serve. Anche questa settimana sono riuscita a portare generi alimentari e altre cose di uso quotidiano grazie alla generosità di alcuni cremonesi che hanno consegnato i prodotti in Casa dell’Accoglienza o presso l’ufficio Caritas. Mi faccio portavoce di un doveroso grazie di cuore a nome di chi ne beneficerà.

Alcune persone, con amicizia, mi hanno chiesto se da noi il Po abbia fatto danni con la sua piena e Benedetta, di 11 anni, ripassando le regioni per la verifica di geografia, in Lombardia ricorda Cremona perché la “lega” a me. La lega inconsapevolmente a tutti noi che ci adoperiamo affinché a lei non manchi quel sostegno materiale e soprattutto morale fatto di carità, fiducia, coraggio e speranza di cui, da secoli, i cremonesi sono generosi testimoni.

Ieri (domenica 27 novembre) Fermano ha partecipato alla prima Messa celebrata nella tensostruttura a San Severino: alla presenza del parroco e delle autorità civili circa trecento persone si sono riunite e hanno pregato insieme, tutti nello stesso posto per la prima volta dopo il terremoto di un mese fa. Anche in questo caso l’occasione mi permette di estendere i ringraziamenti alla Chiesa ed alla comunità cremonese che ha reso possibile questa realizzazione.

Nel territorio di San Ginesio i certificatori hanno iniziato il giro delle case: a chi viene segnalata l’inagibilità sono concessioni otto giorni per entrare con i vigili del fuoco e portare via le proprie cose per poi procedere con l’apposizione dei sigilli. Ma le persone non sanno dove portarle! Sono in tanti a preoccuparsi per i mobili: non ci sono magazzini.

Sono stata con Lina a far visita a un paio di famiglie: la prima ha sistemato una vecchia roulotte in un capannone, la seconda ha acquistato un piccolo container. Dormono, cucinano, vivono in tre in 12 mq combattendo con il freddo e la condensa… e sopportando ognuno la presenza degli altri.

Anche oggi le scosse di terremoto non hanno dato tregua: almeno venti di magnitudo superiore a 2. Io le percepisco raramente e la signora Marisa mi ha detto che sua nonna diceva “chi non lo sente sta in grazia di Dio”. Così con questa speranza mi preparo ad andare a dormire… ma prima il mio pensiero vola a “lu pecuranittu” (un pastorello) e mi scappa un sorriso.

Nicoletta D’Oria Colonna
operatrice Caritas Cremonese

Photogallery del 28 novembre

Speciale terremoto con il diario dei giorni precedenti

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Unitalsi, domenica 27 novembre celebrata la festa dell’adesione

Dopo la Messa in Cattedrale, il pranzo alla Casa dell'accoglienza e un momento di festa e condivisione al Centro pastorale diocesano

Domenica 27 novembre a Cremona l’Unitalsi ha celebrato la giornata dell’adesione. Alla chiusura del Giubileo della misericordia, in cui si è stati invitati a essere misericordiosi come il Padre, e all’inizio del nuovo anno liturgico, i volontari dell’Unitalsi hanno rinnovato il loro impegno a essere varamenti uomini e donne di misericordia mettendosi a servizio dei loro fratelli più fragili e più deboli per condividere le loro strada di sofferenza con l’amore. Continua a leggere »

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Gemellaggio terremoto/8. A S. Severino in funzione la tensostruttura donata dalla Diocesi di Cremona

Il diario di Nicoletta D'Oria Colonna, di Caritas Cremonese, sui luoghi del sisma: nei prossimi giorni un’altra struttura riscaldata sarà installata a Camerino

Pian di Pieca, 24 novembre

A San Severino, presso il campo dell’oratorio “Don Orione” della Parrocchia San Severino Vescovo, è stato completato l’allestimento di una tensostruttura dalle dimensioni di 10 metri per 30 donata dalla Diocesi di Cremona. Il costo complessivo si aggira intorno ai 40.000 euro. La tensostruttura, con un fondo di legno, è dotata di riscaldamento. Nei prossimi giorni una identica struttura sarrà realizzata anche a Camerino, in un luogo appositamente individuato.

Un segno concreto della generosità della Chiesa cremonese e degli Enti locali che hanno convogliato – o ci auguriamo convoglieranno – le somme raccolte durante le cene di solidarietà e le varie iniziative a favore di questo progetto.

Si tratta di spazi coperti e riscaldati deputati all’accoglienza di gruppi, attività di catechismo, animazione e celebrazioni eucaristiche. Don Aldo domenica inaugurerà la struttura con la prima celebrazione.

La giornata di giovedì è proseguita con l’acquisto di generi alimentari per la nostra comunità (soprattutto uova e formaggio) e con il recupero delle 38 formette di pecorino che alcune famiglie cremonesi hanno acquistato attraverso la Filiera Corta Solidale e che domani porterò a Cremona.

Purtroppo, in questi giorni a Pian di Pieca saranno celebrati due funerali: sono i primi da quando è stato allestito il centro di accoglienza.

Il pranzo è stato occasione per far conoscere Il nostro progetto di gemellaggio ai sacerdoti di questa Vicaria che erano ospiti di Don Luigi. Dopo mangiato abbiamo accompagnato a Caccamo don Lorenzo nell’albergo in cui è ospitato con alcuni parrocchiani.

Alle 17 mi sono incontrata con don Oreste a Cessapalombo, un comune di 450 anime con ancora un centinaio di persone presso il palazzetto. Incontriamo una decina di loro e tutti ci raccontano la loro versione del terremoto e poi la noia di trascorrere le giornate fuori casa, senza le proprie comodità. Un giorno dura un mese, ci dicono. La Chiesa di S. Andrea ha l’abside “aperto” ed il campanile è caduto. La messa viene celebrata in palestra. Don Oreste ha dormito in macchina per 17 giorni.

A cena incontriamo i rappresentanti Caritas della Vicaria, presso la sede di Belforte, ospiti di don Giuseppe. Qui ha trovato accoglienza don Vincenzo e presto si aggiungeranno anche due preti anziani che ora sono sulla costa.
È stato un incontro di formazione sul senso cristiano dell’ascolto, sulla necessità di lavorare in rete e di coinvolgere altri volontari al servizio del prossimo. L’importanza di non delegare, ma di attivarsi in prima persona tenendo sempre come riferimento il Buon Samaritano.

Sulla via del ritorno, tra la nebbia di una serata uggiosa, avvistiamo un cinghiale.

Nicoletta D’Oria Colonna
operatrice Caritas Cremonese

Photogallery del 24 novembre

Speciale terremoto con il diario dei giorni precedenti

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“Questa è vita niente favole”: per i giovani inizio di Avvento con la testimonianza del gruppo “The Sun”

L’iniziativa, promossa dalla Pastorale giovanile della Zona VII, si è svolta domenica 27 novembre nella chiesa parrocchiale di Piadena

Foto di Silvia Della Carbonara

Domenica 27 novembre nella chiesa parrocchiale di Piadena si è svolto un dialogo-testimonianza con la band punk rock “The Sun”. Un gruppo di ragazzi vicentini che hanno iniziato a suonare fin dalla loro adolescenza, nel 1997, pur senza aver mai studiato musica. Quello che li ha sempre legati è l’amicizia. La band negli anni a seguire ha dapprima autoprodotto e poi, grazie a varie etichette discografiche, pubblicato e distribuito sul mercato europeo, giapponese e brasiliano quattro album in lingua inglese. Nel 2004, al Meeting delle Etichette Indipendenti, hanno ricevuto il premio come miglior punk rock band italiana nel mondo.

Il 2007, però, per Francesco (autore e cantante) e per la band è stato un anno di svolta. A causa di eccessi di ogni tipo come alcol, droga e gentil sesso, il legame tra i componenti inizia a vacillare fino a perdersi dietro a liti e tradimenti. Francesco sente che così non si può andare avanti e che manca una vera ispirazione. Entra così in una profonda crisi, ma è proprio quello il momento della svolta: l’incontro con Gesù stravolge completamente la sua vita. Intraprende un lungo e sofferto cammino di conversione che lo ha portato a scrivere canzoni in italiano con temi legati alle grandi domande della vita e a quello che stava vivendo.

La Pastorale giovanile della Zona pastorale VII della diocesi di Cremona si è interrogata su come poter iniziare il tempo di Avvento, grazie agli spunti ricevuti alla presentazione del vescovo Antonio del Sinodo dei Giovani. Riflettendo si è arrivati alla conclusione che agli adolescenti e ai giovani servono testimonianze di vita concreta che offrano spunti di riflessione ma soprattutto vicinanza e prossimità. Da qui l’idea dell’icontro con il gruppo “The Sun”.

Da questo dialogo è emerso che, nonostante gli sbagli e i limiti che appartengono ad ogni uomo, si può vivere in una luce diversa che ci viene donata ogni qualvolta ci affidiamo all’Altro.

Citando un breve periodo di Francesco: “Facciamo continuamente degli errori e talvolta sembrano sempre gli stessi. Certo, sarebbe meglio per tutti riuscire ad evitare di farli, però alla fine non importa quante volte saremo caduti, ma quante volte ci saremo rialzati. Ciò che davvero conta è la decisione che ora puoi prendere, il passo che puoi fare verso la tua autentica libertà” (“La Strada del Sole”, Francesco Lorenzi).

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Il Vescovo: «Agricoltori, uomini e donne dell’attesa, del futuro e del discernimento»

Domenica 27 novembre, all'inizio dell'Avvento, mons. Napolioni ha celebrato a Cremona, nella chiesa di S. Sigismondo, la Festa provinciale del Ringraziamento promossa da Coldiretti

Quello dell’agricoltore è il lavoro più nobile. Gli agricoltori sono gli uomini e le donne dell’avvento, dello sguardo rivolto al futuro, all’attesa del frutto del proprio lavoro, che verrà. Sono le donne e gli uomini del discernimento, della capacità di leggere le stagioni e i segni del tempo. Con queste parole d’incoraggiamento e stima, e con l’invito «a rivestirci dell’umiltà e a fare dell’amore il nostro distintivo e il nostro linguaggio», il vescovo Antonio Napolioni ha aperto l’omelia nella 66esima Giornata provinciale del Ringraziamento, promossa da Coldiretti, nella chiesa di San Sigismondo, a Cremona. Continua a leggere »

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Gemellaggio terremoto/7. A Loreto l’incontro operativo con la Delegazione di Caritas Marche

Il diario di Nicoletta D'Oria Colonna, di Caritas Cremonese, sui luoghi del sisma in Centro Italia dove le scosse continuano a farsi sentire

Pian di Pieca, 23 novembre

Nella notte c’è stato ancora il terremoto: magnitudo 3.6. Alle sette è suonata la sveglia… lasciare la “cuccia” è difficile, ma Loreto ci aspetta. Prima delle 8 don Luigi, Fermano ed io siamo già in viaggio. Abbiamo appuntamento al Centro Giovanni Paolo II di Loreto per l’incontro con la Delegazione di Caritas Marche.

L’occasione è ghiotta e prima andiamo al Santuario in cui, secondo la tradizione, è conservata la Santa Casa della Madonna, qui trasportata dalla Galilea – pietra a pietra – con una nave o forse dagli angeli.

Il lavoro della Delegazione è aperto dal delegato Angiolo Farneti che presto lascia la parola a mons. Armando Trasarti, vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, che definisce il terremoto “una brutta bestia che ci cambia la vita anche pastoralmente” perché ci troviamo di fronte ad una nuova idea di Parrocchia: la Parrocchia “diffusa”, perché vi sono interi centri sfollati e sparpagliati sulla costa. Non è facile essere uomini di speranza tra le macerie, bisogna curare il prossimo con la vicinanza, la prudenza e la mediazione e promuovere una “cultura dell’umano” che possa rispondere a quel profondo desiderio di senso che resta “dopo la pagnotta”. Si è ribadito che, pur riconoscendo la sovranità della Diocesi, si deve lavorare seguendo il principio di sussidiarietà senza mai esautorare le comunità locali. I gemellaggi, importanti risorse, devono essere portati avanti seguendo sempre il principio di una prossimità sostenibile, con una progettazione condivisa e partecipata, con micro progetti che possano valorizzare la storia locale. Per questo è nata la “Carta per una prossimità sostenibile”, cui dobbiamo sempre rifarci nel nostro operato interdiocesano.

Il piano di prossimità quindi, secondo quanto condiviso anche con Caritas Italiana, prevede due fasi. La prima, “acuta”, in cui ci si esprime con un ascolto diffuso e un sostegno sociale e pastorale d’urgenza. E una seconda fase, detta di “post emergenza”, che prevede il sostegno alle Diocesi, lo sviluppo delle comunità e la realizzazione di progetti per la riabilitazione delle comunità “trasformate”. Si chiede a gran voce che, con i gemellaggi, sia garantita una presenza costante e qualificata.

Dopo pranzo ho una sorpresa: approfittando della vicinanza (si trovava a Roma in Caritas Italiana), mio marito (Cristiano Beltrami, vicedirettore di Caritas Cremonese) mi raggiunge a San Severino per verificare di persona la posa della tensostruttura. Qui siamo attesi da don Aldo Romagnoli e dall’assessore Tarcisio Antognozzi. La struttura viene posata sul campo dell’oratorio “Don Orione” della Parrocchia S. Severino Vescovo. È una bella soddisfazione per la nostra piccola Caritas!

Il pomeriggio continua a Camporotondo incontrando in casa alcuni malati e anziani. Mi accompagna Agostino, pietra miliare della Caritas locale. La signora Benita mi concede la ricetta delle mitiche “ciambellette di patate” e, tra un racconto, una lacrima e sorrisi ognuno racconta la sua esperienza di terremoto: “sono caduti tutti li ciampini” …. i soprammobili.
E si arriva all’ora del Rosario, recitato presso il centro polivalente in cui sono ospitate ancora alcune persone. In questo paese, l’Amministrazione è riuscita a collocare tutti coloro che sono rimasti senza casa nelle vicinanze. Nessuno è andato via. La cena è gradevolissima nel centro con i camporotondesi e la famiglia del primo cittadino, il prof. Emanuele Tondi, geologo, che ci spiega molte cose sul terremoto.

Torno a “casa” con Don Luigi che sono quasi le undici. Prima di dormire uno sguardo al cielo: è una splendida notte stellata.

Nicoletta D’Oria Colonna
operatrice Caritas Cremonese

Photogallery del 23 novembre

Speciale terremoto con il diario dei giorni precedenti

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Una ventina di cremonesi alla marcia di Bologna

Si terrà il 31 dicembre e avrà come tema: «La non violenza: stile di una politica per la pace»

Sono una ventina i cremonesi che parteciperanno, sabato 31 dicembre, alla  49ª edizione della «Marcia nazionale per la pace» che si terrà a Bologna sotto la presidenza dall’arcivescovo Zuppi che, tra l’altro, sarà al santuario della Fontana di Casalmaggiore il giorno precedente proprio a pregare per la pace. L’evento dell’ultimo dell’anno, promosso da Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Caritas Italiana, Pax Christi, Azione Cattolica Italiana, e organizzato dall’arcidiocesi felsinea, avrà per tema «La non violenza: stile di una politica per la pace», titolo del Messaggio di papa Francesco per la 50ª Giornata mondiale della Pace che si celebrerà il 1° gennaio 2017.

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Domenica la giornata dell’adesione dell’Unitalsi

Alle 11 la Messa in Cattedrale, a seguire pranzo comunitario alla Casa del'Accoglienza e pomeriggio di festa

La prima domenica del tempo di Avvento, l’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) celebra la Giornata dell’adesione, momento forte per rinnovare il proprio “mandato di servizio” e per abbracciare idealmente quanti sono segnati dalla sofferenza fisica e morale, realizzando in pienezza il carisma associativo. Continua a leggere »

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